Paura panico ansia
Buon giorno,
da qualche tempo subisco frequenti attacchi di panico che non mi permettono più di vivere serenamente. Tutto iniziò un giorno quando ero in macchina che ridevo e scherzavo quando ad un certo punto mi colpì una forte e intensa paura.. un brivido.. la stessa sensazione che provo quando vado nelle giostre.. inizialmente chiesi di rallentare.. e tutto sembrò passare... all'inizio questi attacchi erano sporadici e riuscivo a controllarli ma più passava il tempo più questi erano frequenti.. il culmine arrivò un mese dopo mentre presi un autobus cittadino, lì la paura si fece più intensa... mi sembrava quasi di svenire.. mi misi le dita in bocca e le strinsi forte... riuscii tuttavia a prenotare la fermata e a scappare via da quell autobus.. dal giorno la mia vita "è finita" ... non prendo più un autobus da circa 1 anno .. non salgo più in macchina con gli amici a meno che non abbia una grande confidenza da chiedergli di frenare quando lo dico io o ancor meglio di farmi guidare.. la paura è del tutto casuale e non dipende dalla velocità.. riesco ad aver paura anche quando si cammina in retromarcia... L'unico episodio traumatico collegabile all'automobile risale a un giorno in cui uscii con il mio ex fidanzato che perse la ragione e mi porto fuori città andando contromano dicendo che si sarebbe voluto "uccidere" con me.. tuttavia li non provai paura.. ero lucida e sapevo che lo stava facendo per tentare il tutto per tutto per riavermi e che non mi avrebbe mai fatto del male.. malgrado questo episodio continuammo a vederci, mi chiese scusa, e riprovammo a stare insieme ma la storia finì poco dopo (6 mesi, di cui 3 di relazione) .. passò più o meno un anno quando un altro episodio sconvolse la mia vita ... mi baciai con una mia amica.. per me, molto rigida su queste cose ma sempre con la mente aperta,fu una tragedia..mi sembrava quasi di aver ucciso qualcuno.. mi sentivo in colpa e non sapevo neanche io il perchè...questa storia finì subito, anzi non ebbe neanche il tempo di iniziare.. circa 4 mesi dopo però successe di nuovo... iniziammo dunque una storia (che dura sino ad adesso) ma che ha avuto molti alti e bassi poiché io gli voglio bene, ci sto bene, ma vorrò comunque in futuro sposarmi e avere una famiglia.. Il trauma iniziò circa 5 mesi dopo che iniziai questa nuova relazione ( e quindi un anno dopo il trauma con il mio ex fidanzato ). Cosa posso fare? La mia vita si è resa impossibile.. ho paura.. nessuno sà di quello che mi accade perchè mi vergogno e non lo racconto a nessuno..
Che cosa mi dite di fare? Dovrei andare da uno psicologo? Voi cosa ne pensate?
Confido in voi ..
Grazie mille
da qualche tempo subisco frequenti attacchi di panico che non mi permettono più di vivere serenamente. Tutto iniziò un giorno quando ero in macchina che ridevo e scherzavo quando ad un certo punto mi colpì una forte e intensa paura.. un brivido.. la stessa sensazione che provo quando vado nelle giostre.. inizialmente chiesi di rallentare.. e tutto sembrò passare... all'inizio questi attacchi erano sporadici e riuscivo a controllarli ma più passava il tempo più questi erano frequenti.. il culmine arrivò un mese dopo mentre presi un autobus cittadino, lì la paura si fece più intensa... mi sembrava quasi di svenire.. mi misi le dita in bocca e le strinsi forte... riuscii tuttavia a prenotare la fermata e a scappare via da quell autobus.. dal giorno la mia vita "è finita" ... non prendo più un autobus da circa 1 anno .. non salgo più in macchina con gli amici a meno che non abbia una grande confidenza da chiedergli di frenare quando lo dico io o ancor meglio di farmi guidare.. la paura è del tutto casuale e non dipende dalla velocità.. riesco ad aver paura anche quando si cammina in retromarcia... L'unico episodio traumatico collegabile all'automobile risale a un giorno in cui uscii con il mio ex fidanzato che perse la ragione e mi porto fuori città andando contromano dicendo che si sarebbe voluto "uccidere" con me.. tuttavia li non provai paura.. ero lucida e sapevo che lo stava facendo per tentare il tutto per tutto per riavermi e che non mi avrebbe mai fatto del male.. malgrado questo episodio continuammo a vederci, mi chiese scusa, e riprovammo a stare insieme ma la storia finì poco dopo (6 mesi, di cui 3 di relazione) .. passò più o meno un anno quando un altro episodio sconvolse la mia vita ... mi baciai con una mia amica.. per me, molto rigida su queste cose ma sempre con la mente aperta,fu una tragedia..mi sembrava quasi di aver ucciso qualcuno.. mi sentivo in colpa e non sapevo neanche io il perchè...questa storia finì subito, anzi non ebbe neanche il tempo di iniziare.. circa 4 mesi dopo però successe di nuovo... iniziammo dunque una storia (che dura sino ad adesso) ma che ha avuto molti alti e bassi poiché io gli voglio bene, ci sto bene, ma vorrò comunque in futuro sposarmi e avere una famiglia.. Il trauma iniziò circa 5 mesi dopo che iniziai questa nuova relazione ( e quindi un anno dopo il trauma con il mio ex fidanzato ). Cosa posso fare? La mia vita si è resa impossibile.. ho paura.. nessuno sà di quello che mi accade perchè mi vergogno e non lo racconto a nessuno..
Che cosa mi dite di fare? Dovrei andare da uno psicologo? Voi cosa ne pensate?
Confido in voi ..
Grazie mille
[#1]
Gentile ragazza, in questo periodo, cioè da quando stai male, che cosa hai fatto per cercare di stare meglio? Non ne hai parlato neppure col medico di base?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Questo è un errore, perchè la terapia farmacologica può aiutarti.
Accanto a questa però è importante anche l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta per lavorare sull'ansia e capire come mai adesso hai questi attacchi.
Puoi chiedere una prima consulenza anche all'ASL per avere una diagnosi precisa.
Saluti,
Accanto a questa però è importante anche l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta per lavorare sull'ansia e capire come mai adesso hai questi attacchi.
Puoi chiedere una prima consulenza anche all'ASL per avere una diagnosi precisa.
Saluti,
[#5]
Se si tratta di un disturbo d'ansia (che comunque deve diagnosticare di persona il medico o lo psicologo), il trattamento migliore è la farmacoterapia unita alla psicoterapia.
E' chiaro che se una persona è molto ansiosa, il farmaco può aiutare prima di cominciare una terapia psicologica, ma questo deve SEMPRE valutarlo il medico.
Quindi parlane col tuo medico, che ti conosce, e chiedi anche sull'opportunità di un primo colloquio psicologico clinico per la diagnosi.
Saluti,
E' chiaro che se una persona è molto ansiosa, il farmaco può aiutare prima di cominciare una terapia psicologica, ma questo deve SEMPRE valutarlo il medico.
Quindi parlane col tuo medico, che ti conosce, e chiedi anche sull'opportunità di un primo colloquio psicologico clinico per la diagnosi.
Saluti,
[#6]
Gent.le ragazza,
il tuo disagio può essere affrontato attraverso un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta con il quale individuare l'intervento più adeguato, a tal proposito ti consiglio di leggere l'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
il tuo disagio può essere affrontato attraverso un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta con il quale individuare l'intervento più adeguato, a tal proposito ti consiglio di leggere l'articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#7]
Per risolvere i problemi d'ansia come quello che descrivi di solito è necessaria una psicoterapia adatta all'ansia, che può essere anche breve, ma della quale difficilmente si può fare a meno.
Queste altre due letture potranno orientarti:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Cordiali saluti
Queste altre due letture potranno orientarti:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#8]
Cara Ragazza,
soliatemnte l'approccio più indicato è quello combinato: farmacologico e psicoterapico, che lavorano in sinergia sulle sue difficoltà.
Quando il disagio, passa dal mentale al corporeo, il corpo sta tentando di comunicare con lei e le sta chiaramente dicendo che qualcosa non va in lei, forse nella gestione delle emozioni, forse nel suo quotidiano o altro.ù
Sicuramente con uno psicologo, psicoterapeuta, troverà altre forme di comuinicazione tra le due istanze: corpo e mente, più adattive e funzionali.
Cari saluti
soliatemnte l'approccio più indicato è quello combinato: farmacologico e psicoterapico, che lavorano in sinergia sulle sue difficoltà.
Quando il disagio, passa dal mentale al corporeo, il corpo sta tentando di comunicare con lei e le sta chiaramente dicendo che qualcosa non va in lei, forse nella gestione delle emozioni, forse nel suo quotidiano o altro.ù
Sicuramente con uno psicologo, psicoterapeuta, troverà altre forme di comuinicazione tra le due istanze: corpo e mente, più adattive e funzionali.
Cari saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.7k visite dal 04/01/2012.
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