Riuscire a ri-provare stima nel mio compagno
Salve gentilissimi dottori,
vorrei porvi questa questione. Io e il mio compagno stiamo insieme da poco più di 4 anni e abbiamo una bambina di quasi 3. Dopo poco che è nata, lui ha iniziato ad avere problemi con il lavoro (autonomo) e di conseguenza a guadagnare sempre meno, fino a niente. Io ho mantenuto la mia famiglia per più di 2 anni, sia economicamente che praticamente. L'aspetto che mi ha fatto crollare la stima nei suoi confronti è che lui per 2 anni è praticamente stato fermo, senza cambiare nulla, ed io l'ho vissuta un pò come se lui pensasse "tanto c'è chi ci pensa...". In fondo è giovane e in salute, e per "tamponare la falla" poteva fare 1000 altre cose...non dico tanto per me, ma per la piccina che avevamo messo al mondo. ma lui non lo ha fatto...e io, come ho già detto, ho iniziato a vederlo con altro occhio, ho iniziato a dubitare di lui, a credere che non fosse quell'uomo che avevo creduto che fosse. Io sono una persona molto concreta e pratica...e dopo un pò a me i discorsi iniziano a fare solo rabbia "mi stò organizzando, ora stò valutanto ecc ecc " son tutti discorsi che non servono a dar da mangiare ad un figlio. Io sono stata molto chiara con lui, sin dai primi mesi di questa fase, ma lui pareva come inerme di fronte a ciò che gli stava capitando. Abbiamo iniziato una terapia, in realtà prima l'ho iniziata io, perchè io, aimè, tendo sempre prima a cercare il qualcosa di sbagliato in me, prima che negli altri...e così avevo il dubbio di essere io a chiedere troppo a lui. Appurato che obiettivamente così non era, gli ho chiesto di venire con me, e lui l'ha fatto. Diciamo che oggi lui si impegna, molto più di prima, ma adesso sono io che non riesco a riacquistare tutta la stima e la fiducia che ogni donna dovrebbe avere nei confronti del proprio uomo e padre di sua figlia. E' come se in questo periodo che abbiamo passato, l'avessi iniziato a vedere come un figlio, che dovevo curare, mantenere, accudire...e oggi mi trovo persa..senza riuscire a ridare a lui il ruolo per cui l'ho scelto. Di conseguenza non provo nemmeno attrazione fisica nei suoi confronti...e quindi la situazione precipita sempre di più...AIUTATEMI!
Grazie
vorrei porvi questa questione. Io e il mio compagno stiamo insieme da poco più di 4 anni e abbiamo una bambina di quasi 3. Dopo poco che è nata, lui ha iniziato ad avere problemi con il lavoro (autonomo) e di conseguenza a guadagnare sempre meno, fino a niente. Io ho mantenuto la mia famiglia per più di 2 anni, sia economicamente che praticamente. L'aspetto che mi ha fatto crollare la stima nei suoi confronti è che lui per 2 anni è praticamente stato fermo, senza cambiare nulla, ed io l'ho vissuta un pò come se lui pensasse "tanto c'è chi ci pensa...". In fondo è giovane e in salute, e per "tamponare la falla" poteva fare 1000 altre cose...non dico tanto per me, ma per la piccina che avevamo messo al mondo. ma lui non lo ha fatto...e io, come ho già detto, ho iniziato a vederlo con altro occhio, ho iniziato a dubitare di lui, a credere che non fosse quell'uomo che avevo creduto che fosse. Io sono una persona molto concreta e pratica...e dopo un pò a me i discorsi iniziano a fare solo rabbia "mi stò organizzando, ora stò valutanto ecc ecc " son tutti discorsi che non servono a dar da mangiare ad un figlio. Io sono stata molto chiara con lui, sin dai primi mesi di questa fase, ma lui pareva come inerme di fronte a ciò che gli stava capitando. Abbiamo iniziato una terapia, in realtà prima l'ho iniziata io, perchè io, aimè, tendo sempre prima a cercare il qualcosa di sbagliato in me, prima che negli altri...e così avevo il dubbio di essere io a chiedere troppo a lui. Appurato che obiettivamente così non era, gli ho chiesto di venire con me, e lui l'ha fatto. Diciamo che oggi lui si impegna, molto più di prima, ma adesso sono io che non riesco a riacquistare tutta la stima e la fiducia che ogni donna dovrebbe avere nei confronti del proprio uomo e padre di sua figlia. E' come se in questo periodo che abbiamo passato, l'avessi iniziato a vedere come un figlio, che dovevo curare, mantenere, accudire...e oggi mi trovo persa..senza riuscire a ridare a lui il ruolo per cui l'ho scelto. Di conseguenza non provo nemmeno attrazione fisica nei suoi confronti...e quindi la situazione precipita sempre di più...AIUTATEMI!
Grazie
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gentile ragazza, ha detto che avete cominciato una terapia, be, forse questi sono gli argomenti che dovreste portare in seduta e rivedere la vostra relazione attraverso nuove vie. La terapia non deve servire solo a "darsi una mossa" a livello sociale e lavorativo, ma anche a ridefinire un contratto matrimoniale sotto l'aspetto emotivo e relazionale.
saluti.
saluti.
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Utente
Grazie dottore per l'interessamento, certamente nelle prossime sedute affronteremo l'argomento...altrimenti non avremmo deciso di fare questo percorso insieme, bensì gli avrei suggerito di andarci da solo per risolvere i "suoi" problemi... Semplicemente, dato che da parte mia, nonostante questa terapia, si smuove poco o niente, mi faceva piacere avere un parere anche da parte vostra, dato che vi leggo spesso, e stimo il vostro lavoro.
[#3]
Quando stima e fiducia vengono a mancare, occorrono buoni motivi per far sì che ritorni e non sempre, comunque, ci si riesce. Ma se dovrà succedere, forse proprio di questo si tratta: trovare dei buoni motivi che vi permettano di ritrovarvi e ricostruire.
Se lui ora s'impegna ed è uscito fuori dal buco di passività in cui era caduto, e lei non è lo stesso soddisfatta, potrebbe trattarsi di una rigidità sua (di lei che ci scrive).
Oltretutto non ci ha detto che cosa è emerso dalla terapia, in relazione al suo compagno? Che cosa aveva? Era in un periodo di crisi? Era depresso?
Cordiali saluti
Se lui ora s'impegna ed è uscito fuori dal buco di passività in cui era caduto, e lei non è lo stesso soddisfatta, potrebbe trattarsi di una rigidità sua (di lei che ci scrive).
Oltretutto non ci ha detto che cosa è emerso dalla terapia, in relazione al suo compagno? Che cosa aveva? Era in un periodo di crisi? Era depresso?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 23/02/2012.
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