Depressione, stress, burn out.

Sono un tecnico di soccorso alpino della GdF , il mio lavoro consiste nell'allenarmi in diversi sport quali alpinismo,sci arrampicata per mantenere le capacità psicofisiche idonee al mio lavoro di soccorritore. Dal mese di giugno 2011 in poi ho riscontrato un forte calo delle mie prestazioni fisiche pur mantenendo un allenamento costante ed un'alimentazione sana e regolare, in particolare fatico molto a dormire la notte ed ho perso resistenza ed esplosività muscolare, in più negli ultimi 3/4 mesi mi trovo a essere sempre più stanco e svogliato perchè faccio una fatica tremenda nell'attività quotidiana e non vedo risultati, anzi, sempre più spesso vengo colto da crampi muscolari che mi costringono a fermarmi, inoltre manifesto anche sintomi psichici, in particolare fatico a concentrarmi, sono meno reattivo, i riflessi sono rallentati e mi dimentico facilmente anche cose banali. Ho già avuto sintomi simili in altri periodi della mia vita, in particolare nel biennio 2007/2008 ma si erano limitati alla stanchezza e alla mancanza di entusiasmo ed avevano un nesso logico con il fatto che avevo dovuto lasciare un lavoro che mi piaceva molto (Responsabile sicurezza piste da sci) ed ero finito a lavorare in un acciaieria, inoltre nel 2008 sono stato operato per ricostruire L.C.A. e per un certo periodo non ho più potuto praticare sport che era la mia valvola di sfogo.
Ora però la mia situazione personale è ottima, nel 2009 ho vinto il concorso per la GdF realizzando un sogno e diventando tecnico di soccorso, inoltre sempre nel 2009 è nata mia figlia e a livello personale mi sento molto realizzato, per questo non capisco il perchè del ripresentarsi e dell'aggravarsi di questi sintomi.Per un pò ho pensato che fosse una fase passeggera perchè sono trasferito ad un nuovo reparto nel quale mi trovo molto bene (pensavo che anche se in positivo un trasferimento comporta sempre una dose di stress) ora però che mi sono ambientato anziche migliorare i sintomi continuano a peggiorare e dai primi di febbraio in poi non riesco praticamente più a dormire e ogni giorno nell'attività sono sempre più debole. I medici che ho consultato mi hanno solo confuso, prima la tiroide, poi diabete, poi dopo le analisi che sono abbastanza a posto, ho solo la pressione alta, hanno cominciato a nominare il burn out, io però non riesco a capire come sia possibile dato che la mia vita degli ultimi 2/3 anni è andata migliorando ed ho trovato una stabilità sia a livello lavorativo sia affettivo. sono molto confuso, chiedo un parere e un consiglio su come uscire da questa situazione.Grazie, cordiali saluti!
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente, Lei si descriverebbe come uno che rincorre standard elevati oppure nella norma?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore, un periodo di adattamento ai cambiamenti e' fisiologico anche in caso di cambiamenti positivi, ma si sta nell'ordine di qualche mese.
La stanchezza cronica se non sussistono motivazioni organiche puo' essere dovuta ad un costante stato di tensione psicofisiologica.
ON line e' pero' impossibile fare una diagnosi.
Puo' individuare nella sua vita giornaliera una ragione di tensione abbastanza costante?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie per la tempestività della risposta, sono una persona piuttosto umile e cosciente di non avere doti fisiche particolari, quindi non rincorro standard elevati, diciamo un poco più del minimo in modo da poter fare il mio lavoro con il giusto grado di sicurezza e competenza.
Per fare un esempio tra i miei colleghi ci sono diversi alpinisti con degli 8000 alle spalle, io sono felicissimo ed orgoglioso di aver fatto qualche 4000, e non mi pongo nessun 5000 come obiettivo,sono contento cosi, solo vorrei tornare a rifarli senza essere piegato dai crampi e dalla fatica.
Per quanto riguarda il quesito della dottoressa, in questo periodo sono sotto stress perchè vorrei acquistare casa con la mia compagna ed ho scelto di comprarla a vicenza e di fare i pendolare per non farle perdere il lavoro visto che con il mio solo stipendio in alto adige è difficile vivere.Però ho fatto questa scelta perchè il mio lavoro è gestibile con turni e quindo riesco a essere a casa con lei e la figlia mediamente 3 giorni a settimana e non sto mai via piu di 9/10 giorni di seguito. Però rispetto a 1 o 2 anni fà la situazione è nettamente migliorata, mentre frequentavo il corso da finanziere data l'ottusità delle scuole militari che sono anacronistiche mi veniva concesso un permesso per vederle di 36 ore al mese, a volte anche ogni 50 giorni.Quindi anche da questo punto di vista anche se risento della distanza (la bambina ha 2 anni e mezzo) la situazione è andata migliorando
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
La sintomatologia che riferisce potrebbe essere dovuta, come Le dicevo, ad uno stato di costante tensione, (anche scarsamente percepibile coscientemente).
Sarebbe auspicabile pertanto che Lei prendesse contatto con uno psicologo psicoterapeuta con specializzazione in psicosomatica.
In quel contesto potra' essere effettuata una diagnosi sia a livello muscolare che a livello psichico e concordato un trattamento che potrebbe includere delle tecniche psicofisiologiche. (Es. Programma di Training Autogeno per gestire il rilassamento dei vari distretti del corpo) sia eventualmente un trattamento psicoterapeutico.
Purtroppo on line non e' possibile esserLe maggiormente d'aiuto!
Resto comunque a disposizione per ulteriori chiarimenti dovessero risultare graditi.
Cordiali saluti.
[#5]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
La ringrazio per la risposta, il punto è questo, non trovo la ragione razionale del malessere e quindi non me lo spiego e fatico a prenderne coscienza. Comunque arrivato a questo punto sono disposto a qualsiasi terapia pur di arginare il problema perchè ho il timore che la cosa vada a riperquotersi anche sulla vita famigliare che fino ad ora sono riuscito a preservare. Spero solo di recuperare perlomeno la lucidità mentale in breve tempo perchè sentirmi "rincoglionito" oltre che debole non mi dà sicurezza nel mio lavoro.Grazie ancora, e cordiali saluti
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> hanno cominciato a nominare il burn out
>>>

Le hanno spiegato bene di cosa si tratta? In particolare, le hanno detto che si può andare in burnout o stressarsi anche quando le cose apparentemente vanno bene?

Se lei è sempre stato così esigente con se stesso, lo stato di debilitazione potrebbe essere un modo del suo corpo per dirle: "Dammi un po' di respiro, per favore".

Ci ha mai pensato?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#7]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Il punto è che il mio lavoro non mi consente di scendere al di sotto di determinati standard, e non sono standard stellari sono prestazioni fisiche medie che chiunque può raggiungere con un minimo di allenamento. ed il motivo è semplice, le nostre vite sono legate a quelle del collega (in una via di arrampicata ognuno fà sicurezza all'altro, stessa cosa per la progressione in ghiacciaio) e poi dobbiamo essere prudenti per preservare anche il soggetto che da noi viene soccorso.Si insomma, ho pensato che il fisico può chiedermi una pausa e proprio per questo mi sono ridotto a fare il minimo cercando di rilassarmi e prendermela comoda per un pò, ma ora sto scendendo sotto il minimo e comincio a non sentirmi più sicuro, ne per me ne per i colleghi.E smettere di lavorare non mi sembra una soluzione!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Ok, ma che lei sarebbe al di sotto degli standard minimi è una sua convinzione oppure le è già stato fatto notare da altri? Ad es. colleghi, superiori ecc.

Cordiali saluti
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Mi è stato fatto notare da altri purtroppo, e devo dire che sono anche particolarmente sensibili e tolleranti e stanno facendo di tutto per aiutarmi e non mettermi pressione,ma ogni giorno và sempre peggio!>Io mi sforzo di rimanere tranquillo,ma penso sia normale essere un pò disorientati da una cosa come questa.
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
In tal caso, come anche lei riconosce, è opportuno fare dei colloqui di valutazione della situazione con uno psicologo, per non trascinarsi ulteriormente dietro il problema e per evitare che esso vada a incidere sulla sua serenità familiare.

Cordiali saluti
[#11]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gent.mo Signore,
Ci tenga informati circa l'andamento del Suo disturbo e il reperimento del terapeuta psicosomatico.
I migliori saluti e per ora auguri.
[#12]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore, stavo riflettendo sulla sintomatologia che ci ha riferito e volevo chiederle se ha notato una correlazione temporale fra l'innalzamento della pressione arteriosa e i disturbi. Che ci ha riferito (insonnia, crampi, debolezza muscolare). Inoltre Lei dice che le analisi sono più' o meno a posto. Quali sono i valori non a posto?
[#13]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Dunque, l'innalzamento della pressione (attualmente si attesta tra 134/165la max e 104/110 la min e il mio medico mi ha dato un foglietto su cui annotarla quando me la misuro ogni 2/3 giorni) è arrivato insieme con gli altri sintomi, ed è stato graduale come graduale è stato l'evolversi dei sintomi che però nell'ultimo bimestre si sono fatti via via più evidenti e forti. a Settembre 2011 in media era 120/90. Nello stesso periodo il battito cardiaco è arrivato, a riposo a 62/63 battiti, lo scorso anno era 50/52 e prima di operarmi nel 2008 la normalità era per me tra i 46 e i 48 battiti al minuto.( e facevo meno attività sportiva di quanta non ne faccia ora). Per quanto riguarda le analisi ho le IGE alte (670) ma soffro di allergia al polline e mi han detto che può essere quello,e ho le piastrine appena un pò alte,ma sarà il 2/3% oltre la soglia.Per il resto tutto a posto, comunque il dottore me ne ha prescritte altre (le ultime sono di fine novembre) e domattina andrò a farle.
[#14]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signore, le ho chiesto dell'innalzamento della pressione per capire meglio l'origine dei Suoi disturbi psicosomatici. La pressione arteriosa e' infatti controllata dal Sistema Nervoso Autonomo (o vegetativo). Questo sistema puo' risentire di innalzamenti dell'arousal generale psicofisiologico dell'organismo senza che l'interessato abbia alcun sintomo percepib ile dalla coscienza. In pratica Lei potrebbe essere di ottimo umore, percepirsi tranquillo e soddisfatto (come Lei riferisce) mentre il Suo organismo sta invece esprimendo una sofferenza che la Sua coscienza non percepisce. E' un disturbo diffuso ma poco conosciuto che viene facilmente scambiato per una sindrome somatica mentre e' psicofisiologica. Lei avrebbe in circolo dei neurotrasmettitori eccitatori che attivano muscoli (stanchezza cronica e crampi) , agiscono sul sistema arterioso (pressione), le producono insonnia e il tutto senza che Lei percepisca una ragione valida a tutto cio'.
A questo punto posso formulare una ipotesi più' fondata sull'origine psicosomatica e psicofisiologica del Suo disturbo.
E' risolvibile con un aiuto competente che come Le avevo suggerito puo' essere individuato in uno psicologo pscicoterapeuta con specializzazione ed esperienza nell'ambito psicosomatico.
Mi farebbe piacere ricevere Sue positive notizie in breve tempo.
Cordiali saluti
[#15]
Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Con molti dei colleghi che hanno risposto, dottor Santonocito in particolare, mi sembra che l'ipotesi di burn out sia da seguire.
Lei è davvero molto esigente con sè stesso.
A volte ci facciamo portare dal nostro super io esigente e rigido che ci viene da lontano, cioè dal nostro senso del dovere , molto al di là di quello che è umanamente possibile, per arrivare a tutto, per rispondere alle istanze dei nostri molteplici ruoli.. per non deludere nessuno, prima di tutto noi stessi.
E il corpo ci chiede.." fammi respirare.".
Sarebbe importante sapere cosa fa del suo tempo libero, se ne ha..
Quando ha fatto una vacanza, anche semplice, ma durante la quale si è sentito libero di dormire, guardarsi intorno, leggere, passeggiare..
E' anche possibile che persino la nascita della bambina , la gioia, l'amore che la famiglia che cresce porta con sè, accentuino in una persona perbene, come sembra lei, il senso di responsabilità e la paura di mancare alle aspettative.
Parlare con uno psicoterapeuta, le farebbe certo bene, per rileggere questo mondo esigente e giudicante che la fa sentire braccato..e per questo , ansiosamente proteso a fare, "rendere" sempre di più.
E magari è solo un mondo interno che la fa soffrire per ogni, anche piccolo, cedimento
Con moltà cordialità

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Ringrazio tutti per le utili informazioni che ho acquisito, ero un pò dubbioso,ma ora ho capito che il mio malessere ha una spiegazione razionale,e questo è già un primo passo.Avrò cura di postare gli esiti degli esami e delle visite che eseguirò a breve. Cordiali saluti
[#17]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Buonasera, ho gli esiti delle analisi del sangue e delle urine che il mio medico mi ha prescritto. Per quanto riguarda l'emocromo ho i leucociti alti (12.4) e le piastrine a 409 e per quel poco che capisco possono essere sintomo di una qualche infezione,a dire il vero nelle analisi degli ultimi anni sono sempre un pò alti ma non credo sia niente di grave. Tutti gli altri valori rientrano nella norma.
Proteina c-reatt è ok,il cortisolo pure,i minerali sono nella norma (sodio,potassio,calcio) gli ormoni tiroidei sono tutti nella soglia, mancano solo gli esiti delle catecolamine nelle urine. Il mio dottore mi ha prescritto il MINIAS per dormire,ma alle dosi (10goccie) da lui consigliate l'effetto è molto modesto (riesco a dormire max3/4 ore di fila e poi mi sveglio) ma mi sono imposto di non aumentare la dose e anzi sto già cercando di calarla per evitare la dipendenza, tanto effetti particolarmente positivi non ne vedo.Ho provato con cose naturali tipo valeriana,melissa, passiflora e anche con melatonina+zincoe potassio,quest'ultima ha avuto un effetto se possibile peggiorativo (non ho chiuso occhio,sembrava avessi bevuto 4 redbull).
Sto cercando di vivere tutto con serenità,evito di fare sforzi eccessivi nell'attività sportiva che faccio ogni giorno per servizio ed ho eliminato le attività extra, e sto parlando con un amico psicoterapeuta il quale riscontra in me il profilo tipico dell'emiliano-romagnolo, gioviale, ironico, e particolarmente socievole (mi dice sempre cosi), parliamo di tutto e continua ad asserire che sono un bel grattacapo perchè non riesce a capire quale possa essere la fonte di questo mio stress.Che posso dire, proverò con lo yoga o qualcosa di simile, per il momento spero che i betabloccanti facciano effetto e mi abbassino la pressione,sono convinto che se ricomincio a dormire bene faccio già un bel passo avanti!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Parlare con un amico psicoterapeuta non risolverà il suo problema, se era questa l'intenzione.

Primo, perché un amico ha un punto di vista influenzato dall'amicizia che la lega a lei, meno obiettivo di come può esserlo un estraneo.

Secondo, perché il nostro codice deontologico vieta espressamente di fornire aiuto psicologico a parenti e amici.

Il suo amico queste cose le sa, perciò non tenterà nemmeno di trattarla come un paziente.

Ricorrere a tisane e beveroni fai-da-te non risolverà nemmeno il suo problema.

Seguire la cura prescritta dal suo medico potrà aiutare, anche se sarebbe meglio se le fosse stata prescritta da uno specialista psichiatra.

Invece, ciò di cui mi sembra abbia bisogno, è proprio rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, perché da ciò che ha scritto mi pare proprio sia questo l'aspetto da toccare.

Cordiali saluti
[#19]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Bhè, ora lo considero amico ma lo conoscevo di vista, ci eravamo visti si e nò 10 volte in 3 anni da quando me lo hanno presentato e sempre per pochi minuti, prima di rivolgermi a lui non avevamo nemmeno mai bevuto un caffè insieme, abbiamo solo un paio di amici in comune.Quindi non penso sia particolarmente influenzato, sapeva solo già il mio nome e il mio lavoro.
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Bhè, ora lo considero amico ma lo conoscevo di vista, ci eravamo visti si e nò 10 volte in 3 anni da quando me lo hanno presentato e sempre per pochi minuti, prima di rivolgermi a lui non avevamo nemmeno mai bevuto un caffè insieme, abbiamo solo un paio di amici in comune.Quindi non penso sia particolarmente influenzato, sapeva solo già il mio nome e il mio lavoro.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Benissimo, ma se il vostro è comunque un rapporto informale di conoscenza, quindi non un rapporto professionale, lui non può per deontologia trattarla come un paziente da aiutare.

La cosa migliore di utilizzare questa conoscenza è chiedergli d'inviarla a uno psicologo psicoterapeuta di sua conoscenza. Non mi permetto d'insistere ulteriormente, dato che il suo amico/conoscente queste cose dovrebbe essere il primo a saperle.

Cordiali saluti
[#22]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Bhè, ora lo considero amico ma lo conoscevo di vista, ci eravamo visti si e nò 10 volte in 3 anni da quando me lo hanno presentato e sempre per pochi minuti, prima di rivolgermi a lui non avevamo nemmeno mai bevuto un caffè insieme, abbiamo solo un paio di amici in comune.Quindi non penso sia particolarmente influenzato, sapeva solo già il mio nome e il mio lavoro.
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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie del consiglio, mi farò indirizzare da un'altro, un parere in più non fà male e poi dato che Matteo non trova la radice del problema magari l'altro capisce cosi gli è sfuggito.
[#24]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
Mi fa piacere rileggela! Ma avrei gradito apprendere che i Suoi problemi si fossero avviati al miglioramento! Purtroppo sembra che il suo carattere gioviale e ironico celi alla perfezione i Suoi problemi emotivi. E le spese vengono sostenute dalla SuA salute e dal suo sonno..
Io tornerei a proporLe di contattare uno specialista per una valutazione di tipo psicopsomatico: chieda consiglio su tale evenienza anche al Suo amico psicoterapeuta che conoscendola puo' indicarle se puo' trarre vantaggio da tale consulenza.
Gradiro' ricevere notizie sull'evoluzione delle Sue terapie.
I migliori saluti.
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