Sindrome di peter pan
Spett.li Dott.ri
Ho 27 anni e da qualche mese sono insieme ad un ragazzo di 26 ; solo con il tempo e conoscendo il suo passato ho realizzato la probabilità che sia affetto dalla Sindrome di Peter pan (per quanto possano essere veritiere le info in rete) .
Il quadro sembra coincidere...lo ha ammesso lui stesso comunque che ha paura di crescere e soffre tanto la distanza dei genitori(facciamo un lavoro che ci costringe a stabilirci fuori regione ma abitiamo in alloggi pertinenti al lavoro non conviviamo);
inoltre:
sua madre soffrì, di depressione
non riesce ad affrontare con serenità i problemi
ansioso e spesso aggressivo nel rispondere e con poca pazienza
I genitori purtroppo gli hanno sempre coperto le spalle qualsiasi cosa facesse e ad oggi non riesce a proseguire da solo;mi rendo conto che mi ha preso come punto di riferimento perchè ho un carattere più sicuro e deciso. Ora mi chiedo al di là di convincerlo ad un consulto medico come posso aiutarlo a curare questa patologia mentale.Ci tengo tanto a lui e non provo rancore alle mille litigate perchè individuo il suo malessere ma non posso fare questa vita per sempre VORREI FARE LA SUA DONNA NON LA SUA PSICOLOGA. :)
Vi ringrazio e perdonatemi se ho azzardato una diagnosi...ma è la voglia di una soluzione.
GRAZIE
Ho 27 anni e da qualche mese sono insieme ad un ragazzo di 26 ; solo con il tempo e conoscendo il suo passato ho realizzato la probabilità che sia affetto dalla Sindrome di Peter pan (per quanto possano essere veritiere le info in rete) .
Il quadro sembra coincidere...lo ha ammesso lui stesso comunque che ha paura di crescere e soffre tanto la distanza dei genitori(facciamo un lavoro che ci costringe a stabilirci fuori regione ma abitiamo in alloggi pertinenti al lavoro non conviviamo);
inoltre:
sua madre soffrì, di depressione
non riesce ad affrontare con serenità i problemi
ansioso e spesso aggressivo nel rispondere e con poca pazienza
I genitori purtroppo gli hanno sempre coperto le spalle qualsiasi cosa facesse e ad oggi non riesce a proseguire da solo;mi rendo conto che mi ha preso come punto di riferimento perchè ho un carattere più sicuro e deciso. Ora mi chiedo al di là di convincerlo ad un consulto medico come posso aiutarlo a curare questa patologia mentale.Ci tengo tanto a lui e non provo rancore alle mille litigate perchè individuo il suo malessere ma non posso fare questa vita per sempre VORREI FARE LA SUA DONNA NON LA SUA PSICOLOGA. :)
Vi ringrazio e perdonatemi se ho azzardato una diagnosi...ma è la voglia di una soluzione.
GRAZIE
[#1]
Gentile ragazza,
la cosiddetta "sindrome di Peter Pan" non è un disturbo psicologico in senso classico, cioè non rientra in alcuna categoria diagnostica "ufficiale". detto questo, il problema, a livello sociale è sentito, poiché molti adulti hanno un comportamento infantile e un rifiuto di qualsiasi tipo di responsabilità, atteggiamenti che comunemente lasciano pensare a queste persone come a degli eterni bambini cresciuti solo fisicamente: dei Peter Pan appunto.
Dunque non è una patologia mentale. Ora non sappiamo se il suo ragazzo possa o meno avere qualche disturbo specifico, ciò andrebbe appurato, ma la mancanza di responsabilità e la paura di crescere accomunano molti giovani adulti oggigiorno.
Qualche colloquio con uno psicologo (certo che non può essere lei, ciò guasterebbe anche il vostro rapporto) potrà aiutare il ragazzo a fare maggiore chiarezza su di se.
Lei fa bene ad essere "solo" la sua donna e a non volere un rapporto in cui fa anche da "mamma" o da "psicologa", ciò metterà lui nella condizione di crescere per starle vicino se non vorrà perderla.
la cosiddetta "sindrome di Peter Pan" non è un disturbo psicologico in senso classico, cioè non rientra in alcuna categoria diagnostica "ufficiale". detto questo, il problema, a livello sociale è sentito, poiché molti adulti hanno un comportamento infantile e un rifiuto di qualsiasi tipo di responsabilità, atteggiamenti che comunemente lasciano pensare a queste persone come a degli eterni bambini cresciuti solo fisicamente: dei Peter Pan appunto.
Dunque non è una patologia mentale. Ora non sappiamo se il suo ragazzo possa o meno avere qualche disturbo specifico, ciò andrebbe appurato, ma la mancanza di responsabilità e la paura di crescere accomunano molti giovani adulti oggigiorno.
Qualche colloquio con uno psicologo (certo che non può essere lei, ciò guasterebbe anche il vostro rapporto) potrà aiutare il ragazzo a fare maggiore chiarezza su di se.
Lei fa bene ad essere "solo" la sua donna e a non volere un rapporto in cui fa anche da "mamma" o da "psicologa", ciò metterà lui nella condizione di crescere per starle vicino se non vorrà perderla.
Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it
[#2]
Gentile signorina,
Come le ha gia' detto giustamente il collega, la presunta sindrome di peter pan, non e' una patologia mentale, non la trova in nessun manuale come DSMIV, o simili.
Il web, inoltre non e' un clinico, ma un grande contenitore che tutto mostra , ma niente spiega.
"Io ti salvero' " , caratterizza spesso molti comporatamenti femminili, ma solo se il suo fidanzato avvertira' di vivere un disagio, se il disagio e' cioe' ego-distonico, in conflito con il suo io, potra' chiedere una consulenza psicologica, altrimenti ne' lei, ne' nessun altro, potete sostituirvi a lui.
Saluti
Come le ha gia' detto giustamente il collega, la presunta sindrome di peter pan, non e' una patologia mentale, non la trova in nessun manuale come DSMIV, o simili.
Il web, inoltre non e' un clinico, ma un grande contenitore che tutto mostra , ma niente spiega.
"Io ti salvero' " , caratterizza spesso molti comporatamenti femminili, ma solo se il suo fidanzato avvertira' di vivere un disagio, se il disagio e' cioe' ego-distonico, in conflito con il suo io, potra' chiedere una consulenza psicologica, altrimenti ne' lei, ne' nessun altro, potete sostituirvi a lui.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.2k visite dal 20/02/2012.
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