Voglio che si veda la mia sofferenza

Salve,
ho 29 anni... e sono vedova... con una bimba di appena 1 anno.
Scrivo perchè mi piacerebbe avere un aiuto, un suggerimento... Sto così male... Credo che nessuno possa capirmi...
Ho perso mio marito da quasi 2 mesi... dopo una malattia che ci ha fatto soffrire tanto... Gli sono sempre stata accanto... completamente sola... e con una neonata a cui badare...
E' cominciato tutto pochi giorni dopo la nascita della bimba... Vivevamo lontani da parenti...(dove vivo tutt'ora con la mia bimba)... Ho lottato tanto... Vivevo per lui... Cercavo di alleviare le sue sofferenze... Sapevo che era grave, ma non ho voluto che lui sapesse... Ero così sola... (sono così sola)... Gli sono stata vicino in tutto... Lo accompagnavo ovunque... con bimba a seguito... Ospedali, pronto soccorso (notte e giorno)... Ne parlavo con i miei al tel, ma non credo che capissero veramente quello che vivevo... Non ho mai avuto appoggi...
Poi è arrivata la fine... E ora mi sento vuota....
Sì, c'è la bimba... che mi aiuta tanto e che ha bisogno di una mamma forte... Ma io sto tanto male... Mi sento sola... Ho cercato consolazione qua e là... Ma niente... Qui sono sola... e comunque ho sempre la sensazione che nessuno mi capisca... Ho cercato distrazioni nelle chat... Ma figuriamoci... Alla fine si trovano solo persone egoiste che seppur all'inizio sembrano volerti ascoltare... alla fine cercano solo piaceri personali... E quindi mi sono fermata... Ora mi rendo conto che ho l'ossessione del peso... Mi peso almeno una decina di volte al giorno... Voglio dimagrire... Voglio che si veda la mia sofferenza... A volte digiuno... E devo dire che quando la lancetta della bilancia tende verso sinistra... mi sento meglio... Forse sto uscendo di testa... E non riesco a parlarne con nessuno...
Spero di avere un aiuto da parte Vostra.
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

è percepibile la Sua sofferenza ed immagino che la situazione non sia stata facile nè che lo sia adesso.
Tuttavia da quello che scrive è importante che Lei riesca a circondarsi di persone che possano darLe una mano con la bimba e che Lei possa prendersi cura di se stessa.
Non è necessario perdere peso per mostrare la propria sofferenza; i Suoi genitori vivono molto lontani da Lei? e i Suoi suoceri? Non ha altri parenti o amici che possono aiutarLa?
Forse la Sua richiesta di mostrare la sofferenza ha a che vedere col fatto che nell'ultimo anno ha dovuto sempre essere molto forte ed esibire la maschera della donna molto forte, cosa che adesso, comprensibilmente, non riesce più ad indossare.
E ha ragione: le chat non credo siano il posto adatto per cercare di curare le Sue ferite; forse Le offriranno un diversivo, ma Lei ha invece bisogno di cure ben precise.
Oltre al lutto c'è anche il fatto che durante il puerperio si vivono stress emotivi notevoli.
Sta andando dal medico per i controlli del caso?
Ha pensato di rivolgersi a uno psichiatra o a uno psicologo per inquadrare meglio la situazione e la Sua sofferenza e poter ricevere un'adeguata terapia?
Che cosa si aspettava quando ha scritto qui?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Salve Dr.ssa,
intanto La ringrazio x la risposta...
Cosa mi aspettavo? Be'... Non lo so... Forse era solo uno sfogo...Non so... Immaginavo che mi venisse suggerito di sentire uno specialista...
I miei parenti sono a 900 km... Li sento al tel tutti i giorni... Ma non riesco a speiegare la mia sofferenza... Mio suocero ha 82 anni e vive a più di mille km...
A volte c'è mia cognata che mi viene a dare una mano nel fine settimana... Lei abita a 200km... Dice che mi capisce... Ma io mi chiedo come fa... Lei non ha ne' visto e ne' passato quello che ho passato io...
Tra un po' riprendero' il lavoro... Forse mi aiuterà...
Il mio medico curante mi ha prescritto un ansiolitico... Ma sinceramente... non so a cosa serve... Non riesco neanche a mettermi a letto...
Be'... per quanto riguarda il puerperio... credo di non avere neanche avuto il tempo di pensarci!
Forse... se riuscirò a ritagliarmi un po' di tempo... proverò a sentire uno psicologo...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Cara signora,

noi esseri umani non siamo così diversi gli uni dagli altri, soprattutto nella sofferenza.
E' possibile capire e sentire il Suo dolore e se Sua cognata Le sta vicino come può e quando riesce, accetti quell'aiuto e il conforto che può ricevere.

Mi perdoni, ma non credo che per se stessa debba "ritagliarsi un po' di tempo": deve mettere se stessa e il Suo benessere come priorità. Come può prendersi cura della Sua piccolina sennò?

Quindi, per quanto possa trovare sfidante l'ipotesi di rivolgersi allo specialista, Le suggerirei di farlo quanto prima. Se neppure l'ansiolitico riesce a permetterLe di dormire un po', dove troverà le forze per prendersi cura di sè e di Sua figlia? Come potrà ritornare al lavoro?

Quindi, confidando nel fatto che il lavoro può anche aiutare a distrarLa un po', che fare la mamma è impegnativo, che ci sono mediamente un po' di distrazioni nella giornata, NON è con le distrazioni che Lei può andare avanti, quanto con l'aiuto per l'elaborazione per una perdita preziosa come Suo marito. Solo in seguito il tempo sarà utile ad alleviare il dolore.

Un cordiale saluto,
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gent.ma Signora, che lavoro fa?
Ci parli un po' di Lei, della vita che conduceva da ragaza, prima che questo dolore La travolgesse. L'ascoltiamo con interesse.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#5]
Utente
Utente
Salve Dott.ssa,
dunque... Sono l'ultima di 4 figli... Ho perso mia mamma all'età di 21 anni... Era lei l'unica persona che mi capiva e mi sapeva ascoltare...
Anche in quel caso ho sofferto... Ma adesso è una sofferenza diversa... Molto più forte...
Sono andata via di casa a 22 anni, quando dopo tanti concorsi finalmente sono riuscita ad avere un lavoro tutto mio... (sono una contabile) E sono andata a vivere con mio marito (all'epoca eravamo fidanzati e vivevamo a 900 km di distanza). I miei mi sono sempre mancati tanto... E quindi per le ferie tornavo giù... Anche se poi quando ero lì non vedevo l'ora di tornare a casa mia... Perchè ormai non mi trovavo più bene lì... La mia vita era diversa...
Mio marito era tutta la mia vita... Abbiamo lottato tanto per stare insieme... La distanza... La differenza d'età (quasi 20 anni)... Ma ci amavamo da morire...
Prima di lui ho avuto un solo ragazzo... (che ho cercato di rimuovere dai ricordi perchè sono stata solo male)... Ero bambina... 13 anni, lui 21. La storia è durata quasi 6 anni perchè io avevo paura di lui... Non ero innamorata... Subivo e basta... Tutto era iniziato solo per gioco... E poi mi ero ritrovata con un uomo violento... Che beveva e mi picchiava... Ho avuto il coraggio di lasciarlo solo poco prima della data delle nozze che lui aveva fissato... All'epoca mi ha aiutato tanto mia mamma...
A quel punto avevo paura di uscire di casa perchè sapevo che fuori c'era lui... E quindi ho iniziato a chattare... Passavo le serate sulle chat fin quando non ho conosciuto mio marito...
Di amici ne ho veramente pochi... Un po' perchè da ragazzina ho subito la prepotenza del mio 1o ragazzo e stavo chiusa in casa... e un po' perchè poi cambiando regione ho ricominciato tutto da zero...
Ora ho tante colleghe che sono gentili e mi trattano molto bene... Ma non posso di sicuro definirle "amiche"...
Mio marito era tutto per me... Famiglia, amicizia, amante... Lui mi capiva come nessun'altro...
Ora c'è mia figlia... che adoro... E spero che con lei si instaurerà un rapporto speciale...
Tutti mi dicono che devo essere forte per lei... Io lo so, ci provo... Ma sembra quasi che a me nessuno pensi...

Ho scritto tante cose... Forse tutte confuse... Forse perchè sono io confusa...
Chissà se e quando passerà tutto questo...
So che ho bisogno d'aiuto... Ma tra i mille impegni... avrò tempo per me?
Il lavoro, il nido, la bimba... La situazione economica che di sicuro non è bellissima...
Scusate se sto qui a sfogarmi... ma a volte proprio non so dove sbattere la testa...
E' bello entrare nelle chat dove nessuno ti conosce e fingere di essere quella che non sei... Bella, con tanti hobby, tanta spenseratezza...

Grazie per avermi ascoltata...
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
E' un piacere Signora! Lei ha tante cose dentro! Ha avuto tante esperienze! Belle e brutte. Ha avuto anche dispiaceri non da poco. So quello che vuole intendere quando parla delle chat. E' un mondo anche interessante se lo si sa prendere per quello che e'. Si faccia risentire domani, se Le fa piacere, cosi' mi racconta altre cose. Che non sono confuse, affatto!
Cerchi di riposare un po' ora! Buona notte Signora, a presto.
[#7]
Utente
Utente
Grazie mille
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara Signora,
Dalla sua richiesta di consulenza traspare il suo dolore, sconforto e solitudine, che nessuno via chat o online, potra' mai colmare.
La bambina, il centro della sua vita, non potra' mai essere sotitutiva di una perdita cosi' atroce , veloce e destruenta sul piano della soffernza, anzi la piccola avra' bisogno di prende da lei, energie, amore e presenza .
Le suggerisco, di rivolgsi ad una struttura pubblica, cercare un servizio di psicologia e valutare l' ipotesi di un sostegno psicologico, prima di tutto per la sua salute e benessere in generale, poi per effettuare un' indispensabile elaborazione del lutto vissuto e, poi per poter vivere serenamente la relazione con la piccola.
Dal percorso, guadagnera' anche in equilibrio, nel rapporto con il cibo, che in questo momento rappresenta il visibile del suo dlore e disagio.
Le auguro ogni bene.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it