Comportamento autopunitivo

Ho più di 50 anni, lavoro e ho una discreta vita sociale. Il mio "cruccio", su cui ritorno diverse volte al giorno, ogni giorno, è quello di non essere riuscito ad avere una vita sessuale e sentimentale "piena" e soddisfacente; molte occasioni non sfruttate a dovere, un paio di storie "importanti" finite male, su cui ovviamente, la mia mente si accanisce di continuo. Da diversi anni a questa parte, mi sono reso conto che continuo a capitare in questa specie di circolo vizioso: potrei ( o dovrei ) fare o dire una certa cosa che sarebbe giusto fare o dire, che mi eviterebbe un sacco di guai o che mi procurerebbe piacere, soddisfazione e invece non agisco, lascio stare, per poi accorgermi, quasi inevitabilmente, che il"fattaccio" ormai è accaduto, e allora, dopo aver passato l'altrettanto inevitabile attacco di panico con contorno di rimorsi e rimpianti, comincio a rodermi il fegato e ad arrovellarmi il cervello alla ricerca di una possibile soluzione riparatrice, qualcosa che mi faccia uscire dal tunnel in cui mi sono cacciato. Terribile è poi la sensazione di impotenza di fronte all'ennesimo esempio della mia "inettitudine esistenziale", se così la si può chiamare. Uno psicoterapeuta, diverse anni fa, mi disse che sembra che io faccia apposta a cacciarmi nei guai per poi stare a vedere quanto bravo sono a venirne fuori. Mi piacerebbe avere un atteggiamento più costruttivo nei confronti della vita; un certo sollievo me lo ha dato l'uso di farmaci stimolatori della serotonina (escitalopram) ma non è una vera soluzione e poi non vorrei dipendere dai farmaci.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile utente, credo sia il caso di ritornare dallo psicologo psicoterapeuta per il trattamento dell'ansia.
Ha preso in considerazione questa opzione?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
l'immobilismo in cui verte, sembra far trasparire un disagio di fondo, che forse andrebbe investigato all'interno di setting psicoterapici.
Il suo pregresso percorso con lo psicoteraputa, quanto è durato?
Per cosa era in terapia?

Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..) Da diversi anni a questa parte, mi sono reso conto che continuo a capitare in questa specie di circolo vizioso: potrei ( o dovrei ) fare o dire una certa cosa che sarebbe giusto fare o dire(..)

gentile utente se da una prospettiva il suo immobilismo può essere interpretato all'interno di particolari dinamiche tutte da scoprire , da un'altra quello che dice sembrerebbe essere anche l'espressione di una modalità di pensiero ossessiva le cui conseguenze sono l'inevitabile congelamento dovuto alla difficoltà di scelta.

i quesiti che le hanno posto le colleghe rimangono validi
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore, da quanto scrive colgo che sta maturando un desiderio di prendere conntatto con quelle aree conflittuali della sua personalita' che le hanno fino ad ora creato problemi. Per ar questo dovrebbe ricorrere ad una psicoanalisi o ad una psicoterapia psicoanalitica o dinamica. Gli orientamenti psicoanalitIci sono diversi, freudiani, lacaniani, junghiani e prevedono dei colloqui settimanali in genere o della frequenza che verra' concordata con il terapeuta durante i colloqui preliminari.
Penso che tale 'lavoro' su se stesso le giovera' in modo significativo considerando il grado di consapevolezza di cui gia' e' in possesso.
I migliori auguri.

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2012
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Signore,

Consideri l'opportunita' di una psicoterapia. Da quel che lei scrive si puo' ipotizzare che lei possieda gia' una certa consapevolezza sul suo funzionamento mentale e sugli aspetti che ritiene insoddisfacenti, ma si senta "costretto" ad aderirvi, senza riuscire a mettere in atto altri comportamenti che a lei stesso sembrerebbero piu' adeguati, come se fosse "congelato" ... Se sente che in questo particolare momento della sua storia personale questo continuo evitamento di cio' che per altri versi vorrebbe vivere, non e' piu' tollerabile, non esiti a chiedere aiuto ad un professionista.
[#6]
Utente
Utente
ringrazio tutti i medici che hanno risposto e preciso quanto segue:
1) la terapia, durata circa un paio d'anni, risale a diversi anni fa, dopo un periodo in cui erano affiorati problemi dovuti a sensi di colpa insopportabili. Mi fu proposta dopo un intervento chirurgico di varicocele, che forse poteva procurare qualche scompenso, più che altro psicologico, alla sfera sessuale.
2)ho provato a sentire più di recente uno psicanalista, ma la spesa risulterebbe per me proibitiva, vista soprattutto la lunghezza della durata del trattamento.


cordiali saluti
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
In questo caso potrebbe prendere in considerazione percorsi terapeutici più brevi e mirati, come ad esempio la terapia di tipo cognitivo-comportamentale.

Saluti,
[#8]
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa Pileci,
può dirmi, brevemente, in che cosa consisterebbe tale terapia e a chi ci si potrebbe eventualmente rivolgersi?

Vorrei porre, anche a gli altri medici, alcuni quesiti sull'escitalopram.
Recentemente ho provato a ridurre la dose, ma a volte me ne pento perchè mi pare che i disturbi d'ansia tornino a farsi vivi con maggiore insistenza, e che non riesca ad affrontarli bene come quando prendevo la solita mezza pastiglia da 10 mg giornaliera . E' possibile continuare a prendere tale farmaco per tutta la vita? Quale è la dose minima che può dare un certo aiuto? E' sensato il mio tentativo di non dover dipendere da una pastiglia?

grazie dell'interessamento
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Può rivolgersi a psicologi, psicoterapeuti, con altri orientamenti, non obbligatoriamente psicoanalisti. La pscioanalisi, prevede tempi e costi più lunghi.
La terapia non va auto gestita, ma supervisionata dal medico di riferimento, solitamente la si riduce in concomitanza con i successi terapeutici, e la loro stabilizzazione.
Saluti
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
La psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale prevede di comprendere quali sono gli schemi cognitivi e comportamentali che il paziente mette in atto in maniera inconsapevole e di agire poi per spezzare questo meccanismo patologico che genera e mantiene il problema.
Per esempio lavorare sul senso di colpa che Lei prova e che probabilmente in molte circostanze è incongruo, in modo tale da comprendere quali emozioni (che altro non sono che indicatori utilissimi dello stato interno di una persona) prova e che, eventualmente, sono coperte dal senso di colpa (che potrebbe anche diventare ipertrofico).

Qui può leggere qualcosa in più su questo tipo di trattamento.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1384-e-davvero-psicoterapia-cognitivo-comportamentale.html

In genere, i trattamenti efficaci (come la terapia cognitivo-comportamentale che è indicata anche nelle Linee Guida tra i trattamenti più efficaci) prevedono di trattare un disturbo psicopatologico in tempi relativamente brevi.

Se ad esempio una fobia non viene trattata in tempi sufficientemente stretti, la paura si amplifica (perchè la paura funziona così). Come può immaginare, in quest'ottica, va da sè che approcci lunghi e molto costosi non sono indicati in molti casi (es fobie) e richiedono disponibilità di tempo e denaro decisamente maggiori.

Legga infine qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1731-quanto-dura-la-psicoterapia.html

Per il farmaco DEVE rivolgersi al medico psichiatra che lo ha prescritto.

Un cordiale saluto,
[#11]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
se una psicoterapia si rivela efficace i tempi non sono mai molto lunghi, già dai primi colloqui Lei potrà verificare se un processo di cambiamento si sta avviando oppure no, in funzione degli obiettivi precedentemente concordati.
Le consiglio la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

Disfunzione erettile

La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?

Leggi tutto