Scarsa erezione durante rapporti occasionali
Salve,
sono un ragazzo di 22 anni. Ho rapporti da quando avevo 16 anni. Con la mia prima ragazza non ho mai avuto problemi (nemmeno la prima volta). Invece con la mia seconda ragazza con la quale c'è stato un vero coinvolgimento emotivo maturo, ho avuto dei problemi di erezione per circa una settimana. È stato strugente per me ma poi si è risolto tutto da sé e la nostra storia è durata 2 anni. La scorsa notte invece mi è capitato di avere un rapporto occasionale con una ragazza. Il problema è che, come avevo già paura che accadesse, non sono riuscito ad avere una erezione. Ne avevo il timore proprio perché ci sono stati dei precedenti.
Bensì sappia che quanto da me detto possa essere successo per via dell'ansia, cosa mi consigliate per risolvere la cosa?
È davvero difficile gestire una situazione del genere soprattutto quando si parla di rapporti occasionali.
P.S.: escluderei una disfunzione erettile visto che stamane ho notato una erezione mattutina.
sono un ragazzo di 22 anni. Ho rapporti da quando avevo 16 anni. Con la mia prima ragazza non ho mai avuto problemi (nemmeno la prima volta). Invece con la mia seconda ragazza con la quale c'è stato un vero coinvolgimento emotivo maturo, ho avuto dei problemi di erezione per circa una settimana. È stato strugente per me ma poi si è risolto tutto da sé e la nostra storia è durata 2 anni. La scorsa notte invece mi è capitato di avere un rapporto occasionale con una ragazza. Il problema è che, come avevo già paura che accadesse, non sono riuscito ad avere una erezione. Ne avevo il timore proprio perché ci sono stati dei precedenti.
Bensì sappia che quanto da me detto possa essere successo per via dell'ansia, cosa mi consigliate per risolvere la cosa?
È davvero difficile gestire una situazione del genere soprattutto quando si parla di rapporti occasionali.
P.S.: escluderei una disfunzione erettile visto che stamane ho notato una erezione mattutina.
[#1]
Gentile utente,
come lei stesso ci scrive ("come avevo già paura che accadesse"), è possibile che la questione riguardi una dose eccessiva di ansia al momento del coito.
Detto questo (e comunque fatte le dovute esclusioni in ambito medico), la consapevolezza da sola non basta per risolvere il problema, perchè l'ansia è in sè un fenomeno completamente irrazionale.
Le consiglio quindi di rivolgersi a uno psicologo e sessuologo, che possa aiutarla a inquadrare il problema e trovare delle strategie per affrontarlo.
Cordialità,
come lei stesso ci scrive ("come avevo già paura che accadesse"), è possibile che la questione riguardi una dose eccessiva di ansia al momento del coito.
Detto questo (e comunque fatte le dovute esclusioni in ambito medico), la consapevolezza da sola non basta per risolvere il problema, perchè l'ansia è in sè un fenomeno completamente irrazionale.
Le consiglio quindi di rivolgersi a uno psicologo e sessuologo, che possa aiutarla a inquadrare il problema e trovare delle strategie per affrontarlo.
Cordialità,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
[#2]
Mi sembra di capire che si è venuta a creare una profezia che si è auto-avverata. Ovvero: lei ha affrontato la situazione nuova pensando che avrebbe potuto esserci un problema e, visto che chi cerca trova, alla fine il problema si è presentato. In effetti, da quanto racconta, ciò che si è verificato è stata una forma di ansia da prestazione. Detto così può sembrare un problema enorme, ma in realtà con un adeguato supporto è facilmente superabile. Concordo quindi con la collega, sarà meglio affidarsi ad uno psicoterapeuta che potrà fornirle gli strumenti necessari ad affrontare e superare questo blocco.
Se lo ritiene necessario, può contattarmi senza alcun impegno per chiarimenti o dubbi, risponderò volentieri alle sue domande.
Guido Tassara
329 1958446
http://www.psicologoroma.laz.it/
Se lo ritiene necessario, può contattarmi senza alcun impegno per chiarimenti o dubbi, risponderò volentieri alle sue domande.
Guido Tassara
329 1958446
http://www.psicologoroma.laz.it/
Dr. Guido Tassara
[#3]
Gentile Ragazzo,
come ha ben distinto Lei, può accadere che le cose in un rapporto occasionale vadano diversamente rispetto ad un rapporto sessuale di una coppia duratura, i cui membri conoscono (o, almeno, è sperabile che sia così!) reciprocamente bisogni e desideri, nonché i propri corpi.
Se ci può essere timore del giudizio (dell'altro, ma anche di se stessi), volontà di ricercare una prestazione "ottimale", si rischia di entrare in un circolo vizioso di emozioni disturbanti, prima fra tutte proprio l'ansia. Questo ha ovviamente ripercussioni negative sull'intera situazione e può giungere a provocare esattamente ciò che invece si temeva e si tentava di evitare.
Per una serie di motivi, per alcune persone è "più semplice" ed emotivamente meno impegnativo un rapporto occasionale e quindi in quella situazione "funzionano" meglio (uomini o donne che siano), mentre per altre è necessario che l'amplesso avvenga all'interno di un rapporto consolidato perché sia soddisfacente.
Comprenderà che non esistono formule magiche da ripetere al bisogno, ma che se davvero c'è un problema di ansia che compromette la sua erezione (tenendo conto però del fatto che un'unica volta non è da considerarsi patologia!) sarebbe utile rivolgersi di persona ad uno psicoterapeuta per un lavoro individualizzato.
Cordiali saluti.
come ha ben distinto Lei, può accadere che le cose in un rapporto occasionale vadano diversamente rispetto ad un rapporto sessuale di una coppia duratura, i cui membri conoscono (o, almeno, è sperabile che sia così!) reciprocamente bisogni e desideri, nonché i propri corpi.
Se ci può essere timore del giudizio (dell'altro, ma anche di se stessi), volontà di ricercare una prestazione "ottimale", si rischia di entrare in un circolo vizioso di emozioni disturbanti, prima fra tutte proprio l'ansia. Questo ha ovviamente ripercussioni negative sull'intera situazione e può giungere a provocare esattamente ciò che invece si temeva e si tentava di evitare.
Per una serie di motivi, per alcune persone è "più semplice" ed emotivamente meno impegnativo un rapporto occasionale e quindi in quella situazione "funzionano" meglio (uomini o donne che siano), mentre per altre è necessario che l'amplesso avvenga all'interno di un rapporto consolidato perché sia soddisfacente.
Comprenderà che non esistono formule magiche da ripetere al bisogno, ma che se davvero c'è un problema di ansia che compromette la sua erezione (tenendo conto però del fatto che un'unica volta non è da considerarsi patologia!) sarebbe utile rivolgersi di persona ad uno psicoterapeuta per un lavoro individualizzato.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
Gentile Ragazzo,
la prima tappa è sicuramente una valutazione andrologica, che possa escludere cause organiche, rare ma possibili alla sua età.
La diagnosi certa, poi le impedirà di effettuari voli pindarici disfuniozionali con la fantasia, che amplificano ogni forma di ansia ed ansia da prestazione.
Approfitti della settimana gratuita di prevenzione andrologica.
Poi escluse le cause organiche correlate al d.e, si dovranno investigare e risolvere le cause altre della sua vulnerabilità erettiva.
Le allego, qualche mio articolo sull'argomento, per ulteriori spunti di riflessione.
Saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
la prima tappa è sicuramente una valutazione andrologica, che possa escludere cause organiche, rare ma possibili alla sua età.
La diagnosi certa, poi le impedirà di effettuari voli pindarici disfuniozionali con la fantasia, che amplificano ogni forma di ansia ed ansia da prestazione.
Approfitti della settimana gratuita di prevenzione andrologica.
Poi escluse le cause organiche correlate al d.e, si dovranno investigare e risolvere le cause altre della sua vulnerabilità erettiva.
Le allego, qualche mio articolo sull'argomento, per ulteriori spunti di riflessione.
Saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.5k visite dal 09/03/2012.
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