Problema rapporto suocera-marito
Buongiorno, ho un problema con mio marito e i suoi rapporti con la famiglia di origine. Sposandoci mio marito si è trasferito nella mia città a circa 30 km dalla sua. La sofferenza per la separazione dalla sua famiglia di origine ha portato molte discussioni nei primi mesi di matrimonio perchè appena arrivava il fine settimana voleva correre dai suoi almeno mezza giornata con o senza di me (meglio senza). Inoltre lui ha iniziato a sentirli al telefono due volte al giorno e a me ha sempre dato molto fastidio perchè pur vivendo da soli loro sanno sempre dove siamo, che facciamo, etc. Le discussioni si sono sempre concluse in un nulla di fatto perchè lui mi ha accusata di non capire la sua sofferenza per il distacco e poichè secondo lui tutte queste telefonate non toglievano nulla al nostro rapporto e lui non avrebbe modificato il suo atteggiamento. Dopo qualche mese ho scoperto che la sera con la mamma si scambiano anche un sms della buona notte. A me dà un'enorme fastidio sapere che a letto con me lui si mette mandare gli sms alla mamma come facevamo noi quando eravamo fidanzati. Mi sembra di dividere il letto con mia suocera. Sono anche convinta che lui si confidi con lei se ci sono tensioni tra noi. A completare il quadro c'è da dire che la mamma casalinga lo ha sempre trattato come un principe (lui non ha mai cucinato o fatto qualcosa in casa, quando i genitori partivano per le vacanze lei gli lasciava il frigo pieno e le cene pronte) ed ancora oggi lo considera il piccoletto di casa a cui fare i regali a sorpresa per il compleanno. Il padre a quasi quarant'anni ci raccomanda ancora la prudenza in macchina e di non prendere freddo. Mio marito ha sviluppato inoltre un senso di debito di riconoscenza verso i genitori che lo hanno cresciuto facendo sacrifici per lui (la madre alla nascita del fratello ha smesso di lavorare per stare con i figli) e tende a porsi lui stesso come genitore o marito della madre (si è preso un giorno di ferie per accompagnare la madre in ospedale dal nonno senza che nessuno gli chiedesse niente e senza chiedere se il padre poteva o no). Tutto ciò mi sta logorando perchè mi sembra che non stiamo costruendo una coppia ma siamo due che dividono casa e spese. Ovviamente secondo lui il suo comportamento è normale, e allora mi chiedo: sono io che sbaglio? E' mio il problema? Sono solo gelosa del suo bel rapporto con la mamma? Io con i miei ho un bel rapporto, li vedo e li sento ma loro hanno la loro vita ed io la mia. Grazie
[#1]
Gentile Signora,
Da quello che Lei ci dice, senza avere una conoscenza diretta di Suo marito e perdippiu' on line non possiamo farci unidea precisa del rapporto che lega Suo marito ai suoi.
Sembra un bel rapporto, profondo, ma questo dovrebbe essere una risorsa positiva e non dovrebbe entrare in competizione con il Suo rapporto matrimoniale. A meno che non ci siano dei problemi che, come ripeto, non possono essere valutati in questa sede, si tratta di due tipo di rapporto molto diversi.
Il fatto che venga percepito da Lei eccessivo potrebbe dipendere da una diversa concezione dei rapporti familiari.
Come potrebbe essere davvero una simbiosi e come tale non fisiologica.
Se il disagio che Lei prova dovesse continuare Le potrei consigliare di rivolgervi entrambi ad uno psicologo psicoterapeuta di coppia per elaborare le dimensioni simboliche che si stanno giocando inconsciamente e che rischiano di costituire un problema nel Vostro rapporto.
Cordiali salutil
Da quello che Lei ci dice, senza avere una conoscenza diretta di Suo marito e perdippiu' on line non possiamo farci unidea precisa del rapporto che lega Suo marito ai suoi.
Sembra un bel rapporto, profondo, ma questo dovrebbe essere una risorsa positiva e non dovrebbe entrare in competizione con il Suo rapporto matrimoniale. A meno che non ci siano dei problemi che, come ripeto, non possono essere valutati in questa sede, si tratta di due tipo di rapporto molto diversi.
Il fatto che venga percepito da Lei eccessivo potrebbe dipendere da una diversa concezione dei rapporti familiari.
Come potrebbe essere davvero una simbiosi e come tale non fisiologica.
Se il disagio che Lei prova dovesse continuare Le potrei consigliare di rivolgervi entrambi ad uno psicologo psicoterapeuta di coppia per elaborare le dimensioni simboliche che si stanno giocando inconsciamente e che rischiano di costituire un problema nel Vostro rapporto.
Cordiali salutil
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Ex utente
Mi scusi ma quindi è davvero normale che mio marito la sera a letto con me dopo che ci siamo augurati la buona notte mandi anche un sms alla mamma? Questa cosa mi ha sconvolto. O che mentre ci stiamo coccolando si ricordi che si è dimenticato di chiamare i suoi e gli venga il dubbio se è il caso di interrompere per telefonare ai suoi o rispondere alla mamma che lo chiama sul cellulare?
[#3]
Questi particolari sembrano un po' eccessivi, ma potrebbero essere comportamenti abituali che vengono rappresentati da Suo marito come irrinunciabili, o che mette in atto per evitare l'insorgere di preoccupazioni nei Suoi.
Stiamo tirando a indovinare, Signora.
Come Le dicevo sono dei comportamenti che dovrebbe illustrare almeno a livello cosciente Suo marito, dandoci la sua motivazione. Solo dopo di questo si potrebbe tentare una interpretazione!
Nei meandri dell'animo umano e' opportuno entrare in punta di piedi e con grande delicatezza!
Stiamo tirando a indovinare, Signora.
Come Le dicevo sono dei comportamenti che dovrebbe illustrare almeno a livello cosciente Suo marito, dandoci la sua motivazione. Solo dopo di questo si potrebbe tentare una interpretazione!
Nei meandri dell'animo umano e' opportuno entrare in punta di piedi e con grande delicatezza!
[#5]
Gentile Signora,
Se Lei prova disagio e' opportuno, ai fini di una comprensione affettuosa, che Suo marito ne prenda atto.
Che per lui, come individuo singolo, tale comportamento sia percepito normale e' assolutamente lecito. Quello che invece non e' da sotto valutare e' che quando ci si unisce in matrimonio o comunque si stabilisce un rapporto affettivo profondo, la dimensione "individuo singolo" deve fare un passo indietro per lasciare spazio ad una dimensione di coppia. Si passa dall' IO al NOI.
E' su questo passaggio che forse doVrete lavorare entrambi e insieme.
Non assuma una posizione di chiusura, perche' neanche questo e' funzionale allo svilppo della dimensione del "NOI".
I migliori saluti signora.
Ci faccia sapere come va, se vuole!
Se Lei prova disagio e' opportuno, ai fini di una comprensione affettuosa, che Suo marito ne prenda atto.
Che per lui, come individuo singolo, tale comportamento sia percepito normale e' assolutamente lecito. Quello che invece non e' da sotto valutare e' che quando ci si unisce in matrimonio o comunque si stabilisce un rapporto affettivo profondo, la dimensione "individuo singolo" deve fare un passo indietro per lasciare spazio ad una dimensione di coppia. Si passa dall' IO al NOI.
E' su questo passaggio che forse doVrete lavorare entrambi e insieme.
Non assuma una posizione di chiusura, perche' neanche questo e' funzionale allo svilppo della dimensione del "NOI".
I migliori saluti signora.
Ci faccia sapere come va, se vuole!
[#6]
Gentile signora,
da quanto riferisce sembra quantomeno che questo tipo di relazione di suo marito con la famiglia di origine, in particolare con la madre, influisca negativamente su quello che lei intende come costruzione di una vita di coppia vera e propria e sul suo benessere... dice>mi sta logorando>.
Secondo quanto espone parrebbe che nella famiglia di origine di suo marito non si sia giunti a quelle modalità di relazione più mature tra genitori e figli consone all'età adulta, atte a consentire quel naturale distacco dalla famiglia per una vita autonoma.
Costruire una coppia, non significa rinunciare ai rapporti con i genitori, ma creare quei confini permeabili necessari a tutelarla da intrusioni inopportune. Non è facile per chi è coinvolto in questo tipo di relazione divenire consapevole delle dinamiche disfunzionali di tali rapporti e modificarle.
Dal mio punto di vista in questo caso sarebbe utile rivolgersi ad un terapeuta di coppia (sistemico-relazionale) per affrontare in modo efficace, in un contesto protetto e non giudicante, le difficoltà in atto.
Cordialmente
da quanto riferisce sembra quantomeno che questo tipo di relazione di suo marito con la famiglia di origine, in particolare con la madre, influisca negativamente su quello che lei intende come costruzione di una vita di coppia vera e propria e sul suo benessere... dice>mi sta logorando>.
Secondo quanto espone parrebbe che nella famiglia di origine di suo marito non si sia giunti a quelle modalità di relazione più mature tra genitori e figli consone all'età adulta, atte a consentire quel naturale distacco dalla famiglia per una vita autonoma.
Costruire una coppia, non significa rinunciare ai rapporti con i genitori, ma creare quei confini permeabili necessari a tutelarla da intrusioni inopportune. Non è facile per chi è coinvolto in questo tipo di relazione divenire consapevole delle dinamiche disfunzionali di tali rapporti e modificarle.
Dal mio punto di vista in questo caso sarebbe utile rivolgersi ad un terapeuta di coppia (sistemico-relazionale) per affrontare in modo efficace, in un contesto protetto e non giudicante, le difficoltà in atto.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#7]
Gentile utente,
Si vede un po' di fatica che sta facendo suo marito a separarsi dalla sua famiglia di origine.
Ogni separazione, come quella di suo marito con i suoi genitori, implica sempre un momento di senso di colpa e sembra che lui quasi voglia rassicurare i suoi genitori di esserci ancora, anche se li ha lasciati e cambiato città per stare con lei.
Con queste importanti premesse, se vuole aiutarlo ora gli dica di ringraziare in modo chiaro i suoi genitori per tutto quello che hanno fatto per crescerlo (parlando loro o scrivendo una lettera che leggerà solo lui), così che questa gratitudine non sia qualcosa che si trascina dietro senza mai dirlo esplicitamente. Inoltre gli dica che ci ha scritto, in modo da fargli capire quanto lei signora ci tiene alla vostra nuova coppia e che sta facendo questo per migliorarla, nonostante si senta qualche volta messa da parte.
In fondo ci dev'essere molto di buono tra voi: lui ha lasciato una famiglia che lo proteggeva molto e a lei lo ha scelto nonostante sapesse immagino di doverci mettere un po' di pazienza nell'attenderlo. Questo è quello che vi serve recuperare.
Cordialmente,
Si vede un po' di fatica che sta facendo suo marito a separarsi dalla sua famiglia di origine.
Ogni separazione, come quella di suo marito con i suoi genitori, implica sempre un momento di senso di colpa e sembra che lui quasi voglia rassicurare i suoi genitori di esserci ancora, anche se li ha lasciati e cambiato città per stare con lei.
Con queste importanti premesse, se vuole aiutarlo ora gli dica di ringraziare in modo chiaro i suoi genitori per tutto quello che hanno fatto per crescerlo (parlando loro o scrivendo una lettera che leggerà solo lui), così che questa gratitudine non sia qualcosa che si trascina dietro senza mai dirlo esplicitamente. Inoltre gli dica che ci ha scritto, in modo da fargli capire quanto lei signora ci tiene alla vostra nuova coppia e che sta facendo questo per migliorarla, nonostante si senta qualche volta messa da parte.
In fondo ci dev'essere molto di buono tra voi: lui ha lasciato una famiglia che lo proteggeva molto e a lei lo ha scelto nonostante sapesse immagino di doverci mettere un po' di pazienza nell'attenderlo. Questo è quello che vi serve recuperare.
Cordialmente,
Dr. Edoardo Riva
Psicologo, Psicoterapeuta
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.1k visite dal 12/03/2012.
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