Fare due psicoterapie. utile o dannoso ?

Cari dottori,

Sono in cura da circa 5 anni presso una psicoterapeuta, mi trovo bene e ho fatto molti progressi, ma certi periodi mi sembra di fare molti passi indietro e le difficoltà che avevo quando ho voluto iniziare la psicoterapia le ho, se pur in forma ridotta, tutt'ora.
Durante questo periodo ho provato anche ad associare la psicoterapia ad una terapia farmacologica da uno psichiatra, che ho però interrotto dopo 2 anni e mezzo perchè mi provocava solamente grossi effetti collaterali e nessun beneficio.

Fu proprio lo psichiatra però, a dirmi che la psicoterapeuta che avevo non era adatta ai miei problemi consigliandomi una psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale. Recentemente mi è stata confermata la stessa cosa da una psicologa all'interno di questo sito.

Ho preso contatti con una psicoterapeuta con questa specializzazione, però sono un po' dubbioso per alcuni motivi.
Onestamente non mi trovo male e non vorrei rischiare che la nuova sia peggiore, considerando anche che è relativamente poco che esercita ed è molto giovane, non so se può avere l'esperienza necessaria.
Per questo motivo volevo sapere se era possibile iniziare il percorso con 2 strade parallele per il primo periodo ed eventualmente decidere dopo.
Che mi dite ?
Grazie in anticipo per le risposte!

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
la psicoterapia richiede un coinvolgimento attivo da parte della persona e dello psicoterapeuta e necessita dell'instaurarsi di una buona alleanza terapeutica che deriva dalla fiducia che il cliente nutre nei confronti dello specialista.
Avviare un percorso parallelo di psicoterapia potrebbe rivelarsi confusivo per Lei, se ci sono delle perplessità sull'andamento della psicoterapia è fondamentale che la persona si senta libera di esprimerle durante il colloquio con il terapeuta mettendosi così nella condizione di elaborarle, tale processo di elaborazione può aiutarla a fare chiarezza dentro di sé e determinare una rinegoziazione del contratto terapeutico oppure condurre alla conclusione del percorso terapeutico.
A quel punto, ci saranno le condizioni per avviare la scelta di un altro psicoterapeuta, non credo che fare due percorsi paralleli possa aiutarla, perché inevitabilmente sarebbe indotta a confrontare il modo di lavorare dei due specialisti e questo contribuirebbe a spostare la sua attenzione sul terapeuta, anziché focalizzarla sul al suo vissuto.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Utente
Utente
Ho capito perfettamente, però vede dottoressa, in questo periodo sono molto confuso e non saprei decidere cosa è meglio per me, tantomeno una scelta di tipo medico.

In effetti, forse mi rendo conto di essermi espresso male, non intendo intraprendere 2 strade, ma piuttosto fare 3-4 incontri con la nuova non interrompendo la vecchia (per vedere se mi esprime fiducia) e poi eventuamente scegliere l'una o l'altra

Al momento mi trovo bene con la mia terapeuta, però mi rendo conto che 5 anni sono tanti e bene o male gli stessi problemucci che avevo li ho ancora.
Non so se questi miei dubbi sono dovuti soltanto alla disperazione del momento oppure questo tipo di terapia effettivamente non funziona.

Lei quindi dice che dovrei parlarne con la mia terapeuta ? Cosa potrei dirgli ?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Potrebbe esprimerlo con le stesse parole che ha utilizzato nella sua replica, sottolineando il rapporto di fiducia instaurato che non esclude però l'esigenza di fare una sorta di bilancio del percorso terapeutico per verificare se e quali degli obiettivi concordati sono stati raggiunti o semplicemente se si ritiene che è stato avviato un processo di cambiamento o se quest'ultimo è incompleto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente, ben ritrovato!

Due terapie si accostano in genere quando c'è il bisogno di farlo. L'eclettismo va sempre calibrato bene. Ad esempio la terapia farmacologica e la psicoterapia insieme è un esempio di eclettismo. Oppure ha senso, che valuterà il medico o lo psicologo, quando è necessario lavorare su un disagio profondo e pervasivo e accostare un trattamento che prevede delle particolari tecniche (per esempio per la cura dell'ansia o dei disturbi sessuali).

Ma nel Suo caso la valutazione che sarebbe importante fare è proprio quella relativa all'efficacia e all'efficienza della terapia che si protrae da ben 5 anni. Per risolvere problemi come quelli che ci ha descritto recentemente 5 anni sono tanti. Ma lo sarebbero probabilmente anche per altri disturbi. Inoltre Lei dice che non nota dei miglioramenti...

Allora a questo punto potrebbe essere sensato provare a contattare un altro psicologo psicoterapeuta e provare a capire che tipo di lavoro va fatto da ora in avanti. E forse l'idea di fare qualche seduta non è male, a mio avviso, perchè Le permetterà di comprendere il modo di lavorare del professionista e, se il problema resta l'ansia e il disagio (che definirà meglio con lo psicoterapeuta), un trattamento di tipo cognitivo-comportamentale Le permetterebbe di entrare subito nel vivo delle modalità operative per uscirne.

Questo non significa buttare via il lavoro che ha fatto fino qui. Magari potrà "rileggerlo" con il nuovo psicoterapeuta e farne tesoro. In fondo Lei adesso dovrebbe almeno avere chiari alcuni meccanismi che La riguardano, dopo 5 anni di terapia.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Dal punto di vista di una terapia come la breve strategica, può aver senso fare due differenti terapie in parallelo.

Il caso tipico è del paziente in terapia psicoanalitica o umanistica che però, dopo un certo tempo, decide che non vuol più convivere con la sua ansia (ad esempio) e si rivolge così a un terapeuta di orientamento più attivo e focalizzato, ad esempio breve strategico. Risolve il problema d'ansia e nel frattempo continua ad andare in analisi.

Se l'intervento è ben strutturato e concertato, difficilmente si possono creare problemi d'interferenza.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Adesso ho le idee più chiare, grazie per l'intervento e per i consigli che mi avete dato, vi farò sapere come va :)