Gelosia patologica
[#1]
Gentile Utente, per meglio rispondere alla Sua domanda, sarebbe cortese da raccontarci la storia e permetterci dunque di contestualizzare meglio?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Psicologo
Gentilissima,
la linea di demarcazione tra "normalità" e "patologia" in un'esperienza di gelosia è assai difficile da tracciare. Lo psichiatra francese de Clèarambault, agli inizi del Novecento, individuò quattro sintomi che potessero essere indicativi di "gelosia patologica":
1) una reazione di gelosia più elevata rispetto alla norma;
2) una reazione di gelosia più duratura rispetto alla norma;
3) la presenza di idee incoercibili, ovvero resistenti a essere modificate (es., l'idea che il partner ci tradisca, anche se a qualche livello ci rendiamo conto che è un'assurdità);
4) l'impermeabilità del sentimento di gelosia, cioè la sua resistenza a dato di realtà che lo confutano (es., la gelosia rimane anche quando abbiamo la dimostrazione chiara e lampante che il partner non ci ha tradito).
E' da sottolineare che per "normale" si intende il sistema di valori del contesto in cui viviamo. Ad es., possiamo vivere in un ambiente in cui la gelosia è vista come un sentimento molto negativo, oppure, al contrario, in cui è tollerata. Nel primo caso, anche un breve accenno di gelosia potrebbe essere definito come "patologico", mentre nel secondo la soglia per individuare una reazione patologica è più alta.
Attualmente il DSM-IV, il manuale diagnostico dei disturbi psicologici più diffuso, individua due sintomi di gelosia patologica:
- il delirio di gelosia (o "sindrome di Otello"), in cui la persona è convinta talmente dell'infedeltà del partner, che anche la presenza di prove che mostrano chiaramente il contrario non la convincono;
- la gelosia ossessiva, in cui la persona si rende conto che il partner non l'ha tradita, ma non riesce a fare a meno di pensare il contrario (stando male per questo).
Anche in questo caso, tuttavia, definire con chiarezza cosa è patologico da cosa non lo è appare un'operazione assai ardua, perché le variabili in gioco sono diverse: il punto di vista di chi ha la reazione di gelosia, il punto di vista di chi la subisce, le differenze culturali tra i due partner (che possono cambiare da regione in regione, da città in città, addirittura da famiglia in famiglia!), lo specifico contesto in cui la reazione si manifesta, e così via. Gli interventi per fronteggiare una reazione passionale eccessiva devono quindi valutare tutti questi aspetti. Dal punto di vista di chi ha la gelosia, sarebbe utile comprendere cosa la determina, in quali momenti si verifica, quali comportamenti la stimolano, come la persona si sente ad avere un tale reazione. dal punto di vista di chi subisce la gelosia, sarebbe utile approfondire come si sente a essere oggetto di sentimenti passionali, quali sono i timori e le paure, cosa teme possa accadere, e così via.
Nella speranza di esserLe stato utile, Le porgo i miei più cordiali saluti.
la linea di demarcazione tra "normalità" e "patologia" in un'esperienza di gelosia è assai difficile da tracciare. Lo psichiatra francese de Clèarambault, agli inizi del Novecento, individuò quattro sintomi che potessero essere indicativi di "gelosia patologica":
1) una reazione di gelosia più elevata rispetto alla norma;
2) una reazione di gelosia più duratura rispetto alla norma;
3) la presenza di idee incoercibili, ovvero resistenti a essere modificate (es., l'idea che il partner ci tradisca, anche se a qualche livello ci rendiamo conto che è un'assurdità);
4) l'impermeabilità del sentimento di gelosia, cioè la sua resistenza a dato di realtà che lo confutano (es., la gelosia rimane anche quando abbiamo la dimostrazione chiara e lampante che il partner non ci ha tradito).
E' da sottolineare che per "normale" si intende il sistema di valori del contesto in cui viviamo. Ad es., possiamo vivere in un ambiente in cui la gelosia è vista come un sentimento molto negativo, oppure, al contrario, in cui è tollerata. Nel primo caso, anche un breve accenno di gelosia potrebbe essere definito come "patologico", mentre nel secondo la soglia per individuare una reazione patologica è più alta.
Attualmente il DSM-IV, il manuale diagnostico dei disturbi psicologici più diffuso, individua due sintomi di gelosia patologica:
- il delirio di gelosia (o "sindrome di Otello"), in cui la persona è convinta talmente dell'infedeltà del partner, che anche la presenza di prove che mostrano chiaramente il contrario non la convincono;
- la gelosia ossessiva, in cui la persona si rende conto che il partner non l'ha tradita, ma non riesce a fare a meno di pensare il contrario (stando male per questo).
Anche in questo caso, tuttavia, definire con chiarezza cosa è patologico da cosa non lo è appare un'operazione assai ardua, perché le variabili in gioco sono diverse: il punto di vista di chi ha la reazione di gelosia, il punto di vista di chi la subisce, le differenze culturali tra i due partner (che possono cambiare da regione in regione, da città in città, addirittura da famiglia in famiglia!), lo specifico contesto in cui la reazione si manifesta, e così via. Gli interventi per fronteggiare una reazione passionale eccessiva devono quindi valutare tutti questi aspetti. Dal punto di vista di chi ha la gelosia, sarebbe utile comprendere cosa la determina, in quali momenti si verifica, quali comportamenti la stimolano, come la persona si sente ad avere un tale reazione. dal punto di vista di chi subisce la gelosia, sarebbe utile approfondire come si sente a essere oggetto di sentimenti passionali, quali sono i timori e le paure, cosa teme possa accadere, e così via.
Nella speranza di esserLe stato utile, Le porgo i miei più cordiali saluti.
[#3]
Gent.le ragazza,
la gelosia è sentimento non una patologia quindi non è corretto parlare di sintomi, nel linguaggio comune viene definita patologica quando il partner la giudica eccessiva, ma si tratta solo di un "modo di dire".
la gelosia è sentimento non una patologia quindi non è corretto parlare di sintomi, nel linguaggio comune viene definita patologica quando il partner la giudica eccessiva, ma si tratta solo di un "modo di dire".
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#4]
Gentile Ragazza,
per chè ci pone questa domanda?
Chi è geloso, secondo lei patologico, nella relazione?
La gelosia è caratterizzata da uno stato emotivo determinato dal timore, fondato o meno, di perdere la persona amata e, caratterizzato dal sospetto che l’altro possa rivolgere altrove le proprie attenzioni.
Molte manifestazioni di gelosia però, sfociano spesso in “deliri di gelosia”, si trasformano cioè in gelosia estrema e delirante. Il delirio di gelosia, come riportato dal DSM IV, è caratterizzato dalla convinzione e dalla certezza di essere stati traditi dal proprio partner, senza contemplare alcuna possibilità di dubbio sui fatti.
La "gelosia patologica" è uno dei sottotipi del “Disturbo delirante”, riportati dal DSM IV, ed è caratterizzata dalla ricerca di prove ed indizi a dimostrazione del tradimento, convinzioni che non si basano su elementi concreti, ma totalmente deliranti, non aderenti alla realtà.
Esistono altri tipi di gelosia, una caratterizzata dal desiderio imperante di tenere legato a sé l’oggetto d’amore e l’altra, che spinge il partner geloso ad effettuare continue verifiche sulla vita dell’altro, con investigazioni perenni, sospettosità e perpetui controlli sulle azioni dello sfortunato amato.
La gelosia ossessiva, è caratterizzata dalla proiezione della propria infedeltà sull’altro, il coniuge fedigrafo, solitamente, consapevole del proprio modus operandi, proietta sull’altro, le proprie “abilità” da mentitore, divenendo estremamente geloso e possessivo.
I partner afflitti da gelosia delirante, divengono schiavi dei loro stessi sentimenti, vivono abitati dall’angoscia e dal tormento, non sono mai sereni e trascorrono molto tempo controllando l’altro, oppure quando si trovano impossibilitati a farlo, vivono straziati dall’angoscia e dal sospetto.
Un saluto
per chè ci pone questa domanda?
Chi è geloso, secondo lei patologico, nella relazione?
La gelosia è caratterizzata da uno stato emotivo determinato dal timore, fondato o meno, di perdere la persona amata e, caratterizzato dal sospetto che l’altro possa rivolgere altrove le proprie attenzioni.
Molte manifestazioni di gelosia però, sfociano spesso in “deliri di gelosia”, si trasformano cioè in gelosia estrema e delirante. Il delirio di gelosia, come riportato dal DSM IV, è caratterizzato dalla convinzione e dalla certezza di essere stati traditi dal proprio partner, senza contemplare alcuna possibilità di dubbio sui fatti.
La "gelosia patologica" è uno dei sottotipi del “Disturbo delirante”, riportati dal DSM IV, ed è caratterizzata dalla ricerca di prove ed indizi a dimostrazione del tradimento, convinzioni che non si basano su elementi concreti, ma totalmente deliranti, non aderenti alla realtà.
Esistono altri tipi di gelosia, una caratterizzata dal desiderio imperante di tenere legato a sé l’oggetto d’amore e l’altra, che spinge il partner geloso ad effettuare continue verifiche sulla vita dell’altro, con investigazioni perenni, sospettosità e perpetui controlli sulle azioni dello sfortunato amato.
La gelosia ossessiva, è caratterizzata dalla proiezione della propria infedeltà sull’altro, il coniuge fedigrafo, solitamente, consapevole del proprio modus operandi, proietta sull’altro, le proprie “abilità” da mentitore, divenendo estremamente geloso e possessivo.
I partner afflitti da gelosia delirante, divengono schiavi dei loro stessi sentimenti, vivono abitati dall’angoscia e dal tormento, non sono mai sereni e trascorrono molto tempo controllando l’altro, oppure quando si trovano impossibilitati a farlo, vivono straziati dall’angoscia e dal sospetto.
Un saluto
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Grazie per le risposte. Comunque ho pensato di essere io la persona gelosa patologicamente nella relazione, perchè è un chiodo fisso. Penso sempre il peggio anche se gli altri non vedono assolutamente niente di male nei comportamenti del mio compagno, e mi dicono tutti che sono esagerata. M a devo dire che anche lui è esageratamente geloso, quindi non capisco se sia una reazione alla sua gelosia, o se sono io così. Cosa dovrei fare?
[#6]
Potrebbe comprendere in un percorso psicologico cosa Le succede, ovvero quali sono le eventuali paure, che cosa scatta a farLe avere una reazione "esagerata" nella storia col Suo ragazzo.
Dopo aver capito il funzionamento Suo all'interno della coppia, sarà opportuno cercare di modificare gli aspetti più problematici.
Le suggerisco questo se il livello di tensione e di sofferenza è tale da minacciare la storia. Lei nota che ci sono dei momenti o situazioni ricorrenti che La rendono gelosa?
Dopo aver capito il funzionamento Suo all'interno della coppia, sarà opportuno cercare di modificare gli aspetti più problematici.
Le suggerisco questo se il livello di tensione e di sofferenza è tale da minacciare la storia. Lei nota che ci sono dei momenti o situazioni ricorrenti che La rendono gelosa?
[#7]
Gent.le ragazza,
parlare di gelosia in termini di patologia potrebbe offrire a te e al tuo partner l'alibi per evitare di mettersi in discussione precludendovi la possibilità di creare le condizioni favorevoli ad un processo di crescita personale e di coppia, attraverso una psicoterapia.
Al contrario, se consideriamo la gelosia come un sentimento, com'è alla sua origine, forse possiamo iniziare, all'interno dello spazio terapeutico, un percorso di elaborazione che ti consentirà di migliorare la consapevolezza del tuo funzionamento da un punto di vista emozionale e quindi affrontare il disagio che stai vivendo nel rapporto di coppia.
parlare di gelosia in termini di patologia potrebbe offrire a te e al tuo partner l'alibi per evitare di mettersi in discussione precludendovi la possibilità di creare le condizioni favorevoli ad un processo di crescita personale e di coppia, attraverso una psicoterapia.
Al contrario, se consideriamo la gelosia come un sentimento, com'è alla sua origine, forse possiamo iniziare, all'interno dello spazio terapeutico, un percorso di elaborazione che ti consentirà di migliorare la consapevolezza del tuo funzionamento da un punto di vista emozionale e quindi affrontare il disagio che stai vivendo nel rapporto di coppia.
[#8]
Spesso la gelosia spinge il partner a sintonizzarsi sulla gelosia altrui, come se fosse l'unica modalità sana d'amore.
Concordo con la dott.Camplone, sull'opportunità di un percorso psicoterapico, ai fini di una migliore conoscenza di sè e delle dinamiche del suo legame.
Le allego, questo mio articolo, per uletiori approfondimenti
Saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1894-gelosia-sana-o-patologica.html
Concordo con la dott.Camplone, sull'opportunità di un percorso psicoterapico, ai fini di una migliore conoscenza di sè e delle dinamiche del suo legame.
Le allego, questo mio articolo, per uletiori approfondimenti
Saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1894-gelosia-sana-o-patologica.html
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.8k visite dal 01/02/2012.
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