Ossessione: apeirofobia

Ho avuto sin dall'adolescenza delle fisse diciamo metafisiche. Tendo a pensare alla nostra esistenza al di la della morte.
Ultimamente mi è subentrata una paura derivata dal pensiero dell'eternità (in qualsiasi forma in quanto non ho una fede religiosa), che mi ha provocato un brivido di terrore che mi ha preso cuore e stomaco. Un scarica dovuta a un senso di oppressione, di non avere via di scampo. L'idea di eseere in una condizione definitiva per sempre, per l'eternità, senza via d'uscita, senza un obiettivo da raggiungere. E poi? E oltre? Praticamente come se tutto ciò che vivo non ha senso, non esiste.
Il tormento del pensiero continua e negli ultimi due mesi faccio difficoltà a svolgere le mie attività con l'idea che esse sono inutili di fronte alle domande che mi assillano. Spesso mi distraggono e mi trovo angosciato e senza voglia di fare. Perdo ore cercando continuamente argomenti sul tema navigando in internet.
La sera mi sento meglio, come se il pensiero ossessivo si nascondesse, però viene fuori appena penso che rimuovere il problema non lo risolve, che la mente vuole solo illudere l'uomo di fronte alla terribile realtà.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Utente,

è molto frequente che nel corso dell'adolescenza si presentino ossessioni circa i grandi temi dell'esistenza, specialmente nei ragazzi che tendono a razionalizzare e a tenere tutto sotto controllo, spesso provando difficoltà a gestire o a riconoscere le emozioni.

In generale comunque non ha tanto importanza il contenuto delle ossessioni, che può essere molto vario, quanto il fatto che chi le sviluppa senza riuscire a superarle manifesta in questo modo un Disturbo d'Ansia che deve essere riconosciuto e diagnosticato come tale.
Solo così il problema potrà essere adeguatamente trattato e risolto mediante psicoterapia.

Ci ha mai pensato?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Diciamo che ormai ho 24 anni e gli ultimi due mesi sono stati faticosi per via dell'ossessione. Il problema è che l'idea riguarda tutto il senso della mia esistenza. Mi sembra tutto inutile.
[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazzo le riflesioni esistenizali possono sfociare nella poesia, nei saggi filosfico e/o nelle scoperte scientifiche. Quando creano sofferenza senza alcunna uscita, allora, sono già sfociate nella patologia. Uscirne si può ma con l'aiuto di uno specialista.
ne parli con uno psicologo-psicoterapeuta.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Il fatto che tu ti possa fare una domanda, non significa che debba esistere per forza una risposta.

Io mi potrei chiedere: chissà se esiste un circo volante invisibile, sospeso per aria, che non vedo.

Credo che anche tu sia in grado di capire che sarebbe una domanda del tutto arbitraria, quindi inutile.

Ecco, molte domande ossessive sono così: danno l'ILLUSIONE di essere legittime, perché magari si riferiscono a un tema da molti considerato importante (l'eternità), ma in realtà non hanno risposta.

Se non riesci a venire a patti con quanto ti stiamo dicendo, cerca uno psicologo psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia.

Cordiali saluti
[#5]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Anche il nulla eterno mi spaventa (ripeto, non ho idee di fede).
La sola prospettiva mi sconvolge, non posso ignorarla.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Si tratta sempre di domande impossibili: "Cosa c'è dopo la morte?" è una domanda impossibile, qualunque risposta tu scelga di darle, sia decidendo con la fede che esiste qualcosa, sia decidendo che non c'è niente.

Se non hai fede, l'alternativa più sensata è cercare uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia perché, ripeto, il problema sta nella domanda, non nel trovare risposte.

Cordiali saluti
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