Ansia da scuola mattutina
Buongiorno.
Ho un bambino di 9 anni che frequenta la 4 elementare. A scuola non ha alcun problema, ha ottimi voti e pur essendo timido è riuscito ad instaurare un buon rapporto con i compagni. Nonostante questo,sempre più frequentemente, al mattino prima di andare a scuola ha fenomeni di vomito ed ansia, causati o da interrogazioni e dal non sapere cosa sarà spiegato dai maestri.
Noi cerchiamo di tranquillizzarlo in tutti i modi, cerchiamo di essegli vicino ed aiutarlo ma non sappiamo più cosa possiamo fare. Il pediatra ci ha detto che è un bambino che pretende molto a se stesso ma noi genitori siamo i primi a dirgli di stare tranquillo anche perchè non gli si potrebbe davvero chiedere di più, avendo voti molto alti in tutte le materie. Chiedo un vostro consulto per capire se è necessario rivolgerci ad uno psicologo per capire quale atteggiamento assumere per poter dare una mano al bambino.
Grazie in anticipo e cordiali saluti.
Ho un bambino di 9 anni che frequenta la 4 elementare. A scuola non ha alcun problema, ha ottimi voti e pur essendo timido è riuscito ad instaurare un buon rapporto con i compagni. Nonostante questo,sempre più frequentemente, al mattino prima di andare a scuola ha fenomeni di vomito ed ansia, causati o da interrogazioni e dal non sapere cosa sarà spiegato dai maestri.
Noi cerchiamo di tranquillizzarlo in tutti i modi, cerchiamo di essegli vicino ed aiutarlo ma non sappiamo più cosa possiamo fare. Il pediatra ci ha detto che è un bambino che pretende molto a se stesso ma noi genitori siamo i primi a dirgli di stare tranquillo anche perchè non gli si potrebbe davvero chiedere di più, avendo voti molto alti in tutte le materie. Chiedo un vostro consulto per capire se è necessario rivolgerci ad uno psicologo per capire quale atteggiamento assumere per poter dare una mano al bambino.
Grazie in anticipo e cordiali saluti.
Il consulto con uno psicologo è senz'altro utile, inizialmente soprattutto per i genitori. Spesso si può intervenire per aiutare i bambini agendo non direttamente, ma indirettamente attraverso i genitori. L'ipotesi del pediatra andrebbe perciò confermata con uno psicologo, ad esempio a indirizzo sistemico-relazionale o strategico. Nel frattempo è opportuno evitare di rassicurare il bambino, perché così facendo si contribuirebbe a relegarlo nel suo ruolo di ansioso.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

Utente
Grazie Dottore della celere risposta. Provvederò sicuramente alla ricerca di uno psicologo all'inidirizzo da lei segnalato nella mia città. Comunque , nel frattempo, il suo consiglio è quello di spronare il bambino più che rassicurarlo, in modo tale che possa capire che le difficoltà devono comunque essere affrontate, giusto?
<< sempre più frequentemente, al mattino prima di andare a scuola ha fenomeni di vomito ed ansia, causati o da interrogazioni e dal non sapere cosa sarà spiegato dai maestri>>: si tratta di una situazione che richiede l’intervento dello psicologo che aiuti anzitutto i genitori a comprendere queste difficoltà del bambino. Poi, non esistono indicazioni circa l’orientamento dello psicologo/psicoterapeuta: sistemico-relazionale o strategico o ad inizizzo psicoanalitico.
Dr. Giuseppe Perfetto
(Psicologo-Psicoterapeuta, Milano)
gentile Utente,
quando il disagio passa dal mentale al corporeo, tramite manifestazioni somatiche, come il vomito, solitamente il referente è lo psicologo-psicoterapeuta.
Trattandosi di un bambino, una consulenza potreste chiederla voi genitori, sia per comprendere quali dinamiche regolamentano il disagio di vostro figlio, che per imparare a gestire sia la sua ansia, che la vostra.
Saluti
quando il disagio passa dal mentale al corporeo, tramite manifestazioni somatiche, come il vomito, solitamente il referente è lo psicologo-psicoterapeuta.
Trattandosi di un bambino, una consulenza potreste chiederla voi genitori, sia per comprendere quali dinamiche regolamentano il disagio di vostro figlio, che per imparare a gestire sia la sua ansia, che la vostra.
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Gentile Utente,
da quanto tempo tempo perdura la situazione?
Se crede può leggere l'articolo al link
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/671-fobia-della-scuola-segni-e-indicazioni.html
Concordo comunque sull'opportunità di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta
Cordialmente
da quanto tempo tempo perdura la situazione?
Se crede può leggere l'articolo al link
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/671-fobia-della-scuola-segni-e-indicazioni.html
Concordo comunque sull'opportunità di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
Gentile Signora,
l'ansia per l'interrogazione può avere una sua spiegazione nel timore di non essere all'altezza o di fare brutta figura. Quando però la comune paura da esame assume una connotazione rilevante come le somatizzazioni che descrive, è bene intervenire.
Inoltre porrei l'attenzione sull'agitazione di cui parla derivante da <non sapere cosa sarà spiegato dai maestri>, perchè la difficoltà ad affrontare situazioni nuove può comportare un problema di adattamento.
La consulenza di uno psicologo clinico esperto in età evolutiva potrà aiutarvi ad individuare e comprendere meglio il problema.
Nel frattempo non modificherei radicalmente il vostro comportamento, almeno non prima di aver meglio compreso la situazione.
Se rassicurarlo non vuol dire sottrarlo ai suoi compiti evolutivi (come affrontare la scuola), ma dargli una base sicura da cui partire per "l'avventura", ben venga.
Un saluto.
l'ansia per l'interrogazione può avere una sua spiegazione nel timore di non essere all'altezza o di fare brutta figura. Quando però la comune paura da esame assume una connotazione rilevante come le somatizzazioni che descrive, è bene intervenire.
Inoltre porrei l'attenzione sull'agitazione di cui parla derivante da <non sapere cosa sarà spiegato dai maestri>, perchè la difficoltà ad affrontare situazioni nuove può comportare un problema di adattamento.
La consulenza di uno psicologo clinico esperto in età evolutiva potrà aiutarvi ad individuare e comprendere meglio il problema.
Nel frattempo non modificherei radicalmente il vostro comportamento, almeno non prima di aver meglio compreso la situazione.
Se rassicurarlo non vuol dire sottrarlo ai suoi compiti evolutivi (come affrontare la scuola), ma dargli una base sicura da cui partire per "l'avventura", ben venga.
Un saluto.
Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.2k visite dal 11/01/2012.
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