Blocco psicologico
salve, voglio racontarvi il mio problema. tutto e cominciato quando avevo 19 anni (ora ne ho 33), e sono andata a convivere con il mio ex. nonostante i rapporti sessuali senza protezione i bambini non sono mai arrivati, nel fratempo avevo cambiato 3 dott. per stabilire il perche non riesco rimanere incinta. tutti mi hanno detto la stessa cosa, sei perfetamente normale, e senza problemi, vai acasa e dati da fare con il tuo compagno. acasa naturalmente i miei ex suoceri li dicevano al mio ex compagno di lasciarmi perche tanto manco figlioli non sono buona a fare. siamo stati insime per 7 anni e niente. ci siamo lasciati per altre cose. dopo due anni ho conosciuto il mio attuale compagno, con quale sto da 5 ani. anche in questi 5 ani non e mai successo niente, e ho consultato altri due dott che mi hanno confermato le stesse cose di quelli di prima. dal punto di vista fisico sono perfetta e pure....tre mesi fa siamo stati ad un centro per la fecondazione assistita di quale io ho sempre avuto paura. ci hanno dato un puo di analisi da fare, praticamente cose che avevo gia fatto, pero la prasi dice cosi. ora io penso che il mio problema e dal punto di vista psicologico, anche perche ho mia mamma che ha 48 anni ha sofferto una depresione, e tuttora e sotto cura, ho mia sorella che sofre di crisi di panico ogni tanto. io penso che io sono di famiglia fragile psichicamente e per ogni una di noi si e manifestato diversamente. mi dicono tutti non pensarci pui e vedrai che ti vengono. piu me lo dicono piu che ci penso, come faccio ha non pensare se lo desidero tanttissimo? ho cercato di mettermi ha fare tante cose perche cosi sono occupata e non ho tempo di pensare, pero apena finisco penso subito a questa cosa. ora mi sono inscrita all'universita per studiare nel tempo che sono acasa (lavorando part-time) e non pensarci piu. appena lo fatta l'iscrizione gia ho pensato di aver sbagliatto perche sto pensando sempre al fatto di non rimanere incinta. sembra una cosa, che fino a quando non c'e l'avro non sono tranquila, pero se non sono tranquila non lo posso avere, e allora non riesco a tranquilizzarmi. in piu mi do la colpa per la depresione della mia mamma, perche lei la avuta quando noi siamo andate via di casa, e avolte anche del fatto che non sono stata vicina alla mia nonna che mi ha cresciuta prima di morire. ora ad aprile ho gia un appuntamento con una psicologa. a voi chiedo: e possibile che la mia testa malata non mi fa rimanere incinta perche qualcosa dentro di me e bloccato, e che facendo un percorso con una psicologa posso arrivare in fondo e rimanere incinta? e un'altra cosa cosa mi dite degli psicologi privati e pubblici?
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Pensare di avere "la testa malata" non vuol dire averla davvero. Avere familiari che hanno problemi psichici non vuol dire che dovremo averne a nostra volta.
Tuttavia, ci sono alcuni indizi del fatto che la condizione psicologica possa influire sulla capacità d'iniziare una gravidanza. Però non si può dirle a distanza come stiano le cose nel suo caso, senza conoscerla. Da ciò che dice non sembra particolarmente turbata, a parte le riflessioni sui suoi familiari, ma forse può aggiungere qualcosa.
Su psicologi privati e pubblici cosa vuole sapere?
Cordiali saluti
Tuttavia, ci sono alcuni indizi del fatto che la condizione psicologica possa influire sulla capacità d'iniziare una gravidanza. Però non si può dirle a distanza come stiano le cose nel suo caso, senza conoscerla. Da ciò che dice non sembra particolarmente turbata, a parte le riflessioni sui suoi familiari, ma forse può aggiungere qualcosa.
Su psicologi privati e pubblici cosa vuole sapere?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Gent.ma Signora, spero anzi sono certa che 'avere la testa malata' sia un modo di dire simpatico e tendente a sdrammatizzare tutta la situazione. Perche' probabilmnte e' tutta la situazione in cui vive a determinare una condizione di disagio e di stress che certamente puo' incidere negativamente sulla possibilita' di procreare. Ci sono aspettative contrastanti, squalifiche ( dai suoceri), paure. E c'e' pure chi la esorta a 'darsi da fare' con il suo partner!
Immagino che si sia sottoposta alla 'tortura della temperatura basale' ed altri simili tormenti.
Penso che certamente Lei trarrebbe giovamento dall'avere uno spazio per se', per rielaborare tutta la situazione con l'ausilio di uno psicologo psicoterapeuta con il quale stabilire una relazione terapeutica positiva per Lei. In quel contesto potra' esplorare tutte le sue rappresentazioni di una eventuale maternita' e POI decidere se la desidera davvero!
Cordiali saluti
Immagino che si sia sottoposta alla 'tortura della temperatura basale' ed altri simili tormenti.
Penso che certamente Lei trarrebbe giovamento dall'avere uno spazio per se', per rielaborare tutta la situazione con l'ausilio di uno psicologo psicoterapeuta con il quale stabilire una relazione terapeutica positiva per Lei. In quel contesto potra' esplorare tutte le sue rappresentazioni di una eventuale maternita' e POI decidere se la desidera davvero!
Cordiali saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#5]
Gentile Signora,
il desiderio di genitorialità è tra i progetti più potenti che caratterizzano l'essere umano, perchè correla con la prosecuzione del proprio sè biologico.
L'inseguire però tale progetto, lo rende spesso inattuabile, sia per le elevate quote d'ansia, correlate alle difficoltà di concepimento, che per gli estenuanti e reterati tentaivi di coiti ai fini riproduttivi.
L'asse ipotalamo-ipofisi, regolamenta sia il ciclo mestruale, che la produzione di ovociti ed in situazioni di stress solitamente viene ad essere alterato.
Solitamente i centri di fecondazione assistita, hanno nella loro equipe uno psicologo perfezionato in sessuologia clinica, che appartenedo al team lavora con le coppie infertili.
Chieda al centro a cui si è rivolta se hanno in convenzione anche lo psicologo, magari può ovviare così alla diatriba tra pubblico e privato.
Saluti e tantissimi auguri
il desiderio di genitorialità è tra i progetti più potenti che caratterizzano l'essere umano, perchè correla con la prosecuzione del proprio sè biologico.
L'inseguire però tale progetto, lo rende spesso inattuabile, sia per le elevate quote d'ansia, correlate alle difficoltà di concepimento, che per gli estenuanti e reterati tentaivi di coiti ai fini riproduttivi.
L'asse ipotalamo-ipofisi, regolamenta sia il ciclo mestruale, che la produzione di ovociti ed in situazioni di stress solitamente viene ad essere alterato.
Solitamente i centri di fecondazione assistita, hanno nella loro equipe uno psicologo perfezionato in sessuologia clinica, che appartenedo al team lavora con le coppie infertili.
Chieda al centro a cui si è rivolta se hanno in convenzione anche lo psicologo, magari può ovviare così alla diatriba tra pubblico e privato.
Saluti e tantissimi auguri
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Utente
al dott. Santonocito dico che l'appuntamento di aprile viene in seguito ad una ricetta rilasciata dal centro di fecondazione assistita, quindi andrò da un psicologo pubblico.
alla dott.sa Esposito dico che: lei a capito benissimo che l'avere la testa malata era un modo di dire. naturalmente che mi sono sottoposta alla misurazione della temperatura basale, e avrò fatto non lo so quanti test di gravidanza anchè se avevo un ritardo di qualche giorno. ma lei crede che può essere la causa? e che facendo un percorso di pulizia del cervello potrei rimanere incinta anche senza fecondazioni varie che mi hanno sempre fatto paura, e che penso che psicologicamente mi farebbero peggio?
vi ringrazio per il vostro tempo!
alla dott.sa Esposito dico che: lei a capito benissimo che l'avere la testa malata era un modo di dire. naturalmente che mi sono sottoposta alla misurazione della temperatura basale, e avrò fatto non lo so quanti test di gravidanza anchè se avevo un ritardo di qualche giorno. ma lei crede che può essere la causa? e che facendo un percorso di pulizia del cervello potrei rimanere incinta anche senza fecondazioni varie che mi hanno sempre fatto paura, e che penso che psicologicamente mi farebbero peggio?
vi ringrazio per il vostro tempo!
[#7]
Utente
dott.sa Randone, il peggio e che non ho problemmi di ciclo, ovulazioni, ecc. l'esami sono stati sempre buoni. magari mi trovavano qualcosa per lo meno sapevo come mai non posso rimanere. al coloquio che abbiamo fatto al centro per la fecondazione assistita sono uscita piangendo perchè mi avevano detto che datto il tanto tempo passato senza risultati l'unica cosa che mi rimane da fare e il fivet, pero io non pensavo che me lo dicesero cosi come se fosse una cosa faccile, fino ad ultimo speravo che tramite esami mi trovano un difetto, un motivo. sono rimasta molto male, senza aggiungere che non mi piaciono tanto le fecondazioni assistite. allora la psicologa che era nella comisione mi ha vista piangere e mi ha detto di andarci a parlare con un psicologo della mia zona di abitazione.
grazie per li auguri!
grazie per li auguri!
[#9]
Gent.ma Signora, il Suo non e' un caso raro di infertilita' da 'troppo desiderio'. La questione e' che spesso il desiderio e' in una sfera cosciente. Nel potentissimo inconscio non e' cosi'. O perlomeno ci sono dei conflitti i e questi utilizzano proprio quel meccanismo che Le indicava la Dott.ssa Randone (L'asse ipotalamo-ipofisi) per inibire la procreazione. Le diro' di più': spesso sono talmente potenti da inibire persino la procreazione assistita! Quindi si tranquillizzi! Il problema non sta nel Suo corpo che e' certamente perfetto (come la Sua testa) ma nel Suo vero e profondo desiderio. Inizi i colloqui con lo psicoterapeuta e cerchi di capire davvero quale e' il Suo desIderio, sfrondandolo dalle tante paure che lo avviluppano!
Anche io Le faccio tanti auguri soprattutto per il percorso di conosceNza di se' che sta iniziando! Cordiali saluti.
Anche io Le faccio tanti auguri soprattutto per il percorso di conosceNza di se' che sta iniziando! Cordiali saluti.
[#10]
Utente
ad oggi io potrei dire che il mio desiderio più forte e quello della famiglia. per famiglia intendo due persone sposate con dei bambini. io non ho niente di questo, e questo desiderio non lo riesco sostituire con niente. ho fatto la scuola da parrucchiera pensando che e quello che può sodisfare la mia vita, quando lo finita o iniziato subito a lavorare e dopo ho cambiato ideea non mi piace più. ora mi sono iscritta all'università e subito dopo mi sono pentita e mi sono impaurita perchè penso di essermi mesa in una cosa dura da portare in fondo (specifico che tutte le cose che ho fatto, li ho sempre portate in fondo anche se erano difficili). ho pensato che dio avra un altro programma per me che non e quello della famiglia. spero di uscire di questo tunel di insodisfazioni indipendentemente di quello che faccio, e di prendere la vita con più calma, anche perchè la mia mamma ha un carattere simile al mio e ora da 4 anni e in cura per la depressione (perchè in un momento di solitudine aveva incominciato a sentire delle voci molto brutte che l'hanno portata al ricovero nella psichiatria, con delle cure molto dure, che hanno fatto di lei da una persona estroversa, divertente che non stava mei ferma, una persona che fa fatica anche lavarsi). questa cosa mi fa paura perche penso di ereditare io la sua deboleza. secondo me la mia mamma ha fatto una vita che non li piaciuto tanto perchè il mio papa e il suo contrario, pero la fatto per noi e perche nel mio paese non si usava divorziare. quando noi siamo andate via di casa lei se sentita abandonata da tutti e ha fatto questa fine cosi.
[#11]
Cara Signora, questa angoscia che si porta nel cuore pensa davvero che non abbia delle conseguenze? Chissa quante domande senza risposta girano nei Suoi pensieri. La depressione della propria madre e' devastante a tutti i livelli: affettivo, emotivo, progettuale. La comprendo e vorrei che anche Lei si comprendesse. Ma comprendere se stessi e' una cosa diciamo 'non facile'. Ci proviamo ma e' arduo. Per questo Le dico di farsi aiutare. In quello che mi dice c'e' tanto materiale su cui fermarsi a riflettere. Non cerchi la soluzione nel 'fare'. A volte fermarsi un attimo con se stessi a 'sentirsi' puo' essere angosciante ma utile, necessario. Si faccia coraggio cara Signora, La sento piena di energia nonostante la frustrazione che sta vivendo!
Ci faccia sapere come va, se vuole !
I migliori saluti
Ci faccia sapere come va, se vuole !
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Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 8.4k visite dal 15/02/2012.
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