Paura a lasciarsi andare

Salve , mi chiamo Alberto ed ho 35 anni.
Il mio problema e' la paura di comprare dei beni materiali che possono aiutarmi a vivere meglio.
Ad esempio, se mi dovessi farmi un abbonamento ad una TV prepagata non lo faccio perche' ho paura che non mi serva, ho paura che spenda i soldi ( e sono convinto che in un mese quei soldi li butto fumando) devo cambiare tv? allora non lo so fare , e se poi non mi sever? ma e' necessario? posso vivere anche sensa.
Ogni volta che devo comprarmi qualcosa di cui posso farne a meno ma che sarebe un piacere avere mi blocco, mi paralizzo , provo ansia e mi spavento..
Sono anni che sono cosi , vado da due anni in terapia ed ho sempre paura di lasciami andare alle novita'. Io nelle novita' vedo non curiosita' ma paura paura poi non so bene di cosa ma la sento dentro , a ascolto e non se ne va. Vi prego aiutatemi a capire se questi problemi si risolvono perche' risultano paralizzannti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Alberto,

può essere più preciso per quanto riguarda la psicoterapia che, ci dice, sta effettuando ormai da 2 anni?

In particolare vorrei sapere di che tipo di terapia si tratta, con che frequenza si svolge e che diagnosi è stata posta per il suo caso.

Il suo terapeuta cosa le ha detto circa le paure che ci riferisce?

Cosa teme in particolare delle novità, il fatto che costituiscano di per sè un cambiamento o il pensiero del tipo di conseguenze che possono portare nella sua vita?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
si chiama Psicologia della Gestalt, la frequento ogni 15 gg!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Ha espresso al suo psicoterapeuta i dubbi che evidentemente sta provando, dal momento che oggi ha deciso di scrivere a noi?

Vorrei inoltre che ci chiarisse che tipo di diagnosi ha ricevuto, per capire meglio la situazione della quale stiamo parlando.
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Utente
Utente
Il mio terapeuta sa tutto, lui sa che sono restio alle novita', dice che le so affrontare ma che in esse mi muovo in dificolta' in quanto non sono abituato. Parla sempre di questi piccolo attachi di ansia come valvole di sfogo. Il mio terapeuta mi adora , dice che sono uan persona fantastica, e punta le cause di come sono nella mia famiglia. Un padre molto insicuro, una madre ansiosa e pasticciona. Ma oramai la mia famiglia e' il passato ed io mi trascino avanti , vivo la vita e non mi godo i piaceri che essa offre per paura. Io temo che non sappia utilizzare gli strumenti tecnici che compro, che non mi servono, ho paura di sbagliare.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se lei, come mi sembra di capire, è in terapia proprio per risolvere questo tipo di problema, e le sembra che la terapia non le stia servendo, dovrebbe parlarne apertamente con il suo psicoterapeuta, e al limite pensare di cambiare.

E' sicuramente possibile che il problema che ci espone sia di natura ansiosa, dovuto quindi ad un senso di inadeguatezza e insicurezza, e se chi la segue e la conosce quindi di persona le ha detto questo non c'è motivo per dubitarne.

Tuttavia, una volta identificate le cause e ipotizzata la dinamica soggiacente al suo problema, dovrebbe arrivare il momento di lavorare per il cambiamento.
Ha fatto qualche passo avanti da quando ha iniziato la terapia?
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Dr.ssa Verena Elisa Gomiero Psicologo, Psicoterapeuta 175 3
Gent.le utente,
permetta una domanda: questa paura a lasciarsi andare, la riscontra solo quando deve comprare qualcosa o anche in altri ambiti, ci ha mai fatto caso?
Cordialmente
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Utente
Utente
IN molto ambiti. Viaggiare, sesso, ogn volta che affronto qualcosa di nuovo o in cui si possa avvertire un errore io mio blocco. e mi muovo con molta ansia e difficolta' ma mi muovo...
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Dr.ssa Verena Elisa Gomiero Psicologo, Psicoterapeuta 175 3
Gentile utente,
la paura di sbagliare sembra, da quello che scrive, molto presente nella sua vita, con il suo terapeuta avete affrontato questo aspetto?
Cosa vuol dire per lei "sbagliare"? può anche non rispondere è una domanda che le rivolgo e che magari la potrà far riflettere per poi discuterne in terapia.
Cordialmente
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Utente
Utente
Guardi, ne discutiamo spesso. Io non so bene cosa vuol dire, ho paura di fare scelte sbagliate, ho paura di perdere il lavoro, soffro di anorgasmia situazionale, ho paura forse di crescere, eppure vivo da solo , ho un lavoro e vado avanti.Forse il dover affrntare le cose da solo mi spinge ad essere timoroso, forse mi manca l'amore , Non so che dirle. Il mio terapeuta mi dice che sto facendo passi da gigante, ma non so.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Potrebbe proporgli di intensificare le sedute visto che 2 incontri al mese sono forse troppo distanziati.

Se però lei non concorda per nulla con le affemazioni circa i "passi da gigante" che avrebbe fatto è necessario che non passi oltre, ma che ne parli e riparli fino a capire cosa intende davvero il suo psicoterapeuta.
Come le dicevo, al limite potrà decidere di cambiare.

Spero che il fatto di ritenersi "adorato" da chi la sta seguendo non ostacoli nè il chiarimento nè l'eventuale allontanamento, se necessario, e che quindi lei non ragioni in termini di quanto dispiacere potrebbe dare a questa persona parlandogli chiaro o interrompendo il rapporto professionale.
Per caso ha timori di questo tipo?
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Utente
Utente
Sono io a non volere andare oltre due volte al mese per disponibilita' economica. Sui passi da gigante forse e' meglio che chiarisca nel migliore dei modi il punto con il mio terapeuta.
Sul fatto di voler cambiare, sicuramente il mio carattere ha paura di chiedere i suoi diritti e quindi poiche' e' insicuro qualche problema se lo fa, ma cambiare per intraprendere un rapporto di fiducia nuovo lo vedo come un'altra sconfitta.e forse non ne ho voglia.
Io mi fido del mio terapeuta, nonostante non veda passi da gigante, forse ci vuole tempo, forse sono stato molto abituato ad essere come sono che cambiare e' difficile. Ad ogni modo gliene parlo , e vi faccio sapere, sempre se ne avete voglia.
P.S i timori di questo tipo, sono parte di me in molti aspetti della mia vita. Io ho sempre avuto il timore a chiedere i miei diritti, ho paura che la gente si arrabbia, se qualcuno mi alzasse la voce mi chiuderei, io soffro le personalita' aggressive, le ho sempre sofferte, anche se i miei genitori non sono stai mai aggressivi, l'unico aggressivo nella mia famiglia e' mio fraltello con il quale infatti non ho un grande rapporto.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Il percorso intrapreso e' ancora troppo giovane, per poter intravedere miglioramenti, ponga le stesse domande che ha fatto a noi al suo terapeuta.
L' anorgasmia situazionale, correla con l' incapacita' a lasciarsi andare al piacere e con il suo disagio di adesso.
Ha poi intrapreso qualche percorso per la cura dell' anorgasmia?
La sta trattando con il suo terapeuta?
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
A mio avviso potrebbe negoziare termini differenti con il suo psicoterapeuta riguardo alla frequenza delle sedute.

Per quanto io non possa pronunciarmi con certezza, non conoscendo di persona il caso, se 2 sole sedute al mese sono troppo poche non dico che sta facendo un lavoro inutile, perchè così non è, ma che sta forse facendo un lavoro che non le permette di progredire come invece potrebbe.

Per farle un esempio, se lei avesse bisogno di una serie di sedute fisioterapia e si sottoponesse solo a qualche seduta non potrebbe aspettarsi di conseguire dei risultati pari a quelli che conseguirebbe sottoponendosi alle sedute necessarie.

In questo senso se ha difficoltà economiche potrebbe parlare a chi la segue della possibilità di saldare in un secondo momento la quota di onorario che non è in grado di pagare in questo momento.

Le vorrei però anche far presente la possibilità che lei sia spaventato anche dall'idea del cambiamento positivo che può conseguire con la psicoterapia.
Nel momento in cui il lavoro porterà a grossi risultati, infatti, per lei cambieranno molte cose.
Come vede questa prospettiva?