Ansia pre matrimoniale
Buonasera. Sono Massimo e vado subito al dunque. Ho 39 anni. Sono dieci anni che soffro di ansia generalizzata con tratti depressivi. Saltuariamente ho avuto attacchi di panico. Ho fatto terapie farmacologiche (durate due o tre anni con scalaggi molto lunghi in termini di tempo) e psicoterapeutiche. Ho alternato momenti buoni e momenti pessimi. Assumo da due anni Zoloft, dopo aver provato il seroxat e l'efexor. Le cure farmacologiche mi riportavano a galla, scalavo e poi ricaduta. Ho iniziato con 100 mg, dopo un anno e mezzo 75 mg e da qualche mese 50 mg. Ecco il problema: fra 5 mesi mi sposo. Mobili e casa acquistate. I genitori coinvolti al 100%. Bomboniere pronte. Inviti pronti. Fotografo pronto. Prime richieste alla porte. Tra 5 mesi vado a vivere in un paese vicino e già ho fatto il cambio di residenza. Fino a dieci giorni fà tutto tranquillo sino a quando una mattina mi sono svegliato e ho visto una tonsilla ingrossata in gola. Ho pensato tutto il peggio che si poteva pensare. Una paura enorme. Da quel momento, in quindici giorni, mi ritrovo oggi a pensare di avere tutte le malattie del mondo, ad avere paura di sposarmi, non sono più sicuro della persona che ho affianco, ho paure di tutti i tipi, agitazione su tutto, anche a parlare con le persone, vorrei disdire tutto quanto, insomma, non ci capisco più nulla di nulla.....crisi. Crisi totale. Il viaggio di nozze prenotato in America lo voglio disdire perchè in aereo non ci salirò mai. Guardo in ogni momento la mia compagna e mi ripeto "ma non mi piace più....". Mi girano continuamente in testa pensieri confusi, negativi, invadenti. Mi sento agitatissimo. Dormo male la notte. Durante il giorno rimurgino in continuazione su tutto. La sera arrivo distrutto nel letto senza aver fatto nulla di partciolarmente pesante. Quando mi parlano di matrimonio sento una fitta allo stomaco. Ieri sera la mia compagna mi ha mostrato il corredo e sentivo lo stomaco creparsi. Sono sprofondato nel momento meno indicato nella disperazione. Cerco ogni giorno di farmi forza e mi dico anche..... amico mio..... forse è arrivato il momento di cambiare la tua vita, farti un bel calvario di insicurezza e lasciare il mondo dell'ansia. Insomma...cambierà tutto della mia vita da qui a poco e le resistenze a cambiare si somatizzano e si fanno sentire. Se mollo ora??? Dieci anni fà ho convissuto con una ragazza e dopo un anno e mezzo di convivenza quando lei mi ha chiesto sposiamoci io sono andato in crisi allo stesso modo (dicevo a me stesso le stesse cose di oggi "non mi piace piu") e ci siamo lasciati. Non sò cosa fare. Ho sentito il mio psichiatra che mi ha detto di tornare a 75 mg di Zoloft e di prendere Xanax 15 gocce mattina, pomeriggio e sera. Inoltre, ho contattato uno psicologo per valutare un percorso psicoterapeutico. Ma il tempo stringe e io non sò cosa fare....stò malissimo. Grazie per i consigli che vorrete darmi.
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Non è da qui che potrà ricevere il "consiglio risolutore", purtroppo. Se ha già prenotato un colloquio da uno psicologo è quella la sede per affrontare il suo problema.
In che senso, tuttavia, secondo lei sarebbero in relazione la tonsilla ingrossata e la paura del matrimonio? Secondo lei è sempre la stessa ansia che si esprime in modi diversi, oppure ha fatto altre ipotesi?
Cordiali saluti
In che senso, tuttavia, secondo lei sarebbero in relazione la tonsilla ingrossata e la paura del matrimonio? Secondo lei è sempre la stessa ansia che si esprime in modi diversi, oppure ha fatto altre ipotesi?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Gentile Utente,
Effettuare la caccia alle streghe, non credo sia risolutivo.
Il matrimonio sara' sicuramente ansiogeno, ma dal suo scrivere sembra che sia l'ansia che abbia trovato altre ed ennesime strade per manifestarsi.
Vada in consultazione, trarra' sicuramente molti benefici, intermini di qualita' di vita.
SAluti
Effettuare la caccia alle streghe, non credo sia risolutivo.
Il matrimonio sara' sicuramente ansiogeno, ma dal suo scrivere sembra che sia l'ansia che abbia trovato altre ed ennesime strade per manifestarsi.
Vada in consultazione, trarra' sicuramente molti benefici, intermini di qualita' di vita.
SAluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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Ex utente
Buongiorno gentili Dottori e grazie per le risposte.
Ritengo che la tonsilla ingrossata (verificata dal mio medico che non ha rilevato nulla di particolarmente strano) sia stato l'inizio della mia "falegnameria mentale" che ha coinvolto poi tutto e tutti in un "panico mentale generale". A volte, non sò se anche nel mio caso, l'ansia diventa lo strumento migliore con il quale sottrarsi alla crescita, a nuove responsabilità, a cambiamenti che quando stanno per concretizzarsi diventano realtà. Comprare un mobile per la casa in cui si và a vivere, non è salire sull'altare e dire "si per tutta la vita". Ho il panico a pensare pure di sbagliarmi e fare un casino sull'altare........ Insomma mi sono fatto l'idea che il mio scanner ansiogeno stia cercando in questi giorni un motivo per dire "fermiamo tutto, sono gravemente malato, non possiamo andare avanti". Vi sono sincero....mollare in questo momento, perquanto brutto è a dirsi, mi sembra il miglior modo per rimanere fermo, per far rimanere tutto immutato, per rimanere nelle mie pseudo certezze. E' un pò come dire "non esco di casa perchè potrebbe venirmi un attacco di panico", moltiplichiamolo per la potenza matrimonio e il risultato credo sia il mio stato. Ho scritto che è brutto a dirsi perchè dovrei dire che i motivi per cui mi sposo sono altri: il grande amore, la grande felicità, l'entusiasmo. Probabilmente mi prendo in giro dicendomi che il più grande atto d'amore che posso fare per la donna che mi appresto a sposare è offrirle la mia ferma volontà a non perderla per la mia paura. Ma questa è una magra consolazione perchè non dirò mai a chi mi è affianco che salirò su quell'altare per sfidarmi e non solo per sposarla. Anche se mi devo imbottire di farmaci, ho deciso di andare avanti. Vi ringrazio ancora per le genitli risposte e scusatemi per le cavolate che ho scritto, ma mi sono fatto una mia idea.....stupida è vero, ma mi sostiene ora.
Ritengo che la tonsilla ingrossata (verificata dal mio medico che non ha rilevato nulla di particolarmente strano) sia stato l'inizio della mia "falegnameria mentale" che ha coinvolto poi tutto e tutti in un "panico mentale generale". A volte, non sò se anche nel mio caso, l'ansia diventa lo strumento migliore con il quale sottrarsi alla crescita, a nuove responsabilità, a cambiamenti che quando stanno per concretizzarsi diventano realtà. Comprare un mobile per la casa in cui si và a vivere, non è salire sull'altare e dire "si per tutta la vita". Ho il panico a pensare pure di sbagliarmi e fare un casino sull'altare........ Insomma mi sono fatto l'idea che il mio scanner ansiogeno stia cercando in questi giorni un motivo per dire "fermiamo tutto, sono gravemente malato, non possiamo andare avanti". Vi sono sincero....mollare in questo momento, perquanto brutto è a dirsi, mi sembra il miglior modo per rimanere fermo, per far rimanere tutto immutato, per rimanere nelle mie pseudo certezze. E' un pò come dire "non esco di casa perchè potrebbe venirmi un attacco di panico", moltiplichiamolo per la potenza matrimonio e il risultato credo sia il mio stato. Ho scritto che è brutto a dirsi perchè dovrei dire che i motivi per cui mi sposo sono altri: il grande amore, la grande felicità, l'entusiasmo. Probabilmente mi prendo in giro dicendomi che il più grande atto d'amore che posso fare per la donna che mi appresto a sposare è offrirle la mia ferma volontà a non perderla per la mia paura. Ma questa è una magra consolazione perchè non dirò mai a chi mi è affianco che salirò su quell'altare per sfidarmi e non solo per sposarla. Anche se mi devo imbottire di farmaci, ho deciso di andare avanti. Vi ringrazio ancora per le genitli risposte e scusatemi per le cavolate che ho scritto, ma mi sono fatto una mia idea.....stupida è vero, ma mi sostiene ora.
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Credo che prima di pensare alla donna che ama, dovrebbe aiutarsi a comprendere cosa le sta accadendo e valutare strategie idonenee e risolutive del suo disagio.
Sposarsi solo per vincere la paura, non mi sembra un buon inizio di vita a due.
Non è obbligatorio imbottirsi di farmaci, per venir fuori dalle problematiche da lei descritte, a volte anche una terapia combinata, farmacoterapia e psicoterapia, può essere indicata.
Saluti
Sposarsi solo per vincere la paura, non mi sembra un buon inizio di vita a due.
Non è obbligatorio imbottirsi di farmaci, per venir fuori dalle problematiche da lei descritte, a volte anche una terapia combinata, farmacoterapia e psicoterapia, può essere indicata.
Saluti
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In effetti, un matrimonio non dovrebbe diventare pretesto per sfide o rivalse verso se stessi o chiunque altro. Una cosa molto migliore sarebbe prima risolvere la sua ansia, contattando uno psicologo psicoterapeuta, e dopo sposarsi. Così sarebbe più sicuro di aver fatto una scelta ponderata. Anzi, una vera scelta più che essere sottostato a un obbligo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#6]
Ex utente
Gentili Dottori, grazie ancora per le risposte e le considerazioni. Giorno per giorno mi rendo conto che sto "pescando" nel mio quotidiano per trovare il responsabile della mia ansia. Vado fuori di me senza prendere atto che il problema è dentro di me. Lo psicologo a cui mi sono rivolto mi ha suggerito di fare l'ansioso e non lo psicologo. Lui ravvede solo un momento di ansia. Non c'è da andarci a fare troppi ricami, sfide eroiche o altro. Se fosse stato per lui non avrebbe neanche aumentato lo zoloft e inserito lo xanax (io pensavo tra me e me....questo mi vuole morto!!). La decisione che abbiamo preso è di fare degli incontri per sbrogliare la matassa nevrotica. Vi ringrazio ancora per l'attenzione dedicatami.
Massimo
Massimo
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Mi sembra che lei presenti una difficoltà , abbastanza spiccata , ad accettare i cambiamenti, come se in questo caso, dietro il matrimonio ci fossero necessariamente chissà che baratri.
Questa è poi, la stessa ragazza che fino a poco fa le piaceva e amava.
E' ansia, certo, come le dice lo psicologo che lei ha scelto..xanax può aiutarla..ed è molto usato..
Penso che in terapia verrà riletto il suo passato, per capire da dove viene questa sua paura, da dove viene la situazione di "allarme" perenne in cui vive..
Cerchi anche, di " allargare lo sguardo", il mondo tutto , " l'altro da noi"
è interessante, colorato , e il futuro non è poi così minacciante , come le appare qualche volta..
Le faccio molti auguri, davvero...
Questa è poi, la stessa ragazza che fino a poco fa le piaceva e amava.
E' ansia, certo, come le dice lo psicologo che lei ha scelto..xanax può aiutarla..ed è molto usato..
Penso che in terapia verrà riletto il suo passato, per capire da dove viene questa sua paura, da dove viene la situazione di "allarme" perenne in cui vive..
Cerchi anche, di " allargare lo sguardo", il mondo tutto , " l'altro da noi"
è interessante, colorato , e il futuro non è poi così minacciante , come le appare qualche volta..
Le faccio molti auguri, davvero...
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.2k visite dal 27/02/2012.
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