Separazione con bimba 22mesi
Salve,ho una bimba di 22mesi e purtroppo io e suo padre(ciò è accaduto da circa un mese)siamo separati...il problema è che non so come comportarmi con la bambina. Quando il padre la viene a prendere x portarla a spasso o portarla a cena dai nonni paterni,la bimba comincia a piangere disperata ed a volte arriva pure a rimettere. A volte appena vede entrare il padre comincia subito a lamentarsi xkè capisce che la porterà via...lui nn è mai stato violento con lei,xò nn gli ha mai dato tutto l'amore che un padre dovrebbe dargli..... poco dopo partiti xò lei si calma e tutto passa. Come devo comportarmi....devo mandare la bimba con suo padre anche contro la sua voglia e mentre piange...oppure no?ancora non parla ma capisce e si fa capire benissimo...quando,prima dell'arrivo del padre,gli diciamo"dopo ci vai con il babbo?" lei comincia a lagnarsi ed a dire "no no"....non so cosa fare! non vorrei gli si creasse qualche problema in futuro....LA PREGO MI RISPONDA....STO MALE DA MORIRE X MIA FIGLIA!!!! spero di essermi spiegata bene.
[#1]
Gentile Signora,
le pongo alcune domande al fine di poter comprendere meglio la situazione, pur nei limiti di un consulto on line.
La bimba ha assistito a liti o discussioni tra voi?
Come sono i rapporti con il suo coniuge ora?
Come vi siete accordati per la bimba?
Quando viene il padre a prenderla c'è un momento comune di condivisione o avviene tutto frettolosamente?
E lei in quei momenti quanto si sente preoccupata?
La bimba sente mai parlare del padre in sua assenza?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile signora,
se Lei è così angosciata quando arriva il papà della piccola, anche la Sua bambina percepirà questo stato di allarme e, inoltre, farà fatica a lasciarLa sola.
Cordiali saluti,
se Lei è così angosciata quando arriva il papà della piccola, anche la Sua bambina percepirà questo stato di allarme e, inoltre, farà fatica a lasciarLa sola.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Salve...innanzi tutto GRAZIE per avermi subito risp. ora risp alle sue domande.....purtroppo SI,la bimba ha assistito a più di una lite tra noi,ed una anche un pò violenta,successa quando lei aveva 56mesi dove io ho dato una spinta a lui e lui mi si è avventato contro,mi ha presa per la maglia e mi ha praticamente alzata sopra la lavatrice,tutto ciò davanti alla bimba che piangava disperata ed io per liberarmi ed andare da lei x tranquillizzarla ho(sbagliando)mollato un calcio in pancia a lui e sono corsa dalla bimba.le altre non hanno avuto altri scontri fisici ma sono cmq state liti forti con urla. il mio rapporto con lui,quando viene a vedere la bimba o viene a prenderla è tranquillo,si parla della bimba e delle sue "nuove scoperte"...tutto tranquillo fino a quando lui non torna sul discorso di noi 2....non accetta che io l'abbia lasciato....mi stressa e nascono nuove discussioni. da quando ci siamo lasciati(3gennaio)ogni fine settimana era una discussione! x quanto riguarda gli accordi x la bimba,noi non eravamo sposati quindi niente avvocati ma cmq siamo rimasti che durante la settimana la prende per cena 23 volte e poi il sabato e la domenica la prende dalla mattina fino alla sera. quando viene a prenderla cmq lui gioca un pò con lei(tipo x conquistarla)a volte giochiamo tutti insieme,ma come gli si mette il giacchino comincia a piangere. Io in quei momenti.....le prime volte ero molto preoccupata ma poi ho capito che gli potevo trasmettere la preoccupazione e mi sono fatta forza...ma non nascondo che come se ne va,scoppio a piangere xkè sento TANTI SENSI DI COLPA verso la mia bimba. purtroppo si la bimba ha sentito molto parlare del padre in sua assenza ma ho capito(da esperienze raccontate) che è sbagliato e cerco di evitarlo...una domanda ma se parlando del padre,faccio un'altro nome,la cosa può andare?la bimba è sempre con me anche quando mi sfogo con un'amica ect,ma io sento il bisogno di sfogarmi e usando un'altro nome va bene? ....un'altra cosa....fino apoco tempo la bimba dop varie volte,si era tipo rassegnata o abituata e andava via volentieri con il padre,magari solo qualche lamento ma nulla di che...poi è subentrata la neve,lui x quasi una settimana veniva atrovarla e basta....ma come ha ricominciato a riportarla via....e tornata a piangere e soprattutto rimettere....si attacca alla maglia...addirittura giorni fa io nn c'ero ke lavoravo,c'era mio fratello e quando il padre gli ha detto "andiamo"lei s'è attaccata alle gambe dello zio sempre piangendo. GRAZIE ANCORA TANTO E SPERO D'AVER RISPOSTO A TUTTE LE SUE DOMANDE!
[#5]
Gentile signora,
è vero che i bambini assorbono tutto come delle spugne, ma è anche vero che se ci mostriamo calmi, affettuosi e rassicuranti con loro, non vi è ragione di preoccuparsi per traumi e choc di alcun tipo.
Comprendo il Suo bisogno di sfogarsi e condividere con altre persone il dolore per la separazione (che è anche recentissima), ma di fronte alla bambina non credo sia opportuno.
Infine, per i Suoi sensi di colpa (per che cosa?) potrebbe essere utile elaborarli con l'aiuto di uno psicologo di persona.
Un cordiale saluto,
è vero che i bambini assorbono tutto come delle spugne, ma è anche vero che se ci mostriamo calmi, affettuosi e rassicuranti con loro, non vi è ragione di preoccuparsi per traumi e choc di alcun tipo.
Comprendo il Suo bisogno di sfogarsi e condividere con altre persone il dolore per la separazione (che è anche recentissima), ma di fronte alla bambina non credo sia opportuno.
Infine, per i Suoi sensi di colpa (per che cosa?) potrebbe essere utile elaborarli con l'aiuto di uno psicologo di persona.
Un cordiale saluto,
[#6]
Gent.ma signora, quando si verificano separazioni, specialmente se causate da comportamenti violenti vissuti in famiglia c'e sempre un carico di dolore e rabbia che tutti coloro che vi sono stati coinvolti si portano dentro a lungo. Non vengono esclusi i bambini e tantomeno le bambine. Nessuno puo' ne' vuole decidere cio' che sia bene o male ma potrebbe darsi che la Sua bambina abbia sofferto e stia soffrendo per la situazione e manifesti il disagio con il pianto. I bambini nutrono profondi sentimenti anche quando non sono ancora in grado di verbalizzarli.
Percio' forse sarebbe il caso di ricorrere Lei ad uno picoterapeuta per farsi aiutare ed essere in grado di aiutare la piccola.
Cordiali saluti.
Percio' forse sarebbe il caso di ricorrere Lei ad uno picoterapeuta per farsi aiutare ed essere in grado di aiutare la piccola.
Cordiali saluti.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#7]
Gentile Signora,
condivido quanto l hanno espresso le Colleghe.
Bene il momento di condivisione e di gioco quando il padre viene a prendere la piccola, da evitare parlare dei conflitti col suo compagno anche cambiando nome.
Data però la situazione pregressa descritta e le sue preoccupazioni sarebbe utile, dal mio punto di vista, chiedere un consulto ad uno psicologo/psicoterapeuta sistemico-relazionale, per meglio gestire le problematicità attuali e condividere con il padre la genitorialità in modo costruttivo e sereno. Dimensione che, seppur separati, rimane imprescindibile.
Se crede può leggere altro in merito al link
http://www.psicologia-benessere.it/Coppiaefamiglia/Conflittualit%C3%A0eseparazione/tabid/78/Default.aspx
Cordialmente
condivido quanto l hanno espresso le Colleghe.
Bene il momento di condivisione e di gioco quando il padre viene a prendere la piccola, da evitare parlare dei conflitti col suo compagno anche cambiando nome.
Data però la situazione pregressa descritta e le sue preoccupazioni sarebbe utile, dal mio punto di vista, chiedere un consulto ad uno psicologo/psicoterapeuta sistemico-relazionale, per meglio gestire le problematicità attuali e condividere con il padre la genitorialità in modo costruttivo e sereno. Dimensione che, seppur separati, rimane imprescindibile.
Se crede può leggere altro in merito al link
http://www.psicologia-benessere.it/Coppiaefamiglia/Conflittualit%C3%A0eseparazione/tabid/78/Default.aspx
Cordialmente
[#8]
Utente
Ringrazio di CUORE tutti voi DOTT. che mi avete risp.....seguirò alla lettera i vostri consigli x cercare di affrontare e far vivere al meglio questa situazione sia x me ma soprattutto x mia figlia. I miei sensi di colpa sono dati dal fatto che sono stata io a volere la separazione x vari motivi....oltre alle continue liti che riguaravano l'immaturità del compagno(che credevo maturasse con l'arrivo di un figlio),il continuo menefreghismo verso ciò che erano le mie richieste di "aiuto",di comprensione e di supporto....il suo sentirsi sempre potente xkè essere lui l'unico che portava soldi in casa...l'essere trattata con mancanza di rispetto davanti ad altre persone.....e poi....dopo la nascita di mia figlia io mi sono tipo risvegliata dall'ipnosi...cioè....io ho amato male,ho annullato me stessa per lui e lui s'è sempre approfittato di ciò! Quando sento il senso di colpa è xkè penso "cavoli ma non potevo svegliarmi prima invece di arrivare ad avere una figlia con lui x poi non voler stare più con lui?" tanti mi chiedono se la storia è recuperabile,ma anche se penso che nella vita non si può mai dire,x ora la mia risp è NO....HO SOFFERTO TROPPO...ORA HO RITROVATO ME STESSA.....non sono mai stata cosi bene...da 4 anni a questa parte.....ho sempre provato a parlare con lui...l'ho avvertito più volte...ma non ha mai voluto ascoltarmi.....e sono arrivata alla conclusione che BASTA....anche xkè le liti non facevano bene ne a me ma soprattutto alla bimba...e poi...se sto bene io sta bene pure mia figlia...ed io ultimamente stavo male...tante volte mia figlia mi vedeva per terra piangere...non riuscivo a trattenermi...poi lei mi accarezzava allora tornavo in me e asciugavo le lacrime e tiravo fuori il sorriso.......!! Dopo questo mio sfogo VI RINGRAZIO ANCORA INFINITAMENTE PER IL TEMPO CHE MI AVETE DEDICATO E SOPRATTUTTO X L'ATTESA CHE NON C'è PER NIENTE STATA!! G R A Z I E
[#10]
Gentile signora,
forse questi sensi di colpa dovrebbero essere contestualizzati e riletti in un percorso psicologico.
Per Sua figlia è fondamentale che la mamma stia bene e sia serena, in quanto figura deputata alle cure, ma anche alla protezione e all'accudimento.
Avere una mamma sofferente, arrabbiata, distratta, presa da altre questioni non è un vantaggio per Sua figlia. Quindi in un certo senso Lei ha tolto sia a se stessa sia a Sua figlia un ambiente svantaggioso, fatto di liti e di aggressività.
Lei stessa afferma che ora sta decisamente meglio, dopo anni.
Quindi La invito ad utilizzare il senso di colpa che sta provando in un modo più funzionale per Lei.
Vorrei rassicurarLa sul fatto che i figli di persone separate non sviluppano traumi o psicopatologie, come sovente si è portati a credere.
E' però decisamente importante assicurare ai figli un ambiente sereno. Se questo non sarà facile per Lei, resta fermo il suggerimento della Collega Rinella di contattare uno psicologo psicoterapeuta esperto nelle dinamiche e relazioni famigliari, eventualmente coinvolgendo anche il papà di Sua figlia.
Le faccio tanti auguri,
forse questi sensi di colpa dovrebbero essere contestualizzati e riletti in un percorso psicologico.
Per Sua figlia è fondamentale che la mamma stia bene e sia serena, in quanto figura deputata alle cure, ma anche alla protezione e all'accudimento.
Avere una mamma sofferente, arrabbiata, distratta, presa da altre questioni non è un vantaggio per Sua figlia. Quindi in un certo senso Lei ha tolto sia a se stessa sia a Sua figlia un ambiente svantaggioso, fatto di liti e di aggressività.
Lei stessa afferma che ora sta decisamente meglio, dopo anni.
Quindi La invito ad utilizzare il senso di colpa che sta provando in un modo più funzionale per Lei.
Vorrei rassicurarLa sul fatto che i figli di persone separate non sviluppano traumi o psicopatologie, come sovente si è portati a credere.
E' però decisamente importante assicurare ai figli un ambiente sereno. Se questo non sarà facile per Lei, resta fermo il suggerimento della Collega Rinella di contattare uno psicologo psicoterapeuta esperto nelle dinamiche e relazioni famigliari, eventualmente coinvolgendo anche il papà di Sua figlia.
Le faccio tanti auguri,
[#11]
Gentile Signora,
la bimba è ancora molto piccola e sicuramente sente quello che sente lei, la separazione dalla mamma, anche se per andare con il papà, diventa dolorosa e straziante, così come lo è per lei.
La fine della "genitorialità", non corrisponde mai alla fine della "genitorialità", che va comunque tutelata e favorita.
Si rivolga con fiducia ad uno Psicologo-Psicoetrapeuta per un supporto psicologico adeguato, sia per la sua salute e serenità, che per la gestione della piccolla e delle sue dinamiche di coppia.
Le allego un mio articolo, che credo tratti proprio le sue perplessità da mamma.
cari saluti ed auguri per la piccola.
http://www.valeriarandone.it/home/articoli/106-identitacomplesse
la bimba è ancora molto piccola e sicuramente sente quello che sente lei, la separazione dalla mamma, anche se per andare con il papà, diventa dolorosa e straziante, così come lo è per lei.
La fine della "genitorialità", non corrisponde mai alla fine della "genitorialità", che va comunque tutelata e favorita.
Si rivolga con fiducia ad uno Psicologo-Psicoetrapeuta per un supporto psicologico adeguato, sia per la sua salute e serenità, che per la gestione della piccolla e delle sue dinamiche di coppia.
Le allego un mio articolo, che credo tratti proprio le sue perplessità da mamma.
cari saluti ed auguri per la piccola.
http://www.valeriarandone.it/home/articoli/106-identitacomplesse
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 1.7k visite dal 11/02/2012.
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