Violenza sessuale: conseguenze

Ho subito una violenza sessuale 10 anni fa, a 11 anni.
Negli anni ho avuto sporadici attacchi di panico, ansie immotivate, problemi con il cibo e difficoltà ad accettarmi.
Ho provato a rivolgermi ad uno specialista ma non mi sono mai sentita a mio agio con nessuno a parlarne, ma ora sento il bisogno di voler vivere una vita sana e tranquilla.
La mia domanda è sorta qualche tempo fa, nel constatare che nei momenti di intimità con il mio ragazzo sono a volte restia, non riesco ad essere naturale, spontanea come vorrei. Alle volte mi prende un senso di vuoto e malinconia e scoppio a piangere all'improvviso. Vorrei dunque sapere se ciò è collegato all'esperienza avuta in passato, e se possono esserci dei modi per risolverlo, ho paura di portarmi dietro le conseguenze di quel fatto, in questi anni ho cercato di farmi forza, di andare avanti, ma ora che potrebbe diventare un problema per la mia vita di coppia davvero mi spaventa e non so quanta forza ancora mi rimane per affrontare di petto la situazione.

Grazie in anticipo per l'attenzione e le eventuali risposte.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Vorrei dunque sapere se ciò è collegato all'esperienza avuta in passato
>>>

Sì, potrebbe decisamente essere, anche se non si può affermarlo con certezza da qui, senza conoscerti. Dovresti farti coraggio e parlarne di persona con uno psicologo psicoterapeuta, se vuoi possiamo darti delle indicazioni su cosa aspettarti e come cercare.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10
Cercare di farsi forza per andare avanti significa rinunciare al proprio benessere psicologico, come emerge dai suoi accenni a sintomi psicopatologici.

La violenza lascia una ferita profonda che difficilmente si rimargina senza qualcuno che ci aiuti a curarla.

La strada è quella della psicoterapia.
Non sempre si incontra per primo il professionista con cui ci si riesce a sentire a proprio agio (premesso che comunque la violenza non è un argomento di cui è agevole parlare). Non bisogna scoraggiarsi, perchè uno dei fattori importanti della terapia è che si instauri una buona relazione professionale di fiducia e rispetto.

Faccia ancora qualche tentativo con dei colloqui conoscitivi e valuti se può esserle più semplice rapportarsi con una professionista donna.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza, quello che rimane come conseguenza di una violenza sessuale è in genere una forte paura di ritrovarsi nelle stesse situazioni e condizioni; più raramente si presenta un disturbo sessuale. Potrebbe esserci altre volte una difficoltà legata all'INTIMITA' che, in seguito a uno stupro, è violata.

Può leggere qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1210-trauma-psicologico-che-cosa-accade-nella-mente-di-chi-ha-subito-un-trauma.html

Le suggerisco di contatatre uno psicologo psicoterapeuta per capire se attualmente sta portando con sè residui di un trauma non elaborato o se si tratta di altro.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Cara Ragazza,
l'elaborazione necessaria al superamentod el danno subito, avviene tramite un lavoro di tipo psicoterapico.
Diventa indispensabile comprendere, mediante una diagnosi differenziale, quali problematiche correlano con il danno subito e, quali sono invece ci sono a prescindere.
Le allego il link del canale sull'abuso, del nostro portale, sperando possa trovare spunti di riflessione.
Cari saluti
https://www.medicitalia.it/salute/pediatria/5-gioventu-abusata.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Annalisa De Filippo Psicologo, Psicoterapeuta 113 4
Gentile ragazza,

dice "ora sento il bisogno di voler vivere una vita sana e tranquilla": è un primo passo importante in quanto implica la motivazione a volersi occupare del proprio benessere.

Come i Colleghi, la invito a prendere in considerazione la possibilità di rivolgersi ad un professionista con cui instaurare una relazione di fiducia e che, nel rispetto dei suoi tempi, sappia accogliere il suo disagio dando voce alla violenza subita ma anche ad altri aspetti di sè, comprese le sue risorse.

Saluti.

Dr.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta
www.centropianetapsicologia.com
www.psicologasestosangiovanni.com