Ansia e panico sul lavoro

Ho 32 anni e sono una donna. Circa un mese fa ho cominciato il mio primo lavoro 'vero'.Non ero preparata all’intensità con cui si sarebbe presentata l'ansia ora che ho cominciato. Provo ansia quasi costantemente quando sono al lavoro e quando stacco. Se faccio un errore sul lavoro poi, si trasforma in panico. Il viso mi va a fuoco, diventa tutto rosso, e ho paura di morire da tanto ho paura. In quei momenti ‘a caldo’ preferirei che un fulmine mi facesse morire lì, piuttosto che stare così male. L’ansia, o il panico poi, non so, mi fanno diventare il corpo freddo freddo, le mani gelide e a volte anche tremo vistosamente. Il mio terrore più grande è di fare un grosso errore e di essere licenziata per questo, o di essere licenziata comunque. Che poi, ora dico così, ma qualche giorno fa era un’altra cosa. La verità è che l’oggetto della paura cambia ma la paura resta.
Se eccettuiamo i momenti di panico in cui mi sembra che mi salga un fuoco, mi sento spesso spossata e insonnolita perché queste paure mi stancano molto. Infatti passo a letto a riposarmi praticamente il resto del tempo dopo il lavoro. Circa 4 mesi fa, la sofferenza per il fatto di non trovare lavoro, che già mi deprimeva (due anni di ricerca), era peggiorata e mi ero rivolta al mio medico generico per un aiuto. Così per 3 mesi ho preso lo Zoloft 50. Poi ho trovato lavoro e, almeno all’inizio, prima di cominciare, facevo i salti di gioia, tanto che volevo pure tornare a fare sport. Adoro la corsa. Ma da quando avevo cominciato a prendere lo zoloft avevo smesso, avevo quasi sempre sonno. Visto come stavano le cose, d’accordo col medico, abbiamo cominciato a smettere lo zoloft. Questa scatola, che è la quarta, la consumo a una pillola un giorno sì e uno no. E via diradando con le scatole successive… Ero contenta di smettere. Poi è arrivata quest’ansia fortissima e il panico e comincia a essere troppo intenso per vivere facilmente. In terapìa ci sono già stata anni fa, per tre anni. Non ci vorrei tornare perché pure se mi ha fatto stare meglio ed è stata un’esperienza di cui conservo un intenso e bel ricordo, mi piacerebbe tanto fare da sola. Da quando avevo 16 anni sono in cura per ipotiroidismo e faccio regolarmente delle analisi per controllare se la dose di tiroxina che prendo è giusta. Di recente ho avuto dei grossi sbalzi. Avevo il tsh più basso del limite. Due mesi dopo, più alto del limite. Ora sto provando una nuova dose di tiroxina e fra due mesi analisi di nuovo, come sempre quando cambio la dose, per vedere se è quella giusta. Al momento assumo eutirox 125 1 al giorno. Lo dico perché forse può essere utile, non so. Ho letto su internet che può influire sulla depressione, ma il mio endocrinologo ha sempre dato poco peso al sintomo depressivo quindi non saprei. Mi piacerebbe uscire da sola da questo stato. Ma se dovessi sono pronta anche a tornare in terapìa. Perciò vorrei un consiglio su cosa potrei fare. Grazie a chiunque mi risponderà
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Come mai questo è il Suo primo lavoro vero? di che si occupava prima?

Da quello che dice sembrano sintomi d'ansia, ma potrebbe anche essere l'effetto della depressione (la paura del giudizio è tipica del depresso, così come di sbagliare).

Magari tornare dal terapeuta per affrontare queste paure non è una cattiva idea. Che tipo di terapia ha fatto in passato?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Circa i miei lavori precedenti, durante gli anni all'Università ho fatto i classici lavori dello studente (cameriere, ripetizioni, commessa..) ma erano sempre cose o in nero o temporanee... Poi ho dedicato alcuni anni ad assistere i miei genitori (sfortunatamente nel mezzo anche mia nonna) malati di cancro e in quegli anni ho fatto corsi di formazione e tirocinii ad essi collegati... insomma, niente acon una figura professionale definita e a tempo indeterminato come questo... Mi pare che l'approccio della mia terapeuta fosse sistemico-familiare (spero di ricordare giusto..). C'è nulla che posso fare da sola..? Grazie molte per la sua risposta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Conosco meno la terapia sistemica e quindi aspettiamo che i Colleghi specialisti Le rispondano in maniera precisa.

"C'è nulla che posso fare da sola..? "
Perchè sente il bisogno di fare tutto da sola? In genere quando siamo in difficoltà è sensato domandare aiuto, ci semplifica la vita. Non crede?
O forse il problema è proprio il voler/dover far tutto da sola senza potersi permettere di dividere i pesi con qualcuno? Anche al lavoro funziona così?
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Utente
Utente
Bè… ora che ci penso.. sa che non saprei a chi chiedere aiuto? In famiglia non sono mai stati abbastanza forti per vedermi soffrire, tra le mie amicizie non c’è nessuno che sappia (o ammetta…) cosa siano l’ansia, il panico o la depressione. L’unica che mi rimane, a cui sono ricorsa in passato, è la mia terapeuta. Ma non vorrei entrare e uscire dalla terapìa perché questi disturbi comunque a distanza di anni si ripresentano, vorrei imparare a gestirli da sola… Pure perché odio il modo in cui mi fanno diventare quando li ho, il fatto che alterino la mia vita, il mio aspetto, quello che mi mettono in testa, il fatto di essere così tanto in balìa di cose che non vedo e non sento e che pure hanno tanto potere (brutto).. che si veda che ho dei problemi insomma, tanto vistosamente. Francamente non saprei con chi dividerli, i pesi… Circa il lavoro poi, bè, è poco che sono lì, e per ora il titolare mi dà ovviamente un aiuto quando serve.. Ma l’idea è che in futuro io gestisca tutto da sola, sì..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Una psicoterapia dovrebbe aiutarLa a modificare questi aspetti.
Da qui francamente ci sono molti limiti, ma se la vita che deve affrontare la vive da sola è chiaro che viene l'ansia o potrebbe venire l'ansia... insomma c'è il rischio di sentirsi sopraffatti.

Saluti,
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
non vorrei entrare e uscire dalla terapìa perché questi disturbi comunque a distanza di anni si ripresentano, vorrei imparare a gestirli da sola…

Gent.le ragazza,
una psicoterapia se è efficace avvia un processo di cambiamento che preclude il ripresentarsi del disagio, se si è trovata bene con la terapeuta può prendere in considerazione l'idea di riprendere il percorso, individuando obiettivi chiari e verificabili.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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