Fame aria

Buongiorno dottori, premetto che sono un soggetto in cura psicoterapeutica per somatizzazione e ansia.
ho scoperto da un po di avere l' allergia al cane possedendone uno, non potendo lasciarlo, gli ho creato una stanza enorme e lui sta li o sul terrazzo e tra me e lui vi è comunque poco passaggio di aria.
sono sotto immunoterapia per la forfora...

Il mio sintomi che va ad intermittenza e' o fame d'aria oppure spilli in gola...

L'unica cosa che mi risolve questa fame d'aria è il foster preso all'occorrenza ormai una volta al giorno.
Io pero' ho effettuato la spirometria e sia a riposo che sottosforzo risulta nella norma.

L'ansia somatizzata mi contrae i bronchi ed il foster mi risolve questa sintomatologia secondo voi è possibile?
Il pneumologo mi ha detto che è tutto ok e che ho una saturazione AA 98% e respiro vescicolare diffuso e che i miei polmoni dopo la lastra che ha visionato stanno benissimo.
In ultimo mi ha prescritto il test con metacolina..

l'otorino mi ha trovato una faringite cronica ma null'altro.

l'ansia puo' provocare queste sensazioni secondo voi?

come fa il foster se è ansia a farmi comunque sollievo?

la cosa che piu' mi preoccupa è il mio utilizzo ogni sera del foster (2 puff) secondo voi fa' male sul lungo periodo?

grazie gentilissimi

sottolineo che quando ho questa fame di aria non sibilo ma p come se l'aria non mi bastasse.....

gentilissimi grazie
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2012
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,

un disturbo d'ansia puo' essere all'origine della sensazione che lei descrive come "fame d'aria" e il fatto che il farmaco le offra sollievo non e' una contraddizione. Non sono medico e non so quali meccanismi intervengano in seguito all'assunzione del farmaco (broncodilatore?) che lei cita, ma il fatto che non siano stati riscontrati problemi a seguito della visita pneumologica la dovrebbe tranquillizzare.
Lei scrive che sta seguendo una psicoterapia proprio per i suoi problemi di ansia e somatizzazioni. Sono certa che potra' rivolgere in quella sede, con fiducia, le domande che pone a noi, e ad un pneumologo la domanda specifica sulle dosi di farmaco.

Un saluto cordiale,
MD


[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gent.mo Signore,
Come Le ha gia' confermato il collega pneumologo la fame d'aria puo' originare dall'ansia attraverso diversi meccanismi. Il primo agisce sugli alveoli polmonari, stringendoli, come accade nell'asma (patologia che puo' essere somatica), il secondo agisce sui muscoli del torace e sul diaframma. In pratica possiamo ipotizzare che Lei i a causa dell'ansia effettuerebbe una respirazione molto superficiale, non permettendo al diaframma di abbassarsi abbastanza da premettere ai muscoli del torace di espandersi.
Potrebbe provare a rilassarsi quanto possibile e a respirare solo "con la pancia" lasciando arrivare l'aria quanto più' in basso possibile. Si tratta di una tecnica psicofisiologica che potra' illustrare anche al Suo psicoterapeuta, in modo da chiedere il Suo aiuto per realizzarla al meglio.
Spero di averle fornito un suggerimento utile. Cordiali saluti.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
Utente
Utente
Salve,

ho provato a respirare col diaframma ma se mi concentro sulla respirazione il sintomo aumenta di molto e appena butto l'aria fuori si stringe ancora di piu' la sensazione.
[#4]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le utente,
è consigliabile fare delle sessioni di rilassamento psicocorporeo o training autogeno con lo psicologo-psicoterapeuta esperto nell'utilizzo di queste tecniche da integrare all'interno di un percorso di psicoterapia per elaborare e affrontare le cause del suo disagio.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
vista la complessità e pluralità di sintomi da lei presentati, credo che le diagnosi debbano essere più d'una, cioè sia di tipo medico, che di tipo psicologico.
da quanto leggo, lei è già in cura presso uno psicoterapeuta, ha parlato con luilei, del suo disagio?
Sarebbe più indicato, discuterne all'interno del setting psicoterapico, per dare la possibilità al suo terapeuta di comprendeer a fondo il suo disagio e, di trasformare il sintomo in risorsa terapeutica.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Utente
Utente
MI ha detto di non peroccuparmi e di concetrarmi su solitudine e vuoto i miei problemi secondo lei
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> appena butto l'aria fuori si stringe ancora di piu' la sensazione
>>>

Questo sembra una conferma a quanto le avevo detto nel consulto di pochi giorni fa: lei ha paura che l'aria le manchi e così ha paura anche a buttarla fuori. A sua volta, questo provoca debito d'ossigeno e quindi ansia.

Se le cose stessero davvero così, il problema dell'ansia potrà risolverlo solo per via psicoterapeutica e/o psicofarmacologica, non con il broncodilatatore. Per l'uso e le controindicazioni di quest'ultimo deve chiedere ai medici, non in psicologia. Tuttavia anche questa sua preoccupazione sembra far parte del "pacchetto" ansia.

Cordiali saluti
[#8]
Utente
Utente
salve, beh è ovvio che se sento mancare l'aria mi viene paura a chi non verrebbe?

mi sembra una reazione normale....

grazie
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
No. Se il suo è davvero un problema d'ansia (cosa che da qui non è ovviamente possibile sapere con certezza) le cose stanno al contrario: lei ha paura che le manchi l'aria, E QUINDI ha paura a vuotare i polmoni. Ciò a sua volta le provoca debito d'ossigeno, perché se l'aria viziata non esce, quella fresca non può entrare, E QUESTO va ad aumentare ancora di più la sua ansia.

Se non le è ancora chiaro, chieda pure.

Cordiali saluti
[#10]
Utente
Utente
esco a svuotarli e riempirli ma sembra sia piu' dura far entrare aria , come se ci fossero i muscoli piu' tesi.....
e faccio fatica a dilatarli

piu' che altro sembra arrivare tutto dalla laringe o stomaco......
[#11]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se soffre d'ansia e somatizzazioni, potrebbe esserci anche uno stato di tensione che si riflette nella muscolatura e in altri distretti corporei, come le è già stato fatto notare.

In ogni caso l'ansia è per via psicologica e/o psicofarmacologica che dovrà essere risolta. Concentrandosi solo sul broncodilatatore rischia di mancare il bersaglio e perdere tempo.

Deve ricevere un'attenta valutazione psicologica e/o psichiatrica e, se il problema dipende dall'ansia, ricevere una psicoterapia specifica per l'ansia.

Cordiali saluti
[#12]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se soffre d'ansia e somatizzazioni, potrebbe esserci anche uno stato di tensione che si riflette nella muscolatura e in altri distretti corporei, come le è già stato fatto notare.

In ogni caso l'ansia è per via psicologica e/o psicofarmacologica che dovrà essere risolta. Concentrandosi solo sul broncodilatatore rischia di mancare il bersaglio e perdere tempo.

Deve ricevere un'attenta valutazione psicologica e/o psichiatrica e, se il problema dipende dall'ansia, ricevere una psicoterapia specifica per l'ansia.

Cordiali saluti
[#13]
Utente
Utente
infatti sono già in cura e mi hanno prescritto anche il citalopram
[#14]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Però non è chiaro il tipo di psicoterapia che sta facendo. Un conto è il farmaco, altra cosa la psicoterapia.

È in cura da uno psichiatra, da uno psicoterapeuta o da entrambi?

Cordiali saluti
[#15]
Utente
Utente
salve, da una psicoterapeuta ed il gastroenterologo mi ha dato da prendere il citalopram
[#16]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Ok, e che tipo di terapia sta facendo? Ad esempio, cognitivo-comportamentale, psicodinamico ecc.

Cordiali saluti
[#17]
Utente
Utente
mi ha detto terapia psico dinamica
[#18]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
In questo caso potrebbero essere necessari tempi più lunghi per arrivare a uno sblocco decisivo della sua ansia.

Per l'ansia acuta le terapie elettive sono quelle attive e focalizzate, come la comportamentale o la breve strategica. Ciò non vuol dire che una terapia psicodinamica non sia efficace ma, come dicevo, potrebbe necessitare di tempi maggiori, mentre mi pare di capire che lei desidererebbe un sollievo più rapido alle sue preoccupazioni.

Se le cose stanno così, potrebbe chiedere un parere a un terapeuta di diverso orientamento, magari d'accordo con la sua terapeuta attuale, per risolvere intanto i sintomi dell'ansia. Poi potrà sempre continuare la sua analisi, se ce ne sarà ancora bisogno.

Legga questi due articoli per chiarirsi meglio le idee:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Cordiali saluti
[#19]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le utente,
se ha delle perplessità sul modo con il quale lo psicoterapeuta che lo sta seguendo sta impostando il lavoro con Lei, è molto più utile parlarne direttamente con lui, anziché estrapolare singoli aspetti del suo vissuto e cercare di analizzarli all'interno di una consulenza on line.
Nella costruzione del rapporto di fiducia con lo specialista è fondamentale che Lei si senta libero di esprimere il suo disagio e di soffermarsi sugli aspetti più significativi.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto