Ansia e attacchi di panico

Gentili dottori,dopo qualche mese torno a scrivervi.
In altri post avevo già spiegato il mio stato d'ansia,a cosa fosse dovuto o meglio da cosa ha avuto inizio (quasi 2 anni fa il padre della mia ragazza operato di tumore allo stomaco,fortunatamente sembra andar tutto bene,stessa sorte non ha avuto mio nonno scomparso per lo stesso male) ed in un certo senso ho poi cominciato a far mia l'ìdea che sia proprio l'ansia a crearmi tanti disturbi.
Sono un ragazzo di 23 anni,studente universitario,non sto qui a riscrivere tutto quello che ho scritto negli altri post,però purtroppo la vita ci mette di fronte a delle sfide ed essendo un tipo molto nervoso ed ansioso,spesso devo affrontare il mio stato d'ansia.
Praticamente ad inizio dicembre è cominciato un calvario in famiglia,per via del ricovero della mia nonna per problemi cardiaci e nel giro di un mese questa è venuta a mancare;come premesso,io sono troppo ansioso,ma la situazione è stata talmente in evoluzione che l'ho vissuta fino in pieno e fino in fondo ed,essendo stato abbastanza legato a questa persona,il mio corpo ha sofferto e continua a farlo.
Durante il mese trascorso infatti spesso e volentieri ho dormito pochissimo,svegliandomi di soprassalto la notte in preda ai miei attacchi di panico,caratterizzati da tremore,tachicardia,formicolio e intorpidimento della mani,situazione che si ripeteva comunque anche durante il giorno data l'ansia continua di cui soffro;ho utilizzato un medicinale omeopatico in gocce prima di coricarmi cosi come una calda camomilla,ma spesso non riuscivo neanche a calmarmi.
Ora sono passati 20 giorni dalla scomparsa del mio caro,dopo circa una settimana ho leggermente allentato questo stato e ho ripreso a dormire più in modo corretto,fino a quando per circa 2-3 giorni non ho avuto alcun disturbo e ho ripreso la vita di tutti i giorni.
Vorrei premettere un'altra cosa,riprendendo la vita normale,ho ripreso a star seduto molte ore al giorno e da tanto tempo soffro di scoliosi,bacino storto (che ho trattato e sistemato,ma la mia struttura fisica sembra non tenerlo a lungo diritto) e di conseguenza schiena che nei movimenti fa rumore,ma durante questi periodi d'ansia,che a distanza di una settimana o pochi giorni si ripresenta,avverto dei fastidi che non avevo mai avvertito,ammettendo comunque che quando si parla di cuore,conoscendo dei sintomi di sofferenza cardiaca,questi non fanno altro che aumentare il mio stato ansioso entrando in un circolo vizioso.I sintomi sono come delle fitte sporadiche al braccio sinistro,una volta in un punto e un'altra volta in un altro punto ed altre fitte in generale lungo tutto il corpo,che aumentano appunto l'ansia dentro di me e di conseguenza vado a sentire come uno stato confusionario in testa,(studio e pc avranno sicuramente il loro peso).
Mi scuso per il lungo teorema,ma vorrei chiedervi se tutto ciò può essere una somatizzazione d'ansia,può derivare tutto dall'ansia con cui convivo da circa un anno e mezzo o due?
Vi ringrazio
[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro ragazzo,

da qui non possiamo porre diagnosi e di conseguenza non possiamo dirti con certezza se la tua è o non è una forma d'ansia patologica.

Se non ricordo male anche in passato avevi iniziato a preoccuparti dopo la malattia di persone a te vicine, come accennavi anche sopra, ma non ricordo se ti eri sottoposto ad accertamenti medici per essere sicuro che la tua salute sia buona.
Puoi chiarire questo punto?

Da un punto di vista generale è possibile che tutto quello che ci descrivi sia dovuto all'ansia, o meglio alla paura di essere malato.

Questo tipo di pensiero può essere molto nocivo e causare somatizzazioni che persistono o compaiono a fasi alterne, ma che non hanno alcun significato dal punto di vista medico:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1219-sono-ipocondriaco-o-i-medici-non-capiscono-il-mio-problema.html

Ti ritrovi in questa descrizione?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
Dr.ssa Giovanna Tatti Psicologo, Psicoterapeuta 41
Probabilmente un cardiologo potrebbe rispondere in maniera più coerente e adeguata a parte della Sua domanda. tuttavia, anche nella remota ipotesi che la ragione del suo malessere fosse organica, mi parrebbe opportuno, necessario forse, occuparsi del versante emozionale e psicologico legato a questi suoi vissuti così preoccupati e mi pare paralizzanti in alcuni momenti.
sembra avere una certa chiarezza sulla possibilità che questo corredo di sintomi che lei descrive sia di matrice ansiosa, mi viene quindi spontaneo chiederle se e come si è occupato di questa ansia persistente. ha iniziato una psicoterapia? Le è stata prescritta una qualche farmacoterapia?
credo che una valutazione da un collega potrebbe essere utile, per decidere in che modo affrontare questi disturbi.

cordiali saluti

Dr.ssa Giovanna Tatti
psicologa-psicoterapeuta-terapeuta EMDR-milano
giovannatatti@gmail.com
www.psicologamilano.net

[#3]
Utente
Utente
Gentili dott.sse,
vi ringrazio per la veloce risposta.
Per chiarirvi un po le idee,circa 2 anni fa,dopo che fu diagnosticato il tumore al padre della mia ragazza,cominciai a "volare" con la mente,parlando infatti dei sintomi che aveva questa persona cominciai a stare attento al mal di schiena e ad altri sintomi e da lì è cominciata la mia ansia.Dopo qualche giorno andai dal mio medico di famiglia che ha subito attribuito a me ansia e preoccupazioni infondate,anche perchè ogni anno periodicamente effettuo analisi del sangue e delle urine sempre buone.Però da lì in poi ho cominciato a preoccuparmi del minimo sintomo,anche di un piccolo dolore muscolare o scheletrico che sia e di conseguenza ho cominciato a soffrire di attacchi di panico notturni caratterizzati come sopra vi ho descritto,vivendo le giornate comunque sempre perennemente con quello stato a volte pesante a volte in sottofondo,che non fa appunto vivere come dovrei.Aggiungo anche che anche lo studiare qualcosa di abbastanza pesante mi porta a soffrire un po ciò.
Comunque a livello di visite specialistiche non ne ho affrontate,giusto perchè quasi tutte le volte sono riuscito da solo a calmare questi miei pensieri e devo ammettere che quando ci sono riuscito,le giornate sono state molto migliori,tranne poi ricaderci alla minima preoccupazione.
So che cercando in internet,questo stato ansioso non fa altro che aumentare,leggevo da qualche parte che queste fitte sono attribuili all'ansia e allo stato di tensione che il corpo sopporta,soffrendo poi di mal di schiena il tutto potrebbe esser collegato,anche se quando riesco a non pensarci non le avverto neanche o comunque sporadicamente proprio.Ma resta in me sempre quel pensiero che a 23 anni possa avere qualche patologia cardiaca e di conseguenza ricordando i sintomi li avverto un po.
La visita da uno specialista so che potrebbe aiutarmi,però fino ad ora ho cercato e sto cercando di capirmi da solo e qualche volta riesco altre volte meno,però se da questo Voi giudicate necessaria una visita specialistica,affronterò la situazione.
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
[#4]
Dr.ssa Giovanna Tatti Psicologo, Psicoterapeuta 41
le direi due cose.
la prima: non è prorpio vero che riesce a gestire da solo, infatti chiede a noi.
la seconda, più importante: lei dice di riuscire a calmarsi da solo, ma una psicoterapia non è un "calmante", tutt'altro. lei forse dovrebbe capire da dove arriva tutta qst ansia -e con questo non intendo la "causa scatenante" che lei rintraccia nella morte dei suoi cari e il tumore del padre della sua ragazza- per accoglierla, comprenderla darle senso e significato.
capirsi da soli è un buon principio.. ma a parte Freud (ed è tutto dire anche in quel caso), non mai visto nessuno che si sappia e possa autoanalizzare, senza lo sguardo di un Altro..

saluti
[#5]
Utente
Utente
Gentile dott.ssa,
ha perfettamente ragione,sicuramente in questi casi l'aiuto di qualcuno che possa realmente farlo sarebbe positivo.
Quando dico che riesco da solo,intendo dire che dopo i 3-4-5 giorni di ansia,arriva il momento in cui riesco a capire che quel che mi provoca questo stato è l'ansia e riesco a notare la differenza di condizione fisica e mentale,perchè mi sento realmente meglio ,ma come ho detto poi tendo a ricaderci periodicamente,ma in modi comunque diversi,nel senso che a volte la sento leggermente ma riesco tranquillamente a sopportarla,altre volte in cui si sfoga nei modi di cui sopra.
Come dice lei trovo veramente importante capire da dove arriva quest'ansia,provo a darmi una risposta nelle troppe cose negative che ascolto e vivo e che volontariamente o no faccio mie senza alcun motivo,ma sono anche sicuro,parlandone anche in famiglia,che lo studio sia qualcosa di realmente pesante e in certi periodi veramente stressante.Poi aggiungo questi pensieri di esser colpito dalle cose che ho descritto sopra e quindi mi vedo proprio cambiare nel giro di poco tempo .
Lei conferma che sarebbe realmente necessario un consulto da uno specialista?
[#6]
Dr.ssa Giovanna Tatti Psicologo, Psicoterapeuta 41
vede gentile ragazzo... non sono io a confermarlo, ma è lei a farlo quando decide di chiedere un consulto per quest'ansia... certo è preoccupto per il cuore, maè lei a metterci sulla strada -giusta, direi- del disturbo d'ansia. Allora si leggitimi a chiamare uno psicologo e a fare qualche colloquio, senza la necessità che io, dall'"alto del mio sapere" le dica quel che lei già sa perfettamente.
[#7]
Dr.ssa Giovanna Tatti Psicologo, Psicoterapeuta 41
vede gentile ragazzo... non sono io a confermarlo, ma è lei a farlo quando decide di chiedere un consulto per quest'ansia... certo è preoccupto per il cuore, maè lei a metterci sulla strada -giusta, direi- del disturbo d'ansia. Allora si leggitimi a chiamare uno psicologo e a fare qualche colloquio, senza la necessità che io, dall'"alto del mio sapere" le dica quel che lei già sa perfettamente.
[#8]
Utente
Utente
Ho la consapevolezza di soffrire d'ansia,per cui volevo semplicemente sapere se è possibile che questa può provocare tra i più svariati sintomi anche quello che ho scritto sopra.
Vi ringrazio per le cortesi risposte.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Certamente, l'ansia può provocare un'infinità di sintomi corporei privi di cause mediche:
www.medicitalia.it/minforma/Psicologia/1064/Quando-il-corpo-va-in-ansia-i-sintomi-fisici-dei-Disturbi-d-Ansia

Per farti un esempio, alcuni sintomi come la tachicaridia sono causati direttamente da picchi di produzione di ormoni come cortisolo e adrenalina che hanno luogo quando si è in tensione.

La mente infatti influenza il corpo interagendo con il sistema nervoso: per questo i sintomi psicosomatici sono potenzialmente numerosissimi e differenti fra loro come possono esserlo una dermatite, le vertigini e la gastrite.

Tornando al tuo caso, è importante che ogni volta che elabori preoccupazioni sulla salute arrivi alla consapevolezza che il tuo malessere è di natura psicologica (di questo puoi avere generalmente conferma quando ti rendi conto che un sintomo scopare semplicemente non pensandoci).
E' un primo passo fondamentale, ma non sufficiente a farti sentire bene in maniera stabile e definitiva.

Probabilmente non ti sei sentito più di tanto ascoltato dal tuo medico di famiglia ("ha subito attribuito a me ansia e preoccupazioni infondate") e per questo non hai preso subito in seria considerazione la possibilità di ricorrere ad un intervento psicologico.
Mi sembra che però tu abbia alla fine maturato la consapevolezza della necessità di percorrere questa strada per superare definitivamente il problema, e questo non può essere che positivo.

Spero quindi che contatterai quanto prima uno psicologo con il quale lavorare per ritrovare la tranquillità che avevi prima che tutto questo cominciasse.
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