Crisi di coppia
Salve, ho bisogno di capire se c'è ancora speranza di salvare il mio rapporto con lui oppure no. Sarò sintetica. Sono 7 anni che stiamo insieme lui è più piccolo di 9anni. Abbiamo un bambino di tre anni, non programmato, viviamo a casa di mia madre perchè mentre sono rimasta incinta stavamo aprendo un'attività dunque non avevamo abbastanza soldi per una casa nostra. In poche parole sono tre anni che a causa appunto di questa attività, che ci assorbe tutto (è aperta 7 giorni su 7 dalle 7 alle 21) e ci crea molti problemi economici, non siamo riusciti a costruire nulla di nostro anche a livello sentimentale, mi sono sempre sentita frustrata ed abbandonata, però ho aspettato per nostro figlio. Ora che abbiamo venduto l'attività mio marito è andato in crisi e dice che non sa se mi ama ancora, proprio quando avevamo in progetto di costruire una vera famiglia. Secondo lei c'è ancora speranza?
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Gentile signora,
non conoscendovi di persona non possiamo sbilanciarci dandole una risposta certa.
Le posso però dire che se in questi anni l'attività che avevate in comune è stata talmente totalizzante da assorbire tutto il tempo e tutte le energie è comprensibile che oggi suo marito sia andato in crisi.
I due piani, privato e lavorativo, sono rimasti confusi per molto tempo e, avendo venduto l'attività, i due ambiti si sono separati e per recuperare il rapporto si rende necessario ridiscutere i termini del vostro rapporto sentimentale, che oltretutto lei ci dice era già segnato da problemi che non avete avuto il tempo e la forza per affrontare prima.
Questo può dunque essere il momento buono per farlo.
Perchè non prendete contatto con uno psicologo per richiedere una consullenza di coppia e lavorare poi sul vostro rapporto?
non conoscendovi di persona non possiamo sbilanciarci dandole una risposta certa.
Le posso però dire che se in questi anni l'attività che avevate in comune è stata talmente totalizzante da assorbire tutto il tempo e tutte le energie è comprensibile che oggi suo marito sia andato in crisi.
I due piani, privato e lavorativo, sono rimasti confusi per molto tempo e, avendo venduto l'attività, i due ambiti si sono separati e per recuperare il rapporto si rende necessario ridiscutere i termini del vostro rapporto sentimentale, che oltretutto lei ci dice era già segnato da problemi che non avete avuto il tempo e la forza per affrontare prima.
Questo può dunque essere il momento buono per farlo.
Perchè non prendete contatto con uno psicologo per richiedere una consullenza di coppia e lavorare poi sul vostro rapporto?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Come si dice: la speranza è sempre l'ultima a morire. Ma al di là dei luoghi comuni, temo che la sua aspettativa di trovare risposta a una domanda così importante, da qui, a distanza e senza sapere nulla su di voi, sia poco realistica. Se teme per il vostro rapporto, dovrebbe proporre al suo compagno una consulenza di coppia, di persona. Già da come lui prenderà la proposta, si potrà capire se c'è ancora stoffa per ricostruire.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Ex utente
Immaginavo che non avreste potuto sbilanciarvi troppo calcolando che non conoscete la situazione, però la mia domanda è " può essere che il fatto che ora c'è la possibilità concreta di poter costruire una vita insieme, a lui posssa aver messo paura, calcolando che fino adesso non si era mai preso la responsabilità di una famiglia e che abitando a casa di mia madre si era creato una sorta di alibi (a mio figlio ci pensa la madre e la nonna), mentre ora deve affrontare la situazione?" Oppure potrebbe aver realizzato che sono semplicemente finiti i sentimenti nei miei confronti? In questo momento dice che è confuso, soffocato (ma io non gli sto addosso) mi ha addirittura detto che ora come ora vede la sua felicità lontano da me!! Però riguardo il sesso, che è stato veramente poco soprattutto per il tempo e le sitauazioni (forse anche per colpa mia), per lui non è un test attendibile nel senso che lui avrebbe anche voglia di farlo ma non per questo capirebbe che ancora ci sono sentimenti. Io mi sento più confusa di lui e non so neanche come aiutarlo. Ho provato a dirgli di fare terapia di coppia o individuale, ma lui pur essendo a favore della terapia psicologica, in questo caso non se al sente. Allora è proprio finita? O ho ancora speranze? Non posso dire che per me le cose sono rose e fiori, anzi però speravo vivamente che la vendita di questa attività ci avrebbe dato il modo di costruire una vera famiglia, soprattutto per mio figlio che amo da morire. Grazie.
[#4]
Gentile signora, mi rendo conto del suo statod'animo, ed immagino che sia dura restare dentro ad una situazione "in bilico". Alle domande che fa purtroppo non credo per il momento ci sia risposta, l'atteggiamento di suo marito potrebbe essere dettato da tutte le ipotesi da lei su citate...Potrei sentirmi di suggerirvi un periodo di lontananza fisica, affinche' si riesca, anche grazie ad un nuovo spazio, a provare a fare un po' di chiarezza. Ci tenga informati.
Cordialmente.
Cordialmente.
Dr.ssa Marilena Bonifacio
Psicologa Clinica e dello Sviluppo
Esperta in sterilità e Procreazione Medicalmente Assistita
Psicodiagnosta
Napoli
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>>> Allora è proprio finita? O ho ancora speranze?
>>>
Eh, lei comprende che non possiamo sbilanciarci, però ci chiede di sbilanciarci. Il che però è inopportuno, perché si baserebbe su dati troppo scarsi.
Il massimo che si può dire è che se lui, pur essendo favorevole alla consulenza di coppia in generale, la rifiuta proprio ora che si tratta di voi due, forse varrebbe la pena prendere in considerazione l'ipotesi che per lui qualcosa sia venuto meno.
In casi come questi, come la collega le ha già segnalato, una cosiddetta pausa di riflessione può servire a chiarire le idee da entrambi i lati. Del tipo: se a te ci tengo davvero, passando un po' di tempo distanti dovrei accorgermene.
Cordiali saluti
>>>
Eh, lei comprende che non possiamo sbilanciarci, però ci chiede di sbilanciarci. Il che però è inopportuno, perché si baserebbe su dati troppo scarsi.
Il massimo che si può dire è che se lui, pur essendo favorevole alla consulenza di coppia in generale, la rifiuta proprio ora che si tratta di voi due, forse varrebbe la pena prendere in considerazione l'ipotesi che per lui qualcosa sia venuto meno.
In casi come questi, come la collega le ha già segnalato, una cosiddetta pausa di riflessione può servire a chiarire le idee da entrambi i lati. Del tipo: se a te ci tengo davvero, passando un po' di tempo distanti dovrei accorgermene.
Cordiali saluti
[#6]
Ex utente
Ci avevo pensato, anzi in un momento di rabbia gli avevo anche detto che se non era per nostro figlio già lo avevo cacciato! E comunque il problema è proprio il bambino che ho paura ne soffrirebbe troppo. Anche il bambino ha un rapporto conflittuale con il padre ed io ho sempre pensato che è dovuto al fatto che lo vede e ci si confronta veramente poco. Comunque secondo me mio marito è ancora molto immaturo, forse dovuto all'età o alla situazione famigliare (genitori separati ecc). Lui dice che nella vita ha sempre bisogno di stimoli, infatti a lui piace il gioco poker, calcio scommesse ecc, perchè è una cosa che lo tiene sempre con l'adrenalina in corpo e in questo momento non è stimolato da me! Ma io mi chiedo come è possibile con una vita come la nostra dove, torna a casa alle nove di sera, dorme in salone perchè altrimenti la mattina non è riposato, da tre anni, mi vergogno anche a dirlo,( per il fatto che il bambino magari si sveglia), non abbiamo vita sociale, dunque non facciamo mai niente di niente in più il bambino ci assorbe quel poco tempo che rimane (mezza giornata il sabato)! Dove vuole trovarli gli stimoli? Ed io allora che mi sento completamente abbandonata? Lo so che vi chiedo l'impossibile ma ho bisogno di aiuto! Sicuramente al più presto ci andrò io da uno specialista, magari riuscirò a capire che è finito tutto anche per me!! Sto impazzendo!! Sempre grazie!
[#8]
"mi ha addirittura detto che ora come ora vede la sua felicità lontano da me!!"
Questa mi sembra una dichiarazione piuttosto significativa, che può essere stata dettata sia dallo sconforto del momento sia dalla reale intenzione di allontanarsi da lei. Questo punto va indagato e chiarito.
Da quanto ci ha detto sull'inizio della vostra storia, se ho capito bene, lei è rimasta incinta e di conseguenza vi siete sposati e trasferiti da sua madre: è così?
Lui era molto giovane all'epoca e lo è anche ora: per questo lei è portata a considerarlo un po' come un ragazzino immaturo e forse a decidere anche per lui?
Oppure nonostante i 9 anni di differenza siete riusciti a rapportarvi in maniera paritaria?
Per quanto riguarda vostro figlio, sarà sempre meglio una situazione di separazione chiara piuttosto che un'unione insoddisfacente per tutti, che gli fornisce l'esempio quotidiano di una coppia di genitori che non vanno d'accordo.
Forse il rapporto conflittuale che hanno lui e il padre dipende dal fatto che suo marito non era pronto ad avere un figlio? Oppure è stato contento del suo arrivo?
Ad ogni modo se suo marito rifiuta di partecipare ad una consulenza di coppia non sarà meno utile che sia lei a rivolgersi individualmente ad uno psicologo.
La sento molto stanca e sconfortata e questo fa male sia a lei sia al bambino, quindi spero proprio per lei che cercherà aiuto quanto prima.
Questa mi sembra una dichiarazione piuttosto significativa, che può essere stata dettata sia dallo sconforto del momento sia dalla reale intenzione di allontanarsi da lei. Questo punto va indagato e chiarito.
Da quanto ci ha detto sull'inizio della vostra storia, se ho capito bene, lei è rimasta incinta e di conseguenza vi siete sposati e trasferiti da sua madre: è così?
Lui era molto giovane all'epoca e lo è anche ora: per questo lei è portata a considerarlo un po' come un ragazzino immaturo e forse a decidere anche per lui?
Oppure nonostante i 9 anni di differenza siete riusciti a rapportarvi in maniera paritaria?
Per quanto riguarda vostro figlio, sarà sempre meglio una situazione di separazione chiara piuttosto che un'unione insoddisfacente per tutti, che gli fornisce l'esempio quotidiano di una coppia di genitori che non vanno d'accordo.
Forse il rapporto conflittuale che hanno lui e il padre dipende dal fatto che suo marito non era pronto ad avere un figlio? Oppure è stato contento del suo arrivo?
Ad ogni modo se suo marito rifiuta di partecipare ad una consulenza di coppia non sarà meno utile che sia lei a rivolgersi individualmente ad uno psicologo.
La sento molto stanca e sconfortata e questo fa male sia a lei sia al bambino, quindi spero proprio per lei che cercherà aiuto quanto prima.
[#9]
Ex utente
Il mio compagno all'inizio era felice dell'arrivo del bambino, quando è nato c'è stato un periodo in cui non aveva le idee molto chiare ma non per questo lo rifiutava (penso possa succedere), poi comunque non è riuscito ad avere molti contatti con lui a causa dell'attività e della crescita dell'educazione di mio figlio me ne sono dovuta occupare io con l'aiuto di mia madre. In più era sorta anche la gelosia perchè il mio pensiero era completamente concentrato sul bambino. In questi giorni mi ha confessato che lui non era pronto all'arrivo di un bambino, di conseguenza a tutte le responsabilità connesse. In più devo dire che io essendomi sentita abbandonata ero triste e frustrata dunque spesso quando tornava a casa ero aggressiva e lui ne ha risentito con gli anni. Ma lei si metta nella mia situazione io dopo la gravidanza di per se stressante ero sempre sola dal lunedì alla domenica festivi compresi, come potevo essere serena? In questo momento viviamo nella stessa casa senza litigare, anzi parliamo con tranquillità,(apparente per quanto mi riguarda) anche della situazione in corso, ma in realtà stiamo aspettando che lui si chiarisca le idee. Io sono sempre più convinta che lo stia facendo perchè non vuole separarsi dal figlio e che sia finita da parte sua. Ho deciso di rivolgermi ad uno psicologo perchè oltre a questa situazione ne ho altre in ballo, tra cui la morte di mio padre che non ho mai accettato pur essendo passati 14 anni, rapporto di 8 anni con ex con rottura da parte sua, rapporto conflittuale con mia madre, bassissima autostima di me stessa e meglio non continuare. In più vorrei cercare il modo di far soffrire il meno possibile mio figlio, perchè forse mi fa più male il pensiero che lui vada via e che mio figlio possa soffrire a non vederci più insieme che al sentimento che provo io per lui.
[#10]
Se lei oltre a quanto ci aveva già detto non ha superato il lutto per la perdita di suo padre e ha anche un rapporto conflittuale con sua madre, con la quale ha dovuto forzosamente convivere tutti questi anni, immagino che si senta davvero appesantita da una massa di situazioni da risolvere che le tolgono non solo la serenità, ma anche le energie.
Ha fatto benissimo a decidere di contattare di persona un nostro collega, se vuole ci aggiorni sugli sviluppi della situazione.
Le faccio tanti auguri per tutto,
Ha fatto benissimo a decidere di contattare di persona un nostro collega, se vuole ci aggiorni sugli sviluppi della situazione.
Le faccio tanti auguri per tutto,
[#11]
Ex utente
Buongiorno, ci sono alcuni punti che vorrei chiarire meglio se ci riesco, magari con il vostro aiuto. Nonostante la soluzione è quella che lui vada via per capire realmente i sentimenti se ci sono ancora è successo un episodio ieri mattina: "si è alzato per andare a lavoro ed io e mio figlio che dormiamo accanto al bagno ci siamo svegliati, cosicchè abbiamo voluto chiamarlo per salutarci, soprattutto per il bambino. E' venuto si è messo un po a letto con noi e mentre il bambino giocava si è avvicinato a me cominciando ad abbracciarmi e a toccarmi (come succedeva magari prima), dopodichè gli ho detto che non era il caso sia per il bambino sia per la situazione. Mentre io e mio figlio stavamo facendo colazione mi è venuto a salutare abbracciandomi guardandomi negli occhi e baciandomi (non appassionatamente). Durante la giornata solo qualche telefonata disinteressata. La sera al suo ritorno, mi saluta baciandomi sulla guancia e poi nulla più, solo qualche discorso generico. Quando ci siamo salutati per andare a dormire lui si avvicina abbracciandomi e dicendomi che ancora prova una forte attrazione ed eccitazione per me e non capisce se sia normale che in questo momento è confuso per i sentimenti, anche se lui crede che alla base di tutto ci sia appunto l'attrazzione fisica e il sesso e che se non ci fosse quello allora non ci sarebbero speranze. Quello che mi chiedo è possibile che lui possa provare ancora attrazzione fisica per me e avere dei forti dubbi sui sentimenti? Io se non amo più una persona non riuscirei a farci l'amore, ma magari noi donne siamo diverse!! Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.4k visite dal 14/02/2012.
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