Apatia ...
Mi sembra incredibile, ma giorno dopo giorno, mese dopo mese mi sembra di autodistruggermi lentamente sottraendomi a poco a poco a tutte le attività professionali e sociali e condannandomi ad una lenta sparizione. trovo sempre meno piacere nel fare le mie cose, inizio a non rispettare le scadenza, completo malvolentieri le mansioni che devo assolutamente fare e ogni tentativo di "riattivarmi" è destinato ad assopirsi nel giro di pochi giorni per ritornare tutto a questa monotonia autodistruttiva. Mi dispiace molto per questa situazione soprattutto perchè inizio a distruggere le cose che con fatica e sacrificio ho costruito sul lavoro, ma non riesco a motivarmi, a trovare nuovi stimoli, a riprendere in mano la mia vita... tutto mi sembra faticoso, troppo difficile da raggiungere e preferisco ripiegarmi su me stesso pur sapendo che nella vita non mi sono mai accontentato... eppure se continuo così che possibilità avrò? mi sembra tutto così difficile da costruire... non so come uscirne, anche un percorso psicoterapeutico mi sembra troppo lungo e troppo diluito nel tempo, mentre io forse avrei bisogno ora di una scossa.
[#1]
Gentile Utente,
Il suo stato va affrontato con una psicoterapia, che a mio modo di vedere, poiché non ci sono sintomi specifici, ma un malessere generalizzato e caratterizzato soltanhto dall’accidia e dall’apatia, dovrebbe essere svolta con un analista. Però non è detto che altro terapeuta non possa risultarle valido per affrontare questi momenti strani e tormentati della sua esistenza.
C’è una ragazza nella sua vita?
Lo sport attivo o fruito le interessa? La musica? La lettura?, la conversazione? Gli spettacoli?
È tutto così buio, grigio scuro, nero?
Vedrà che dalla “nigredo” (il suo stato attuale), passerà all’”albedo”, alla luce, e poi alla “rubredo” al rosso della vita attiva e della passione delle emozioni.
Con i migliori auguri.
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta, dottor Vita. Nella mia vita sono solo, pochissimi amici, nessuna ragazza... questa situazione è poi aggravata anche da un lavoro che mi costringe a cambiare continuamente luogo dove vivere, senza che mi senta bene da nessuna parte, perchè in nessun posto riesco a mettere le radici. Non pratico sport, mi piace leggere e conversare, ma ultimamente mi sto sempre più isolando. Quando sono con gli altri, a causa della mia ansia, mi capita di sentirmi male a volte. penso che sia una somatizzazione delle mie difficoltà relazionali o meglio della mia paura di essere giudicato male o non considerato. e per evitare di essere ferito e emarginato, mi emargino da solo.
[#3]
Gentile Utente,
Esatto, siamo completamente d'accordo. Mi sembra di aver capito il problema. (Non sempre riusciamo ad entrare nell'animo dei nostri Utenti).
Auguri di cuore.
Ci vuole una ragazza a riscaldare i suoi sentimenti e i suoi affetti.
Cordialità
[#4]
Ex utente
Allora è giusto dire che questo mio stato nasce dalla mancanza di affetto? io sono arrivato ad avere poco o scarsissima motivazione anche nelle cose che mi piacciono di più, tra cui il mio lavoro, anche se mi costano tanta fatica. e penso che sia questo il punto, il fatto che sono sigle. ma può essere questo la causa dei miei disagi sociali? come posso fare per risolvere questa situazione? le chiedo solo un ultimo intervento, le sue parole mi sono di grande aiuto in questa oscurità... come posso fare a non far precipitare la mia vita se nel frattempo sono solo e comunque devo lavorare e vivere al massimo delle mie potenzialità?
[#5]
Gentile Utente,
Trovare una brava ragazza non le sarà poi molto difficile. Mi creda, come ci sono ancora bravi ragazzi, ci sono anche brave ragazze.
Il ristoro di un sorriso femminile potrà lenire tante afflizioni, inquietudini e preoccupazioni.
Troverà una ragazza che saprà restituirle la gioia di vivere e riuscirà a trarlo fuori da una vita grigia e piena soltanto di doveri.
Cordiali saluti e tanti tanti auguri.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.7k visite dal 05/03/2012.
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