Come e'possibile aver paura di qualcosa che si potrebbe desiderare

Salve,sono una ragazza seguita da una psicoter e da una psichiatra alla quale hanno diagnosticato un DOC e depressione,in trattamento farmacologico.i miei pensieri ossessivi riguardano la paura che io abbia la vocazione alla vita monastica,sono una persona che ha sempre aiutato gli altri ma tale pensiero mi terrorizza.come e'possibile aver paura di qualcosa che si potrebbe desiderare?in cosa consiste la guarigione?specifico che i sintomi depres e ansiogeni hanno avuto inizio quando questa idea mi e'balzata in testa.tutti coloro con cui ne ho parlato mi hanno detto che non e' questa la mia strada (anche frati e preti) ma io non riesco a crederci e questo pensiero mi distrae dall'attività lavorativa e mi rende infelice.come posso uscirne fuori ?grazie mille
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Gentile utente,
pone qui delle domande molto specifiche che sembrano richiamare la sua tendenza all'ossessività.
Ci dice anche che è seguita sia da una psicoterapeuta che da una psichiatra e sembra essersi confrontata anche con altre persone degne della sua fiducia, ma senza aver ottenuto le risposte che desiderava.

Ha posto queste stesse domande anche alla psicoterapeuta che la segue? Da quanto è in trattamento?


Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Che tipo di psicoterapia sta facendo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Sono in trattamento da circa un anno e mezzo dalla psicoterap per altri problemi precedenti al DOC,con terapia cognitivo comportamentale.sono seguita dalla psichiatra da 8 mesi,da quando ha avuto origine il DOC.ho posto le stesse domande alle mie terapeute.
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Che risposte ha ottenuto?

Ponendo qui le stesse domande sembra confermare che le risposte ottenute non la hanno soddisfatta.

Nel percorso psicoterapeutico svolto fin'ora ha potuto rilevare dei miglioramenti? Sia alla sintomatologia associata al DOC sia alle problematiche per cui si era inizialemnte rivolta alla terapeuta. Ha piacere di condividerle anche qui?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Nella psicoterapia siete riuscite a vedere lo schema disfunzionale messo in atto, fatto dall'evento critico attivante (pensiero della vocazione), la prima valutazione e i primi tentativi di soluzione, la seconda valutazione e i nuovi tentativi di soluzione?

State lavorando anche sui timori connessi e sui significati?
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Utente
Utente
Ho iniziato la psicoterapia per un tentativo di abuso subito in adolescenza.nei mesi precedenti allo scoppio del DOC immaginavo a volte il mio corpo per strada caduta dalla finestra.sono molto soddisfatta del lavoro svolto con la mia terapeuta e stiamo lavorando principalmente sui significati di questo mio disturbo,che e'stato interpretato come un rifiuto della sessualità.io infatti non riesco a fare attività piacevoli o sentirmi felice senza sentirmi in colpa.provengo da una famiglia molto esigente con due genitori che mi picchiavano,ho ricevuto il mio ultimo schiaffo quando avevo 21anni.cosa intende per tentativi di soluzione?
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Se non ho capito male, quindi, il pensiero principale del suo DOC è emerso nel corso della sua psicoterapia, forse dopo che avevate preso in considerazione il suo vissuto rispetto al tentato abuso subito in adolescenza.

Lei cosa ne pensa del significato del suo disturbo evidenziato in terapia? Si riconosce nell'immagine che emerge?

Per le risposte alle sue domande, in particolare a quelle relative alla sua guarigione, dovrebbe darsi il tempo di procedere nel percorso terapeutico iniziato, anche perchè sembra che l'evento scatenante sia rimasto spito diversi anni e sia stao preso in considerazione ora che si manifesta in modo più evidente e forse limitante nella sua vita quotidiana.
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Utente
Utente
Mi scusi dottoressa potrebbe spiegarmi meglio la sua ultima risposta?grazie mille
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"cosa intende per tentativi di soluzione?"

Chi soffre di DOC quando ha il dubbio mette in atto alcuni tentativi di soluzione che però possono non essere funzionali per vivere bene oppure vengono nuovamente rimessi in dubbio dal paziente.
Ad es. i tentativi di soppressione del pensiero sono tentativi di soluzione, oppure gli appunti per ridurre l'ansia o mettere alla prova la memoria.
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Sembra che il pensiero con cui si è manifestato il DOC sia strettamente legato al lavoro che sta svolgendo in terapia e iniziato per il tentativo di abuso subito. Sembra cioè che possa avere per lei una ulteriore funzione protettiva rispetto ai contenuti che probabilmente state trattando in terapia.

Certo è che da qui si possono fare solo delle supposizioni, mentre il significato del suo disturbo attuale andrebbe ricercato e costruito nel percorso terapautico vis a vis.

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Utente
Utente
Il disturbo e'scoppiato quando ho partecipato ad un incontro con frati e suore con alcuni amici,che mi ha entusiasmato.da li' ho cominciato ad avete insonnia ed attacchi di ansia,poi e sopraggiunta la depressione,con visita al ps per sindrome extrapiramidale.siccome ho fatto spesso volontariato,sono credente,e in amore ho collezionato diverse relazioni finite male,ho pensato che quella potrebbe essere la mia strada.ma la cosa mi fa paura e mi fa stare male,ho paura che se non accetterò la chiamata non sarò mai felice o che forse sto male perché non voglio ammettere a me stessa che vorrei fare la suora.
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
"in amore ho collezionato diverse relazioni finite male,ho pensato che quella potrebbe essere la mia strada.ma la cosa mi fa paura e mi fa stare male"

Questo e il fatto che il disturbo si sia manifestato dopo un incontro in cui probabilmente sono stati toccati argomenti e tmi che la hanno colpita in profondità, fa pensare che l'origine del suo disturbo sia più legata all'evento traumatico adolescenziale e quindi ad un ulteriore tentativo di proteggersi, che non ad un desiderio reale.

Entrare a far parte del clero, nell'immaginario comune, tutela dal creare stretti rapporti interpersonali, se non per i fini della chiesa stessa.

Si dia il tempo per procedere con il trattamento psicoterapeutico e sciogliere con la terapeuta i vari nodi cruciali che caratterizzano la sua situazione attuale.

Cordiali saluti