Ansia/panico
Buonasera,allora arrivo subito al punto,sono un soggetto che soffre di attacchi di panico da ormai un'anno e sono in cura con farmaci (Daparox 20mg 15 gocce a sera,e xanax al bisogno anche se non lo prendo mai) e sotto cura psicologica. Da circa due settimane ho cominciato a diminuire i farmaci come detto dalla mia dottoressa,ho preso 20 gocce per mezzo anno e da due settimane sono passato a 15. Il problema è che mi sono capitati nuovamente degli attacchi di panico,o almeno credo. Ho sentito dei dolori al petto,e come sempre all'inizio ho pensato al peggio ma mi sono calmato subito perchè dopo un'anno che ci soffro non ho più paura,volevo sapere,è normale sentire questi dolori senza però avere un'attacco di panico o ansia? Cioè in passato quando sentivo un dolore al petto il mio pensiero era uno solo.. "infarto" e li partiva la sudorazione la tachicardia e l'adrenalina. Oggi invece sempre un dolore al petto sinistro,tra il capezzolo e lo sterno di pochi secondi,però senza avere attacchi di panico,solo una leggere ansia per preoccupazione..ovviamente ho già fatto elettrocardiogramma,analisi del sangue,e misurazione della pressione..il risultato è che sono sano come un pesce anche perchè sono giovane. Questi esami gli ho svolti più o meno 3-4 mesi fa. ho parlato con la mia dottoressa e mi ha detto che a quanto pare non può abbassare ancora i farmaci perchè sono ancora sotto stress (dopo aver parlato con lei di un paio di miei problemi) Mi consigliate una visita per sicurezza al cuore o no? e normale sentire dolori al petto senza però avere un vero e proprio attacco di panico?
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Dici che sei sotto cura psicologica, puoi dirci di che tipo, da quanto tempo, frequenza delle sedute, contenuti discussi in seduta, eventuali compiti ricevuti?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Ragazzo,
soliatmente la terapia per il suo disagio è quella combinata: farmacoterapia e psicoterapia.
Non si evince dalla sua richiesta di consulenza per quento tempo ha fatto psicoterapia e se è stata svolta in sinergia con la terapia farmacologica.
Senza conoscerla è difficile comprendere cosa le stia a ccadendo, ma sembra essere una ricaduta, forse il suo percorso di cura non era ancora ultimato.
Chieda ai referenti che si stanno occupando di lei, sicuramente sapranno aiutarla.
Saluti
soliatmente la terapia per il suo disagio è quella combinata: farmacoterapia e psicoterapia.
Non si evince dalla sua richiesta di consulenza per quento tempo ha fatto psicoterapia e se è stata svolta in sinergia con la terapia farmacologica.
Senza conoscerla è difficile comprendere cosa le stia a ccadendo, ma sembra essere una ricaduta, forse il suo percorso di cura non era ancora ultimato.
Chieda ai referenti che si stanno occupando di lei, sicuramente sapranno aiutarla.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Allora come detto da un'anno più o meno soffro di questo problema e da 4 mesi sono in cura sia farmacologica che psicologica,all'inizio della terapia avevo tutti i classici sintomi (dolori al petto,sudorazione,palpitazioni,adrenalina in corpo ecc..) dopo 2-3 mesi questi sintomi sono spariti fino due settimane fa che ho cominciato ad abbassare i farmaci,e devo dire che la mia situazione anche psicologica non è delle migliore per via di problemi con la mia fidanzata. Con la dottoressa che mi segue sotto ambito farmacologico abbiamo parlato e mi ha detto che a quanto pare dimostro di non essere ancora pronto per abbassare i farmaci ulteriormente e che è il caso di continuare la cura psicologica visto che mentre parlavano è saltato fuori un'altra parte di me che potrebbe (infatti li sta creando) problemi con la mia ragazza,la gelosia che tendo a tenermi dentro e che mi mi stressa (ed è vero) in un modo continuo..quindi dovrò lavorare con la psicologa su questo punto per me tabù..ma per quanto riguarda quei dolori,che dite? oggi non ne ho avuti,che sia stata solo ansia o stress??
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Gentile Utente, se la diagnosi è già stata fatta (e suppongo sia così) non ha molto senso continuare a ricercare e seguire tutti i sintomi fisici.
Bisogna curare bene l'ansia.
Anzi, perchè non prova a parlare con la Sua psicologa anche dell'idea che Lei ha del farmaco (elemento da non trascurare mai in una psicoterapia).
Può leggere, se vuole, questo articolo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
Un cordiale saluto,
Bisogna curare bene l'ansia.
Anzi, perchè non prova a parlare con la Sua psicologa anche dell'idea che Lei ha del farmaco (elemento da non trascurare mai in una psicoterapia).
Può leggere, se vuole, questo articolo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Gent.le ragazzo,
è opportuno che affronti all'interno della psicoterapia sia gli aspetti relativi alle somatizzazioni sia quelli relativi al suo stile relazionale (gelosia), farlo all'interno di una consulenza on line, la indurrebbe a confrontare quanto le diciamo noi con quanto affermato dalla psicologa, avviando un processo che potrebbe alimentare ulteriormente ansia da parte sua.
è opportuno che affronti all'interno della psicoterapia sia gli aspetti relativi alle somatizzazioni sia quelli relativi al suo stile relazionale (gelosia), farlo all'interno di una consulenza on line, la indurrebbe a confrontare quanto le diciamo noi con quanto affermato dalla psicologa, avviando un processo che potrebbe alimentare ulteriormente ansia da parte sua.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#6]
Utente
Bene,sono d'accordo sia sul fatto di non continuare con esami fisici,che di parlare alla mia psicologa dei miei stati emotivi,non che non avessimo già parlato,ma voglio approfondire il punto gelosia che è un fardello pesante. Un'ultima domanda,non solo sull'articolo della dottoressa Angela che ho trovato interessante,ma su molti altri ho letto che l'ansia in poche parole è una difesa del nostro corpo,ci avverte di un pericolo imminente no? bene,per esempio,Se sono davanti al pc e sento un dolore al petto che compare di punto in bianco di solito mi scatta il panico,che come detto è una difesa e un'avvertimento di pericolo,In questo caso che pericolo di sarebbe? non so se mi spiego..se una persona sente un dolore e il corpo reagisce con un attacco di panico significa che c'è qualcosa che non va o sbaglio? Grazie delle gentili risposte.
[#7]
"In questo caso che pericolo di sarebbe?"
E' chiaro che per noi il "pericolo" non è un predatore feroce (a livello evolutivo l'ansia e la paura servono a questo): i significati deve trovarli il paziente con l'aiuto dello psicoterapeuta. Per esempio il pericolo potrebbe essere la paura di fare una brutta figura e di essere giudicati o di non essere soccorsi.
Ma non c'è un siginificato che possa andare bene per tutti i pazienti.
Saluti,
E' chiaro che per noi il "pericolo" non è un predatore feroce (a livello evolutivo l'ansia e la paura servono a questo): i significati deve trovarli il paziente con l'aiuto dello psicoterapeuta. Per esempio il pericolo potrebbe essere la paura di fare una brutta figura e di essere giudicati o di non essere soccorsi.
Ma non c'è un siginificato che possa andare bene per tutti i pazienti.
Saluti,
[#8]
Gent.le ragazzo,
continuare a cercare informazioni in rete è uno dei modi più efficaci per alimentare ansie e somatizzazioni, se vuole canalizzare le sue energie in direzioni efficaci dovrebbe affrontare questi aspetti all'interno della psicoterapia.
continuare a cercare informazioni in rete è uno dei modi più efficaci per alimentare ansie e somatizzazioni, se vuole canalizzare le sue energie in direzioni efficaci dovrebbe affrontare questi aspetti all'interno della psicoterapia.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.7k visite dal 22/01/2012.
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