Comportamento autopunitivo
Ha preso in considerazione questa opzione?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
l'immobilismo in cui verte, sembra far trasparire un disagio di fondo, che forse andrebbe investigato all'interno di setting psicoterapici.
Il suo pregresso percorso con lo psicoteraputa, quanto è durato?
Per cosa era in terapia?
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
gentile utente se da una prospettiva il suo immobilismo può essere interpretato all'interno di particolari dinamiche tutte da scoprire , da un'altra quello che dice sembrerebbe essere anche l'espressione di una modalità di pensiero ossessiva le cui conseguenze sono l'inevitabile congelamento dovuto alla difficoltà di scelta.
i quesiti che le hanno posto le colleghe rimangono validi
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Penso che tale 'lavoro' su se stesso le giovera' in modo significativo considerando il grado di consapevolezza di cui gia' e' in possesso.
I migliori auguri.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
Consideri l'opportunita' di una psicoterapia. Da quel che lei scrive si puo' ipotizzare che lei possieda gia' una certa consapevolezza sul suo funzionamento mentale e sugli aspetti che ritiene insoddisfacenti, ma si senta "costretto" ad aderirvi, senza riuscire a mettere in atto altri comportamenti che a lei stesso sembrerebbero piu' adeguati, come se fosse "congelato" ... Se sente che in questo particolare momento della sua storia personale questo continuo evitamento di cio' che per altri versi vorrebbe vivere, non e' piu' tollerabile, non esiti a chiedere aiuto ad un professionista.
1) la terapia, durata circa un paio d'anni, risale a diversi anni fa, dopo un periodo in cui erano affiorati problemi dovuti a sensi di colpa insopportabili. Mi fu proposta dopo un intervento chirurgico di varicocele, che forse poteva procurare qualche scompenso, più che altro psicologico, alla sfera sessuale.
2)ho provato a sentire più di recente uno psicanalista, ma la spesa risulterebbe per me proibitiva, vista soprattutto la lunghezza della durata del trattamento.
cordiali saluti
può dirmi, brevemente, in che cosa consisterebbe tale terapia e a chi ci si potrebbe eventualmente rivolgersi?
Vorrei porre, anche a gli altri medici, alcuni quesiti sull'escitalopram.
Recentemente ho provato a ridurre la dose, ma a volte me ne pento perchè mi pare che i disturbi d'ansia tornino a farsi vivi con maggiore insistenza, e che non riesca ad affrontarli bene come quando prendevo la solita mezza pastiglia da 10 mg giornaliera . E' possibile continuare a prendere tale farmaco per tutta la vita? Quale è la dose minima che può dare un certo aiuto? E' sensato il mio tentativo di non dover dipendere da una pastiglia?
grazie dell'interessamento
La terapia non va auto gestita, ma supervisionata dal medico di riferimento, solitamente la si riduce in concomitanza con i successi terapeutici, e la loro stabilizzazione.
Saluti
Per esempio lavorare sul senso di colpa che Lei prova e che probabilmente in molte circostanze è incongruo, in modo tale da comprendere quali emozioni (che altro non sono che indicatori utilissimi dello stato interno di una persona) prova e che, eventualmente, sono coperte dal senso di colpa (che potrebbe anche diventare ipertrofico).
Qui può leggere qualcosa in più su questo tipo di trattamento.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1384-e-davvero-psicoterapia-cognitivo-comportamentale.html
In genere, i trattamenti efficaci (come la terapia cognitivo-comportamentale che è indicata anche nelle Linee Guida tra i trattamenti più efficaci) prevedono di trattare un disturbo psicopatologico in tempi relativamente brevi.
Se ad esempio una fobia non viene trattata in tempi sufficientemente stretti, la paura si amplifica (perchè la paura funziona così). Come può immaginare, in quest'ottica, va da sè che approcci lunghi e molto costosi non sono indicati in molti casi (es fobie) e richiedono disponibilità di tempo e denaro decisamente maggiori.
Legga infine qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1731-quanto-dura-la-psicoterapia.html
Per il farmaco DEVE rivolgersi al medico psichiatra che lo ha prescritto.
Un cordiale saluto,
se una psicoterapia si rivela efficace i tempi non sono mai molto lunghi, già dai primi colloqui Lei potrà verificare se un processo di cambiamento si sta avviando oppure no, in funzione degli obiettivi precedentemente concordati.
Le consiglio la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
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