Cipralex da solo non basta?
Gentili Dottori,
mi sembrava consono togliermi alcuni dubbi sul mio trattamento col cipralex, ma non avendo risposte adeguate mi rivolgo a voi nella speranza che possiate rispondermi in modo soddisfacente.
Sto assumendo 10 mg al giorno di cipralex da 2 settimane poichè soffro di ansia, agorafobia, amaxofobia e ansia sociale.
Il dubbio che manifestavo, dato che non voglio perdere ulteriore tempo e salute dopo i falliti tentativi passati, era se una volta sospesa la cura col cipralex i sintomi del mio malessere potranno rimanifestarsi una volta concluso il trattamento con l'antidepressivo.
Risultano a voi casi in cui il cipralex da solo possa COMPLETAMENTE guarire PER SEMPRE il mio malessere?
mi sembrava consono togliermi alcuni dubbi sul mio trattamento col cipralex, ma non avendo risposte adeguate mi rivolgo a voi nella speranza che possiate rispondermi in modo soddisfacente.
Sto assumendo 10 mg al giorno di cipralex da 2 settimane poichè soffro di ansia, agorafobia, amaxofobia e ansia sociale.
Il dubbio che manifestavo, dato che non voglio perdere ulteriore tempo e salute dopo i falliti tentativi passati, era se una volta sospesa la cura col cipralex i sintomi del mio malessere potranno rimanifestarsi una volta concluso il trattamento con l'antidepressivo.
Risultano a voi casi in cui il cipralex da solo possa COMPLETAMENTE guarire PER SEMPRE il mio malessere?
[#1]
Dipende dalla diagnosi, non solo descrittiva, intendo.
Noi psicologi non utilizziamo i farmaci, che vengono prescritti dal medico psichitra.
Tuttavia possiamo lavorare in una psicoterapia con la persona che assume psicofarmaci.
Mi pare però di capire che Lei ha l'idea che il farmaco dovrà essere quasi miracoloso e fare tutto. Dico bene? Inoltre assume il cipralex da solo due settimane. Qual è la Sua aspettativa?
Noi psicologi non utilizziamo i farmaci, che vengono prescritti dal medico psichitra.
Tuttavia possiamo lavorare in una psicoterapia con la persona che assume psicofarmaci.
Mi pare però di capire che Lei ha l'idea che il farmaco dovrà essere quasi miracoloso e fare tutto. Dico bene? Inoltre assume il cipralex da solo due settimane. Qual è la Sua aspettativa?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile utente,
non ha esposto i suoi dubbi al medico che le ha indicato i farmaci? credo che sia opportuno parlarne con lui.
Dal mio punto di vista posso consigliarle di associare alla terapia farmacologica una psicoterapia, possibilmente ad indirizzo cognitivo comportamentale, poichè questa si rivela parimenti efficace ai farmaci nel trattamento dei disturbi di cui soffre e soprattutto molto più efficace nel prevenire le eventuali ricadute.
i farmaci infatti sono utili e a volte addirittura risolutivi nell'eliminazione dei sintomi, ma questi potrebbero ripresentarsi e allora dovrebbe ricorrere nuovamente ai farmaci, con la psicoterapia invece impara ad affrontare e gestire i suoi problemi e per questo qualora in futuro si ripresentassero saprebbe già come affrontarli senza ricorrerre nuovamente alle terapie.
un cordiale saluto
non ha esposto i suoi dubbi al medico che le ha indicato i farmaci? credo che sia opportuno parlarne con lui.
Dal mio punto di vista posso consigliarle di associare alla terapia farmacologica una psicoterapia, possibilmente ad indirizzo cognitivo comportamentale, poichè questa si rivela parimenti efficace ai farmaci nel trattamento dei disturbi di cui soffre e soprattutto molto più efficace nel prevenire le eventuali ricadute.
i farmaci infatti sono utili e a volte addirittura risolutivi nell'eliminazione dei sintomi, ma questi potrebbero ripresentarsi e allora dovrebbe ricorrere nuovamente ai farmaci, con la psicoterapia invece impara ad affrontare e gestire i suoi problemi e per questo qualora in futuro si ripresentassero saprebbe già come affrontarli senza ricorrerre nuovamente alle terapie.
un cordiale saluto
Dr.ssa Michela Rizzo Pinna
Psicologo Psicoterapeuta
Cognitivo Comportamentale
[#7]
Egregio Signore, vorrei suggerirle di prendere in considerazione altri tipi di psicoterpia, come la psicoterapia dinamica che, consentendole di prendere contatto con le aree non consapevoli della sua personalita' puo' realmente esserle di aiuto. Una valida alleanza terapeutica costituisce il miglior supporto nei disturbi che Lei riferisce. Mi rincresce che abbia avuto una precedente esperienza negativa, forse non si era rivolto ad una psicoterapia giusta per Lei o non si e' realizzata la necessaria relazione terapeutica. Per la spesa attualmente e' invalsa l'usanza di stilare un contratto terapeutico che sia confacente alle esigenze anche economiche dell'interessato.
I migliori auguri.
I migliori auguri.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#9]
Tre mesi mi sembrano pochi, anche se bisogna precisare che ogni trattamento psicoterapico viene calibrato sul paziente. Pertanto non possiamo dire a priori quanto dura la psicoterapia.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1731-quanto-dura-la-psicoterapia.html
Che tipo di lavoro ha fatto in terapia per quei tre mesi? che tipo di problema psicologico ha avuto che Le ha impedito di proseguire?
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1731-quanto-dura-la-psicoterapia.html
Che tipo di lavoro ha fatto in terapia per quei tre mesi? che tipo di problema psicologico ha avuto che Le ha impedito di proseguire?
[#11]
Gentile Ragazzo,
solitamente il trattamento farmacologico prevede contemporaneamente un trattamento psicologico, sia per dare un mome ed un volto al disagio, che per evitare ricadute nella delicata fase di svezzamento farmacologico.
Se un percorso psicoterapico non è andato bene, non significa che succederà nuovamente.
Comprendo lo sconforto e la diffidenza, oltre che le problematiche economiche, ma credo che una consulenza psicologica sarebbe indicata, partecipando al clinico perplessità, disagi e paure.
Nelle strutture pubbliche, può trovare professionisti di svariate specilaità, formati e referenziati, vedrà che le sapranno dare un amano.
Saluti
solitamente il trattamento farmacologico prevede contemporaneamente un trattamento psicologico, sia per dare un mome ed un volto al disagio, che per evitare ricadute nella delicata fase di svezzamento farmacologico.
Se un percorso psicoterapico non è andato bene, non significa che succederà nuovamente.
Comprendo lo sconforto e la diffidenza, oltre che le problematiche economiche, ma credo che una consulenza psicologica sarebbe indicata, partecipando al clinico perplessità, disagi e paure.
Nelle strutture pubbliche, può trovare professionisti di svariate specilaità, formati e referenziati, vedrà che le sapranno dare un amano.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 5.1k visite dal 15/01/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.