Per paura di perdere qualcosa d'indispensabile più tosto se ne priva per primo

Il mio uomo ha avuto un'infanzia dolorosa e non riesce ad aprirsi completamente all'amore,non ha fiducia nelle persone, si aspetta sempre il peggio.Lui mi ama immensamente, me l'ha dimostrato in tanti modi e situazioni, ma ha sempre paura di continuare. Conseguenza i nostri 3 anni insieme sono stati pieni di litigi per cose futili, per me risolvibili ma lui ogni volta cadeva in uno stato d'animo deleterio per lui e noi. Ho provato in tanti modi a dimostrargli che ci sarò sempre e che lo amo. Per paura di perdere qualcosa d'indispensabile più tosto se ne priva per primo, anche costringendosi. Una persona che non aveva mai conosciuto l'amore e finalmente lo incontra può costringersi poi a vivere senza?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Alla sua domanda non so rispondere, ma per dare la possibilità al suo compagno di elaborarsi l'accaduto e, soprattutto il suo doloroso passato, la figura professionale più idonea è lo psicologo-psicoterapeuta.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Una persona che non aveva mai conosciuto l'amore e finalmente lo incontra può costringersi poi a vivere senza? "

Gentile Utente,

se ho capito bene quello che succede al Suo compagno e il suo modo di essere e di "funzionare" è possibile, perchè le esperienze precoci possono talvolta lasciare il segno, soprattutto se non sono poi nel tempo corrette, ma rimangono apprendimenti di schemi disfunzionali.

Mi spiego meglio:
"non ha fiducia nelle persone, si aspetta sempre il peggio"

Se la modalità di conoscenza del Suo compagno è stata questa e l'ha fatta propria, quindi è uno schema automatico e pervasivo di conoscenza del mondo e di relazionarsi con gli altri, è vero che potrà modificarla in futuro ma con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta.
Perchè? perchè tali schemi, essendo automatici e inconsapevoli, non vengono praticamente riconosciuti dalla persona che li mette in atto e pertanto se ne renderà conto solo se segnalati da qualcuno o incontrando difficoltà relazionali.

Inoltre è importante ricordare che questo schema di "sfiducia" verso gli altri è messo in atto da parecchio tempo e per modificarlo ci vorrà del tempo.

Le persone che sentono, pensano e si comportano in questa maniera provano molta paura nelle relazioni perchè è mancata quella fiducia di base che ha permesso di poter sperimentare una relazione in cui la figura significativa era prevedibile e disponibile. Cioè hanno sperimentato che quando si affezionano a qualcuno e si fidano, sistematicamente poi sono delusi o vengono lasciati, o vengono traditi. Quindi dal loro punto di vista è sensato essere così. E dal loro punto di vista è ovvio aspettarsi di essere lasciati. Non so se sia il caso anche del Suo compagno, ma in genere chi ha avuto una storia del genere sa bene come attuare quelle dinamiche e situazioni che spingono l'altra persona a lasciarli, in modo tale da attuare proprio lo schema conosciuto ma temuto. Infatti è Lei ora che ci sta scrivendo, perchè con buona probabilità il Suo compagno sta mettendo in atto con Lei tali dinamiche.

Deve essere chiaro, tuttavia, che non si attuano per cattiveria o insensibilità, ma proprio perchè è uno schema, sebbene disfunzionale, conosciuto molto molto bene e attuato in modo inconsapevole e automatico.

Infine, per rispondere alla Sua domanda: sì, potrebbe costringersi a vivere senza, per quanto sia dolorosissima questa "scelta", ma proprio perchè incapace di attuarne un'altra.

Vuole dirci cosa intende per "un'infanzia dolorosa"?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Si, avete capito in pieno tutto, per me leggere è stato doloroso in quanto si è sgretolata la mia unica speranza "che lui si aggrappasse a questo amore". A 7 anni gli è morto il padre, ultimo figlio, e più piccolo di 18 anni dai fratelli. Ogniuno ha dovuto prendere la propria strada per aiutare la mamma, lui è rimasto solo, aveva un amichetto ma è morto dopo nemmeno un anno che era morto il padre, a 17 anni la madre si è ammalata gravemente, da allora vive lontano da lui per bisogno di cure mediche giornaliere. Non si è mai legato a nessuno, dopo anni di amicizia si è avvicinato a me. Lo stimo come persona e gli voglio davvero bene, ma sono cosciente che da sola non posso aiutarlo.
Vi ringrazio del tempo dedicatomi, e vi saluto cordialmente.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Non è detto che Lui si stia aggrappando a questo amore.

E' probabile che i suoi sentimenti siano sinceri, ma la DIFFICOLTA' maggiore è legata al modo di elaborare le informazioni che provengono dall'esterno e risistemarle tenendo conto delle proprie memorie.

Se quest'uomo ha avuto una vita, come avevamo previsto, con perdite di persone significative (il papà) dalle quali normalmente ci aspettiamo vicinanza, amore, protezione per sempre (se prova a pensarci anche noi adulti possiamo essere in difficoltà davanti alla morte dei genitori o di persone molto care, figuriamoci un bimbo di 7 anni che vede "eterni" i genitori e che quindi si sarà sentito tradito ma anche in colpa, dicendosi "Il papà è andato via perchè io sono stato cattivo o ho fatto qualcosa di male"!) mi pare chiaro che lo schema memorizzato sia quello di un probabile o possibile abbandono o tradimento.

E forse, una volta incontrata una persona come Lei, quest'uomo fa fatica perfino a credere che possa trattarsi di un sentimento autentico...

Un percorso psicoterapico potrebbe essere indicato con tali premesse.

Eventualmente ci faccia sapere.

Buona giornata,
[#5]
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo Dr.ssa Pileci. Lui non ammette di avere queste difficoltà e quindi sarà difficile per me avvicinarlo ad un percorso psicoterapeutico, ma ci proverò.
Le auguro di trascorrere una buona giornata.
[#6]
Utente
Utente
Ho dimenticato di chiederle se mi potrebbe indicare un mio comportamento da seguire.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Pur con i limiti di un consulto on line e parlando di una terza persona, si potrebbe ipotizzare -anche in virtù del fatto che si sono verificati lutti e perdite di persone importanti dal punto di vista affettivo- un modo di organizzare la conoscenza e l'esperienza simile a quello delle persone depresse, a grandi linee caratterizzato dagli aspetti che già abbiamo nominato, ma anche da una enorme difficoltà a chiedere aiuto. Quindi è comprensibile non solo la negazione di avere una sorta di punto debole nelle relazioni e negli affetti, ma anche la difficoltà a rivolgersi allo specialista per poter cambiare.

In linea molto generale:

- orientare l'attenzione del Suo compagno sugli aspetti positivi della realtà
- lasciare spazio ad argomenti di conversazione vivaci e interessanti
- dimostrare il proprio apprezzamento e la propria considerazione
- incoraggiare con delicatezza ad aprirsi e a confidarsi

- NON sollecitare troppo

Un cordiale saluto,
[#8]
Dr. Antonio Raia Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 140 5
Gentile utente,
ho letto con attenzione la sua storia.
Mi rendo conto che è una situazione difficile da vivere.
Comunque sia è fondamentale che, come lei, anche il suo uomo arrivi a ravvedere che qualcosa non va.
Ma da quanto lei ha scritto mi sembra di intendere che la sua preoccupazione maggiore è di essere lasciata da questo uomo. Per questo motivo sarebbe utile accogliere anche la sua domanda di sofferenza legata al fatto che questa relazione potrebbe finire.
Per esperienza professionale bisogna sempre leggere una condizione problematica di coppia prendendo in esame entrambe le posizioni soggettive dei membri.
Per tale motivo riterrei opportuno che lei incontrasse uno psicologo per analizzare anche la sua posizione soggettiva.
Nella speranza di esserle stato un minimo di aiuto,
le auguro una buona giornata.
Antonio Raia
www.psicologibenevento.it

Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
mi sembra di capire che Lei si è concentrata sul disagio del suo compagno forse sottovalutando le ricadute che esso può avere sia all'interno del rapporto di coppia sia per lei stessa. In questo senso concordo con le indicazioni del dr.Raia nel consigliarLe un colloquio individuale con uno Psicologo-Psicoterapeuta, è importante che Lei abbia l'opportunità di sperimentare modalità relazionali alternative ed efficaci all'interno dello "spazio terapeutico", al fine di avviare un processo di cambiamento anche nella relazione di coppia.
A tal proposito Le consiglio la lettura di questo articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> per me leggere è stato doloroso in quanto si è sgretolata la mia unica speranza "che lui si aggrappasse a questo amore"
>>>

Abbandoni il luogo comune, purtroppo molto diffuso, che l'amore possa curare i problemi psicologici, perché non è così. Prima riuscirà a farlo, prima uscirà dal ruolo di salvatrice che evidentemente si è data e prima riuscirete, forse, a mettervi nel corretto ordine di idee: se c'è un problema psicologico, è con lo psicologo che va risolto.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#11]
Utente
Utente
Non ho mai pensato ai suoi problemi psicologici, ero troppo concentrata su di me, me ne sono resa conto da poco e credo sia troppo tardi, perchè lui si è fatto un'idea sbagliata di me e adesso ha deciso di chiudere definitivamente.
Non ho la presunzione di poterlo salvare, è una cosa troppo grande per me che sono solo una donna innamorata.
Nonostante i nostri problemi siamo stati bene ed è nato davvero un grande amore, uno di quelli che vale la pena provarle tutte.
Adesso come posso fare, senza urtare la sua sensibilità, a rimediare ai miei errori?
Vi ringrazio del tempo dedicatomi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora, era prevedibile che il Suo compagno -proprio per le caratteristiche psicologiche ipotizzate sopra- potesse reagire in questa maniera.

Ma Lei a quali errori vorrebbe rimediare?
[#13]
Utente
Utente
Mi ha chiaramente detto di non sentirsi capito, considerato, apprezzato, di non parlare di problemi basilari della vita. Ed è vero, l'ho fatto, adesso non crede più nelle mie parole, vorrei che mi veda realmente come sono, farmi capire.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Non crede che questi possano essere atteggiamenti tipici di una persona che ragiona come abbiamo ipotizzato sopra?

E poi, pur comprendendo la situazione ovvero il Suo innamoramento per quest'uomo, Lei vuole questo da una relazione? Oppure vorrebbe una persona disposta a capire come è Lei davvero?

Il senso di ciò che voglio dirLe è che sembra quasi un atteggiamento, il Suo, da crocerossina: se quest'uomo ha fatto la Sua scelta -per quanto dolorosa si per Lei- non ha senso espiare una colpa. Perchè lui non tornerà.

Ha invece molto senso, eventualmente, capire come mai Lei ha bisogno di relazioni del genere. Questo può farlo con uno psicologo psicoterapeuta.

Cordiali saluti,
[#15]
Utente
Utente
Ho capito bene il senso delle sue parole, sarà difficile assimilare il tutto ma devo farlo per il mio bene, cercherò di pensare a me. La ringrazio.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Per stare bene la priorità è proprio Lei e il Suo benessere e rinegoziare ciò che vuole da una relazione.
Se sente che da sola non riesce, uno specialista può sicuramente darLe una mano.

Le faccio tanti auguri,
[#17]
Utente
Utente
Grazie ancora.