Calo desiderio sessuale
Buonasera,
ho 32 anni, chiedo un aiuto perchè non voglio a capire da sola, attraverso il classico ''sarà un momento, passerà'' una situazione che mi sta preoccupando e sta diventando fonte di frustrazione. Da circa 3 settimane soffro di calo di desiderio sessuale per il mio partner, o completa mancanza, con difficoltà nell'eccitazione, nel caso lui provi a stimolarmi, sia in modo passionale, che dolce. Non ho mai avuto un simile problema e non so davvero cosa succeda, sono una persona molto passionale, amo il sesso, sia come sesso in senso stretto senza aver un rapporto amoroso, sia a livello di completamento e complicità e unione della coppia, insomma, potrei esser tutto fuorchè frigida, anzi. Mai sofferto di secchezza vaginale, mai avuto traumi, ho un buon rapporto col mio corpo. Col mio compagno all'inizio era un incanto, rapporti lunghi, molto soddisfacento per entrambi e spesso facevamo l'amore anche 3 vole al giorno. Poi in estate lu mi lasciò, mi fece soffrire molto, ma nell'arco di 3 settimane siamo tornati insieme, ammettendo le nostre mancanze, eventuali colpe, e ampliando il nostro dialogo in modo totale e sincero al 100%. Parliamo molto, e lui mi tranquillizza su questa situazione, ma per me è triste e non mi riconosco più. Dopo esser tornati insieme era di nuovo tutto bellissimo, passione e desiderio, gioia. Gioia in tutto. Poi una nuova discussione,che io ho accusato particolarmente, e mi son bloccata, da quel momento. Sembrano inutili i suoi gesti, le sue rassicurazioni, la sua presenza, costanza, nel nostro rapporto , e il suo sentimento che non metto in dubbio. Attraverso un periodo di stress notevole per lavoro, restano in ufficio anche 10 ore al giorno, non faccio sport perchè non ho tempo, e quindi mi sento nervosa e vogliosa solo di coccole. Capisco il suo desiderio, lui è molto attivo, e con un semplice bacio ha voglia di me, poi si trattiene per mio rispetto, aumentando il mio malessere, perchè soffro per entrambi. Non trovo soluzione, forse esagero nell'analizzare troppo la cosa, ma accantonarla ed evitare di pensarci non fa che spingermi a riflettere su perchè stia accadendo. Spero possa darmi un consiglio o tranquillizzarmi sulle fisime mentali che sto vivendo. Grazie infinite, un saluto.
ho 32 anni, chiedo un aiuto perchè non voglio a capire da sola, attraverso il classico ''sarà un momento, passerà'' una situazione che mi sta preoccupando e sta diventando fonte di frustrazione. Da circa 3 settimane soffro di calo di desiderio sessuale per il mio partner, o completa mancanza, con difficoltà nell'eccitazione, nel caso lui provi a stimolarmi, sia in modo passionale, che dolce. Non ho mai avuto un simile problema e non so davvero cosa succeda, sono una persona molto passionale, amo il sesso, sia come sesso in senso stretto senza aver un rapporto amoroso, sia a livello di completamento e complicità e unione della coppia, insomma, potrei esser tutto fuorchè frigida, anzi. Mai sofferto di secchezza vaginale, mai avuto traumi, ho un buon rapporto col mio corpo. Col mio compagno all'inizio era un incanto, rapporti lunghi, molto soddisfacento per entrambi e spesso facevamo l'amore anche 3 vole al giorno. Poi in estate lu mi lasciò, mi fece soffrire molto, ma nell'arco di 3 settimane siamo tornati insieme, ammettendo le nostre mancanze, eventuali colpe, e ampliando il nostro dialogo in modo totale e sincero al 100%. Parliamo molto, e lui mi tranquillizza su questa situazione, ma per me è triste e non mi riconosco più. Dopo esser tornati insieme era di nuovo tutto bellissimo, passione e desiderio, gioia. Gioia in tutto. Poi una nuova discussione,che io ho accusato particolarmente, e mi son bloccata, da quel momento. Sembrano inutili i suoi gesti, le sue rassicurazioni, la sua presenza, costanza, nel nostro rapporto , e il suo sentimento che non metto in dubbio. Attraverso un periodo di stress notevole per lavoro, restano in ufficio anche 10 ore al giorno, non faccio sport perchè non ho tempo, e quindi mi sento nervosa e vogliosa solo di coccole. Capisco il suo desiderio, lui è molto attivo, e con un semplice bacio ha voglia di me, poi si trattiene per mio rispetto, aumentando il mio malessere, perchè soffro per entrambi. Non trovo soluzione, forse esagero nell'analizzare troppo la cosa, ma accantonarla ed evitare di pensarci non fa che spingermi a riflettere su perchè stia accadendo. Spero possa darmi un consiglio o tranquillizzarmi sulle fisime mentali che sto vivendo. Grazie infinite, un saluto.
[#2]
Utente
Spesso ma per piccoli screzi..il mio compagno ha 30 anni ed è alla sua prima esperienza ''impegnativa'' , nel senso che ha optato per lo studio in tutti questi anni, e solo dopo laureato ha iniziato a pensare a stare con una persona. Prima si limitava ad aver rapporti senza coinvolgimento sentimentale con amiche dell'università, con le quali condivideva lo stesso pensiero del non-impegno.Poi ci siamo conosciuti, lui ha detto che ha trovato in me una ragazza con una marcia in più, come lui dice ''una spanna sopra le altre ragazze che si trovano in giro'' e abbiamo iniziato a frequentarci per poi stare insieme (sono 10 mesi ora, intensi) . I problemi iniziali erano sul fatto che lui è poco espansivo nelle parole, e nei messaggi, mancate risposte ai miei sms..voglia di avere spazi propri, perchè non abituato a 'render conto ' a una persona, nè tantomeno condividere la quotidianità con qualcuno. Io ho accettato di aspettare i suo tempi e le cose sono migliorate, fermo restando che discutiamo comunque su sue pecche a livello di attenzioni, di piccoli gesti, di mancato corteggiamento. Non mi lamento di come lui sia, perchè poi è coccolone, se siamo insieme, è il classico uomo che preferisce abbracciarti piuttosto che parlare e dirti ''ti voglio bene''. Dei miei problemi parliamo, mi ascolta ed è sempre ben diposto al dialogo. Io pago le conseguenze di un rapporto di 3 anni con un uomo bipolare che mi ha messo ansie che non avevo, timori che poi ho riversato su di lui , e che spesso mi generano questa voglia un pò infantile di avere sempre certezze, sicurezze, complimenti..ne parliamo e sembra tutto ok, poi capitolo per una giornata che non va come vorrei e mi sento triste. Il punto è che il sesso tra noi ha sempre funzionato benissimo e solo ora è così in fase di stallo, quindi non so capirne il motivo, se le liti sono per cose piccole e non fondamentali, e non hanno influito così tanto sulla nostra bella intimità..lui dimostra il suo interesse, mi ha presentato i suoi genitori, cosa per lu impensabile fino a poco tempo fa, ma che ha sentito naturale, stando bene con me..questo accresce il mio senso di frustrazione, perchè capisco che la fonte dei problemi che ho è in me, in primis, anche se è chiaro che quando si sta insieme in due le insofferenze sono generate da entrambi..
[#3]
Il calo del desiderio può dipendere da molti fattori. Quello relazionale, ma anche cause organiche legate ad esempio ad infezioni che non favoriscono la ricrca di un rapporto sessuale. Se queste ultime sono già state escluse, io propenderei per una consultazione psicologica che possa aiutarvi a capire che cos'è questo calo di desiderio che si sta verificando nelle ultime settimane.
Saluti,
Saluti,
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Utente
la ringrazio intanto per la risposta. Siccome sto consultando vari forum per poter leggere se sia capitato ad altre persone, seppur ogni caso sia a se stante , mi chiedevo se lo stress non influisca in maniera dominante. Ho avuto la candida prima di Natale, dopo circa 8 anni dall'ultima volta che l'ho avuta (quella volta per cura antibiotica massiccia) , credo per lo stress derivante dal lavoro che poco lascia alla mia vita personale. Vivo da sola e quindi gestirmi diventa difficile e il tempo non mi basta mai, vivo tutto con l'ansia di dovermi sbrigare e correre. La terapia è per me, o semmai consiglia entrambi?
[#5]
Mi sembra che lei stessa fornisca una chiave d'interpretazione già nella domanda. L'essere stata lasciata e poi "ripresa" potrebbe aver rotto qualcosa in lei, che non la fa più reagire in modo positivo e spontaneo come prima. È possibile che il problema non stia in lei, ma nella vostra relazione. Le relazioni possono ammalarsi, proprio come gli individui.
Non è però immediato suggerirle una consulenza di coppia o una individuale, perché credo che prima dovrebbe chiarire a se stessa quanto ancora tiene a questa persona e alla prospettiva di un futuro insieme a lui. Potrebbe magari fare prima dei colloqui da sola, e poi se del caso coinvolgere anche il suo compagno. Esempi di psicoterapeuti esperti in relazioni sono quelli a indirizzo sistemico-relazionale o strategico.
Cordiali saluti
Non è però immediato suggerirle una consulenza di coppia o una individuale, perché credo che prima dovrebbe chiarire a se stessa quanto ancora tiene a questa persona e alla prospettiva di un futuro insieme a lui. Potrebbe magari fare prima dei colloqui da sola, e poi se del caso coinvolgere anche il suo compagno. Esempi di psicoterapeuti esperti in relazioni sono quelli a indirizzo sistemico-relazionale o strategico.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#6]
Queste informazioni fanno cambiare un po' il quadro. E' per questo che Le avevo detto di valutare ogni strada (sia dal ginecologo e solo in seguito da uno psicologo picoterapeuta).
Stia serena, il calo del desiderio può semplicemente essere riferito ad una deteminata fase della vita, senza patologizzare nulla (se non ci sono poi problemi nella coppia).
Il fatto di lavorare tanto (10 ore in ufficio) è un alibi o una necessità?
L'eventuale terapia sarà lo psicologo psicoterapeuta che La vedrà a decidere -sulla base della valutazione- se coinvolgerà Lei o anche il Suo compagno. A priori non si può dire. E' per questo che Le ho parlato di consultazione e non ancora di terapia.
Quindi riassumendo:
- controllo dal ginecologo
- se negativo contatto con uno psicologo psicoterapeuta
Un cordiale saluto,
Stia serena, il calo del desiderio può semplicemente essere riferito ad una deteminata fase della vita, senza patologizzare nulla (se non ci sono poi problemi nella coppia).
Il fatto di lavorare tanto (10 ore in ufficio) è un alibi o una necessità?
L'eventuale terapia sarà lo psicologo psicoterapeuta che La vedrà a decidere -sulla base della valutazione- se coinvolgerà Lei o anche il Suo compagno. A priori non si può dire. E' per questo che Le ho parlato di consultazione e non ancora di terapia.
Quindi riassumendo:
- controllo dal ginecologo
- se negativo contatto con uno psicologo psicoterapeuta
Un cordiale saluto,
[#7]
Utente
Sono ben consapevole che qualcosa si sia 'rotto' e che la mia potrebbe esser una reazione di autodifesa. Ciò che mi lascia perplessa è il fatto che questo calo ci sia ORA, a distanza di mesi dall'esser tornati insieme, nonostante le cose tra noi vadano bene. Sinceramente dò poco peso ai nostri bisticci perchè credo siano di normale amministrazione, e cerco di spostare l'attenzione su di me, che non ho mai reagito così alle delusioni amorose.
[#8]
Non sempre le "cause" di un malessere psicologico sono immediatamente precedenti al malessere stesso.
>>> cerco di spostare l'attenzione su di me, che non ho mai reagito così alle delusioni amorose
>>>
Potrebbe essere perché questa volta si era illusa più delle altre. Più si sale in alto, più rovinosa è la caduta.
Cordiali saluti
>>> cerco di spostare l'attenzione su di me, che non ho mai reagito così alle delusioni amorose
>>>
Potrebbe essere perché questa volta si era illusa più delle altre. Più si sale in alto, più rovinosa è la caduta.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
Grazie infinite dottoressa. Le 10 ore sono per necessità, sono impiegata, ma faccio 2 part time che quidi mi assorbono mattina e pomeriggio. Vivendo da sola ho necessità di lavorare per pagare tutte le spese. Il controllo dal ginecologo l'ho già fissato per il 15 febbraio, e potrà servire intanto a fugare qualche dubbio. Verrà con me anche il mio compagno, curioso di sapere qualcosa del nostro pianeta donna. Grazie per la gentilezza ancora. Seguirò cmq il suo consiglio. Un saluto.
[#10]
Gentile utente,
prima di tutto farei come consiglia la collega e cioè valutare eventuali cause organiche. Nel caso non risulti nulla potrebbe essere utile una terapia di coppia che possa chiarire il momento che state passando o che avete passato. E' possibile che lo stress possa in qualche modo intervenire nella sessualità della coppia ma il rischio di trovare nello stress una copertura a difficoltà più intime, è alto
Buone cose
prima di tutto farei come consiglia la collega e cioè valutare eventuali cause organiche. Nel caso non risulti nulla potrebbe essere utile una terapia di coppia che possa chiarire il momento che state passando o che avete passato. E' possibile che lo stress possa in qualche modo intervenire nella sessualità della coppia ma il rischio di trovare nello stress una copertura a difficoltà più intime, è alto
Buone cose
Dott. Giacomo Del Monte
www.sessuologo-psicologo-roma.com
www.psicosalute.it
www.sessuologoesessualita.it
[#12]
Utente
Grazie infinite dottoressa. Le 10 ore sono per necessità, sono impiegata, ma faccio 2 part time che quidi mi assorbono mattina e pomeriggio. Vivendo da sola ho necessità di lavorare per pagare tutte le spese. Il controllo dal ginecologo l'ho già fissato per il 15 febbraio, e potrà servire intanto a fugare qualche dubbio. Verrà con me anche il mio compagno, curioso di sapere qualcosa del nostro pianeta donna. Grazie per la gentilezza ancora. Seguirò cmq il suo consiglio. Un saluto.
[#13]
Utente
Grazie per la schiettezza dottor Del Monte, cercherò di capire bene se sia un rifugio ''comodo'' o meno, lo stress, in concomitanza a tutte le altre ipotesi varate dai sui colleghi e da me stessa in modo più oggettivo possibile. Lo stress so che può esser per tutti un ottimo dto dietro cui nascondersi, io nel mio caso lo cito perchè sento che il mio corpo mi lancia segnali chiari e semplici, che purtroppo non riesco ad assecondare (mi capita spesso di dormire poco, perchè di notte penso a quel che devo fare il giorno successivo..capita che il mio telefono aziendale squilli di continuo, anche se sono in pausa)..insomma, alcune volte vorrei staccare tutto per un pò, fino a qualche anno fa trovavo sfogo in palestra, un'ora tutta per me che poi m trasmetteva quella sana stanchezza appagante che mi rendeva scarica ..ora per motivi economici non posso permettermi questo svago, quindi accumulo sperando di allentare prima o poi. V ringrazio tutti per la vostra disponibilità. Un saluto
[#14]
Gentile Ragazza,
Tre sole settimane di disagio sessuologico, non credo siano allarmanti, ne' da considerare come patologia di coppia.
Il calo del desiderio sessuale o desiderio sessuale ipoattivo, e' una disfunzione sessuale, sia maschile, che femminile, caratterizzata dalla riduzione, fino a volte alla sua estinzione del desiderio sessuale.
Le cause nono spesso poliedriche ed e' difficile trovare un unico agente patogeno, responsabile della disfunzione.
Consideri, che oggi, il calo del desiderio sessuale, e' un termine molto abusato, ma non sempre corrisponde alla reale disfunzione sessuale.
Le cause possono essere :
Ormonali
Iatrogene
Diadiche, di coppia
Intrapsichiche
Relative ad usi e costumi sessuali
Relative alle abitudini e stili di vita del singolo e della coppia
Spesso e' da copertura ad una pregressa disfunzione sessuale , come anorgasmia o dore sessuale
Puo' anche colludere con eventiali disfunzioni sessuali maschili
Depressione o disturbi dell'umore e tanto altro ancora.
Una diagnosi certa del suo disagio, credo sia imprenscindibile, dall'eventuale percorso di cura.
Se desidera, nel mio blog, trovera' tanto materiale in merito alla sua richiesta.
Cari saluti
Tre sole settimane di disagio sessuologico, non credo siano allarmanti, ne' da considerare come patologia di coppia.
Il calo del desiderio sessuale o desiderio sessuale ipoattivo, e' una disfunzione sessuale, sia maschile, che femminile, caratterizzata dalla riduzione, fino a volte alla sua estinzione del desiderio sessuale.
Le cause nono spesso poliedriche ed e' difficile trovare un unico agente patogeno, responsabile della disfunzione.
Consideri, che oggi, il calo del desiderio sessuale, e' un termine molto abusato, ma non sempre corrisponde alla reale disfunzione sessuale.
Le cause possono essere :
Ormonali
Iatrogene
Diadiche, di coppia
Intrapsichiche
Relative ad usi e costumi sessuali
Relative alle abitudini e stili di vita del singolo e della coppia
Spesso e' da copertura ad una pregressa disfunzione sessuale , come anorgasmia o dore sessuale
Puo' anche colludere con eventiali disfunzioni sessuali maschili
Depressione o disturbi dell'umore e tanto altro ancora.
Una diagnosi certa del suo disagio, credo sia imprenscindibile, dall'eventuale percorso di cura.
Se desidera, nel mio blog, trovera' tanto materiale in merito alla sua richiesta.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#15]
Utente
Buongiorno Dottoressa Randone,
e grazier per la sua risposta. Per quanto riguarda le cause posso escludere tranquillamente la disfunzione sessuale, infatti non provo , nè ho mai provato dolore durante i rapporti. Il mio partner non ha disfunzioni, anzi è per la sua età un uomo attivo e in salute, sessualmente parlando, a volte mi trovo io a disagio perchè so che lui lo farebbe sempre, per quanto sta bene e gli piace la nostra intimità, quindi mi sento ulteriormente in difficoltà sapendo di privarlo di questo piacere. Ho parlato anche ieri sera con lui, esternando le mie paure nell'esser lasciata di nuovo, e ovviamente non poteva che tranquillizzarmi dicendo che non può esserci una garanzia di 'tutta' la vita, ma non ci sono nemmeno i motivi per farlo. Ha usato la metafora del ''al lupo al lupo'' dicendo che così mi precludo la serenità da sola, e anzichè pensare troppo dovrei VIVERE. So che sono tutte considerazioni giuste e valide, ma i miei pensieri vanno da soli e non sempre posso annullarli, ma capire il motivo per cui sono sorti. Cosa intende dicendomi che una diagnosi è imprescindibile da un percorso di cura? E' necessario quindi che mi rivola a uno specialista, seppur 3 settimane siano poche per prlare di disturbo , come lei stessa dice? In tutta sincerità ho paura solo di ingigantire tutto quanto, perchè più ne parlo e più mi sembra che diventi uno scoglio grande e difficile da scalare. A volte mi capita di esagerare nelle reazioni e nel considerare le situazioni, quindi queste insicurezze vorrei che avessere il peso giusto e che non ledano il mio modo di essere. Sono solare, giocona, scherzosa..Mi sto ombrando e questo non mi piace, non mi piaccio così cervellotica, nè tantomeno mi va di complicarmi le cose se non lo sono. Confusa , questo sono..e pensavo di esser abbastanza grande per avere un pò di consapevolezza della vita, e di come funzioni il mondo..Magari! un caro saluto anche a lei.
e grazier per la sua risposta. Per quanto riguarda le cause posso escludere tranquillamente la disfunzione sessuale, infatti non provo , nè ho mai provato dolore durante i rapporti. Il mio partner non ha disfunzioni, anzi è per la sua età un uomo attivo e in salute, sessualmente parlando, a volte mi trovo io a disagio perchè so che lui lo farebbe sempre, per quanto sta bene e gli piace la nostra intimità, quindi mi sento ulteriormente in difficoltà sapendo di privarlo di questo piacere. Ho parlato anche ieri sera con lui, esternando le mie paure nell'esser lasciata di nuovo, e ovviamente non poteva che tranquillizzarmi dicendo che non può esserci una garanzia di 'tutta' la vita, ma non ci sono nemmeno i motivi per farlo. Ha usato la metafora del ''al lupo al lupo'' dicendo che così mi precludo la serenità da sola, e anzichè pensare troppo dovrei VIVERE. So che sono tutte considerazioni giuste e valide, ma i miei pensieri vanno da soli e non sempre posso annullarli, ma capire il motivo per cui sono sorti. Cosa intende dicendomi che una diagnosi è imprescindibile da un percorso di cura? E' necessario quindi che mi rivola a uno specialista, seppur 3 settimane siano poche per prlare di disturbo , come lei stessa dice? In tutta sincerità ho paura solo di ingigantire tutto quanto, perchè più ne parlo e più mi sembra che diventi uno scoglio grande e difficile da scalare. A volte mi capita di esagerare nelle reazioni e nel considerare le situazioni, quindi queste insicurezze vorrei che avessere il peso giusto e che non ledano il mio modo di essere. Sono solare, giocona, scherzosa..Mi sto ombrando e questo non mi piace, non mi piaccio così cervellotica, nè tantomeno mi va di complicarmi le cose se non lo sono. Confusa , questo sono..e pensavo di esser abbastanza grande per avere un pò di consapevolezza della vita, e di come funzioni il mondo..Magari! un caro saluto anche a lei.
[#16]
Aspettiamo che passi il tempo, sperando che l' ansia della normalita' non prenda il sopravvento nella vostra coppia . Solo se il disagio dovesse continuare, si rivolga ad un specialista per approfondimenti, anche delle dinamiche cha abitano la vostra coppia.
Tre settimane, sono pochissime e possono anche rappresentare un calo fisiologico e non allarmante e patologico..
Saluti cari
Tre settimane, sono pochissime e possono anche rappresentare un calo fisiologico e non allarmante e patologico..
Saluti cari
[#17]
>>> Ho parlato anche ieri sera con lui, esternando le mie paure nell'esser lasciata di nuovo
>>>
Touché. Forse non mi ero spiegato bene, ma le cose che le stavo dicendo erano proprio per di qua.
Per una donna può essere necessario sentirsi desiderata per concedersi. Evidentemente l'essere stata lasciata una volta ha fatto sorgere in lei la paura che potrebbe accadere di nuovo. Forse in questo momento lei sente distante il suo compagno, non riuscendo a distinguere quanto questo suo atteggiamento distaccato ("non te la prendere, vivi di più e pensa di meno") possa preludere a un nuovo allontanamento. In fondo, lui ha avuto altre ragazze prima di lei, "con le quali condivideva lo stesso pensiero del non-impegno".
Magari all'inizio anche lei ha provato a non impegnarsi troppo, ma dopo essere stata lasciata ha capito che forse le sarebbe piaciuto impegnarsi di più. Solo che i comportamenti del ragazzo non sembrano essere molto promettenti in tal senso.
Si ritrova in questa descrizione?
Cordiali saluti
>>>
Touché. Forse non mi ero spiegato bene, ma le cose che le stavo dicendo erano proprio per di qua.
Per una donna può essere necessario sentirsi desiderata per concedersi. Evidentemente l'essere stata lasciata una volta ha fatto sorgere in lei la paura che potrebbe accadere di nuovo. Forse in questo momento lei sente distante il suo compagno, non riuscendo a distinguere quanto questo suo atteggiamento distaccato ("non te la prendere, vivi di più e pensa di meno") possa preludere a un nuovo allontanamento. In fondo, lui ha avuto altre ragazze prima di lei, "con le quali condivideva lo stesso pensiero del non-impegno".
Magari all'inizio anche lei ha provato a non impegnarsi troppo, ma dopo essere stata lasciata ha capito che forse le sarebbe piaciuto impegnarsi di più. Solo che i comportamenti del ragazzo non sembrano essere molto promettenti in tal senso.
Si ritrova in questa descrizione?
Cordiali saluti
[#18]
Utente
La normalità, io credo, per il senso bello delle cose, non è abitudine e piattume, ma serenità e pace del sapere che si può contare su una persona, al di là di noi stessi, sia in coppia, sia in altri rapporti affettuosi. Questo mi auguro che possa essere per noi. Intanto parlando con voi ho potuto fare un quadro più completo, specialmente perchè ho aperto i miei pensieri , parlandone a ' voce alta'. Mi serviva, grazie.
[#19]
Gent.le ragazza,
un rapporto di coppia non è mai statico in un certo senso è "un organismo vivente" che a volte può avere delle aree di disagio più o meno profonde, forse un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta potrebbe aiutarla a chiarire se la sua insoddisfazione ha una connotazione individuale condizionata dalle esperienze precedenti oppure si tratta di una dinamica di coppia.
un rapporto di coppia non è mai statico in un certo senso è "un organismo vivente" che a volte può avere delle aree di disagio più o meno profonde, forse un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta potrebbe aiutarla a chiarire se la sua insoddisfazione ha una connotazione individuale condizionata dalle esperienze precedenti oppure si tratta di una dinamica di coppia.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#20]
Utente
Buongiorno Dott. Santocito, in tutta onestà le dico che non mi trovo nella descrizone, semmai nel punto che dice che una donna deve sentirsi desiderata per lasciarsi andare. Accuso un pò di scontatezza nel nostro rapporto, ma il mio compagno mi tranquillizza dicendo continuamente che lui c'è, che st qui per me, che sta bene con me e che non ha motivo per allontanarsi, non è distante, anzi, cerca di trovare compromessi per vederci cercando di assecondarmi. Sono IO a esser distante come forma di chiusura, e so che anche quando ci siamo lasciati, per altri motivi, ero in qusta dinamica..quindi nella mia mente esiste il pensiero ''mi comporto come quetsa estate (dubbi, paure, insicurezze latenti = mi lascerà di nuovo'' , anche se lui continua a dire che ora siamo più legati, che sono importante e che sta bene. Io mi impegno sempre nelle relazioni , ovvio è che all'inizio ci si conceda meno per timore di prendere la batosta, ma cl passare del tempo e consolidandosi il rapporto, con la conoscenza e la voglia di condivisione reciproca che aumenta, ci si apre sempre più. Nei suoi progetti rientro anche io, quando ci pensiamo. A questo punto è la mia confusione per questo. Pensavo di sospendere il sesso per un pò, lsciando spazio a altre attività da fare insieme, evitando le situazioni dove inevitabilmente si finisce a esser intimi, come veder un film a casa, star accoccolati sul divano..Perchè lui ha le sue normali reazioni, mentre io la vivo male perchè sp che in questo momento non ho la voglia di sempre. E mi spiace negarli e negarci questo momento di piacere e benessere. E' come se avessi l'ansia da prestazione e quindi mi sarebbe 'utile' o comodo evitare le situazioni, per ritrovare la serenità e il gioco tra noi. Parlarne smpre ci appesantisce e di certo non aiuta. Il modo di fare del mio compagno è sempre quello di sminuire le cose perchè non vuole aumentare il carico negativo,non è supeficialità nè disinteressamento..E'il suo modo di fare, gioca e scherza x sdrammatizzare..spesso gli riesce, altre volte meno perchè io vorrei parlare e parlare, ma poi mi rendo conto che non ci fa bene nemmeno tirare fuori sempre gli stessi argomenti e lambiccarsi insieme su cosa è o non è. Grazie per il suo punto di vista !
[#21]
A me però sembra che stiamo dicendo le stesse cose. Ad esempio questa frase:
>>> Sono IO a esser distante come forma di chiusura, e so che anche quando ci siamo lasciati, per altri motivi, ero in qusta dinamica..quindi nella mia mente esiste il pensiero ''mi comporto come quetsa estate (dubbi, paure, insicurezze latenti = mi lascerà di nuovo''
>>>
sembra corrispondere in pieno con la valutazione che le ho dato.
Ma lei che cosa sente di più, verso di lui, paura di perderlo o disaffezione?
Cordiali saluti
>>> Sono IO a esser distante come forma di chiusura, e so che anche quando ci siamo lasciati, per altri motivi, ero in qusta dinamica..quindi nella mia mente esiste il pensiero ''mi comporto come quetsa estate (dubbi, paure, insicurezze latenti = mi lascerà di nuovo''
>>>
sembra corrispondere in pieno con la valutazione che le ho dato.
Ma lei che cosa sente di più, verso di lui, paura di perderlo o disaffezione?
Cordiali saluti
[#22]
Utente
Scusi, la mia precisazione stava nel fatto che lui non ha comportamenti che mi facciano presupporre che non abbia interesse per me e che voglia interrompere il nostro rapporto. Ho paura di perderlo, e se penso all'eventualità che possa accadere, mi chiudo come per proteggermi..E' che lui mi rassicura e quindi non capisco perchè la mia mente continui a non elaborare ciò che dice, ma solo il mio pensiero negativo . Di certo non è il massimo di attenzioni come un uomo appiccicoso, sono io che spesso reclamo attenzioni, anche infantili, perchè mi sento 'piccola', e lui si 'nega' ritenendo capricci le mie esternazioni, come se volessi più di quello che mi dà, facendolo sentire 'sbagliato'. Se devo esser obiettiva so che siamo una coppia serena, non si sono estreme diversità caratteriali, siamo giocosi, giovani e con un'ottima intesa sessuale..ma il mio cervello non sempre elabora questo, e trovo puntigli che per me in quel momento sono importanti per avere più sicurezza di cose che in realtà son già sicure..forse vorrei esser corteggiata, stupita, con un fiore, un pensiero carino.Questo dipende dal carattere e non tutti siamo predisposti a certi gesti o romanticherie. Nonostante io lo capisca, mi sento che una non-dimostrazione sia come non avere sentimento, o per lo meno non nelle misura in cui ci dovrebbe essere. Lui preferisce abbracciami per dimostrare il sentimento, senza gesti plateali nè sorprese , perchè ritiene che il nostro star insieme sia bello così, e non servano confeme continue..
[#23]
>>> Ho paura di perderlo, e se penso all'eventualità che possa accadere, mi chiudo come per proteggermi
>>>
Proprio così, è ciò che le sto dicendo.
Il collegamento con la sessualità consiste nel fatto che il sesso, specie quando è fatto bene, è un ottimo metodo per sentirsi sempre più legati a un'altra persona. Lei intuitivamente lo capisce e potrebbe essere per questo che, involontariamente, si rende meno disponibile. Come se ragionasse, fra sé e sé: "Se mi ha lasciato una volta, potrebbe sempre risuccedere. E se mi ci attacco troppo, quando dovesse succedere ancora ne soffrirei. Perciò, meglio non rischiare, aspettare e mantenere un po' le distanze".
In sostanza la sua "chiusura" potrebbe essere un segnale "sano" che lei stessa si sta dando. E poi concordo con quanto già espresso dai colleghi, 3 settimane ancora sono poche per trarre conclusioni. Si dia del tempo.
Cordiali saluti
>>>
Proprio così, è ciò che le sto dicendo.
Il collegamento con la sessualità consiste nel fatto che il sesso, specie quando è fatto bene, è un ottimo metodo per sentirsi sempre più legati a un'altra persona. Lei intuitivamente lo capisce e potrebbe essere per questo che, involontariamente, si rende meno disponibile. Come se ragionasse, fra sé e sé: "Se mi ha lasciato una volta, potrebbe sempre risuccedere. E se mi ci attacco troppo, quando dovesse succedere ancora ne soffrirei. Perciò, meglio non rischiare, aspettare e mantenere un po' le distanze".
In sostanza la sua "chiusura" potrebbe essere un segnale "sano" che lei stessa si sta dando. E poi concordo con quanto già espresso dai colleghi, 3 settimane ancora sono poche per trarre conclusioni. Si dia del tempo.
Cordiali saluti
[#24]
Utente
Credo che abbiamo centrato in pieno l'argomento, leggendo la sua frase ho ripensato anche alle relazioni di solo sesso che ho avuto in passato, dove tutto era magnifico, perchè non c'erano rischi in ballo, non c'erano pericoli di soffrire perchè non c'era il sentimento a far da peso al sesso stesso. Siete stati molto gentili , grazie a lei per la paziente analisi dei miei pensieri, mi sono espressa con molta libertà e semplicità. Aspetterò . Tanti cari saluti. Buona giornata.
[#25]
Utente
Credo che abbiamo centrato in pieno l'argomento, leggendo la sua frase ho ripensato anche alle relazioni di solo sesso che ho avuto in passato, dove tutto era magnifico, perchè non c'erano rischi in ballo, non c'erano pericoli di soffrire perchè non c'era il sentimento a far da peso al sesso stesso. Siete stati molto gentili , grazie a lei per la paziente analisi dei miei pensieri, mi sono espressa con molta libertà e semplicità. Aspetterò . Tanti cari saluti. Buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 26 risposte e 2.4k visite dal 17/01/2012.
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