Ansia,depressione,perdita dell'autocontrollo
avere questa sfiducia nei rapporti umani già alla tua età è davvero molto triste, e immagino come sia diffile per te cercare di avvicinarti alle persone, ed il tuo atteggiamento difensivo è piuttosto comprensibile.
Dal punto di vista clinico sembra tu soffra di un problema d'ansia, sembra un disturbo di panico con agorafobia: infatti le persone con questo problema tendono sempre ad evitare le situazioni che potrebbero "intrappolarle" (ad es una coda al supermercato, sedersi in mezzo al pubblico di un cinema, ecc), preferendo solo le "vie di fuga". Anche il guidare l'automobile può dare questa sensazione di intrappolamento
Il mio consiglio è quello di intraprendere una psicoterapia cognitivo-comportamentale, la terapia che ha mostrato di ottenere i migliori risultati a lungo termine con i disturbi d'ansia. L'associazione con la farmacoterapia aggiunge un fattore senza dubbio positivo nel processo di guarigione, e per questa avresti bisogno di una consulenza psichiatrica.
Comunque credo che la tua sofferenza meriti ben altro spazio che non quello telematico, per questo il consiglio è comunque quello di iniziare a curarti
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
il primo passo da compiere (non me ne voglia il Dott.Bulla), è quello di rivolgersi ad uno psichiatra per una corretta diagnosi, che è essenziale prima di qualsiasi trattamento. Successivamente alla diagnosi potrà farsi indicare dallo specialista le migliori opzioni terapeutiche, che non necessariamente potrebbero prevedere l'assunzione di farmaci.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
concordo col Dottor Bulla sulla necessità di affrontare il suo problema, che sembrerebbe appartenere alla sfera dei disturbi d'ansia, sia dal punto di vista psicoterapeutico che psichiatrico.
Onestamente, come il Dottor Bulla, ritengo che non esista un "primo passo" da compiere, ma andrebbero effettuati entrambi. La diagnosi medica e quella psicologica, solitamente, si integrano, anche se gli psichiatri (e non me ne vogliano gli psichiatri...) spesso affermano che esistono dei "primi passi" da fare. Se volessimo guardare il pelo, nel Suo caso, andrebbero escluse ad es alcune patologie tiroidee che possono dare sintomi simil-ansiogeni: in questo caso il medico di base può consigliarle gli esami più adatti.
Per cui, l'ideale rimane un approccio INTEGRATO psichiatrico-psicoterapeutico, cosa che anche io Le consiglio
Cordialmente
Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
come vedi la psicologia ha al suo interno mille anime, ognuna delle quali porta avanti la sua verità.
La mia risposta vuole prendere in considerazione quelle che sono le tue paure e le tue convinzioni:
- escludi la meditazione zen, lo yoga o altre attività o filosofie che hanno una qualche relazione con la religione, se sei ateo non possono esserti d'aiuto, se fossi stato credente potevano anche essere una risorsa!
- per il momento se senti di riuscire a fare a meno dei medicinali lasciali perdere, e cerca uno PSICOTERAPEUTA bravo, MA FALLO SUBITO meglio se uno PSICOANALISTA devi comprendere a fondo quella che è l'origine del tuo problema. Il problema non va RIMOSSO, ma va prima capito e poi superato, se lo elimini senza aver lavorato per comprenderlo esso si ripresenterà sotto un'altra veste tra un mese, tra due, o tra un anno!
- parla successivamente col tuo Psicoterapeuta e chiedi se è il caso di farsi inviare anche ad uno Psichiatra per una terapia farmacologica.
Un Abbraccio Grande
METTICI FORZA E MOTIVAZIONE, MI RACCOMANDO
Dott. Carlo Conti
Appignano (MC)
carloconti5@tiscali.it
SALUTI
Dr. Carlo Conti
www.spiritoepsiche.it
la sua condizione deve essere valutata da uno psichiatra che deve porre, come gia' indicato dal collega Dr. Martiadis, una diagnosi e indicarle le possibilita' di trattamento.
Il trattamento puo' essere farmacologico, psicoterapeutico, combinato.
La valutazione alla psicoterapia, per quanto le si possano dare consigli in questa sede, e' una valutazione che necessariamente deve essere fatta "de visu" ed anche l'orientamento della stessa (cognitivo comportamentale o psicoanalisi), come le e' stato indicato all'interno di queste risposte, e' una condizione che puo' essere decisa solo in sede di visita.
Pertanto, fatte tutte queste considerazioni, l'opportunita' di una visita psichiatrica le puo' consentire di mettere un po' di ordine in questa situazione.
https://wa.me/3908251881139
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Quanto alla tua paura di recarti nello studio di uno psicoterapeuta, potresti provare con la consulenza on line in modo da poterti tranquillizzare rispetto al tipo di trattamento. Per maggiori informazioni puoi visitare il mio sito dove trovi una sezione di consulenza on line.
Indelicato Dott. Mariano
idm@dottindelicato.it
www.dottindelicato.it
www.psicoterapiacoppia.it
in accordo con quanto espresso dai colleghi le consiglio una valutazione diagnostica accurata presso un Medico specializzato in Psicologia/Psichiatria con cui valutare l'opportunità di un trattamento specifico eventualmente associando la cura farmacologica al sostegno psicologico (esistono diverse scuole di trattamento tutte sostanzialmente valide per le quali spesso la differenza la può fare la "buona" relazione con il terapeuta).
L'importante è affidarsi con fiducia ad uno specialista con cui possa collaborare in modo pieno.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
come vede chi da una parte chi dall'altra, tutti i nostri interventi sono centrati attorno ad un unico obiettivo: quello di convincerla a parlarne con una persona in carne ed ossa, con uno specialista, che tra parentesi è la cosa che le fa più paura, come lei stesso afferma
Per cui si faccia coraggio, provi!
Daniel Bulla
dbulla@libero.it
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.