Ansia, tic nevrosi, depressione , tremori
Buona sera,
da un po di tempo soffro di depressione. A questa si è aggiunto l' ansia durante l'arco della giornata e tremori, come se ci fossero delle lieve scosse di terremoto ma in realtà ho non ci sono. Mi sento irascibile e nervoso anche quando sono seduto e non sto facendo nulla. Soffro anche di tic nevrosi, sorrido e ho delle risate isteriche quando non è il caso anche quando sono tranquillo e parlo con qualcuno , questo mi sta creando dei problemi anche a livello sociale. Come posso risolvere questi problemi ?
Grazie ,
Buona serata
da un po di tempo soffro di depressione. A questa si è aggiunto l' ansia durante l'arco della giornata e tremori, come se ci fossero delle lieve scosse di terremoto ma in realtà ho non ci sono. Mi sento irascibile e nervoso anche quando sono seduto e non sto facendo nulla. Soffro anche di tic nevrosi, sorrido e ho delle risate isteriche quando non è il caso anche quando sono tranquillo e parlo con qualcuno , questo mi sta creando dei problemi anche a livello sociale. Come posso risolvere questi problemi ?
Grazie ,
Buona serata
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<da un po di tempo soffro di depressione. A questa si è aggiunto l' ansia...>
Gentile ragazzo,
da quanto tempo si sente nel modo che ha descritto? Ne ha parlato al suo medico di base? Vuole aggiungere qualcosa in merito ai suoi disagi?
In ogni caso sarebbe opportuno chiedere un consulto ad uno psicologo/psicoterapeuta affinché possa valutare la sua condizione e proporle un eventuale trattamento terapeutico.
Cordialmente
Gentile ragazzo,
da quanto tempo si sente nel modo che ha descritto? Ne ha parlato al suo medico di base? Vuole aggiungere qualcosa in merito ai suoi disagi?
In ogni caso sarebbe opportuno chiedere un consulto ad uno psicologo/psicoterapeuta affinché possa valutare la sua condizione e proporle un eventuale trattamento terapeutico.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile utente, mi associo alla collega per chiederLe qualche notizia in più' crca i malesseri che riferisce. Vorrei inoltre chiederle qualcosa di Lei, della Sua vita e se indvidua qualche evento accaduto nel periodo immediatamente antecedente il verificarsi della Sua sintomatologia che Le sembra significativo.
A presto e cordiali saluti
A presto e cordiali saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Utente
Buon giorno,
Sono un ragazzo egiziano di 17 anni. I miei genitori sono di religione islamica. All'inizio i miei genitori mi hanno trattenuto il più possibile nella loro ideologia costringendomi a essere a loro "immagine e somiglianza" . Mi hanno sempre trattato in un certo senso come un ragazzo che doveva essere protetto dalle ideologie esterne e tutto ciò che non era conforme ai loro dogmi e alla loro morale. All'inizio in quanto ancora in fase adolescenziale e in crisi ( cosa che sto ancora cercando di superare) mi sono detto che non ero ancora in grado di poter capire da me i vari problemi etico-morali continuando a “infliggermi” i consigli dei miei genitori. I miei genitori sono persone aperte a livello della discussione tra genitore-figlio ma , quando si tratta di ideologia etico-morali non transigono è così punto e basta per loro. Ho passato i miei ultimi 4 anni cercando da me risposte alle mie domande trascurando anche la mia vita sociale finchè sono giunto a una conclusione, grazie anche al mio professore di filosofia che mi ha consigliato di leggere un filosofo, Nietzsche che mi è stato molto di aiuto. Ho trovato in lui quella figura di riferimento che non ho trovato da nessun'altra parte. Ora che ho trovato risposte alle mie domande ho timore di poter discutere di questi fatti con i miei genitori che li considero "malati" dal punto di vista psicologico ne sono più che sicuro, non avrei riscontri dalla loro parte. Io trovo in mio padre una'enorme sofferenza dovuto alla religione islamica e mia madre è quella che non gliene importa se è “così” vada come vada , infatti i miei genitori hanno caratteri molto diversi e molto spesso non vanno daccordo . Si sono sposati secondo le usanza vecchie dove sono i genitori a dover decidere la moglie-marito del proprio figlio-figlia ed ecco le conseguenze. Io non voglio seguire le loro usanze anche perchè a me le donne italiane piacciono molto, e in primis non facccio distinzioni razziali potrei sposare anche una donna cinese buddista o una donna indiana induista se mi trovo bene ma loro questo non lo comprendono sono troppo ancorati alle vecchie usanze . So come ragionano loro e in particolar modo mio padre perchè la fase che sta passando lui che la considero l'”ultima fase a livello psicologico” è così e purtroppo non può cambiare .Con mia madre purtroppo e dico purtroppo perchè se pur esiste, la figura "madre" non l'ho mai avuta , a casa mia è come se non esistesse, quel che fa sono solo i lavori casalinghi per me è come se fosse una domestica a casa e se pur ho provato a dialogare con lei ho sempre trovato una persona fredda senza emozioni ne niente, non le importa nulla lascia scivolare tutto e tutti i problemi via come se nulla fosse e di me non le è mai importato a differenza di mia sorella maggiore con cui cerca sempre di avere un dialogo con pochi riscontri, questo è dovuto forse al fatto che mia madre non ha avuto sorelle, bensì 4 fratelli e cerca di avere quel rapporto che magari non è riuscita a trovare in precedenza. Io sono consapevole del fatto che non posso cambiarli in quanto genitori ma il fatto che mi reprimi sempre più il mio essere e ciò che vorrei essere mi sta creando dei svariati problemi. Alla fase depressiva si è aggiunta l'ansia,tic nevrosi ( risata isterica e sorrisi esterici – nei momenti meno opportuni rido e quando guardo negli occhi qualsiasi persona anche un mio amico mi viene da sorridere nonostante mi trattenga il più possibile-) e ora ho anche tremori come se ci fossero delle lieve scosse di terremoto che in realtà non ci sono. Ringrazio chi mi abbia ascoltato.
Cordiali Saluti
Sono un ragazzo egiziano di 17 anni. I miei genitori sono di religione islamica. All'inizio i miei genitori mi hanno trattenuto il più possibile nella loro ideologia costringendomi a essere a loro "immagine e somiglianza" . Mi hanno sempre trattato in un certo senso come un ragazzo che doveva essere protetto dalle ideologie esterne e tutto ciò che non era conforme ai loro dogmi e alla loro morale. All'inizio in quanto ancora in fase adolescenziale e in crisi ( cosa che sto ancora cercando di superare) mi sono detto che non ero ancora in grado di poter capire da me i vari problemi etico-morali continuando a “infliggermi” i consigli dei miei genitori. I miei genitori sono persone aperte a livello della discussione tra genitore-figlio ma , quando si tratta di ideologia etico-morali non transigono è così punto e basta per loro. Ho passato i miei ultimi 4 anni cercando da me risposte alle mie domande trascurando anche la mia vita sociale finchè sono giunto a una conclusione, grazie anche al mio professore di filosofia che mi ha consigliato di leggere un filosofo, Nietzsche che mi è stato molto di aiuto. Ho trovato in lui quella figura di riferimento che non ho trovato da nessun'altra parte. Ora che ho trovato risposte alle mie domande ho timore di poter discutere di questi fatti con i miei genitori che li considero "malati" dal punto di vista psicologico ne sono più che sicuro, non avrei riscontri dalla loro parte. Io trovo in mio padre una'enorme sofferenza dovuto alla religione islamica e mia madre è quella che non gliene importa se è “così” vada come vada , infatti i miei genitori hanno caratteri molto diversi e molto spesso non vanno daccordo . Si sono sposati secondo le usanza vecchie dove sono i genitori a dover decidere la moglie-marito del proprio figlio-figlia ed ecco le conseguenze. Io non voglio seguire le loro usanze anche perchè a me le donne italiane piacciono molto, e in primis non facccio distinzioni razziali potrei sposare anche una donna cinese buddista o una donna indiana induista se mi trovo bene ma loro questo non lo comprendono sono troppo ancorati alle vecchie usanze . So come ragionano loro e in particolar modo mio padre perchè la fase che sta passando lui che la considero l'”ultima fase a livello psicologico” è così e purtroppo non può cambiare .Con mia madre purtroppo e dico purtroppo perchè se pur esiste, la figura "madre" non l'ho mai avuta , a casa mia è come se non esistesse, quel che fa sono solo i lavori casalinghi per me è come se fosse una domestica a casa e se pur ho provato a dialogare con lei ho sempre trovato una persona fredda senza emozioni ne niente, non le importa nulla lascia scivolare tutto e tutti i problemi via come se nulla fosse e di me non le è mai importato a differenza di mia sorella maggiore con cui cerca sempre di avere un dialogo con pochi riscontri, questo è dovuto forse al fatto che mia madre non ha avuto sorelle, bensì 4 fratelli e cerca di avere quel rapporto che magari non è riuscita a trovare in precedenza. Io sono consapevole del fatto che non posso cambiarli in quanto genitori ma il fatto che mi reprimi sempre più il mio essere e ciò che vorrei essere mi sta creando dei svariati problemi. Alla fase depressiva si è aggiunta l'ansia,tic nevrosi ( risata isterica e sorrisi esterici – nei momenti meno opportuni rido e quando guardo negli occhi qualsiasi persona anche un mio amico mi viene da sorridere nonostante mi trattenga il più possibile-) e ora ho anche tremori come se ci fossero delle lieve scosse di terremoto che in realtà non ci sono. Ringrazio chi mi abbia ascoltato.
Cordiali Saluti
[#4]
Gent.mo ragazzo,
La situazione che la riguarda e' complessa e penso che l'aiuto delle letture possa confortarLa solo in parte. Vorrei esortarLa a cercare uno spazio ove esternare tutte le sue difficolta' e possibilita. Tale spazio potrebbe essere quello di un setting specialistico. Puo' essere privato o pubblico o presso una associazione che sia specializzata nelle problematiche dei giovani che come Lei stanno facendo un percorso di integrazione sia nell'ambito sociale sia culturale.
Cordiali saluti e auguri.
La situazione che la riguarda e' complessa e penso che l'aiuto delle letture possa confortarLa solo in parte. Vorrei esortarLa a cercare uno spazio ove esternare tutte le sue difficolta' e possibilita. Tale spazio potrebbe essere quello di un setting specialistico. Puo' essere privato o pubblico o presso una associazione che sia specializzata nelle problematiche dei giovani che come Lei stanno facendo un percorso di integrazione sia nell'ambito sociale sia culturale.
Cordiali saluti e auguri.
[#6]
Se studi, potresti rivolgerti come prima cosa allo sportello di ascolto psicologico della tua scuola, per farti consigliare.
Puoi anche sentire la tua Asl per informarti sui servizi di assistenza psicologica per i giovani, che in una città come Milano certamente ci saranno.
Quando avrai compiuto 18 anni e sarai maggiorenne, lo psicologo che ti vedrà non avrà più l'obbligo di riferire ai tuoi genitori, e così potrai andarci in completa autonomia. Rivolgendoti alla Asl pagherai un ticket molto basso.
Da qui non possiamo, per regolamento, darti un aiuto diretto, purtroppo, solo fornire un orientamento generale.
Domanderò a qualche collega di Milano di pubblicare qui il recapito di qualche struttura, per aiutarti.
Cordiali saluti
Puoi anche sentire la tua Asl per informarti sui servizi di assistenza psicologica per i giovani, che in una città come Milano certamente ci saranno.
Quando avrai compiuto 18 anni e sarai maggiorenne, lo psicologo che ti vedrà non avrà più l'obbligo di riferire ai tuoi genitori, e così potrai andarci in completa autonomia. Rivolgendoti alla Asl pagherai un ticket molto basso.
Da qui non possiamo, per regolamento, darti un aiuto diretto, purtroppo, solo fornire un orientamento generale.
Domanderò a qualche collega di Milano di pubblicare qui il recapito di qualche struttura, per aiutarti.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#8]
Caro ragazzo,
la situazione dev'essere piuttosto pesante per te e il fatto che tu ti senta irrequieto è perfettamente comprensibile.
Vista la tua giovanissima età puoi rivolgerti allo Spazio Giovani presso il consultorio a te più vicino consultando questo elenco:
www.asl.milano.it/user/Default.aspx?SEZ=2&PAG=54&NOT=784
Per rivolgerti al consultorio non ti servono richieste mediche o altro, ti basta andare lì negli orari in cui è attivo lo Spazio Giovani e parlare del tuo problema.
Ti sapranno sicuramente ascoltare, aiutare e, se servisse, eventualmente indirizzare ad altra struttura più appropriata (nel caso in cui il consultorio non lo sia).
Ti faccio tanti auguri, se vuoi aggiornaci sulla situazione.
la situazione dev'essere piuttosto pesante per te e il fatto che tu ti senta irrequieto è perfettamente comprensibile.
Vista la tua giovanissima età puoi rivolgerti allo Spazio Giovani presso il consultorio a te più vicino consultando questo elenco:
www.asl.milano.it/user/Default.aspx?SEZ=2&PAG=54&NOT=784
Per rivolgerti al consultorio non ti servono richieste mediche o altro, ti basta andare lì negli orari in cui è attivo lo Spazio Giovani e parlare del tuo problema.
Ti sapranno sicuramente ascoltare, aiutare e, se servisse, eventualmente indirizzare ad altra struttura più appropriata (nel caso in cui il consultorio non lo sia).
Ti faccio tanti auguri, se vuoi aggiornaci sulla situazione.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6.2k visite dal 21/02/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.