Sindrome di rebecca
Buongiorno,
sono una donna di 28 anni che ha una storia importante da tre anni, ma quello che mi sta accadendo non mi permette di vivere bene e quindi sono a chiederVi aiuto.
Entrambi uscivamo da storie importanti quando ci siamo conosciuti, lui una storia di 7 anni da cui e' uscito per un tradimento della sua ex, io una storia di 10 anni ormai portata allo stremo e finita perché io mi sono innamorata di lui da subito.
Quando abbiamo iniziato a frequentarci io non ho preso subito la decisione di lasciare l'altro e lui ne e' sempre stato al corrente, lui invece contemporaneamente frequentava anche un'altra persona, cosa che sono venuta a scoprire da sola e solo allora ha ammesso la verità, ho cercato di metterlo alle corde più volte, ma lui ha continuato per qualche mese con la motivazione di aver molto sofferto per la storia precedente e di non essere sicuro di voler ricominciare qualcosa di serio.
Io non ho desistito, ho cercato di conquistarlo in ogni modo e alla fine ha mollato la storia con l'altra. Ero innamoratissima di lui, l'avrei sposato il giorno dopo averlo conosciuto, forse mai nella vita ho sentito per una persona quello che ho sentito e sento per lui.
Tuttavia il mio problema vero e' sempre stato il pensiero della sua ex ( quella con cui e' stato 7 anni) e se inizialmente e' vero che mi ha raccontato tutto (o quasi) e' anche vero che il loro rapporto e' finito perché lei lo ha tradito e lui ne ha sofferto tanto, lui dice che l'amore era finito, ma avevano già comprato casa insieme e so che stavano pensando di sposarsi.
Dopo aver vissuto con questo senso di inadeguatezza per i primi sei mesi in cui non ha tolto neanche le foto di lei dal pc perché diceva che era comunque un ricordo, nonostante io ci stessi male, il problema sembrava risolto, nel senso che conoscendolo meglio ho capito che forse era finita fra loro a prescindere da come era andata, o forse ho cercato di non pensarci più per continuare a stare con lui.
Abbiamo trascorso questi tre anni bellissimi insieme e l'argomento non e' più uscito fuori, fino a tre giorni fa quando l'ho sentito (involontariamente) parlare con una persona e dire "quando mi capita di pensare al vecchio amore"... bumm, mi e' crollato il mondo addosso, non riesco a togliermi dalla testa quelle parole, so che stava parlando delle sue insicurezze, ma il fatto che abbia parlato di lei come del vecchio amore non mi fa più dormire, sono tre notti che non dormo e che come un ritornello mi tornano in mente. Mi chiedo perché lo ha definito amore, io non l'avrei mai fatto, avrei magari parlato di relazione. Mi viene da chiedermi se davvero non pensi più a lei e se davvero quando mi dice che non ha mai incontrato una persona come me sia la verità o sia solo una frase che si deve dire...non riesco a pensare che ancora oggi pensi a lei in questi termini e non riesco a parlare con lui di queste cose perché e' sempre stato evasivo, oltretutto lui non sa che io ho sentito queste cose, come mi devo comportare. Grazie
sono una donna di 28 anni che ha una storia importante da tre anni, ma quello che mi sta accadendo non mi permette di vivere bene e quindi sono a chiederVi aiuto.
Entrambi uscivamo da storie importanti quando ci siamo conosciuti, lui una storia di 7 anni da cui e' uscito per un tradimento della sua ex, io una storia di 10 anni ormai portata allo stremo e finita perché io mi sono innamorata di lui da subito.
Quando abbiamo iniziato a frequentarci io non ho preso subito la decisione di lasciare l'altro e lui ne e' sempre stato al corrente, lui invece contemporaneamente frequentava anche un'altra persona, cosa che sono venuta a scoprire da sola e solo allora ha ammesso la verità, ho cercato di metterlo alle corde più volte, ma lui ha continuato per qualche mese con la motivazione di aver molto sofferto per la storia precedente e di non essere sicuro di voler ricominciare qualcosa di serio.
Io non ho desistito, ho cercato di conquistarlo in ogni modo e alla fine ha mollato la storia con l'altra. Ero innamoratissima di lui, l'avrei sposato il giorno dopo averlo conosciuto, forse mai nella vita ho sentito per una persona quello che ho sentito e sento per lui.
Tuttavia il mio problema vero e' sempre stato il pensiero della sua ex ( quella con cui e' stato 7 anni) e se inizialmente e' vero che mi ha raccontato tutto (o quasi) e' anche vero che il loro rapporto e' finito perché lei lo ha tradito e lui ne ha sofferto tanto, lui dice che l'amore era finito, ma avevano già comprato casa insieme e so che stavano pensando di sposarsi.
Dopo aver vissuto con questo senso di inadeguatezza per i primi sei mesi in cui non ha tolto neanche le foto di lei dal pc perché diceva che era comunque un ricordo, nonostante io ci stessi male, il problema sembrava risolto, nel senso che conoscendolo meglio ho capito che forse era finita fra loro a prescindere da come era andata, o forse ho cercato di non pensarci più per continuare a stare con lui.
Abbiamo trascorso questi tre anni bellissimi insieme e l'argomento non e' più uscito fuori, fino a tre giorni fa quando l'ho sentito (involontariamente) parlare con una persona e dire "quando mi capita di pensare al vecchio amore"... bumm, mi e' crollato il mondo addosso, non riesco a togliermi dalla testa quelle parole, so che stava parlando delle sue insicurezze, ma il fatto che abbia parlato di lei come del vecchio amore non mi fa più dormire, sono tre notti che non dormo e che come un ritornello mi tornano in mente. Mi chiedo perché lo ha definito amore, io non l'avrei mai fatto, avrei magari parlato di relazione. Mi viene da chiedermi se davvero non pensi più a lei e se davvero quando mi dice che non ha mai incontrato una persona come me sia la verità o sia solo una frase che si deve dire...non riesco a pensare che ancora oggi pensi a lei in questi termini e non riesco a parlare con lui di queste cose perché e' sempre stato evasivo, oltretutto lui non sa che io ho sentito queste cose, come mi devo comportare. Grazie
[#1]
In che modo ha sentito "involontariamente" il suo ragazzo che lo diceva? Lo tiene attivamente sotto controllo, verifica ciò che fa, le sue cose, cellulare, computer ecc.?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Gentile dottore,
non pensi che sia una sorta di investigatrice sulla vita del mio ragazzo, non sono maniacale in questo senso, non ho mai controllato niente e mi guarderei bene dal farlo, non vorrei mai che fosse fatto a me e per questo non lo faccio io per prima.
Anche le foto nel pc le ho viste perché lui mi ha fatto vedere altre foto e sono uscite fuori quelle.
L'ho sentito involontariamente perché lui stava parlando con una persona in una stanza del suo ufficio e io ero passata da li e stavo aspettando per dargli dei documenti nella sala d'attesa del suo ufficio, la stanza e' confinante e non e' insonorizzata, io sono arrivata in anticipo e ho sentito questo.
Chiaramente quando e' uscito si e' preoccupato di capire da quanto tempo fossi li', ma io ho detto di essere arrivata solo un momento prima, oltretutto sono riuscita a capire questo e poco altro, perché e' arrivato un suo cliente che conosco e quindi mi sono messa a parlare con questa persona.
Quando sono uscita da li' mi e' preso una sorta di attacco di ansia, non riuscivo quasi a respirare...non voglio passare per una che spia le conversazioni, ma non riesco a far a meno di pensare a quello che ho sentito e che mi sta provocando non poca ansia e domande nella mia testa.
La ringrazio per quello che potrà suggerirmi.
non pensi che sia una sorta di investigatrice sulla vita del mio ragazzo, non sono maniacale in questo senso, non ho mai controllato niente e mi guarderei bene dal farlo, non vorrei mai che fosse fatto a me e per questo non lo faccio io per prima.
Anche le foto nel pc le ho viste perché lui mi ha fatto vedere altre foto e sono uscite fuori quelle.
L'ho sentito involontariamente perché lui stava parlando con una persona in una stanza del suo ufficio e io ero passata da li e stavo aspettando per dargli dei documenti nella sala d'attesa del suo ufficio, la stanza e' confinante e non e' insonorizzata, io sono arrivata in anticipo e ho sentito questo.
Chiaramente quando e' uscito si e' preoccupato di capire da quanto tempo fossi li', ma io ho detto di essere arrivata solo un momento prima, oltretutto sono riuscita a capire questo e poco altro, perché e' arrivato un suo cliente che conosco e quindi mi sono messa a parlare con questa persona.
Quando sono uscita da li' mi e' preso una sorta di attacco di ansia, non riuscivo quasi a respirare...non voglio passare per una che spia le conversazioni, ma non riesco a far a meno di pensare a quello che ho sentito e che mi sta provocando non poca ansia e domande nella mia testa.
La ringrazio per quello che potrà suggerirmi.
[#3]
Ok, la domanda era importante, perché alcune persone si distruggono nel tentativo di capire cosa pensa e fa l'altro, ma a quanto dice vedo che non è il suo caso.
Se decide di parlargliene, dovrebbe farlo con tatto e gentilezza, senza farlo sentire sotto pressione, ma spiegandogli che basando la vostra relazione su un passato non ancora ben risolto, rischiereste di soffrire entrambi. Cioè dovrebbe fargli capire che non è per gelosia, ma per onesta volontà di stare con una persona che ti vuole bene davvero e che non pensa ancora a un'altra.
Ma potrebbe anche far finta di nulla, contando sul fatto che, alla lunga, il pensiero di quest'altra ragazza potrebbe attenuarsi e svanire. Però dovrà essere abbastanza forte da crederci nel frattempo.
Insomma, è difficile suggerirle cosa fare, perché ambedue le scelte hanno pro e contro. Cerchi di basarsi sulla sua sensibilità e, soprattutto, su ciò che è disposta a permettersi.
Cordiali saluti
Se decide di parlargliene, dovrebbe farlo con tatto e gentilezza, senza farlo sentire sotto pressione, ma spiegandogli che basando la vostra relazione su un passato non ancora ben risolto, rischiereste di soffrire entrambi. Cioè dovrebbe fargli capire che non è per gelosia, ma per onesta volontà di stare con una persona che ti vuole bene davvero e che non pensa ancora a un'altra.
Ma potrebbe anche far finta di nulla, contando sul fatto che, alla lunga, il pensiero di quest'altra ragazza potrebbe attenuarsi e svanire. Però dovrà essere abbastanza forte da crederci nel frattempo.
Insomma, è difficile suggerirle cosa fare, perché ambedue le scelte hanno pro e contro. Cerchi di basarsi sulla sua sensibilità e, soprattutto, su ciò che è disposta a permettersi.
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Grazie per la sua risposta innanzitutto, da quanto leggo e capisco nelle sue parole avverto la stessa sensazione che ho avuto io, mi spiego meglio: vorrei capire se anche lei pensa come me che quella piccola parola "vecchio amore" nasconda in realtà qualcosa che credevo ormai sorpassato e cioè che dentro di lui non abbia mai dimenticato quella ragazza che, nonostante lo abbia fatto soffrire tanto, continua a occupare parte dei suoi pensieri, anche solo in termini di paragone con la storia che sta vivendo con me.
Non so bene quale potrebbe essere la strada migliore da percorrere, d'impulso sarei addirittura portata a parlare con lui e a dirgli di fare chiarezza dentro se stesso e nel frattempo separarmi dalla sua presenza, seppur soffrendo enormemente, ma non riuscendo davvero a pensare che ancora parli di questa relazione in questi termini, mi viene da chiedermi che cosa sia stata io in questi anni e se mai abbia pensato di superare quella storia.
Lui sa bene quanto io sia insicura nelle relazioni affettive e sa bene quanto il solo immaginare che lui stia pensando ancora al suo passato mi provochi dolore, nonostante questo preferirei la chiarezza.
Ho dato tanto a questa relazione e sono disposta a dare tutto, ma a patto di non farmi del male come già successo nella mia relazione precedente, non voglio diventare "schiava" di un amore e non voglio neanche pensare a come potrei reagire se mi dicesse che gli capita di pensarla.
Non so che cosa sono disposta a permettere alla mia persona, lui e' davvero la persona che ho sempre sognato per me, ma di sicuro non potrei vivere con il pensiero di un fantasma fra noi.
Forse il mio pensiero per la mia vecchia relazione e' davvero molto diverso, ma vorrei solo capire se quell'acccezione che lui ha usato e' secondo lei sintomo di qualcosa di irrisolto.
Grazie ancora
Non so bene quale potrebbe essere la strada migliore da percorrere, d'impulso sarei addirittura portata a parlare con lui e a dirgli di fare chiarezza dentro se stesso e nel frattempo separarmi dalla sua presenza, seppur soffrendo enormemente, ma non riuscendo davvero a pensare che ancora parli di questa relazione in questi termini, mi viene da chiedermi che cosa sia stata io in questi anni e se mai abbia pensato di superare quella storia.
Lui sa bene quanto io sia insicura nelle relazioni affettive e sa bene quanto il solo immaginare che lui stia pensando ancora al suo passato mi provochi dolore, nonostante questo preferirei la chiarezza.
Ho dato tanto a questa relazione e sono disposta a dare tutto, ma a patto di non farmi del male come già successo nella mia relazione precedente, non voglio diventare "schiava" di un amore e non voglio neanche pensare a come potrei reagire se mi dicesse che gli capita di pensarla.
Non so che cosa sono disposta a permettere alla mia persona, lui e' davvero la persona che ho sempre sognato per me, ma di sicuro non potrei vivere con il pensiero di un fantasma fra noi.
Forse il mio pensiero per la mia vecchia relazione e' davvero molto diverso, ma vorrei solo capire se quell'acccezione che lui ha usato e' secondo lei sintomo di qualcosa di irrisolto.
Grazie ancora
[#5]
>>> vorrei solo capire se quell'acccezione che lui ha usato e' secondo lei sintomo di qualcosa di irrisolto
>>>
Dirglielo da qui è difficile, stiamo parlando di una terza persona della quale non posso sapere nulla, né come pensa ecc. Lo psicologo non ha la bacchetta magica, purtroppo, tanto meno a distanza. Potrebbe essersi trattato di un commento casuale senza importanza o di un'autentico rammarico, questo non glielo posso dire.
Piuttosto dovrebbe riflettere su questo:
>>> quanto io sia insicura nelle relazioni affettive
>>>
Essere insicuri nelle relazioni affettive non si cura nella e con la relazione. Ossia, esiste la possibilità che la questione ruoti in realtà attorno alla sua insicurezza, ma se così fosse, sarebbe controproducente cercare rassicurazioni all'interno della sua relazione.
In altri termini, se è d'insicurezza che soffre, farebbe meglio a risolverla con uno psicologo di persona. Altrimenti rischia di contaminare con la stessa insicurezza la situazione relazionale attuale e probabilmente anche relazioni di altro tipo.
Cordiali saluti
>>>
Dirglielo da qui è difficile, stiamo parlando di una terza persona della quale non posso sapere nulla, né come pensa ecc. Lo psicologo non ha la bacchetta magica, purtroppo, tanto meno a distanza. Potrebbe essersi trattato di un commento casuale senza importanza o di un'autentico rammarico, questo non glielo posso dire.
Piuttosto dovrebbe riflettere su questo:
>>> quanto io sia insicura nelle relazioni affettive
>>>
Essere insicuri nelle relazioni affettive non si cura nella e con la relazione. Ossia, esiste la possibilità che la questione ruoti in realtà attorno alla sua insicurezza, ma se così fosse, sarebbe controproducente cercare rassicurazioni all'interno della sua relazione.
In altri termini, se è d'insicurezza che soffre, farebbe meglio a risolverla con uno psicologo di persona. Altrimenti rischia di contaminare con la stessa insicurezza la situazione relazionale attuale e probabilmente anche relazioni di altro tipo.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 28/02/2012.
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