Il mio ragazzo ha perso il padre, come posso aiutarlo?
Buongiorno,
avrei bisogno di un aiuto. Ho 28 anni e frequento un ragazzo, di 35 anni, da 7 anni, non ho mai conosciuto la sua famiglia, perchè provò a dirlo ai genitori all'inizio della nostra storia ma, io, essendo separata (un errore all'età di 18 anni) e con un figlio di 3 anni(all'epoca) lo reputarono un problema e andarono su tutte le furie!!! il papà si ammalò e così lui preferì non affrontare più l'argomento. In questi anni gli sono stata sempre vicino nonostante vivessimo questo rapporto di nascosto e con l'idea che sarebbe comunque potuta finire per il mio "problema" infatti mi ha sempre detto che non sapeva se avrebbe accettato la mia situazione,ma nonostante tutto siamo sempre stati uniti infatti nessuno faceva niente sensa consultare l'altro e lui aveva l'abitudine di chiamarmi per qualsiasi cosa! Il papà purtroppo è deceduto,erano molto uniti anzi vivevano in simbiosi, e mi ha detto che vuole stare solo per riflettere sul suo futuro e sulla nostra storia ma io non riesco a capire come sia possibile che mi abbia tagliata fuori in questo momento particolare della sua vita quando fino al giorno prima per lui era impossibile non chiamarmi... la cosa strana è che io soffro e piango tutti i giorni in maniera sproporzionata per questo distacco improvviso, soffro perchè per il famoso problema non posso stargli vicino , soffro perchè avendo vissuto l'incubo della perdita di una persona amata so cosa sta provando ed io non sono con lui, soffro perchè ho paura che alla fine si distacchi da me!!! Sinceramente io mi spavento di me stessa sono sempre stata una persona solare, ho sempre avuto un carattere forte nell'affrontare le problematiche e nell'incoraggiare e confortare gli altri e ora in me si è scatenata una tristezza, un vuoto, paure, una malinconia, angoscia, inappetenza e insonnia!!!
Lo so che forse la situazione non è molto chiara e che forse mi sto creando problemi inutili e che forse ho sbagliato a pensare che in me c'è un problema psicologico.. ma vorrei sapere se è normale la mia reazione psicologica ( il pianto incontrollato, il vuoto, la tristezza) e il suo allontanamento da me dato l'evento che lo ha colpito? E se devo comunque aiutarlo o lasciargli lo spazio che mi ha chiesto!
Grazie
avrei bisogno di un aiuto. Ho 28 anni e frequento un ragazzo, di 35 anni, da 7 anni, non ho mai conosciuto la sua famiglia, perchè provò a dirlo ai genitori all'inizio della nostra storia ma, io, essendo separata (un errore all'età di 18 anni) e con un figlio di 3 anni(all'epoca) lo reputarono un problema e andarono su tutte le furie!!! il papà si ammalò e così lui preferì non affrontare più l'argomento. In questi anni gli sono stata sempre vicino nonostante vivessimo questo rapporto di nascosto e con l'idea che sarebbe comunque potuta finire per il mio "problema" infatti mi ha sempre detto che non sapeva se avrebbe accettato la mia situazione,ma nonostante tutto siamo sempre stati uniti infatti nessuno faceva niente sensa consultare l'altro e lui aveva l'abitudine di chiamarmi per qualsiasi cosa! Il papà purtroppo è deceduto,erano molto uniti anzi vivevano in simbiosi, e mi ha detto che vuole stare solo per riflettere sul suo futuro e sulla nostra storia ma io non riesco a capire come sia possibile che mi abbia tagliata fuori in questo momento particolare della sua vita quando fino al giorno prima per lui era impossibile non chiamarmi... la cosa strana è che io soffro e piango tutti i giorni in maniera sproporzionata per questo distacco improvviso, soffro perchè per il famoso problema non posso stargli vicino , soffro perchè avendo vissuto l'incubo della perdita di una persona amata so cosa sta provando ed io non sono con lui, soffro perchè ho paura che alla fine si distacchi da me!!! Sinceramente io mi spavento di me stessa sono sempre stata una persona solare, ho sempre avuto un carattere forte nell'affrontare le problematiche e nell'incoraggiare e confortare gli altri e ora in me si è scatenata una tristezza, un vuoto, paure, una malinconia, angoscia, inappetenza e insonnia!!!
Lo so che forse la situazione non è molto chiara e che forse mi sto creando problemi inutili e che forse ho sbagliato a pensare che in me c'è un problema psicologico.. ma vorrei sapere se è normale la mia reazione psicologica ( il pianto incontrollato, il vuoto, la tristezza) e il suo allontanamento da me dato l'evento che lo ha colpito? E se devo comunque aiutarlo o lasciargli lo spazio che mi ha chiesto!
Grazie
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Quindi la sua domanda in realtà è: come posso aiutarlo a riavvicinarsi a me? Cioè in altre parole: come posso aiutare me stessa (o la nostra coppia)?
Non c'è nulla di male nel volere qualcuno, ma è necessario riconoscerlo pienamente per evitare di vedere il problema sotto una luce fuorviante, ingannando se stessi.
Non sono infrequenti, purtroppo, i casi in cui una persona cara di uno dei due muore o si ammala gravemente, e anche la coppia ne risente. Questi eventi costringono le persone a una riorganizzazione delle priorità, di ciò che si vuole realmente nella vita, e possono portare a esiti come quello che descrive, purtroppo.
La cosa migliore è non insistere, soprattutto ora, per un riavvicinamento. Se lui la vuole ancora, si rifarà sicuramente vivo.
Cordiali saluti
Non c'è nulla di male nel volere qualcuno, ma è necessario riconoscerlo pienamente per evitare di vedere il problema sotto una luce fuorviante, ingannando se stessi.
Non sono infrequenti, purtroppo, i casi in cui una persona cara di uno dei due muore o si ammala gravemente, e anche la coppia ne risente. Questi eventi costringono le persone a una riorganizzazione delle priorità, di ciò che si vuole realmente nella vita, e possono portare a esiti come quello che descrive, purtroppo.
La cosa migliore è non insistere, soprattutto ora, per un riavvicinamento. Se lui la vuole ancora, si rifarà sicuramente vivo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
I suoi consigli mi hanno chiarito le idee e sicuramente seguirò li seguirò e cercherò di ammettere a me stessa la situazione guardandola da un altro punto di vista! Avrei però qualche altra domanda da porle. Potrebbe, in questi anni, aver avuto un atteggiamento egoistico nel tenermi legata a lui? Avendomi sempre detto di non aver il coraggio di compiere scelte definitive sulla nostra storia ne chiudendola e ne definendola positivamente! Quanto i pregiudizi, che gli hanno impedito di dire la verità al padre sulla nostra storia, oggi possono influire psicologicamente nel sue scelte nonostante il padre non ci sia più (il padre è deceduto da circa una settimana)? Potrebbe non sentire la mia mancaza per il dolore della perdita del padre?
Forse le mie domande possono sembrare banali ma in questo momento ho bisogno che qualcuno mi chiarisca le idee.La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità.
Grazie
Forse le mie domande possono sembrare banali ma in questo momento ho bisogno che qualcuno mi chiarisca le idee.La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità.
Grazie
[#3]
Gentile Signora,
mi associo alla rispsota del collega.
Il padre è deceduto soltanto da una settimana, il dolore è ancora vivo e fervido e non è detto che egli ne sia a contatto.
Spesso il lutto, scompagina gli equilibri psichici e le coppia, gli dia il tempo di ascoltare e vivere il suo dolore, nel tempo comprenderà bene il da farsi ed il sentire.
Saluti
mi associo alla rispsota del collega.
Il padre è deceduto soltanto da una settimana, il dolore è ancora vivo e fervido e non è detto che egli ne sia a contatto.
Spesso il lutto, scompagina gli equilibri psichici e le coppia, gli dia il tempo di ascoltare e vivere il suo dolore, nel tempo comprenderà bene il da farsi ed il sentire.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
L'egoismo in amore non è l'eccezione, è la regola. Amare qualcuno è volerlo per sé, in un modo o nell'altro, perciò malgrado ciò che leggiamo nei romanzi o vediamo nei film, l'amore è una forma di egoismo.
Lui avrà avuto i suoi motivi per tenerla legata a sé, così come lei ha i suoi. Ma la perdita del padre deve aver modificato l'equilibrio in essere, occorre tenerlo presente.
Non abbia fretta di ottenere e capire, lasci passare il brutto momento e gli dia spazio e tempo. Potrete sempre riparlarne fra un po'.
Cordiali saluti
Lui avrà avuto i suoi motivi per tenerla legata a sé, così come lei ha i suoi. Ma la perdita del padre deve aver modificato l'equilibrio in essere, occorre tenerlo presente.
Non abbia fretta di ottenere e capire, lasci passare il brutto momento e gli dia spazio e tempo. Potrete sempre riparlarne fra un po'.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5k visite dal 17/02/2012.
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