Bulimia
Gentili psicologi,
sono una ragazza che per tre anni ha sofferto di bulimia. Mangiavo praticamente moltissimo e in modo compulsivo soprattutto la sera perchè mi sentivo piuttosto triste in quel periodo e poi, facendomi sensi di colpa mi autoconducevo vomito. Sono stata sempre una "brava" ragazza: a scuola, in famiglia, coi ragazzi, molto religiosa e molto "intelligente" per tutti ed accettare che fossi malata per me era impossibile. Finchè un giorno aprì gli occhi e mi resi conto quanto stessi rovinando la mia persona e smisi all'improvviso solo con qualche ricaduta di un paio di volte.Di questo problema non ne ho parlato mai a nessuno per non deludere mai e forse anche grazie a questo ho riacquistato un pò di fiducia in me stessa dal momento che sono stata da sola capace di uscirne. Ora però a distanza di tre anni è sorto un problema: mi sono iscritta alla facoltà di psicologia (forse perchè portata da quest'esperienza a capire quant è brutto trovarsi in quelle situazioni e sentirsi soli) e mi sta venendo il panico da quando la mia relatrice mi ha chiesto di fare la tesi sui disturbi alimentari. Non riesco a studiare una pagina di libro e appena inizio a leggere gli effetti collaterali inizia la tachicardia e la sensazione di svenimento. ho paura che tutto quello che c'è scritto sul libro possa essermi capitato. Sono iniziati i grandi malditesta così ho fatto una RMN ma non c'è nulla e vivo ormai tutti i giorni con tachicardia ma anche all'ECG al cuore nn risulta nulla. la mia ultima preoccupazione riguarda la sfera sessuale e la fertilita ma cosa posso fare per controllare anche questo?insomma come potete vedere sono nel panico ma soprattutto non riuscirò mai a laurearmi continuando così!
dopo questo mio lungo discorso che per questo vi chiedo scusa in tutto ciò cosa potete consigliarmi?
Gazie infinite a chi vorrà aiutarmi
sono una ragazza che per tre anni ha sofferto di bulimia. Mangiavo praticamente moltissimo e in modo compulsivo soprattutto la sera perchè mi sentivo piuttosto triste in quel periodo e poi, facendomi sensi di colpa mi autoconducevo vomito. Sono stata sempre una "brava" ragazza: a scuola, in famiglia, coi ragazzi, molto religiosa e molto "intelligente" per tutti ed accettare che fossi malata per me era impossibile. Finchè un giorno aprì gli occhi e mi resi conto quanto stessi rovinando la mia persona e smisi all'improvviso solo con qualche ricaduta di un paio di volte.Di questo problema non ne ho parlato mai a nessuno per non deludere mai e forse anche grazie a questo ho riacquistato un pò di fiducia in me stessa dal momento che sono stata da sola capace di uscirne. Ora però a distanza di tre anni è sorto un problema: mi sono iscritta alla facoltà di psicologia (forse perchè portata da quest'esperienza a capire quant è brutto trovarsi in quelle situazioni e sentirsi soli) e mi sta venendo il panico da quando la mia relatrice mi ha chiesto di fare la tesi sui disturbi alimentari. Non riesco a studiare una pagina di libro e appena inizio a leggere gli effetti collaterali inizia la tachicardia e la sensazione di svenimento. ho paura che tutto quello che c'è scritto sul libro possa essermi capitato. Sono iniziati i grandi malditesta così ho fatto una RMN ma non c'è nulla e vivo ormai tutti i giorni con tachicardia ma anche all'ECG al cuore nn risulta nulla. la mia ultima preoccupazione riguarda la sfera sessuale e la fertilita ma cosa posso fare per controllare anche questo?insomma come potete vedere sono nel panico ma soprattutto non riuscirò mai a laurearmi continuando così!
dopo questo mio lungo discorso che per questo vi chiedo scusa in tutto ciò cosa potete consigliarmi?
Gazie infinite a chi vorrà aiutarmi
[#2]
Gent.le ragazza,
a prescindere dal fatto che tu sia una studentessa di Psicologia sarebbe molto importante per te affrontare un percorso di psicoterapia, il disagio che hai vissuto non appartiene solo al passato, le somatizzazioni che descrivi sono dei segnali chiari che ci sono aspetti da elaborare relativi al tuo vissuto, a partire dal "qui ed ora".
Puoi rivolgerti al centro d'ascolto dell'Università oppure al Consultorio Familiare della tua ASL, per fare un primo colloquio con uno Psicologo.
Chiedere aiuto a volte richiede un po' di coraggio ma è un passo necessario se vuoi davvero avviare un processo di cambiamento che ti consenta di affrontare serenamente gli studi.
a prescindere dal fatto che tu sia una studentessa di Psicologia sarebbe molto importante per te affrontare un percorso di psicoterapia, il disagio che hai vissuto non appartiene solo al passato, le somatizzazioni che descrivi sono dei segnali chiari che ci sono aspetti da elaborare relativi al tuo vissuto, a partire dal "qui ed ora".
Puoi rivolgerti al centro d'ascolto dell'Università oppure al Consultorio Familiare della tua ASL, per fare un primo colloquio con uno Psicologo.
Chiedere aiuto a volte richiede un po' di coraggio ma è un passo necessario se vuoi davvero avviare un processo di cambiamento che ti consenta di affrontare serenamente gli studi.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Ex utente
Vi ringrazio entrambe per la risposta celere e per la'iuto. In merito al fatto se abbia mai sentito uno spcialista la risposta è no. Per quanto riguarda la psicologa del consultorio è una del paese e conosce molto bene la mia famiglia, per questo non le ho mai chiesto aiuto ma per il momento sono turbata:insomma penso sempre a quei maledetti effetti collaterali (che tra l'altro nella maggior parte non conoscevo) e da li inizia la paura per tutto, soprattutto paura legata all'idea di non potere avere una famiglia, di non poter essere mamma...ecc ecc..ecc..così si chiude il libro e per non pensarci più esco ma così non risolverò mai nulla!
[#4]
Certamente non possiamo aiutarti qui noi a superare il tuo disagio.
Se proprio ti crea imbarazzo o disagio rivolgerti alla psicologa del consultorio (tieni presente che è tenuta al segreto professionale stretto), puoi rivolgerti all'ASL.
Saluti,
Se proprio ti crea imbarazzo o disagio rivolgerti alla psicologa del consultorio (tieni presente che è tenuta al segreto professionale stretto), puoi rivolgerti all'ASL.
Saluti,
[#6]
Gent.le ragazza,
ho visto nel tuo storico che ha inviato molte richieste sopratutto nell'ultimo anno, ora mi sembra evidente che ci sia un disagio da affrontare in particolare nell'ambito della sessualità.
Una consulenza on line non può sostituire un colloquio di psicoterapia quindi non ci sono altre alternative se vuoi davvero iniziare a prenderti cura di te.
ho visto nel tuo storico che ha inviato molte richieste sopratutto nell'ultimo anno, ora mi sembra evidente che ci sia un disagio da affrontare in particolare nell'ambito della sessualità.
Una consulenza on line non può sostituire un colloquio di psicoterapia quindi non ci sono altre alternative se vuoi davvero iniziare a prenderti cura di te.
[#7]
Anche per la sfera sessuale può aiutarti lo psicologo psicoterapeuta.
Non preoccuparti perchè è probabile che questo disagio sia connesso ai disturbi alimentari, non a sè.
Se vuoi, puoi leggere qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1625-sessuologo-chi-e-costui.html
Saluti,
Non preoccuparti perchè è probabile che questo disagio sia connesso ai disturbi alimentari, non a sè.
Se vuoi, puoi leggere qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1625-sessuologo-chi-e-costui.html
Saluti,
[#9]
Se stai cercando una gravidanza potresti chiedere al ginecologo, ma sei molto giovane e quindi dovresti provare.
Tuttavia sembrerebbe di più una preoccupazione legata all'ansia che, a mio avviso, dovresti trattare in terapia. Venire a conoscenza delle conseguenze per chi ha sofferto di DCA probabilmente ha riaperto una ferita non curata bene generando angoscia.
Prova a contattare lo psicologo e fai un elenco delle tue perplessità legate alle conseguenze fisiche; insieme potrete capirne i significati e superare queste difficoltà.
Saluti,
Tuttavia sembrerebbe di più una preoccupazione legata all'ansia che, a mio avviso, dovresti trattare in terapia. Venire a conoscenza delle conseguenze per chi ha sofferto di DCA probabilmente ha riaperto una ferita non curata bene generando angoscia.
Prova a contattare lo psicologo e fai un elenco delle tue perplessità legate alle conseguenze fisiche; insieme potrete capirne i significati e superare queste difficoltà.
Saluti,
[#10]
Ex utente
Gentile dottoressa,
come sempre la ringrazio per la sua gentilezza e il suo aiuto. Purtroppo, come ha già constatato, sono molto giovane ho 22 anni e non posso già provare ad avere una gravidanza; ed è proprio per questo che divento ansiosa perchè non trovo il modo di rassicurarmi per ciò ed ho paura che avrei dovuto fare una cura in merito o non so cosa. Per questo vi ho chiesto anche un aiuto!Grazie
come sempre la ringrazio per la sua gentilezza e il suo aiuto. Purtroppo, come ha già constatato, sono molto giovane ho 22 anni e non posso già provare ad avere una gravidanza; ed è proprio per questo che divento ansiosa perchè non trovo il modo di rassicurarmi per ciò ed ho paura che avrei dovuto fare una cura in merito o non so cosa. Per questo vi ho chiesto anche un aiuto!Grazie
[#11]
gentile Ragazza,
lo storico dei suoi consulti, grida per lei, aiuto e disagio.
Le problematiche non scompaiono da sole, ma solitamente peggiorano e dilagano compromettendo altre aree della persona.
La sefra della sessualità, non può essere considerata disgiuta dalla persona, dalla relazione e dalla vita pregressa.
Spesso i disturbi del comportamento oro-alimentare, correlano con i disturbi della sfera sessuale, per questo l'approccio e la cura vanno di pari passo.
Le allego un mio articolo sull'argomento, credo le potrà essere d'aiuto.
Cari saluti
http://www.valeriarandone.it/home/articoli/153-conflitti-femminili-tra-sessualita-ed-alimentazione
lo storico dei suoi consulti, grida per lei, aiuto e disagio.
Le problematiche non scompaiono da sole, ma solitamente peggiorano e dilagano compromettendo altre aree della persona.
La sefra della sessualità, non può essere considerata disgiuta dalla persona, dalla relazione e dalla vita pregressa.
Spesso i disturbi del comportamento oro-alimentare, correlano con i disturbi della sfera sessuale, per questo l'approccio e la cura vanno di pari passo.
Le allego un mio articolo sull'argomento, credo le potrà essere d'aiuto.
Cari saluti
http://www.valeriarandone.it/home/articoli/153-conflitti-femminili-tra-sessualita-ed-alimentazione
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#12]
Ex utente
Ho trovato molto interessante il suo articolo, trovo che molte cose scritte rispecchino almeno un pò la mia realtà. Cercherò di seguire il suo consiglio, forse è ora che chieda seriamente aiuto anche se nella vita di tutti i giorni mi senta bene e non abbia più a che fare con quei "comportamenti" sbagliati. Alla fin fine se mi trovo in questa situazione è perchè quella storia mi ha ferito, forse stravolto e non sono riuscita a metabolizzarla ancora del tutto nella mia testa. Quindi a come ho capito il suo unico consiglio è di evitare di preoccuparmi per tutte le conseguenze a cui sarei potuta andare incontro e fare psicoterapia in modo da vivere più serenamente.
La ringrazio
cari saluti
La ringrazio
cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 1.9k visite dal 19/01/2012.
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Approfondimento su DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare
I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.