Aiuto training autogeno !!
Ciao a tutti i vorrei sapere bene come si fa questa tecnica... ho iniziato da una psicologa, con gli esercizi della pesantezza.. poi purtroppo non sono piu andata.. sono arrivata alle braccia.
Poi su internet ho letto che ci sono quelli del calore del cuore e così via.. vorrei sapere se bisogna farli tutti di seguito oppure è uno alla volta? cioè una volta si fa quello della pesantezza e poi quello del respiro.. opppure si fa solo per esempio quello del calore??
Poi su internet ho letto che ci sono quelli del calore del cuore e così via.. vorrei sapere se bisogna farli tutti di seguito oppure è uno alla volta? cioè una volta si fa quello della pesantezza e poi quello del respiro.. opppure si fa solo per esempio quello del calore??
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Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, il "training autogeno" è una metodologia strutturata, che prevede una gerarchia di esercizi di complessità crescente.
Nel tempo, è stata modificata in molti modi rispetto alla formulazione originale (ad esempio, c'è chi utilizza solo alcuni esercizi).
Quale bisogno ha di praticare il training?
Questo genere di pratiche difficilmente si apprende se non "facendo". Se vuole "informazioni", può acquistare uno degli innumerevoli libri sul Training Autogeno. Ma questo non le garantirà di saperlo applicare!
Nel tempo, è stata modificata in molti modi rispetto alla formulazione originale (ad esempio, c'è chi utilizza solo alcuni esercizi).
Quale bisogno ha di praticare il training?
Questo genere di pratiche difficilmente si apprende se non "facendo". Se vuole "informazioni", può acquistare uno degli innumerevoli libri sul Training Autogeno. Ma questo non le garantirà di saperlo applicare!
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Sarebbe interessante per quale progetto terapeutico, la psicologa la stava addestrando al training autogeno.
Tutte le terapie fai da te, non sempre portano buone cose.
Perche' non e' piu' andata dalla psicologa?
Saluti
Tutte le terapie fai da te, non sempre portano buone cose.
Perche' non e' piu' andata dalla psicologa?
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, il training autogeno non è un "rimedio" contro ansia e pensieri negativi.
Se tali condizioni dovessero essere per lei tanto intense da risultare negative per la sua qualità di vita, allora una valutazione psicologica ed un eventuale percorso di terapia potrebbero esserle utili.
Cosa vuol dire che tra lei e la psicologa "non c'era feeling"?
Se tali condizioni dovessero essere per lei tanto intense da risultare negative per la sua qualità di vita, allora una valutazione psicologica ed un eventuale percorso di terapia potrebbero esserle utili.
Cosa vuol dire che tra lei e la psicologa "non c'era feeling"?
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Utente
Un altra terapia... un altra storia.. un nuovo inizio e se poi non mi trovo ancora bene? mi dispiace non voglio andare ancora.. vorrei un po di tranuquillità è un brutto periodo e pensavo perche questo potesse aiutarmi.. per felling intendo che io cerco di dirle delle cose e lei non capiva, non mi ha aiutato ne consigliato.. mi dispiace un pochino per questo. Grazie :)
[#9]
Mi aiuti a capire meglio: lei è andata dalla psicologa inizialmente per una terapia e poi ha iniziato a fare con lei le sedute di TA? Oppure è andata subito per imparare il TA per la sua ansia e avete passato 4 mesi a imparare il primo esercizio, quello della pesantezza?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#10]
Utente
Salve no io ho iniziato a fare una terapia.. dopo un po circa due mesi, che non c'erano cambiamenti, lei mi ha proposto questo accompagnata alla terapia, il TA è venuto dopo dicendo che era la strada più "facile".. ma che bisognava accompagnare anche con la terapia.. è successo questo abbiamo fatto 3/4 sedute.. poi ho visto che mi scontravo con la psicologa e ci andavo di mala voglia e ho sospeso.. però questa tecnica mi interessava e volevo sapere come si sviluppava..
Grazie
Grazie
[#11]
Premesso che non è opportuno giudicare a distanza l'operato di una collega, perché non possiamo sapere le valutazioni che questa ha fatto, le posso dire che quando s'inizia una terapia si chiarisce in genere fin dall'inizio che tipo di lavoro si andrà a fare. Perciò cambiare tipo di terapia dopo soli due mesi perché la prima non stava dando i risultati sperati, potrebbe non essere stata una buona mossa.
Che tipo di terapia ha ricevuto, prima che le venisse suggerito il TA? Per quale tipo di problemi? Che obiettivi terapeutici avevate formulato? Ha ricevuto compiti da eseguire fra una seduta e l'altra?
Riguardo al TA, uno dei metodi più classici d'insegnamento prevede che i 6 esercizi base del ciclo inferiore vengano insegnati ciascuno in una sessione settimanale o bisettimanale. Impiegare più di una-due settimane per ogni esercizio può essere controproducente ai fini di un corretto apprendimento.
Come le ha detto il collega Calì si tratta di un apprendimento esperienziale, è difficile imparare il TA senza una guida. Perciò, se è realmente interessata a questa tecnica, le suggerisco di reperire uno psicologo in grado d'insegnargliela.
Sottolineo psicologo, perché vedrà che il TA viene insegnato anche da altre figure professionali che però non dispongono delle necessarie conoscenze psicologiche. Inoltre, lo psicologo è in grado preliminarmente di consigliare o sconsigliare il TA, qualora vi fossero controindicazioni.
Se le interessa nel frattempo leggere un buon manuale sul TA, le consiglio Hoffmann, "Manuale di training autogeno", ed. Astrolabio, un po' datato ma sempre validissimo. Ma come troverà scritto nel libro, esso non sostituisce l'apprendimento di persona.
Può leggere anche quest'articolo sul TA sul mio sito:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_ta.htm
Cordiali saluti
Che tipo di terapia ha ricevuto, prima che le venisse suggerito il TA? Per quale tipo di problemi? Che obiettivi terapeutici avevate formulato? Ha ricevuto compiti da eseguire fra una seduta e l'altra?
Riguardo al TA, uno dei metodi più classici d'insegnamento prevede che i 6 esercizi base del ciclo inferiore vengano insegnati ciascuno in una sessione settimanale o bisettimanale. Impiegare più di una-due settimane per ogni esercizio può essere controproducente ai fini di un corretto apprendimento.
Come le ha detto il collega Calì si tratta di un apprendimento esperienziale, è difficile imparare il TA senza una guida. Perciò, se è realmente interessata a questa tecnica, le suggerisco di reperire uno psicologo in grado d'insegnargliela.
Sottolineo psicologo, perché vedrà che il TA viene insegnato anche da altre figure professionali che però non dispongono delle necessarie conoscenze psicologiche. Inoltre, lo psicologo è in grado preliminarmente di consigliare o sconsigliare il TA, qualora vi fossero controindicazioni.
Se le interessa nel frattempo leggere un buon manuale sul TA, le consiglio Hoffmann, "Manuale di training autogeno", ed. Astrolabio, un po' datato ma sempre validissimo. Ma come troverà scritto nel libro, esso non sostituisce l'apprendimento di persona.
Può leggere anche quest'articolo sul TA sul mio sito:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_ta.htm
Cordiali saluti
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Utente
La mia psicologa era costruttivista, terapia, parlare, di me e delle mie relazioni sopratutto con il mio ex ragazzo e con la famiglia, compiti ogni tanto, non sempre, però dopo 4 mesi di terapia io non ho notato nessun cambiamento grazie a lei... mi è dispiaciuto per questo.. però mi sembrava un po inutile continuare.
Comunque grazie per il libro mi informerò bene
Comunque grazie per il libro mi informerò bene
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Gentilissima,
in aggiunta a quanto le ha appena detto il dr. Santonocito, che sottoscrivo pienamente, le segnalo questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/652-il-training-autogeno-nel-trattamento-dei-sintomi-psicologici-e-psicosomatici.html
Le sconsiglio di tentare il fai da te con il resto degli esercizi perchè per apprenderli correttamente occorre il monitoraggio esterno da parte di un esperto.
Vorrei sapere anch'io per quale motivo aveva iniziato una psicoterapia perchè quanto ci riferisce non è riconducibile ad una diagnosi (ne ha ricevuta una?) e quindi ad una situazione che necessiti di una "cura", quanto a generiche difficoltà di relazione.
in aggiunta a quanto le ha appena detto il dr. Santonocito, che sottoscrivo pienamente, le segnalo questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/652-il-training-autogeno-nel-trattamento-dei-sintomi-psicologici-e-psicosomatici.html
Le sconsiglio di tentare il fai da te con il resto degli esercizi perchè per apprenderli correttamente occorre il monitoraggio esterno da parte di un esperto.
Vorrei sapere anch'io per quale motivo aveva iniziato una psicoterapia perchè quanto ci riferisce non è riconducibile ad una diagnosi (ne ha ricevuta una?) e quindi ad una situazione che necessiti di una "cura", quanto a generiche difficoltà di relazione.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 9.4k visite dal 08/03/2012.
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