Labirinto

Buongiorno gentili dottori,
vi scrivo perchè mi sento intrappolata in una situazione e non so come uscirne.
Ho 29 anni e dopo 7 anni, a ottobre, il mio ragazzo mi ha lasciata per un'altra donna. Sono stata davvero molto male, mi sono sentita crollare il mondo addosso, soprattutto perchè era una storia nella quale avevo creduto moltissimo e avevo dato tutta me stessa. Nonostante ciò, ho cercato di reagire e di andare avanti: per fortuna ho molti interessi e sono circondata da persone che mi vogliono bene.
In questo momento così delicato e particolare della mia vita ho deciso di accettare (forse imprudentemente) l'invito ad uscire di un ragazzo straniero che mi riempiva di attenzioni e mi faceva sentire importante.
Non mi ero creata alcuna aspettativa: sono uscita così, tranquilllamente...
La serata è andata bene, siamo stati bene, al punto che abbiamo deciso di rivederci e tra noi, poi, sono successe anche alcune cose più profonde.
Il problema è che questo ragazzo, poco dopo, mi ha confessato di essersi innamorato perdutamente di me e adesso io sono per lui come un'ossessione: mi vuole vedere sempre, ogni tanto lo vedo che gira dalle parti di casa mia, mi sembra che mi spii e se mi vede parlare con qualche persona di sesso maschile fa scenate di gelosia.
Quando però siamo insieme continua a essere molto dolce e attento nei miei confronti, non è mai stato aggressivo.
Più di una volta ho tentato di chiudere, ma ho paura perchè ha minacciato o di suicidarsi o di creare scompiglio nella zona, cosa che vorrei evitare.
Come posso fare? Non pensavo fosse così, mi sembrava un tipo tranquillo... lui dice di essere così nervoso a causa mia, che gli ho fatto letteralmente perdere la testa.
Ora mi rendo conto che è stata solo colpa mia che mi sono lasciata andare troppo con lui, mentre avrei dovuto essere più prudente, ma non so onestamente cosa mi sia preso... o meglio, mi rendo conto di aver ceduto alle sue lusinghe perchè mi trovavo in una condizione molto particolare. Adesso però è come se fossi in prigione, vorrei tanto poter risolvere le cose in maniera "indolore", senza danni, perchè non me lo perdonerei mai. Vorrei che lui capisse che il suo innamoramento folle non fa che allontanarmi e che, probabilmente, le nostre diversità culturali col passare del tempo non faranno altro che divenire sempre più marcate.
Non posso negare di aver vissuto anche dei bei momenti con lui, momenti in cui mi sono sentita importante, ma se guardo al futuro e penso razionalmente, mi rendo conto che una storia così non può funzionare, dunque mi dico che prima ne vengo fuori, meglio è per tutti. Solo che non riesco a trovare il modo migliore...
Spero che possiate fornirmi qualche utile consiglio.
Grazie e un cordiale saluto.

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La sua domanda, per quanto ricca di risvolti psicologici, sui quali si potrebbe "ricamare" a lungo, sembra più adatta a trovare risposta presso le autorità di Pubblica Sicurezza, dato che a quanto pare il caso si sta configurando come una vera e propria persecuzione.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie dottore, quindi lei mi consiglia di rivolgermi alle forze dell'ordine?
Io volevo proprio evitare questo fatto, volevo riuscire ad uscirne senza doverle interpellare, anche perchè mi sento un po' in colpa, dato che sono stata io ad accettare di uscire e di frequentarlo.
Certo, non potevo immaginare dei risvolti del genere... sono stata altamente imprudente e per questo mi sembra di essere in un labirinto. Se io l'avessi respinto da subito sarei esente da colpe, ma così no...
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Dipende dal punto al quale questa persona è giunta, e da come si sente lei. Se da sola sente di non avere la possibilità di uscire dal "labirinto" e fermare la persecuzione di cui è oggetto, allora il ricorso alle forze dell'ordine appare necessario.

Cordiali saluti
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Se le attenzioni insistenti e persistenti, sono per lei gratificanti ed oggetto di piacere, cerchi, per quanto sia difficile, di chiedere una moderazione del suo comportamento; se invece e' piu' il disagio e la persecuzione, che il piacere, una denuncia cautelativa, mi sembra una valida strategia difensiva.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

crede di essere stata sufficientemente chiara con questa persona? cioè è stata ferma nel dire che questa situazione e queste condizioni non Le stanno per niente bene?

Oppure crede di aver passato il messaggio ambivalente a quest'uomo che, adesso, non crede possibile il Suo allontamento?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentilissima dr. ssa Pileci,
ho fatto presente alla persona che non gradisco il suo essere così pressante e in effetti c'erano stati dei miglioramenti, salvo i giorni scorsi in cui è stato più insistente.
Attualmente sto assumendo un atteggiamento un po'più distaccato. Sinceramente so che lui ha paura di un mio allontanamento, quindi questa ipotesi nella sua mente è contemplata, anche se fa fatica ad accettarla e spesso dice di sentirsi "morto" senza di me.

[#7]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentilissima dr. ssa Randone,
le attenzioni di questo ragazzo sono gratificanti quando però non sono troppo insistenti. Come spiegavo alla dr. ssa Pileci, vi è stato un periodo in cui tutto era abbastanza tranquillo. Non so se possa influire il fatto che per lui si tratta del primo amore e quindi non è bene in grado di gestire la cosa, anche per via della sua cultura.
Il mio atteggiamento, adesso, è più distaccato. Provo a vedere se così si ridimensiona o, al contrario, peggiora del tutto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
E' importante, a questo punto, continuare ad essere molto ferma, anzichè avere un "atteggiamento un po'più distaccato", anche se Lei dice "... mi sento un po' in colpa..."

Perchè è probabile che il senso di colpa non Le permetta di essere così ferma con quest'uomo.

Il costante monitoraggio sull'altro, sulle paure dell'altro, in questi casi non aiuta, ma accentua le difficoltà.

Dovrebbe occuparsi, se la situazione è insostenibile per Lei, di se stessa e del modo migliore, deciso e fermo di allontanarsi da quest'uomo.

Ma se è troppo coinvolta nella relazione o si sente poco "capace" di essere risoluta con questa persona, potrebbe anche pensare di rivolgersi ad uno psicologo di persona per un sostegno.

Saluti,
[#9]
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie Dr. ssa Pileci,
io credo che lei abbia colto nel segno. Il senso di colpa fa capolino spesso, e la paura di ferirlo o che lui possa commettere qualche atto sconsiderato non mi consente di essere totalmente ferma.
Sto valutando seriamente la possibilità di rivolgermi personalmente a uno psicologo per un sostegno "diretto".
Intanto grazie per le preziose risposte.
Cordialmente.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Se crede di non farcela, credo sia la cosa migliore per Lei quella di chiedere aiuto a uno psicologo.
In generale in tali circostanze, l'uomo non è sempre aggressivo o disturbato...
A volte semplicemente si instaurano dinamiche di coppie poco chiare o che, peggio, si rafforzano vicendevolmente (come mi pare sia il Suo caso) e che creano però lo spiacevole effetto di spaventare da una parte, e di confondere dall'altra.

Infine, mollare un fidanzato può essere doloroso e spiacevole, ma credo che sulle idee relative alle separazioni e sul senso di colpa dovrebbe fare un po' di luce.

Un cordiale saluto,