Attacchi d'ansia e panico
Gentile dottore.
Ho 20 anni e da ottobre ho cominciato a soffrire di attacchi di ansia e di panico.
Ho finito la scuola superiore l'anno scorso diplomandomi e da settembre quando ho dovuto "staccarmi" dalle superiori per cominciare la vita lavorativa o universitaria ho cominciato a soffrirne.
Mi sono subito recato da una psicologa (primi giorni di novembre) ed effettivamente ci son stati dei miglioramenti già da dicembre e questi primi giorni di gennaio.
Gli attacchi sono stati sempre meno frequenti e sopratuttto sempre meno intensi sopratutto perchè riuscivo a controllarli.
A volte ho dovuto ricorrere a delle gocce di Bromazepam che mi porto in tasca, soprattutto quando mi allontano dalla mia città anche per andare apochi km mi sale l'ansia se non so la strada ecc..
Questa settimana però è successa una cosa che mi ha totalmente destabilizzato.
Ero a pranzo in un ristorante quando all'improvviso un attacco di panico mi ha preso e son dovuto letteralmente scappare via verso casa.
Questa cosa mi ha portato inq uesti giorn ad evitare parecchie volte le mie uscite con gli amici, al cinema ecc.. per la paura di riaverne in posti dove non posso "scappare.
Dottori, io sono una persona estroversa e socievole.. insomma.. questa persona che evita luoghi pubblici NON SONO IO. Ma la paura è troppa e mi tiene in trappola.. oltretutto i miglioramenti avuti in questi mesi dalla terapeuta sembrano essere stati spazzati via da questo evento della settimana scorsa.
Voglio guarire!!
Chiedo accorgimenti e supporto anche a voi per favore, anhce se è chiaro che ne parlerò con la mia terapeuta questa settimana
grazie
Ho 20 anni e da ottobre ho cominciato a soffrire di attacchi di ansia e di panico.
Ho finito la scuola superiore l'anno scorso diplomandomi e da settembre quando ho dovuto "staccarmi" dalle superiori per cominciare la vita lavorativa o universitaria ho cominciato a soffrirne.
Mi sono subito recato da una psicologa (primi giorni di novembre) ed effettivamente ci son stati dei miglioramenti già da dicembre e questi primi giorni di gennaio.
Gli attacchi sono stati sempre meno frequenti e sopratuttto sempre meno intensi sopratutto perchè riuscivo a controllarli.
A volte ho dovuto ricorrere a delle gocce di Bromazepam che mi porto in tasca, soprattutto quando mi allontano dalla mia città anche per andare apochi km mi sale l'ansia se non so la strada ecc..
Questa settimana però è successa una cosa che mi ha totalmente destabilizzato.
Ero a pranzo in un ristorante quando all'improvviso un attacco di panico mi ha preso e son dovuto letteralmente scappare via verso casa.
Questa cosa mi ha portato inq uesti giorn ad evitare parecchie volte le mie uscite con gli amici, al cinema ecc.. per la paura di riaverne in posti dove non posso "scappare.
Dottori, io sono una persona estroversa e socievole.. insomma.. questa persona che evita luoghi pubblici NON SONO IO. Ma la paura è troppa e mi tiene in trappola.. oltretutto i miglioramenti avuti in questi mesi dalla terapeuta sembrano essere stati spazzati via da questo evento della settimana scorsa.
Voglio guarire!!
Chiedo accorgimenti e supporto anche a voi per favore, anhce se è chiaro che ne parlerò con la mia terapeuta questa settimana
grazie
[#1]
Deve prima dirci che tipo di terapia sta facendo, contenuti discussi in seduta, prescrizioni comportamentali ricevute ecc. Due mesi potrebbero essere ancora poco per vedere effetti. Quante sedute ha fatto sinora?
La terapia è solo per l'ansia oppure state trattando anche altre questioni?
È chiaro che deve riportare alla terapeuta i suoi dubbi, da qui non si può intervenire direttamente per aiutarla.
Cordiali saluti
La terapia è solo per l'ansia oppure state trattando anche altre questioni?
È chiaro che deve riportare alla terapeuta i suoi dubbi, da qui non si può intervenire direttamente per aiutarla.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Concordando sul fatto che sia opportuno parlarne in terapia, preciso che può accadere che -dopo un primo momento in cui i sintomi sembrano diminuiti o addirittura scomparsi- improvvisamente si ripresentano e gettano nello sconforto perchè ci si sentiva meglio e si sperava in una vicina guarigione completa.
E' importante a questo punto interrompere l'evitamento di luoghi, situazioni, ecc... perchè in genere l'evitamento all'inizio fa scendere l'ansia (e dà l'illusione di stare meglio), ma poi alla lunga rafforza ansie e paure. Per questo ne parli con la terapeuta.
Saluti,
E' importante a questo punto interrompere l'evitamento di luoghi, situazioni, ecc... perchè in genere l'evitamento all'inizio fa scendere l'ansia (e dà l'illusione di stare meglio), ma poi alla lunga rafforza ansie e paure. Per questo ne parli con la terapeuta.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 29/01/2012.
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