Ansia fisiologica e ansia patologica
Sono un giovane professionista e riflettevo su questa cosa. Prendiamo ad esempio un chirurgo che deve operare. Quando possiamo dire che la sua ansia è fisiologica e quando diventa patologica ? Pensare di poter ricevere "guai" per errore medico è una forma di ansia "normale" o patologica ? Pensare che il paziente potrebbe morire è "normale" o patologica ? Pensare di poter sbagliare ?
Insomma volevo confrontarmi sul binomio ansia fisiologica (che forse è bene avere) e ansia patologica (che secondo me sarebbe meglio non avere). Forse il confine è sottile.
Un giovane professionista ansioso
Insomma volevo confrontarmi sul binomio ansia fisiologica (che forse è bene avere) e ansia patologica (che secondo me sarebbe meglio non avere). Forse il confine è sottile.
Un giovane professionista ansioso
[#1]
gentile utente, l'ansia patologica è quella che non ti consente di portare a termine il tuo lavoro, quella che ti invalida che non ti permette di affrontare lucidamente un compito. Una dose di ansia che ti mantiene in allerta e che ti consente di impegnarti in ciòche fai senza però inficiare l'esecuzione è da considerarsi normale.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile Utente,
mi associo alla risposta del collega e, dal momento che si firma "Un giovane professionista ansioso", vorrei chiederle di dirci qualcosa di più di sè stesso, visto che mi sembra di capire che la sua domanda la riguarda in prima persona.
Che lavoro fa?
In che modo ritiene che l'ansia possa intralciare o stia già intralciando la sua performance lavorativa?
mi associo alla risposta del collega e, dal momento che si firma "Un giovane professionista ansioso", vorrei chiederle di dirci qualcosa di più di sè stesso, visto che mi sembra di capire che la sua domanda la riguarda in prima persona.
Che lavoro fa?
In che modo ritiene che l'ansia possa intralciare o stia già intralciando la sua performance lavorativa?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
"Pensare di poter ricevere "guai" per errore medico è una forma di ansia "normale" o patologica ? Pensare che il paziente potrebbe morire è "normale" o patologica ? Pensare di poter sbagliare ?"
Gentile Utente,
in tutti questi casi una giusta dose d'ansia non è solo normale ma è anche INDISPENSABILE.
Come Le ha già detto il Collega, questa ansia Le permette di sapere in anticipo che sta correndo dei rischi o che potrebbe correrli e quindi La rende più lucido su ciò che sta facendo.
Non provare ansia sana significherebbe essere incoscienti, cioè entrare in sala e non pensare ad eventuali imprevisti, incidenti, inconvenienti che potrebbero eventualmente verificarsi. Se non c'è una giusta dose d'ansia, non pensiamo a molte questioni, tante volte importanti, indispensabili.
E' come pensare di attraversare la strada senza avere un po' di ansia (che poi col tempo noi impariamo a gestire talmente bene da non sentirci più neppure ansiosi): andremmo incontro a pericoli notevoli. Vorrebbe infatti dire che non ci fermeremo a verificare se il semaforo è rosso o verde, ma -con molta incoscienza- attraverseremo incuranti. L'ansia sana è quella che ci permette di fermarci e verificare tutte le condizioni adeguate per la nostra sopravvivenza.
Oppure l'ansia prima di un esame: è normale se mi permette di superare un esame; è patologica se non mi permette di parlare, perchè -non sapendola riconoscere e gestire- nell'attesa subentra il panico!
Il confine è sottile nel senso che, ad un certo punto di attivazione (sana) dell'ansia, se non si è in grado di riconoscere uno stato fisiologico normale caratterizzato da attivazione somatica come tachicardia, sudorazione copiosa, ecc... o se la narrativa personale è tale da amplificare lo stato ansioso ("adesso tutti capiranno che sono ansioso...." oppure "tutti si stanno accorgendo del mio arrossire...") ci si spaventa e l'ansia, anzichè diminuire come normalmente avviene (es un esame in cui l'ansia è gestita bene e si è concentrati sul compito), si amplifica e -aumentando- da luogo al panico.
Un cordiale saluto,
Gentile Utente,
in tutti questi casi una giusta dose d'ansia non è solo normale ma è anche INDISPENSABILE.
Come Le ha già detto il Collega, questa ansia Le permette di sapere in anticipo che sta correndo dei rischi o che potrebbe correrli e quindi La rende più lucido su ciò che sta facendo.
Non provare ansia sana significherebbe essere incoscienti, cioè entrare in sala e non pensare ad eventuali imprevisti, incidenti, inconvenienti che potrebbero eventualmente verificarsi. Se non c'è una giusta dose d'ansia, non pensiamo a molte questioni, tante volte importanti, indispensabili.
E' come pensare di attraversare la strada senza avere un po' di ansia (che poi col tempo noi impariamo a gestire talmente bene da non sentirci più neppure ansiosi): andremmo incontro a pericoli notevoli. Vorrebbe infatti dire che non ci fermeremo a verificare se il semaforo è rosso o verde, ma -con molta incoscienza- attraverseremo incuranti. L'ansia sana è quella che ci permette di fermarci e verificare tutte le condizioni adeguate per la nostra sopravvivenza.
Oppure l'ansia prima di un esame: è normale se mi permette di superare un esame; è patologica se non mi permette di parlare, perchè -non sapendola riconoscere e gestire- nell'attesa subentra il panico!
Il confine è sottile nel senso che, ad un certo punto di attivazione (sana) dell'ansia, se non si è in grado di riconoscere uno stato fisiologico normale caratterizzato da attivazione somatica come tachicardia, sudorazione copiosa, ecc... o se la narrativa personale è tale da amplificare lo stato ansioso ("adesso tutti capiranno che sono ansioso...." oppure "tutti si stanno accorgendo del mio arrossire...") ci si spaventa e l'ansia, anzichè diminuire come normalmente avviene (es un esame in cui l'ansia è gestita bene e si è concentrati sul compito), si amplifica e -aumentando- da luogo al panico.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 09/02/2012.
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Approfondimento su Ansia
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