Prendere l'iniziativa

buonasera,sto insieme con il mio ragazzo da 6 mesi,vorrei sapere perchè se è lui a prendere l'iniziativa va tutto bene,mentre se sono io inizialmente ha una risposta fisica ma poi non succede nulla.grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza, potresti spiegare un po' meglio la situazione per favore?
Che cosa succede a te o al lui che fa sì che ci sia un blocco?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Utente,
la problematica di cui ha scritto si presenta solo con l'attuale compagno o le era già accaduto in precedenza qualcosa di simile?
La risposta fisica di cui parla consiste nell'eccitazione e conseguente lubrificazione?
Poi "non succede nulla" nel senso che non riuscite a portare avanti la penetrazione o cos'altro capita?
Lei quali spiegazioni si è data? Cosa c'è che non va a suo parere?
Tra di voi ne parlate?

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

non ci sta dicendo nulla di sè stessa e, in assenza di altri dati, è davvero impossibile risponderle.
Mi associo perciò agli interrogativi che le hanno posto le Colleghe, aggiungendo solo uno spunto che forse può esserle utile.

Il partner che prende l'iniziativa è quello che "si assume la responsabilità" di dare il via al contatto fisico e si espone anche al rifiuto da parte del proprio compagno (o compagna).
Alcune persone non prendono volentieri l'iniziativa proprio per evitare di sentirsi opporre un rifiuto, e lasciano generalmente che sia il partner a proporre il contatto fisico.
In questo modo rimangono nella posizione di poter rifiutare senza sentirsi respinti, ma c'è anche un altro vantaggio: quello che aggirare il senso di colpa che può derivare dall'espressione diretta del proprio desiderio ma non dall'"accondiscendere" al desiderio dell'altro.

Forse lei si trova spesso in questa posizione, e quando ne esce si sente a disagio?
Prova dei sensi di colpa nei confronti del sesso?
Che tipo di educazione ha ricevuto in materia dai suoi genitori?
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Utente
Utente
Allora vediamo,per quanto mi riguarda posso dire che fino a 6 mesi fa ho sofferto di vulvodinia mentre stavo con il precedente compagno.Non avevo desiderio nei suoi confronti e non mi piaceva il suo modo aggressivo egoista di porsi.Conosciuto questo ragazzo attuale a 41 anni ho capito cosa vuol dire fare l'amore,di conseguenza ammetto che un pò come i bambini quando hanno un giocattolo nuovo,spesso cerco il mio compagno. Se dobbiamo parlare di numeri diciamo che a volte vorrei avere 2 rapporti nello stesso giorno.Normalmete abbiamo rapporti quasi tutti i giorni.Per quanto riguarda l'educazione dei miei genitori in materia sessuale non ne ho avuta una in particolare nel senso che a 5 anni sapevo come nascevano i bambini,appena avuto il ciclo mia madre mi ha parlato di come non rimanere incinta,che il sesso esiste ma non è fondamentale(su questo mi sono ricreduta in questi mesi).Per quanto riguarda il mio compagno non conosco il tipo di educazione.All'inizio aveva una cera riluttanza nello svolgere pratiche di masturbazione o orali per un preconcetto che certe cose non si fanno con la fidanzata.Durante l'atto sessuale è molto coccolone e non egoista.Non è un persona,passatemi il termine,spinta.Se cerco di affrontare il discorso si giustifica dicendo che è una persona che ogni tanto è sotto stress.il problema si presenta quando magari cerco l'approccio in modo scherzoso,quindi lo metto in panico perchè non sa se faccio sl serio oppure no.Quando mi avvicino avviene l'erezione ma poi andando avanti crolla e allora lui si sposta e non continuiamo.Spero di avervi chiarito un pò il quadro della stuazione.vi ringrazio anticipatamente.Vorrei sapere se sbaglio in qualche cosa oppure cosa posso fare.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Dal suo post precedente avevo capito che il problema riguardava direttamente lei, e non il suo fidanzato.
Quindi la sua domanda è: se la donna prende l'iniziativa può causare problemi all'uomo?

Mi sembra che per il suo caso lei abbia già la risposta:

"il problema si presenta quando magari cerco l'approccio in modo scherzoso,quindi lo metto in panico perchè non sa se faccio sl serio oppure no.
Quando mi avvicino avviene l'erezione ma poi andando avanti crolla e allora lui si sposta e non continuiamo"

Forse il suo compagno si sente insicuro e a disagio quando non capisce appunto se lei ha "intenzioni serie" o meno.
Ha provato a parlargliene direttamente e a chiedergli cosa lo mette a disagio?

Non mi sembra che il suo comportamento sia in qualche modo eccessivo, se l'altra sua domanda è questa: magari non essendo abituata a vivere una relazione sessualmente appagante le sembra che quello che succede sia strano, oltre che nuovo, ma non ci ha riferito nulla di potenzialmente anomalo o che possa inibire la risposta fisica del suo fidanzato.
Si tratta però di reazioni estremamente soggettive, per questo è importante che ne parliate con calma e senza imbarazzi.
Pensa di poterlo fare?
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Utente
Utente
grazie dottoressa per la risposta,ho provato a parlarne ma noto che lui si irrigidisce un pò e cerca di attribuire la sua reazione a momenti di stress.inoltre sostiene che non succede poi così spesso,adesso farò più attenzione....a parte il discorso di parlare potrei avere un consiglio su come magari mi devo approcciare?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se si è resa conto che comportandosi in un determinato modo lo mette in difficoltà può iniziare ad evitare di farlo.

Se comunque non cambiasse nulla potrà riparlargli ed eventualmente chiedere una consulenza di coppia ad uno psicologo.

Se il suo compagno è effettivamente sotto stress per qualche motivo la questione dovrebbe risolversi nel momento in cui lo stress cesserà, ma il problema potrebbe non risiedere solo in quello e in tal caso sarebbe necessario approfondire con l'aiuto di un esperto.