Problema di coppia...
Carissimi tutti,
vi disturbo per chiedervi un vostro parere, non per me ma per la mia ragazza.
Abbiamo io 25 anni e lei 22 e siamo insieme da circa un anno. Vengo velocemente al punto, come ogni storia inizialmente tutto sembra perfetto e ancora direi che sembra così. Ho solo un problema enorme con lei. Non si riesce a ragionarci!
O meglio ogni minima discussione, basta una critica o farle capire che si sta sbagliando in qualcosa che all’improvviso esplode.
Tira fuori una cattiveria, inizia ad urlare, è arrivata anche alle mani, e io ogni volta pur di farla finita che mi senta in ragione o in torto devo chiedere scusa. Dopo l’ultima ci siamo lasciati e sono un paio di settimane che non ci vediamo.
Questi giorni mi stanno facendo riflettere, in quanto prima credevo che non essendo magari il suo ragazzo giusto, questa sua aggressività e cattiveria fosse dovuta a questo. Non sarò il suo tipo mi dicevo.
Passano i giorni e penso che 3 mesi fa, dopo 7 mesi che era con me ha litigato con tutta la sua famiglia, genitori e 3 fratelli per via di un’azienda di famiglia. Aveva le sue ragioni, ma troppo dura con tutti e si è trasferita da me. Poi penso col suo ex, con un conoscente e altre volte è spesso arrivata alle mani. In questi giorni, un minuto vorrebbe riprovarci, un minuto non se la sente, mi scrive alla mattina se usciamo che vorrebbe vedermi, e al pomeriggio cambia idea. Un attimo pensa che vederci possa farci stare meglio un attimo dopo che sia il contrario. Insomma io le voglio un mondo di bene e da ignorante visto che non sono uno psicologo credo lei abbia dei problemi di fondo. Parlandone una volta è esplosa piangendo, dicendomi : come vuoi che cresca una bambina vedendo il padre che picchia mamma e sorelle, una sorella che si droga, a scuola tutti la prendevano in giro perché “cicciona” come dice lei. Il primo amore a 16 per il quale era persa l’ha tradita per 5 anni.
Lei è convinta che non siamo fatti l’uno per l’altro, ma ogni giorno il motivo cambia. Ieri siamo usciti e siamo stati benissimo come non fosse mai successo niente. Io signori, non so dove sbattere la testa, in questo momento non mi azzardo nemmeno a proporle un consultorio perché il risultato sarebbe disastroso. Come mi consigliate di aiutare la persona che amo? Grazie mille.
vi disturbo per chiedervi un vostro parere, non per me ma per la mia ragazza.
Abbiamo io 25 anni e lei 22 e siamo insieme da circa un anno. Vengo velocemente al punto, come ogni storia inizialmente tutto sembra perfetto e ancora direi che sembra così. Ho solo un problema enorme con lei. Non si riesce a ragionarci!
O meglio ogni minima discussione, basta una critica o farle capire che si sta sbagliando in qualcosa che all’improvviso esplode.
Tira fuori una cattiveria, inizia ad urlare, è arrivata anche alle mani, e io ogni volta pur di farla finita che mi senta in ragione o in torto devo chiedere scusa. Dopo l’ultima ci siamo lasciati e sono un paio di settimane che non ci vediamo.
Questi giorni mi stanno facendo riflettere, in quanto prima credevo che non essendo magari il suo ragazzo giusto, questa sua aggressività e cattiveria fosse dovuta a questo. Non sarò il suo tipo mi dicevo.
Passano i giorni e penso che 3 mesi fa, dopo 7 mesi che era con me ha litigato con tutta la sua famiglia, genitori e 3 fratelli per via di un’azienda di famiglia. Aveva le sue ragioni, ma troppo dura con tutti e si è trasferita da me. Poi penso col suo ex, con un conoscente e altre volte è spesso arrivata alle mani. In questi giorni, un minuto vorrebbe riprovarci, un minuto non se la sente, mi scrive alla mattina se usciamo che vorrebbe vedermi, e al pomeriggio cambia idea. Un attimo pensa che vederci possa farci stare meglio un attimo dopo che sia il contrario. Insomma io le voglio un mondo di bene e da ignorante visto che non sono uno psicologo credo lei abbia dei problemi di fondo. Parlandone una volta è esplosa piangendo, dicendomi : come vuoi che cresca una bambina vedendo il padre che picchia mamma e sorelle, una sorella che si droga, a scuola tutti la prendevano in giro perché “cicciona” come dice lei. Il primo amore a 16 per il quale era persa l’ha tradita per 5 anni.
Lei è convinta che non siamo fatti l’uno per l’altro, ma ogni giorno il motivo cambia. Ieri siamo usciti e siamo stati benissimo come non fosse mai successo niente. Io signori, non so dove sbattere la testa, in questo momento non mi azzardo nemmeno a proporle un consultorio perché il risultato sarebbe disastroso. Come mi consigliate di aiutare la persona che amo? Grazie mille.
[#1]
Gentile ragazzo,
ha provato a chiedere alla sua ragazza di scrivere lei qua? Capisco il suo voler aiutarla ma sarebbe più utile che lo facesse la sua ragazza, per interposta persona diventa complicato.
Quando lei scrive:
<come vuoi che cresca una bambina vedendo il padre che picchia mamma e sorelle, una sorella che si droga, a scuola tutti la prendevano in giro perché “cicciona” come dice lei.> cosa intende può spiegarlo meglio?
Cordialmente
ha provato a chiedere alla sua ragazza di scrivere lei qua? Capisco il suo voler aiutarla ma sarebbe più utile che lo facesse la sua ragazza, per interposta persona diventa complicato.
Quando lei scrive:
<come vuoi che cresca una bambina vedendo il padre che picchia mamma e sorelle, una sorella che si droga, a scuola tutti la prendevano in giro perché “cicciona” come dice lei.> cosa intende può spiegarlo meglio?
Cordialmente
Dr.ssa Verena Elisa Gomiero
psicologa psicoterapeuta
Operatore training autogeno
[#2]
Ex utente
Buonasera Dottoressa,
per il momento le giuro che non ho nemmeno il coraggio di affrontare l'argomento con lei. Finiremmo litigando sicuramente purtroppo. Vorrei solo capire se può essere utile a lei un consulto con uno psicologo, e dopo dovrei pensare al modo di portarla con me.
<come vuoi che cresca una bambina vedendo il padre che picchia mamma e sorelle, una sorella che si droga, a scuola tutti la prendevano in giro perché “cicciona” come dice lei.> questa è una frase venuta fuori da lei, quando in un attimo di calma io le chiedevo da dove le uscisse tutta sta rabbia, perchè così spesso diventa una iena anche con chi la ama, per vere e proprie stupidaggini, e la sua risposta riconduce ad un infanzia (la sua) molto difficile che tra violenze in famiglia, storie d'amore finite male, mi resta solo da pensare che lei dentro abbia ancora dei blocchi e paure che da sola e tantomeno col mio supporto riesce a superare...
per il momento le giuro che non ho nemmeno il coraggio di affrontare l'argomento con lei. Finiremmo litigando sicuramente purtroppo. Vorrei solo capire se può essere utile a lei un consulto con uno psicologo, e dopo dovrei pensare al modo di portarla con me.
<come vuoi che cresca una bambina vedendo il padre che picchia mamma e sorelle, una sorella che si droga, a scuola tutti la prendevano in giro perché “cicciona” come dice lei.> questa è una frase venuta fuori da lei, quando in un attimo di calma io le chiedevo da dove le uscisse tutta sta rabbia, perchè così spesso diventa una iena anche con chi la ama, per vere e proprie stupidaggini, e la sua risposta riconduce ad un infanzia (la sua) molto difficile che tra violenze in famiglia, storie d'amore finite male, mi resta solo da pensare che lei dentro abbia ancora dei blocchi e paure che da sola e tantomeno col mio supporto riesce a superare...
[#4]
Ex utente
Salve dottoressa,
guardi ma io magari... il problema è che essendo ultimamente così suscettibile ad ogni minima frase ho un pò paura, e non saprei come porle la cosa per paura di una sua reazione la classica frase "io non sono matta vacci te".
Come potrei fare? Adirittura avevo pensato di prendere appuntamento in un consultorio, andarci da solo la prima volta (infatti avrei bisogno anch'io di fare una chiacchierata) e magari accennare la cosa al medico. E poi provare a metterla giù a lei chiedendole di accompagnagnarmi....
So che tutto ciò le sarebbe d'aiuto visto che non riesce a capirsi nemmeno lei, ma le ripeto...ho molta diffidenza e paura al solo tirar fuori l'argomento.
guardi ma io magari... il problema è che essendo ultimamente così suscettibile ad ogni minima frase ho un pò paura, e non saprei come porle la cosa per paura di una sua reazione la classica frase "io non sono matta vacci te".
Come potrei fare? Adirittura avevo pensato di prendere appuntamento in un consultorio, andarci da solo la prima volta (infatti avrei bisogno anch'io di fare una chiacchierata) e magari accennare la cosa al medico. E poi provare a metterla giù a lei chiedendole di accompagnagnarmi....
So che tutto ciò le sarebbe d'aiuto visto che non riesce a capirsi nemmeno lei, ma le ripeto...ho molta diffidenza e paura al solo tirar fuori l'argomento.
[#5]
Gentile ragazzo,
faccia lei il primo passo, anche a lei un confronto con uno psicologo la potrà aiutare quanto meno a chiarire la sua situazione sentimentale, è sempre "utile" parlare con una persona estranea alle dinamiche di coppia.
Ci faccia sapere come è andata.
Cordialmente.
faccia lei il primo passo, anche a lei un confronto con uno psicologo la potrà aiutare quanto meno a chiarire la sua situazione sentimentale, è sempre "utile" parlare con una persona estranea alle dinamiche di coppia.
Ci faccia sapere come è andata.
Cordialmente.
[#6]
Gentile ragazzo,
la storia di vita della sua ragazza, da quanto lei riferisce, è intrisa di violenza e dolori patiti in famiglia.
Sembra evidente che abbia bisogno di aiuto, ma la motivazione e dunque la decisione di consultare uno specialista dipende dalla sua ragazza.
Oltretutto riferisce che le è difficile aprire un discorso con lei, dunque vedo alquanto remota la possibilità, seppure con tatto, di sensibilizzarla in questo senso.
Sarebbe però utile che si rivolgesse lei direttamente ad uno psicologo, la potrà aiutare a fare chiarezza nella situazione descritta.
Cordialmente
la storia di vita della sua ragazza, da quanto lei riferisce, è intrisa di violenza e dolori patiti in famiglia.
Sembra evidente che abbia bisogno di aiuto, ma la motivazione e dunque la decisione di consultare uno specialista dipende dalla sua ragazza.
Oltretutto riferisce che le è difficile aprire un discorso con lei, dunque vedo alquanto remota la possibilità, seppure con tatto, di sensibilizzarla in questo senso.
Sarebbe però utile che si rivolgesse lei direttamente ad uno psicologo, la potrà aiutare a fare chiarezza nella situazione descritta.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#7]
Buonasera.
E' difficile poter aiutare una persona che non sente di averne bisogno.
La sua ragazza, nonostante la sua storia, ricca di spunti di riflessione, sembra volersi difendere da tutto, forse negando i problemi e cercando di andare avanti. Porvi a parlarne con lei, magari riesce a convincerla, ma (da come lei ne parla) ci sono probabilità che non riesca nel suo intento.
Chi in questo momento sembra vivere la cosa come problematica (e dal suo punto di vista direi a ragione) è lei.
Per questo motivo trovo utile che sia lei a rivolgersi ad uno psicologo. In tal modo potrà farsi aiutare a capire cosa desidera da questo rapporto e
a rendere chiare alcune piccole e fastidiose linee d'ombra.
Un caro saluto
E' difficile poter aiutare una persona che non sente di averne bisogno.
La sua ragazza, nonostante la sua storia, ricca di spunti di riflessione, sembra volersi difendere da tutto, forse negando i problemi e cercando di andare avanti. Porvi a parlarne con lei, magari riesce a convincerla, ma (da come lei ne parla) ci sono probabilità che non riesca nel suo intento.
Chi in questo momento sembra vivere la cosa come problematica (e dal suo punto di vista direi a ragione) è lei.
Per questo motivo trovo utile che sia lei a rivolgersi ad uno psicologo. In tal modo potrà farsi aiutare a capire cosa desidera da questo rapporto e
a rendere chiare alcune piccole e fastidiose linee d'ombra.
Un caro saluto
Carmelina Di Salvo
Psicoterapeuta ad indirizzo umanistico esistenziale
www.elitadisalvo.altervista.org
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.6k visite dal 27/02/2012.
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