Emetofobia
Salve dottori,
sono un ragazzo di 19 anni e ho il terrore del vomito, che ho da poco saputo chiamarsi "emetofobia"...Io soffro già di mio di esofagite da reflusso diagnosticato con una gastroscopia qualche anno fa (esame che non ho più potuto ripetere per la mia mancata collaborazione col gastroentereologo), per cui, su prescrizione medica, ogni cambio stagione faccio una cura mensile con una compressa di Lucen al mattino, prima di colazione...In questi giorni, forse per lo stress ma anche per l'ansia che in me cresce quando ho anche un minimo di nausea, sono stato male "fisicamente" nel senso che avevo nausea forte e bruciori causati dal reflusso...ero terrorizzato, ho passato delle giornate infernali, tremavo tutto, avevo dei sussulti...il medico di base mi ha prescritto una visita neurologica (e oggi ho fatto l'elettroencefalogramma, anche se il medico ha detto che non era affatto necessario) e una psicologica che devo ancora fare, perché secondo tutti (e anche il mio medico) il mio è un problema d'ansia, forse una vera e propria fobia...finalmente ho deciso di andare dallo psicologo, i miei genitori non mi capiscono nemmeno più di tanto, ma si preoccupano tanto per me...volevo sapere in che modo uno psicologo può portare alla guarigione da questa determinata fobia, e se non è meglio uno psichiatra.
Distinti saluti
sono un ragazzo di 19 anni e ho il terrore del vomito, che ho da poco saputo chiamarsi "emetofobia"...Io soffro già di mio di esofagite da reflusso diagnosticato con una gastroscopia qualche anno fa (esame che non ho più potuto ripetere per la mia mancata collaborazione col gastroentereologo), per cui, su prescrizione medica, ogni cambio stagione faccio una cura mensile con una compressa di Lucen al mattino, prima di colazione...In questi giorni, forse per lo stress ma anche per l'ansia che in me cresce quando ho anche un minimo di nausea, sono stato male "fisicamente" nel senso che avevo nausea forte e bruciori causati dal reflusso...ero terrorizzato, ho passato delle giornate infernali, tremavo tutto, avevo dei sussulti...il medico di base mi ha prescritto una visita neurologica (e oggi ho fatto l'elettroencefalogramma, anche se il medico ha detto che non era affatto necessario) e una psicologica che devo ancora fare, perché secondo tutti (e anche il mio medico) il mio è un problema d'ansia, forse una vera e propria fobia...finalmente ho deciso di andare dallo psicologo, i miei genitori non mi capiscono nemmeno più di tanto, ma si preoccupano tanto per me...volevo sapere in che modo uno psicologo può portare alla guarigione da questa determinata fobia, e se non è meglio uno psichiatra.
Distinti saluti
[#1]
Le fobie vengono trattate con successo da alcuni tipi di psicoterapia, anche breve, come la terapia cognitivo-comportamentale. Poichè la fobia è appresa, sarà compito dello psicoterapeuta lavorare con te per mettere accanto alla tua modalità (fobica) un'altra più funzionale.
Prima, però, è necessario avere una diagnosi esatta del disturbo.
Prima, però, è necessario avere una diagnosi esatta del disturbo.
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Gentile ragazzo,
tale sintomatologia può essere affrontata con successo da uno psicologo attraverso semplici colloqui. Se lo psicologo riterrà opportuno che Lei ricorra anche ad una parallela terapia farmacologica, verrà inviato ad uno psichiatra che, essendo medico, potrà occuparsi di questo aspetto.
Cordiali saluti.
tale sintomatologia può essere affrontata con successo da uno psicologo attraverso semplici colloqui. Se lo psicologo riterrà opportuno che Lei ricorra anche ad una parallela terapia farmacologica, verrà inviato ad uno psichiatra che, essendo medico, potrà occuparsi di questo aspetto.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#3]
Gentile Utente,
il lavoro che uno psicologo, psicoterapeuta potrebbe fare con lei, non è solo quello di decondizionare la fobia, ma soprattutto quello di comprendere il valore simbolico del sintomo, che a seconda degli orientamenti, non va tolto subito.
Spesso nell'economia psichica del paziente il sintomo ha un significato, che va innanzi tutto rispettato, ascoltato, interpretato e solo quando sarà il momento, tolto.
Spesso le sintmatologie, fanno il giro largo e, se tolte precocemente, tornano, magari cambiando organo compromesso.
cari saluti
il lavoro che uno psicologo, psicoterapeuta potrebbe fare con lei, non è solo quello di decondizionare la fobia, ma soprattutto quello di comprendere il valore simbolico del sintomo, che a seconda degli orientamenti, non va tolto subito.
Spesso nell'economia psichica del paziente il sintomo ha un significato, che va innanzi tutto rispettato, ascoltato, interpretato e solo quando sarà il momento, tolto.
Spesso le sintmatologie, fanno il giro largo e, se tolte precocemente, tornano, magari cambiando organo compromesso.
cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 04/01/2012.
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