Problemi di anoressia per mia figlia
Attualmente il suo peso è di circa 44 chili con una altrezza di circa 1,75,
le chiedo come mi devo comportare, se insistere anche con energia criticando il suo modo di fare o essere accondiscendente fino a quando riuscirà a capire il male che fa a se stessa e alle persone che gli sono accanto. Chiederei quale punto di appoggio più valido a Firenze o dintorni.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
le condizioni attuali di Sua figlia meritano un approfondimento non tanto da un punto di vista nutrizionale ma, soprattutto, psicologico.
Per questo, Le riposto il consulto in Area specialistica Psicologia in cui, grazie alle competenze professionali dei Colleghi, troverà senz'altro i suggerimenti più attinenti.
Tanti cari auguri...
Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica
IL CONSULTO ONLINE NON SOSTITUISCE LA VISITA DIRETTA!
mi rendo conto della problematicità della situazione.
Volevo chiederle se vi è stato qualche accadimento che secondo lei abbia a che fare con l'esordio di tale problematica o se in qualche maniera tale problema, anche se in misura minore, era già presente prima.
L'unica cosa che lei o chi le sta vicino può fare è consigliarle, con molta dolcezza senza entrare in conflitto, una consultazione con uno Psicologo.
sarebbe il caso che lo facesse quanto prima in quanto tale dinamiche tendono a strutturarsi ed il percorso di guarigione è sempre più complesso.
Non esiti a chiedere altre informazioni.
Nella speranza di esserle un minimo di aiuto,
le auguro una buona giornata.
Saluti
Antonio Raia
www.psicologibenevento.it
Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it
Non esitate a farvi aiutare da uno psicoterapeuta, come suggeriva anche il collega, poiché il tipo di disturbo è serio e va affrontato senza incertezze.
Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it
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Sì, nelle ragazze e donne anoressiche sono frequenti atteggiamenti di questo tipo.
Sarebbe preferibile portare vostra figlia da uno psicologo psicoterapeuta per una valutazione e per capire se si tratta davvero di anoressia. Se lei non è d'accordo potete comunque rivolgervi voi al professionista, per farvi suggerire la linea di condotta più opportuna da tenere. In tal modo potrete aiutare indirettamente vostra figlia.
Per la scelta del professionista potete consultare liste di nominativi liberamente reperibili in rete, come la lista d'iscritti a questo sito, oppure rivolgervi all'Ordine degli Psicologi della Toscana.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
sua figlia è una donna adulta e comprendo sia difficile per Lei fare in modo che segua i suoi consigli.
Ha avuto modo di parlare del problema con suo genero? Sa cosa ne pensa e se ha già provato a muoversi in qualche direzione?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
egregio dottor Antonio Raia
effettivamente i disturbi di mia figlia sono iniziati alla notizia che sua cognata attendeva la terza figlia (mia figlia non ha figli) tanto che non ha mai voluto incontrare nè la cognata nè i nipoti, per futili motivi ai nostri occhi, ma importanti per lei che dice la cognata non è riconoscente di ciò che ha avuto dalla famiglia.
egregio
Dr. Giuseppe Santonocito
lei ipotizza che potrebbe essere una patologia diversa dall'anoressia,
avevo pensato anch'io a questo, ma cosa potrebbe essere?
Cordiali saluti.
Da ciò che dice sembra probabile, ma non si può essere precisi da qui, ecco perché si deve lasciare la porta aperta a ipotesi alternative. Che però non possono essere confermate senza colloqui di persona.
Cordiali saluti
ha colto molto bene la questione. Alcune informazioni infatti possono sembrare futili per alcune persone, per altre invece possono essere estremamente significative tali da poter creare qualche problema.
Comunque sia mi associo alle indicazioni del Dott. Raggi nell'indicarle i centri ABA.
La saluto cordialmente,
Antonio Raia
www.psicologibenevento.it
da quanto scrive del comporatmento di sua figlia, sembra trattarsi di anoressia nervosa, manifestata tardivamente, valutando che sua figlia ha 40 anni.
Una consulenza psicologica de visu, ove sua figlia fosse concorde, credo si la strada maestra per una diagnosi clincia del suo disagio e, per valutare la possibiltà successiva di un percorso di cura.
La cura dei pazienti anoresici, è variegata e prevede vari step terapeutici, spesso sono team di professionisti( che lavorano in sinergia tra di loro),
come il dietologo, l'endocrinologo, il nutrizionista ecc...,ovviamente lo psicologo-pscoterapeuta, che si occuperanno di lei, reinsegnandole la cura, il rispetto, l'amore e l'attenzione per un "copro dolente ", che in questo momento diventa il sintomo offerto di un disagio profondo.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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