Cos e' l'omofobia

Salve gentili dottori, vorrei avere chiarezza circa l'omofobia.. ho letto che sono persone che hanno avversione o sentimenti negativi verso gli omosessuali o lesbiche, con manifestazioni violente insulti e altro, e ho letto anche che sono stati fatti dei test a persone cosi dette "anti-gay" che guardavano film etero lesbo e gay.. e che in quelle gay con un dispositivo al pene le persone con l omofobia avevano un ingrossamento del pene...sostengono sia una omosessualita' repressa...quindi chi e' omofobico sa di essere gay infondo e lo nasconde? io mi chiedo allora, se a una persona eterosessuale non piace guardare due persone dello stesso sesso fare del sesso o si trova un po' a disagio con una persona gay,ma non prova odio o altro vuol dire che e' omofobico?e quindi haomosessualita' latente? che differenza c e' in fine tra omofobia e omofobia interiorizzata? spero di avere chiarimenti e vi ringrazio in anticipo.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 130
gentile ragazzo credo che ci sia un po di confusione, la repulsione verso qualcosa non è necessariamente una sorta di attrazione inconscia verso di essa. Certe idee nascono da alcuni miti psicoanalitici di vecchio stampo il più delle volte rinforzati da disquisizioni effettuate dai non addetti ai lavori.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
la ringrazio gentile dottore, mi potrebbe far chiarezza lei?appunto per questo mi rivolgo a voi per capire e fare ordine...voi che seite di competenza.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
"se a una persona eterosessuale non piace guardare due persone dello stesso sesso fare del sesso o si trova un po' a disagio con una persona gay,ma non prova odio o altro vuol dire che e' omofobico?"

Gentile Utente,

in psicologia non possiamo fare generalizzazioni del genere.

Ma partiamo con ordine.

Omofobia è la paura o l'avversione nei confronti di persone omosessuali. Oggi noi non siamo in grado di spiegare l'omosessualità, ovvero perchè una persona possa provare interesse sessuale, amore e desiderare la costruzione di un legame intimo e di un progetto di vita con una persona dello stesso sesso. Osserviamo semplicemente che non sempre gli uomini provano attrazione per le donne e viceversa.

Alcuni Autori sostengono che sia normale provare eccitazione sessuale per esempio guardando un corpo dello stesso sesso e che la negazione di questo fatto possa far pensare a pregiudizi o timori di essere omosessuale. La questione però è molto più complessa: molte religioni e culture ritengono l'omosessualità come un disordine della condotta morale. Gli stessi genitori sono spesso preoccupati per le difficoltà che un figlio omosessuale potrebbe incontrare nella vita (discriminazioni).

Pertanto non è raro che tutte queste difficoltà possano indurre qualcuno a negare la propria omosessualità e a costruirsi una famiglia ritenuta "normale".

Bisogna anche dire che talvolta tale avversione si inserisce in una dinamica relazionale: alcune persone eterosessuali possono sentirsi provocate (ma non giustificate!!) da alcuni comportamenti agiti da persone omosessuali (per esempio i locali per gay sono spesso luoghi dove la sessualità è esibita e consumata più che vissuta in un rapporto d'amore). Questo crea il terreno per le dinamiche relazionali simili a ciò che accade in alcuni casi di mobbing o nella competizione: la persona omosessuale con il suo comportamento normale e tranquillo (esattamente come fa il lavoratore mobbizzato) genera nell'altro aggressività e competizione (non sana) che porta addirittura ad atti di violenza. Perchè può accadere questo? Per una dinamica di competizione. Poichè sappiamo che in alcune società l'omosessualità è vista come fosse una debolezza, l'altro si sente automaticamente più forte (rispetto al debole). In alcune forme di mobbing ad esempio la persona presa di mira è sovente quella remissiva o passiva e chi cerca di prevaricare è una persona più aggressiva. Queste dinamiche non sempre sono malate (chiaramente non si giustificano gli atti di violenza!), ma danno spesso luogo a fenomeni di coppie in cui uno è aggressivo e l'altro passivo e colludono in tale dinamica.
Quindi questa potrebbe essere una spiegazione dell'omofobia in alcuni soggetti.

Alcuni Autori sostengono che possa anche trattarsi di omosessualità latente; tuttavia non abbiamo dati certi ad oggi.

Più in generale, possono esserci pregiudizi legati a retaggi culturali o religiosi. Molto dipende da come noi attribuiamo il significato a ciò che sta attorno a noi. In alcune culture l'omosessualità è tranquillamente accettata; in altre appena tollerata, in altre ancora temuta e allontanata.

Spero di aver risposto alla Sua domanda.

Buona giornata,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
la ringrazio dottore,io posso dire che si e' normale provare ammirazione per un bel corpo maschile pur essendo eterosessuale,ma questa ammirazione finisce la.. eccitazione(quindi erezione) non ne ho mai provata sinceramente(parlo di me)....".Alcuni Autori sostengono che sia normale provare eccitazione sessuale per esempio guardando un corpo dello stesso sesso e che la negazione di questo fatto possa far pensare a pregiudizi o timori di essere omosessuale."perche' quindi se e' normale a quanto dice lei, sostengono che sia un segno invece di omosessualita'?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
"sostengono che sia un segno invece di omosessualita'?"

Bisognerebbe capire quali Autori sostengono tale affermazione. Vede, la psicologia è una scienza e ogni affermazione deve essere sostenuta da evidenze e supportata da dati. Attualmente non siamo in grado di provare che l'omofobia possa nascondere omosessualità latente. E' decisamente più probabile che ci siano dinamiche di competizione non sana come quelle che ho provato a spiegare e che una persona faccia fatica a riconoscere e accettare la propria omosessualità perchè la strada da percorrere è decisamente in salita. Quindi, come Le dicevo prima, è probabile che ci si faccia una famiglia ritenuta dai più "normale".

Ma da qui a dire che una FOBIA o AVVERSIONE (perchè questo è) stia nascondendo un desiderio inconscio del contrario mi pare un'affermazione poco scientifica e non dimostrata/dimostrabile.

Un cordiale saluto,

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Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
La ringrazio gentile dottoressa e ammiro la sua professionalita', l'ho letto in un articolo su internet di un certo tommaso caldarelli, "GIORNALETTISSIMO" e si avvale di alcuni test fatti appunto che dicevo sopra..... dove dice che quest omofobia sarebbe un omosessualita' repressa perche' alla visione di alcuni filmati gay gli "anti-gay" avevano reazioni sessuali e dopo lo negavano......,anche a me sembrava strano e appunto mi sono rivolto a voi specialisti per chiarire cio'.di questo cosa ne pensa gentile dottoressa?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Non conoscevo gli articoli di Tommaso Caldarelli e ne ho approfittato per dare un'occhiata, ma non mi pare sia citata una fonte autorevole nè studi scientifici che possano dimostrare quelle affermazioni.

In pratica bisognerebbe domandare a quelle persone che manifestano avversione per le proprie reazioni fisiologiche e comprendere il LORO significato personale. Potremmo semplicemente scoprire che vi sono retaggi culturali o avversioni per via dell'educazione ricevuta. Sappiamo bene che il tipo di educazione ricevuta crea non pochi disagi, e talvolta facilita addirittura la genesi di una psicopatologia, nella sessualità (intendo anche per gli eterosessuali).

Inoltre uno studio per essere attendibile dovrebbe almeno considerare un campione rappresentativo della popolazione, non un gruppetto casuale di individui.

Le auguro una buona giornata,

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86 75
Gent.le utente,
ci ha scritto molte volte riguardo a questo tema, mi colpisce però che in quest'ultimo post Lei affronti la questione in modo indiretto trasformandola in una discussione intellettuale, mi chiedo se non sarebbe più utile per Lei affrontare direttamente il suo vissuto e il disagio che eventualmente ne deriva, oppure la sua è esclusivamente una curiosità di natura scientifica?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
grazie dottoressa, capisco cio' che ha detto, ma di che patologia sessuale parla? non capisco sinceramente.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gent,mo Signore,
ho letto nelle Sue precedenti richieste di consulti che ha la possibilità di confrontarsi :con il Suo psiocologo psicoterapeuta regolarmente: Potrebbe essere iutile per Lei proporre tale tema durante il prossimo colloquio al fine di una trattazione piu' approfondita e orientata.
Cordiali saluti.


Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#11]
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
gentile dottoressa, si ho la possibilita' di parlarne con il mio psicologo-psicoterapeuta,ma siccome leggendo quell articolo mi ha destato alcuni dubbi, e siccome provengo da un disturbo ansioso ossessivo sul fattore omosessualita', mi ha destato alcuni pensieri... non avendo purtroppo possibilita' di parlarne al momento con il mio psicologo, e dato che c e' la possibilita' di chiarire e avere consulti con voi gentilissimi, preparati e disponibili ne ho approfittato... non mi pare ci sia nulla di male...per la dottoressa sabrina camlone, dottoressa il mio disagio e il mio vissuto lo sto affrontando come sopra detto e ho una carattere ansioso e con ossessioni sull omosessualita'....il "doc" come si dice e lo sto curando.. semplicemente... essendo ancora vulnerabile.. quel articolo mi ha destato un po' di ansia... e ho chiesto qui...
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Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
kmq alla dottoressa angela pileci, dottoressa di quali psicopatologie parla?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Per carità, non è un problema per noi, ma, avendo percepito che c'è in Lei una carica emotiva riguardo tale argomento, volevamo indirizzarLa verso una possibilità di elaborazione più efficace: Le nostre risposte non possono che essere generali e quindi non riuscire a saturare quelle perplessità che si elaborerebbero meglio con il 'Suo' terapeuta e in un contesto meno impersonale.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86 75
"siccome provengo da un disturbo ansioso ossessivo sul fattore omosessualita', mi ha destatomi ha destato alcuni pensieri... non avendo purtroppo possibilita' di parlarne al momento con il mio psicologo "


Gent.le utente,
è proprio per questo motivo che le sue frequenti richieste di consulto vanno re-indirizzate al suo Psicoterapeuta, altrimenti il rischio è quello di alimentare pensieri ansiogeni, inoltre in questi casi è sconsigliabile la consultazione di siti e forum sull'argomento perché determinano solo ulteriore ansia e confusione.
Al contrario, l'elaborazione del suo vissuto all'interno del colloquio con lo Psicoterapeuta le può offrire l'opportunità di attingere alle risorse personali avviando un processo di cambiamento terapeutico.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

ovviamente le patologie di cui parlo non sono certo riferite a Lei, ma in generale per chiarire che una educazione troppo rigida, ad esempio, può generare problemi legati al piacere sessuale (la sessualità vissuta con il senso di colpa) o proprio a vivere una vita sessuale (sessualità vista come qualcosa di sporco o peccaminoso).

Pertanto anch'io sono del parere che sia opportuno per Lei continuare questa conversazione con il Suo terapeuta, che La conosce e saprà fornirLe le indicazioni che desidera.

Un cordiale saluto,
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> siccome provengo da un disturbo ansioso ossessivo sul fattore omosessualita'
>>>

Se il suo problema è questo, è questo che dovrebbe finire di risolvere, perché mi sembra ce ne siano ancora tracce evidenti.

Interrogarsi e chiedere risposte/conferme a una paura/ossessione è il modo migliore per alimentarla. Saprà di aver risolto il suo problema NON quando avrà trovato risposte, ma quando non avrà più bisogno di farsi la domanda.

Deve trattare il problema con il suo terapeuta. Continuando a risponderle da qui non faremmo altro che aumentarle l'ossessione. Sarebbe come dare dosi d'eroina a un eroinomane: sul momento si sente meglio, ma il problema si aggrava.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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