Fobia del rifiuto
Circa 8 anni fa mi sono innamorato di una ragazza, a causa di questo inamoramento e di vicende ad esso collegato ho subito una delusione d'amore, la perdita di tutti i miei amici ed una forte depressione durata molto tempo e dalla quale sono uscito comunque benissimo.
Ora amo me stesso la mia vita ma da allora non ho mai più provato sentimenti vicini all'amore fino ad un mese fa. Ho conosciuto una donna per la quale d'apprima non avevo nessuna attrazione, poi una forte attrazione fisica e mentale ed ora anche "sentimentale". Lei è però impegnata ed ha anche 10 anni più di me, lei è stata chiara ed ha sempre detto che al di la di una forte attrazione mentale e fisica da parte sua non c'era null'altro, ma io mi son accorto che nel mio cervello accade qualcosa che non mi piace e che mi porta a scappare da lei.
Appena mi son accorto di provare qualcosa di più serio, l'ho subito detto a lei (8 anni fa passarono anni prima di dichiararmi alla mia amica), questo è bene, ma quando lei mi disse che non poteva esserci nulla e che voleva parlarmi francamente, io fuggii e non mi feci vivo per giorni con lei, fu lei a dovermi cercare.
Poi in una seconda circostanza ho percepito un po' di freddezza in lei e mi son attaccato al fatto che lei tra il serio ed il faceto, m'avesse dato del "maiale" per partire per la tangente con una discussione da uomo offeso e ferito fuori luogo. Dovendomi poi scusare per i toni troppo accesi.
La terza volta dopo una settimana nella quale ci siamo frequentati molto assiduamente lei, che convive, è rimasta un po' di giorni senza cercarmi, io ho notato subito la sua lontananza, e ho chiesto se andasse tutto bene o ce l'avesse con me, lei mi ha rassicurato, ma ho comunque continuato a cercare in ogni suo comportamento qualcosa che mi desse la conferma che lei ce l'avesse con me, solo per cercare una scusa per litigare e al 7° giorno sono scoppiato litigando di brutto.
Lo so, per ricominciar a provare qualcosa di serio, scegliere una donna impegnata non è il massimo, ma se ho questi atteggiamenti da paranoide con lei, secondo me è dovuto al fatto accaduto 8 anni fa, c'è un sistema di autodifesa nel mio cervello che cerca di percepire il rifiuto prima che questo possa verificarsi, aggredendo la persona che potrebbe casomai darmi il 2 di picche come risposta inconscia alla mia fobia.
Come posso cambiare questo atteggiamento che ho ormai compreso e fare i modo che anche in futuro con altre donne non si verifichi più?
Grazie
Ora amo me stesso la mia vita ma da allora non ho mai più provato sentimenti vicini all'amore fino ad un mese fa. Ho conosciuto una donna per la quale d'apprima non avevo nessuna attrazione, poi una forte attrazione fisica e mentale ed ora anche "sentimentale". Lei è però impegnata ed ha anche 10 anni più di me, lei è stata chiara ed ha sempre detto che al di la di una forte attrazione mentale e fisica da parte sua non c'era null'altro, ma io mi son accorto che nel mio cervello accade qualcosa che non mi piace e che mi porta a scappare da lei.
Appena mi son accorto di provare qualcosa di più serio, l'ho subito detto a lei (8 anni fa passarono anni prima di dichiararmi alla mia amica), questo è bene, ma quando lei mi disse che non poteva esserci nulla e che voleva parlarmi francamente, io fuggii e non mi feci vivo per giorni con lei, fu lei a dovermi cercare.
Poi in una seconda circostanza ho percepito un po' di freddezza in lei e mi son attaccato al fatto che lei tra il serio ed il faceto, m'avesse dato del "maiale" per partire per la tangente con una discussione da uomo offeso e ferito fuori luogo. Dovendomi poi scusare per i toni troppo accesi.
La terza volta dopo una settimana nella quale ci siamo frequentati molto assiduamente lei, che convive, è rimasta un po' di giorni senza cercarmi, io ho notato subito la sua lontananza, e ho chiesto se andasse tutto bene o ce l'avesse con me, lei mi ha rassicurato, ma ho comunque continuato a cercare in ogni suo comportamento qualcosa che mi desse la conferma che lei ce l'avesse con me, solo per cercare una scusa per litigare e al 7° giorno sono scoppiato litigando di brutto.
Lo so, per ricominciar a provare qualcosa di serio, scegliere una donna impegnata non è il massimo, ma se ho questi atteggiamenti da paranoide con lei, secondo me è dovuto al fatto accaduto 8 anni fa, c'è un sistema di autodifesa nel mio cervello che cerca di percepire il rifiuto prima che questo possa verificarsi, aggredendo la persona che potrebbe casomai darmi il 2 di picche come risposta inconscia alla mia fobia.
Come posso cambiare questo atteggiamento che ho ormai compreso e fare i modo che anche in futuro con altre donne non si verifichi più?
Grazie
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"c'è un sistema di autodifesa nel mio cervello che cerca di percepire il rifiuto prima che questo possa verificarsi"
Gentile Utente,
è in effetti possibile che lei metta per così dire le mani avanti per evitare di cadere un'altra volta in quella che definisce "una forte depressione" scaturita dal rifiuto che ha ricevuto 8 anni fa.
In tutto questo tempo è la prima volta che si innamora nuovamente di una donna?
Secondo lei come mai ha trovato proprio una donna impegnata?
Gentile Utente,
è in effetti possibile che lei metta per così dire le mani avanti per evitare di cadere un'altra volta in quella che definisce "una forte depressione" scaturita dal rifiuto che ha ricevuto 8 anni fa.
In tutto questo tempo è la prima volta che si innamora nuovamente di una donna?
Secondo lei come mai ha trovato proprio una donna impegnata?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Alla sua domanda posso solo riposndere che se, come ci dice, sta vivendo delle serie difficoltà relazionali a seguito di quanto accadde 8 anni fa può probabilmente recuperare solo con una psicoterapia.
Potrebbe trattarsi di un problema collegato ad es. ad un'autostima fragile o alla sua storia personale/familiare, ma senza conoscerla non posso dirlo con certezza.
Se in tutti questi anni non è riuscito a superare il problema significa che non si tratta solo di un "atteggiamento": se fosse tale lei sarebbe benissimo in grado di modificarlo con poca fatica, ma l'incapacità di innamorarsi per tutto questo tempo può indicare che le conseguenze di quel rifiuto sono state per lei decisamente pesanti.
Il fatto che dopo anni lei si sia innamorato proprio di una donna non disponibile potrebbe indicare poi un'inconsapevole tendenza a ripetere quanto le è già successo, tendenza sulla quale lei non avrebbe ovviamente alcun controllo, andando incontro ad un nuovo rifiuto.
Il mio consiglio è quindi quello di farsi aiutare da uno psicologo a risolvere il problema, visto che la sua vita ne ha risentito e ne sta risentendo tuttora.
Ci pensi!
Potrebbe trattarsi di un problema collegato ad es. ad un'autostima fragile o alla sua storia personale/familiare, ma senza conoscerla non posso dirlo con certezza.
Se in tutti questi anni non è riuscito a superare il problema significa che non si tratta solo di un "atteggiamento": se fosse tale lei sarebbe benissimo in grado di modificarlo con poca fatica, ma l'incapacità di innamorarsi per tutto questo tempo può indicare che le conseguenze di quel rifiuto sono state per lei decisamente pesanti.
Il fatto che dopo anni lei si sia innamorato proprio di una donna non disponibile potrebbe indicare poi un'inconsapevole tendenza a ripetere quanto le è già successo, tendenza sulla quale lei non avrebbe ovviamente alcun controllo, andando incontro ad un nuovo rifiuto.
Il mio consiglio è quindi quello di farsi aiutare da uno psicologo a risolvere il problema, visto che la sua vita ne ha risentito e ne sta risentendo tuttora.
Ci pensi!
[#5]
>>> Lo so, per ricominciar a provare qualcosa di serio, scegliere una donna impegnata non è il massimo
>>>
Non solo non è il massimo, è un modo perfetto per alimentare la sua paura di essere ferito. Con una donna impegnata è più difficile che "l'affare" vada in porto, perciò potrebbe farle silenziosamente comodo: per proteggersi non solo e non tanto della paura del rifiuto, ma da quella della vicinanza emotiva.
Probabilmente per lei, dopo la cocente delusione subita, è ancora troppo oneroso riavvicinarsi davvero a una donna.
Ma la sua domanda: "Come posso cambiare atteggiamento?" rivolta qui è troppo poco realistica. Le pare davvero che sia possibile scogliere un nodo emotivo come questo per email? No, se ha bisogno di aiuto è di persona che deve cercarlo.
Se vuole possiamo orientarla in tal senso.
Cordiali saluti
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Non solo non è il massimo, è un modo perfetto per alimentare la sua paura di essere ferito. Con una donna impegnata è più difficile che "l'affare" vada in porto, perciò potrebbe farle silenziosamente comodo: per proteggersi non solo e non tanto della paura del rifiuto, ma da quella della vicinanza emotiva.
Probabilmente per lei, dopo la cocente delusione subita, è ancora troppo oneroso riavvicinarsi davvero a una donna.
Ma la sua domanda: "Come posso cambiare atteggiamento?" rivolta qui è troppo poco realistica. Le pare davvero che sia possibile scogliere un nodo emotivo come questo per email? No, se ha bisogno di aiuto è di persona che deve cercarlo.
Se vuole possiamo orientarla in tal senso.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Come le dicevo, non si tratta di un semplice "atteggiamento", ma di qualcosa di più profondo che non possiamo ovviamente investigare nè tanto meno risolvere tramite questo servizio.
Suggerirle infatti di "cambiare atteggiamento" (ad es. evitando le donne non disponibili e aprendosi con fiducia ai nuovi rapporti) non avrebbe senso nè sarebbe da lei realizzabile senza lavorarci sopra.
Non crede?
Altrimenti lo avrebbe già fatto senza arrivare a scrivere a noi, mentre ci sono dei motivi per i quali questo non le riesce, sui quali non ha controllo ma che possono essere modificati con un percorso di psicoterapia.
Suggerirle infatti di "cambiare atteggiamento" (ad es. evitando le donne non disponibili e aprendosi con fiducia ai nuovi rapporti) non avrebbe senso nè sarebbe da lei realizzabile senza lavorarci sopra.
Non crede?
Altrimenti lo avrebbe già fatto senza arrivare a scrivere a noi, mentre ci sono dei motivi per i quali questo non le riesce, sui quali non ha controllo ma che possono essere modificati con un percorso di psicoterapia.
[#8]
Il fatto che lei ne abbia preso coscienza in questi giorni non significa che il problema sia nato ora.
Se dopo quel primo rifiuto lei non è più riuscito ad innamorarsi per 8 anni significa che è rimasto in qualche modo bloccato da allora, fino a quando ha provato l'interesse che le ha suscitato questa signora che però è già impegnata.
Forse è proprio quello che sta succedendo che le sta facendo aprire gli occhi, il che è già un risultato.
Se dopo quel primo rifiuto lei non è più riuscito ad innamorarsi per 8 anni significa che è rimasto in qualche modo bloccato da allora, fino a quando ha provato l'interesse che le ha suscitato questa signora che però è già impegnata.
Forse è proprio quello che sta succedendo che le sta facendo aprire gli occhi, il che è già un risultato.
[#9]
Utente
Esatto, dunque ora, essendomene reso conto, posso tentare di superare questo blocco, come posso lavorarci? Scusate la presunzione, ma se sono uscito da una forte depressione, dall'odiare me stesso, sono arrivato ad amare il mio Io come non amo nessun altro ed all'amare la mia vita, nonostante non sia tutta rose e fiori, senza l'aiuto di nessuno, questo blocco mentale, non so per altre persone, ma per me deve essere una passeggiata di salute passarci sopra. La depressione non so come l'ho superata, inconsciamente devo aver lavorato sull'autostima, credo, qui penso io debba pensare che il fatto di chiudermi in me stesso mi sta solo provocando dolore, prima che questo possa e non debba per forza verificarsi. Quindi, tantovale lasciarsi andare e evitare di vedere minacce affettive in ogni dove. Godermi la vita ache sotto questo punto di vista senza paranoie che, in questo momento, mi stanno precludendo parte delle emozioni che potrei godermi solo lasciandomi andare. Comincio da qui?
[#10]
Se ha scritto a noi per chiedere come uscirne significa che non ce la sta facendo da solo: è un po' paradossale, ma lei in fondo ci ha chiesto di aiutarla a non farsi aiutare.
Non c'è nulla di male nel farsi dare una mano, ma se pensa di potercela fare da solo può iniziare da dove ha indicato.
Se invece non ci riesce è il caso che contatti di persona un nostro collega.
Le faccio tanti auguri,
Non c'è nulla di male nel farsi dare una mano, ma se pensa di potercela fare da solo può iniziare da dove ha indicato.
Se invece non ci riesce è il caso che contatti di persona un nostro collega.
Le faccio tanti auguri,
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.8k visite dal 14/02/2012.
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