Complesso di elettra
Salve a tutti dottori, avrei bisogno di una vostra opinione.
Partiamo dal presupposto che ho 19 anni, e che sono stato fidanzato 4 anni con una ragazza che tutt'ora ritengo speciale. All'epoca in cui ci innamorammo eravamo molto piccoli e avevamo solo 14 anni abbiamo vissuto i primi 2 anni in modo molto intenso, dandoci tutto l'amore possibile e senza mai annoiarci. Poi un bel giorno susccesse un evento che ha segnato per sempre o comunque fino ad ora la nostra relazione, i suoi genitori si sono separati e lei ha sofferto moltissimo per questa situazione. I successivi 2 anni sono stati un continuo tira e molla, ci siamo lasciati varie volte, premetto che i primi 2 anni è capitato di lasciarci per colpa e volere mio, mentre gli ultimi 2 è stata lei molto spesso a prendere la decisione e dopo aver provato a stare con un altro, si rendeva subito conto di volere me, e quindi mi richiamava. Ora a distanza di 4 anni mi ha lasciato nuovamente, è in cura da una psicologa, che le ha detto di notare in lei il cosiddetto complesso di elettra, in quanto il padre sin da quando era piccola non l'ha mai degnata di una carezza, è sempre stato molto distante, è stato un giocatore e ha avuto molti problemi con la madre. In questi ultimi 2 anni le sono sempre stato vicino, nonstante i suoi alti e bassi, annullandomi molto spesso, e non parlando di situazioni che magari non mi andavano, ma essendo lei molto stressata, piangendo continuamente non volevo crearle altri disagi e problemi. Ho cercato di fare tutto quello che potevo, in qualsiasi posto o momento mi chiedesse di accompagnarla o di farle compagnia non mi sono mai tirato indietro, e rifarei tutto altre mille volte. Tuttavia questi ultimi 2 anni non siamo stati molto bene insieme, non ricordo più un bacio che ci siamo dati in 2 anni, facciamo l'amore sporadicamente, 1 volta ogni 3 4 mesi, mi diceva continuamente che era annoiata che stavamo insieme ormai come 2 amici, cosa che avevo ovviamente capito anche io e che non potevamo continuare a stare insieme soprattutto dopo aver scoperto di essere affetta da questo complesso di elettra. Ora sono 3 giorni che ci siamo lasciati e lei non fa altro che mandarmi messaggi, e chiamarmi, dice che non vuole fare passi falsi, che vorrebbe stare con me perche si sente protetta e le do calore, dice che non può stare senza di me. Ma tutte queste cose me le ha sempre dette ogni volta che mi ha lasciato poi appena torniamo insieme 2 giorni e dimentica tutto e si ritorna nella stessa routine. Usciamo piu volte a settimana e a volte andiamo al cinema altre volte in pizzeria, a volte usciamo con gli amici altre volte abbiamo fatto passeggiate...insomma non stiamo sempre chiusi in casa. Ho paura di tornare insieme per questi motivi e ho paura che lei mi chiami solo perchè ha questo rapporto morboso con me, ha sempre cercato una devozione assoluta, e non so quanto sia giusto sentirci, visto che a seconda della dottoressa lei dovrebbe imparare a stare da sola prima. Grz in anticipo
Partiamo dal presupposto che ho 19 anni, e che sono stato fidanzato 4 anni con una ragazza che tutt'ora ritengo speciale. All'epoca in cui ci innamorammo eravamo molto piccoli e avevamo solo 14 anni abbiamo vissuto i primi 2 anni in modo molto intenso, dandoci tutto l'amore possibile e senza mai annoiarci. Poi un bel giorno susccesse un evento che ha segnato per sempre o comunque fino ad ora la nostra relazione, i suoi genitori si sono separati e lei ha sofferto moltissimo per questa situazione. I successivi 2 anni sono stati un continuo tira e molla, ci siamo lasciati varie volte, premetto che i primi 2 anni è capitato di lasciarci per colpa e volere mio, mentre gli ultimi 2 è stata lei molto spesso a prendere la decisione e dopo aver provato a stare con un altro, si rendeva subito conto di volere me, e quindi mi richiamava. Ora a distanza di 4 anni mi ha lasciato nuovamente, è in cura da una psicologa, che le ha detto di notare in lei il cosiddetto complesso di elettra, in quanto il padre sin da quando era piccola non l'ha mai degnata di una carezza, è sempre stato molto distante, è stato un giocatore e ha avuto molti problemi con la madre. In questi ultimi 2 anni le sono sempre stato vicino, nonstante i suoi alti e bassi, annullandomi molto spesso, e non parlando di situazioni che magari non mi andavano, ma essendo lei molto stressata, piangendo continuamente non volevo crearle altri disagi e problemi. Ho cercato di fare tutto quello che potevo, in qualsiasi posto o momento mi chiedesse di accompagnarla o di farle compagnia non mi sono mai tirato indietro, e rifarei tutto altre mille volte. Tuttavia questi ultimi 2 anni non siamo stati molto bene insieme, non ricordo più un bacio che ci siamo dati in 2 anni, facciamo l'amore sporadicamente, 1 volta ogni 3 4 mesi, mi diceva continuamente che era annoiata che stavamo insieme ormai come 2 amici, cosa che avevo ovviamente capito anche io e che non potevamo continuare a stare insieme soprattutto dopo aver scoperto di essere affetta da questo complesso di elettra. Ora sono 3 giorni che ci siamo lasciati e lei non fa altro che mandarmi messaggi, e chiamarmi, dice che non vuole fare passi falsi, che vorrebbe stare con me perche si sente protetta e le do calore, dice che non può stare senza di me. Ma tutte queste cose me le ha sempre dette ogni volta che mi ha lasciato poi appena torniamo insieme 2 giorni e dimentica tutto e si ritorna nella stessa routine. Usciamo piu volte a settimana e a volte andiamo al cinema altre volte in pizzeria, a volte usciamo con gli amici altre volte abbiamo fatto passeggiate...insomma non stiamo sempre chiusi in casa. Ho paura di tornare insieme per questi motivi e ho paura che lei mi chiami solo perchè ha questo rapporto morboso con me, ha sempre cercato una devozione assoluta, e non so quanto sia giusto sentirci, visto che a seconda della dottoressa lei dovrebbe imparare a stare da sola prima. Grz in anticipo
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"è in cura da una psicologa, che le ha detto di notare in lei il cosiddetto complesso di elettra, in quanto il padre sin da quando era piccola non l'ha mai degnata di una carezza, è sempre stato molto distante..."
Gentile Utente,
questa è una delle possibili spiegazioni, ma neppure la più attendibile. Mi spiego meglio. E' attendibile il fatto che la tua ragazza forse (perchè in realtà noi siamo pieni di risorse) ha sofferto per la carenza di cure paterne (ma non sappiamo se tale funzione sia stata in qualche maniera ricoperta da qualcun altro).
Il rapporto con il genitore eterologo è importante per lo sviluppo dell'identità sessuale, per la percezione di sè come ragazza desiderabile, ecc... Se il papà non è stato affettuoso, riconoscendo alla figlia un valore personale, o un ruolo femminile (es la gelosia, ma anche la fatica del papà verso la figlia che diventa una ragazza e poi una donna), potrebbero esserci conseguenze in termini di riconoscimento della propria femminilità o amabilità, ma non è sempre detto.
E poi il complesso di Elettra (o di Edipo per i maschietti) non è un concetto oggi scientificamente spiegato e supportato da prove. Bisogna autoconvincersene. Probabilmente la tua ragazza ha sofferto per la separazione dei genitori, ma bisogna capire in che termini, quale narrativa lei ha in mente (cioè dirsi di essere sfortunati a destinati a sviluppare una psicopatologia perchè i genitori sono divorziati è una trappola che fa proprio cadere in un disagio psicologico).
Per quale ragione è in cura da uno psicologo?
Gentile Utente,
questa è una delle possibili spiegazioni, ma neppure la più attendibile. Mi spiego meglio. E' attendibile il fatto che la tua ragazza forse (perchè in realtà noi siamo pieni di risorse) ha sofferto per la carenza di cure paterne (ma non sappiamo se tale funzione sia stata in qualche maniera ricoperta da qualcun altro).
Il rapporto con il genitore eterologo è importante per lo sviluppo dell'identità sessuale, per la percezione di sè come ragazza desiderabile, ecc... Se il papà non è stato affettuoso, riconoscendo alla figlia un valore personale, o un ruolo femminile (es la gelosia, ma anche la fatica del papà verso la figlia che diventa una ragazza e poi una donna), potrebbero esserci conseguenze in termini di riconoscimento della propria femminilità o amabilità, ma non è sempre detto.
E poi il complesso di Elettra (o di Edipo per i maschietti) non è un concetto oggi scientificamente spiegato e supportato da prove. Bisogna autoconvincersene. Probabilmente la tua ragazza ha sofferto per la separazione dei genitori, ma bisogna capire in che termini, quale narrativa lei ha in mente (cioè dirsi di essere sfortunati a destinati a sviluppare una psicopatologia perchè i genitori sono divorziati è una trappola che fa proprio cadere in un disagio psicologico).
Per quale ragione è in cura da uno psicologo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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Per approfondimenti sul complesso di Edipo/Elettra:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1640-edipo-complesso-da-superare-o-mito-da-sfatare.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1640-edipo-complesso-da-superare-o-mito-da-sfatare.html
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Utente
Perchè non riusciva ad accettare che il padre avesse lasciato la madre, perchè ha sempre desiderato vivere in una famiglia unita, perchè la madre più volte ha tentato il suicidio non accettando l'abbandono del marito e a cui lei ha sempre assistito. Per tutti questi motivi decise di farsi seguire da una psicologa, perchè non riusciva piu a viversi il nostro rapporto come voleva non avevamo piu una vita sessuale e non c'era complicità. Anche in questo momento lei mi ha scritto che non ci siamo lasciati perchè non ci amiamo, ma perchè a causa di questo suo problema non riusciamo a viverci il nostro amore...non so cosa pensare.. se mi ama davvero o se invece pensa di amarmi perchè le sto sempre vicino in ogni situazione e in ogni problema...Insomma se uno ama per due anni non da un bacio all'altra persona? anzi rifiuta ogni approccio ogni abbraccio...non lo so..
[#4]
Tieni presente che non dev'essere affatto facile vedere la mamma che tenta una o più volte di suicidarsi perchè il marito vuole lasciarla. Le separazioni non sono mai facili per nessuno, ma ci sono altre strategie da attuare prima di pensare di farsi fuori. Questo significa che stiamo parlando di una signora particolarmente fragile e in difficoltà.
In questa circostanza indubbiamente la tua ragazza fa fatica.
Saluti,
In questa circostanza indubbiamente la tua ragazza fa fatica.
Saluti,
[#6]
Gentile ragazzo,
io non so che tipo di diagnosi abbia posto la Collega, nè il tipo di trattamento che sta portando avanti, anche se intuibile dalle informazioni che hai fornito.
Bisognerebbe conoscere un po' meglio la situazione per sbilanciarsi in merito, fermo restando che siamo nell'ambito del consulto on line.
Per quale ragione la psicologa ha detto che ora non può viversi nessuna storia... questa ragazza è dipendente da te? che cosa vuol dire che deve imparare a stare da sola e perchè dovrebbe imparare a stare da sola?
io non so che tipo di diagnosi abbia posto la Collega, nè il tipo di trattamento che sta portando avanti, anche se intuibile dalle informazioni che hai fornito.
Bisognerebbe conoscere un po' meglio la situazione per sbilanciarsi in merito, fermo restando che siamo nell'ambito del consulto on line.
Per quale ragione la psicologa ha detto che ora non può viversi nessuna storia... questa ragazza è dipendente da te? che cosa vuol dire che deve imparare a stare da sola e perchè dovrebbe imparare a stare da sola?
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Utente
perchè le ha detto che è in un certo senso drogata d'amore, cioè ha costantemente bisogno di una persona al suo fianco, perchè non riesce a stare da sola, che subito si cerca un'altra persona che magari conosce da poco e questo per una scarsa autostima e per un bisogno di una persona che la sostenga..
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Utente
cosi è esattamente come lei si sente, come si è comportata e come è stata negli ultimi 2 anni... http://www.benessere.com/psicologia/arg00/dipendenza_affettiva.htm
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Mi pare sensato l'obiettivo terapeutico di rendere autonoma e indipendente questa ragazza.
Uno dei problemi lamentati dai parenti dei pazienti è quello di non riconoscere più il proprio congiunto.... in realtà, cambiando il paziente a seguito di una psicoterapia, si modifica inevitabilmente anche il ruolo del parente/fidanzato.
In altre parole se questa ragazza è dipendente da te (o malata d'amore) deve imparare a dipendere sempre meno fino a stare meglio.
Inevitabilmente tu sentirai di aver perso un po' il controllo su questa relazione, ma anche il ruolo che avevi prima (centrale nella vita di questa ragazza).
Un cordiale saluto,
Uno dei problemi lamentati dai parenti dei pazienti è quello di non riconoscere più il proprio congiunto.... in realtà, cambiando il paziente a seguito di una psicoterapia, si modifica inevitabilmente anche il ruolo del parente/fidanzato.
In altre parole se questa ragazza è dipendente da te (o malata d'amore) deve imparare a dipendere sempre meno fino a stare meglio.
Inevitabilmente tu sentirai di aver perso un po' il controllo su questa relazione, ma anche il ruolo che avevi prima (centrale nella vita di questa ragazza).
Un cordiale saluto,
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 4k visite dal 05/02/2012.
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