Dipendenza da eroina

Salve,
ho provato a fumare eroina per due volte. Quando scatta il meccanismo della dipendenza? Forse non ha senso fare questa domanda. Già il fatto di farla forse è preoccupante. Cosa devo fare per evitare di ricaderci? Ho preso un appuntamento da una psicologa.
Grazie
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gent.mo Signore, la sua situazione si situa al secondo stadio della prevenzione, quello in cui l'interessato e' entrato in contatto con la sostanza ma non e' ancora dipendente
Il consiglio che devo darle e' cercare un aiuto da uno psicologo psicoterapeuta con sollecitudine. L'eroina si lega ai recettori nervosi e li distrugge. Non e' il caso di stare a guardare mentre cio' accade!
Esistono molti Centri specializzati dove trovera' colleghi esperti che potranno informarLa di tutto e orientarLa al meglio!
I migliori saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Si diventa dipendenti usando. Non esistono segnali d'allarme che consentano alla persona di conoscere il momento esatto in cui il fenomeno biologicamente prende forma, semplicemente segnali a posteriori. Esiste una condizione di pre-dipendenza che può essere descritta, il problema è che le persone non richiedono intervento in questa fase, ma in quella successiva.
L'eroina non è una sostanza destinata a rimanere in equilibrio con il cervello per lungo tempo, né a poter essere gestita con un uso saltuario per lungo tempo, cosa che in teoria ridurrebbe il rischio di dipendenza.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Le hanno gia' risposto adeguatamente.
Desideravo chiederle, cosa prova fumando eroina , che sensazioni, emozioni e fantasie le procura ?
Fa uso di altre sostanze e/ o soffre di altre dipendenze, come quella da cibo, sesso, internet l gioco d' azzardo?
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Salve,
grazie per avermi risposto. Sono una ragazza di 26 anni e mi trovo in un periodo particolarmente fragile. I motivi sono tanti e nessuno. Sono una persona molto sensibile e ora mi trovo in difficoltà. Per quanto riguarda le altre dipendenze, mi sento di dire che sono attratta da tutto ciò che mi porta in un'altra realtà: alcool, altre droghe come cocaina, sonno per molte ore, mancanza di nutrimento, sesso occasionale.
Mi rendo conto che cerco tutto ciò che mi fa stare male. Queste sostanze o situazioni, se non al momento, mi fanno stare male dopo.
Per quanto riguarda l'eroina, mi ci sono avvicinata in una giornata triste perché il mio coinquilino ne fa uso (a questo punto deduco che lui ne abbia fatto uso spesso e che ne sia ancora dipendente anche se mente e si nasconde).
Ho cercato aiuto subito, forse perché una parte di me è lucida e si rende conto che sto attraversando un periodo complicato.
Quest'estate, poi, sono stata operata a una spalla e mi hanno dato forti dosi di morfina. C'è qualche legame?
Grazie del vostro aiuto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile ragazza,
Credo che una consulenza de visu ed eventualmente una psicoterapia potreebbe far ordine tra quello che la fa star bene solo momentaneamente e quello che la far star male sempre .
Sembra esserci un disagio d fondo, tra tristezza e difficolta' nella gestione delle situazioni, che potrebbe farla camminare accanto al baratro delle dipendenze.
Da qui' sono solo ipotesi.
Saluti
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Utente
Utente
Questo disagio di fondo come lo curo? So che c'è perché c'è sempre stato, fin da piccola e ora sta aumentando sempre di più. Non riesco più a controllarlo. Fumando eroina ho provato un senso di distacco dalle emozioni e dalle situazioni. Questo non mi fa impazzire. In più mi sono anche sentita un pò male. Non ho capito bene il suo effetto. In ogni caso, già il fatto che l'abbia provata per la seconda volta è un campanello d'allarme. Vorrei riuscire a dire di no la prossima volta. Non vorrei che inconsciamente abbia cercato una sostanza del genere perché non ho obiettivi e per insicurezza. Sono arrivata a pensare che l'eroina potrebbe essere un obiettivo almeno, qualcosa per cui vivere. L'altra parte di me, però, chiede aiuto (forse perché ho bisogno di attenzioni).
Non sto più capendo molto o, forse, sto capendo troppo. Un percorso che risolva i problemi di base quale sarebbe?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Potrebbe essere la psicoterapia.
Le emozioni non vanno messe sotto spirito, ma ascoltate ed analizzate, anche le piu' destruenti e dolorose per la psiche.
Non puo' trovare strategie per farle appartenere ad altro da lei, non dura a molto e non e' risolutivo.
Cari saluti
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Utente
Utente
Sì ne sono consapevole,
grazie del consiglio.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Lieta di esserle stata d' aiuto.
Saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

"Sono arrivata a pensare che l'eroina potrebbe essere un obiettivo almeno, qualcosa per cui vivere. "

Non può funzionare, non perché sia sbagliato pensare di utilizzare una sostanza come strumento, per le medicine funziona spesso e infatti si sta meglio.
Il problema è che con queste sostanze si produce un danno nel tempo e solitamente con il tempo una dipendenza, che NON è reversibile senza terapia a lungo termine.

Non necessariamente il disagio in questione è il motore che spinge a provare sostanze, può però essere una ragione per utilizzarle da subito in maniera abituale e questo facilita lo svilupparsi della dipendenza. La dipendenza NON è un disagio, né un modo sbagliato di usare le droghe, è una modificazione cerebrale stabile che è conseguenza dell'uso di sostanze, per qualsiasi motivo sia iniziato e proseguito.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
se sta chiedendo aiuto significa che c'è una parte di lei che ha già capito che l'eroina e le sostanze in genere non sono una risposta funzionale ai suoi bisogni, ma il rischio è che con il ripetersi dell'assunzione si instauri la dipendenza.
Le consiglio di rivolgersi allo Spazio Giovani presso il Consultorio Familiare qui trova i rifermenti per prendere contatti per un primo colloquio:

http://guidaservizi.saluter.it/NV_Online/nv_luogdetails.aspx?Luog_Code=323&Prest_Nome=Assistenza+e+consulenza+per+giovani&Prest_Code=42

Ci faccia sapere se incontra difficoltà nell'avere un primo appuntamento a Bologna c'è una rete molto capillare di servizi di prevenzione.
Se ci sono altri dubbi o perplessità da parte sua l'ascoltiamo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#12]
Utente
Utente
Grazie per il vostro aiuto. Ho iniziato ad andare da una psicoterapeuta per risolvere il mio disagio. Dopo alcuni giorni dall'assunzione di eroina, mi sono capitati due episodi di dissociazione e di mancanza di senso della realtà, con relativo "attacco di panico". Sono andata anche da uno psichiatra che mi ha detto che questi fenomeni, in alcuni soggetti, sono indotti dalla sostanza, anche a distanza di giorni.
Potete confermare? Io, ovviamente, continuerò con la psicoterapia, perché, dietro a questi miei atteggiamenti "trasgressivi", c'è un nucleo depressivo su cui bisognerà lavorare. Questo è ciò che sostengono lo psicoterapeuta e lo psichiatra e anch'io mi rendo conto che c'è un disagio profondo.
Grazie per l'ascolto
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
è molto importante che lei sia riuscita ad individuare due specialisti a cui far riferimento, ora è necessario instaurare con loro un rapporto di fiducia, cercare conferme e/o smentite alle loro affermazioni può alimentare ansia e confusione e non credo che lei abbia bisogno di questo.
La consulenza on line non può e non deve sostituirsi al colloquio diretto con lo specialista.
Ci tenga aggiornati se lo desidera sull'evoluzione del percorso terapeutico qualora dovessero insorgere difficoltà proveremo a fornirle ulteriori indicazioni.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

" Io, ovviamente, continuerò con la psicoterapia, perché, dietro a questi miei atteggiamenti "trasgressivi", c'è un nucleo depressivo su cui bisognerà lavorare. "

Questo chi lo ha stabilito ? Perché la depressione che porta alla trasgressione e all'uso di stupefacenti lo vedo illogico.

Rispetto all'uso di eroina però non mi sembra abbia preso posizione. Dopo aver saputo che corre il rischio di dipendenza senza poterci nel caso intervenire per riprendere il controllo, lo sta però proseguendo. Quindi il senso del consulto qual'era ?
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Utente
Utente
Dr Matteo Pacini,
forse non mi sono spiegata bene. Non penso che sia la depressione a creare atteggiamenti trasgressivi o ad usare stupefacenti. Dico solo che, in me, esistono questi atteggiamenti, che, forse, devo solo incanalare in un modo più produttivo per me. La depressione è un altro discorso, ma probabilmente esiste, dato che non sto mai bene, o, per lo meno, sono molto rari quei momenti di benessere.
Per quanto riguarda l'utilizzo di eroina posso solo dire che mi ha spaventato l'effetto che ha fatto a posteriori. Non l'ho più utilizzata infatti. Ma dato che ho la tendenza a fare il contrario di quello che affermo o delle regole che mi impongo, ci vado cauta con le affermazioni. Io non sono uno psichiatra né uno psicoterapeuta, ma, evidentemente, se una persona afferma una cosa e poi la continua a trasgredire, dovrebbe fare un percorso per comprenderne i motivi o cercare delle chiavi.
In più io, ogni volta che prendo una sostanza, lo faccio sia per curiosità, ma anche per farmi del male perché, probabilmente, conosco solo questi meccanismi e cerco di star bene, attraverso lo stordimento. Poi, il giorno dopo, invece di stare meglio, sto peggio.
Il senso del consulto, dunque, era partito dall'eroina e da un rischio di dipendenza, ma, poi è andato un pò oltre.
In ogni caso la sostanza penso che abbia tirato fuori delle cose che io avevo già dentro di me. (cioè quel senso di dissociazione, la confusione tra realtà e sogno...sono cose su cui rifletto da anni e tra le quali mi dibatto ogni giorno)
Non so se sono stata chiara dato che ho molti pensieri e sensazioni contrastanti dentro di me.
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Utente
Utente
"In più io, ogni volta che prendo una sostanza, lo faccio sia per curiosità, ma anche per farmi del male perché, probabilmente, conosco solo questi meccanismi e cerco di star bene, attraverso lo stordimento. Poi, il giorno dopo, invece di stare meglio, sto peggio".

Di sicuro mi farà notare la contraddizione che c'è tra farsi del male e cercar di star bene....
Mi spiego meglio: in quel momento penso che quel mezzo mi faccia stare meglio, poi, il giorno dopo, sto peggio perché sono punto e a capo.
Questo succede con le sostanze, con il sesso, con il sonno prolungato, con la mancanza di cibo,....
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Certamente, capisco, era un modo per dire che appunto la gestione del suo disagio, comunque esso sia definito e gestito, non necessariamente ha e avrà qualcosa a che vedere con l'andamento dell'uso di eroina. Quest'ultima sostanza è in grado di indurre in personalità tra loro diverse della stessa conseguenza nel tempo, ovvero la dipendenza.

Che prenda le sostanze per farsi del male direi che è un modo di dire e niente più, la sua idea è ovviamente contraria. Il problema sta nel fatto che le sostanze inducono il cervello a ripetere l'uso (e questo dipende dalla sostanza), e questo legame si sviluppa per l'effetto immediato e non per quello finale che valuta a freddo il giorno dopo.

Il fatto di ricercare stimoli con un senso di vuoto in assenza di uno di questi stimoli è un tipo di funzionamento cerebrale noto, e predispone sicuramente a sperimentare sostanze. L'effetto finale, cioè di correggere alcuni aspetti che le producono disagio, può essere prodotto immediatamente o nel tempo. Le sostanze che lo producono immediatamente purtroppo hanno l'effetto di indurre un legame che poi va al di là delle intenzioni, e non si può più gestire, neanche "troncando" l'uso.
Il fatto che dopo aver preso una sostanza ne abbia subito dopo un effetto negativo è tipico di alcune strutture cerebrali, che sentono molto la sostanza e per farlo utilizzano risorse che mancano subito dopo, per poi ricostituirsi. Nel tempo non si ricostituiscono se non molto lentamente.