Ansiolitico

Salve ho 19 anni e soffro da praticamente da quando avevo 8-9 anni di ansia ma crescendo si è fatta sempre piu forte ovviamente e l'ho scoperto solo poco tempo fa di essere ansioso ma veramente tanto ansioso. Penserete, come hai fatto a scoprirlo solo da poco? In pratica da quell'età ho cominciato a sudare molto alle mani, tantissimo e quindi pensavo di soffrire di iperidrosi. Pero pensando ho notato che se tipo riesco a staccare la testa dalle mani, cosa che deve avvenire involontariamente, tipo quando guardo un film che mi appassiona allora non sudo. Ma sono istanti, perché subito la testa va sulle mani. Come se avessi paura pure del niente, non so come spiegarmi. Diciamo che sono anche molto emotivo e tipo anche se ascolto musica mi agito in positivo. Di questo ne ho parlato con il mio medico che mi ha prescritto un ansiolitco che si chiama Trittico, visto che gli ho spiegato che non sudo anche se sono completamente tranquillo, rilassato. Mi ha detto di prendere 10 gocce tre volte al giorno, mattino, pranzo, cena. Sono 5 giorni che provo ma vendendo di giorno in giorno piccoli miglioramenti sono arrivato a 30 gocce. Il medico mi aveva detto che l'effetto l'avrei visto in 7-10 giorni ma io l'ho notato prima ma ho anche notato che l'effetto dura delle ore tipo 6-7 ore e poi pian piano svanisce. Vorrei chiedere quindi, questo ansiolitico è cosi che dura un tot di ore o ci vuole del tempo, quindi il tot di giorni che mi ha detto il medico, che il corpo si abitui? Non intendo che prendendo le gocce una sola volta mi duri tutta la giornata ma se tipo è necessario prendere le gocce tre volte al giorno obbligatoriamente per prolungare l'effetto o anche se salto un giorno l'effetto non diminuisce.
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Ragazzo,

noi psicologi non siamo medici e pertanto non possiamo risponderti nel dettaglio per quanto riguarda l'assunzione di psicofarmaci.

Vorrei però portare la tua attenzione sul fatto che forse l'approccio più indicato, specialmente data la tua giovanissima età, è quello psicoterapeutico eventualmente integrato anche dall'assunzione di un farmaco.
Per prima cosa però il problema andrebbe affrontato per la sua natura, e cioè dal punto di vista psicologico.

Per quanto riguarda gli psicofarmaci, poi, è meglio che tu ti rivolga ad uno specialista in psichiatria che possa valutare il tuo caso e fornirti prima di tutto una diagnosi, che per ora non hai ricevuto, e poi una cura che potrebbe essere differente rispetto al farmaco che ti ha dato il medico di base.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Valeria Locati Psicologo, Psicoterapeuta 10
Gentile utente,

l'assunzione di psicofarmaci, come l'ansiolitico che ha citato, non possono da soli risolvere una situazione problematica di natura psicologica. Inoltre, l'aumento della dose prescritta dal medico soltanto sulla base delle sensazioni percepite potrebbe avere effetti collaterali non prevedibili ora.

Concordo anch'io con la necessità di un percorso terapeutico volto ad indagare maggiormente questi stati ansiosi, ma più in generale la sua situazione, relazionale, familiare e affettiva.

Un consulto psichiatrico potrebbe rendersi necessario per definire con esattezza l'eventuale farmaco da assumere insieme alla psicoterapia.

Buona fortuna

Dott.ssa Valeria Locati
Psicologa Psicoterapeuta familiare ad indirizzo sistemico-relazionale

[#3]
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
Grazie della risposte.
Si avevo iniziato con uno psicologo, ma intraprendere una strada del genere vuol dire anche molto dispendio di soldi. Io su questa strada sono un po scettico, mi spiego. Rispetto il vostro lavoro ma se uno non impara a capire se stesso, ad accettare se stesso ed eventualmente affrontare le paure, credo che uno psicologo non puo farci niente. Penso che uno psicologo puo essere un aiuto importante per uno depresso, secondo me parlando da ignorante in materia e io non lo sono. Io so come sono fatto e credo che anche solo con l'aiuto di un ansiolitico posso uscirne, perché se poi uno affronta una paura e la supera assume sicurezza in se stesso.
Il medico mi aveva detto di prendere 10 gocce tre volte al giorno e poi vedevamo se aumentare in caso di miglioramenti. Per questo ho deciso cosi se no non l'avrei fatto.
Comunque grazie mille delle risposte.
[#4]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Più che un dispendio si tratta di un investimento, ma se non ne sei convinto troverai molti motivi per non rivolgerti seriamente ad uno psicologo.

Un conto infatti è avere una paura, un conto è soffrire d'ansia e quindi di un disturbo psicologico che richiede una cura (e non sforzi o buona volontà).

Ad ogni modo tienici aggiornate sui progressi che farai con il farmaco che prendi, che comunque è un antidepressivo (e anche piuttosto datato) e non un ansiolitico.
[#5]
Dr.ssa Valeria Locati Psicologo, Psicoterapeuta 10
Senz'altro il superamento di un ostacolo della vita o più in generale di una sofferenza può migliorare la nostra autostima e aumentare il senso di efficacia delle nostre risorse.

Spesso però individuare la via migliore per farlo non è cosa facile, soprattutto se si pretende tanto da se stessi.

Il lavoro psicologico presuppone la motivazione alla cura all'interno di una relazione che non può essere paragonato alla richiesta di consulenze on line.

Sono convinta che la fiducia che ripone nelle risposte ricevute potrà aiutarla anche a superare lo scetticismo di cui lei parla nel momento in cui deciderà liberamente di incontrare un collega.

Ci faccia sapere.