Difficoltà nel parlare
Egregio dottore,
vorrei manifestarle un problema che mi sta complicando la vita.
Sono un ragazzo di 26 anni molto brillante e anche simpatico. Il mio problema è che non riesco a parlare davanti agli sconosciuti, o comunque in situazioni in cui l'attenzione è su di me.
Le spiego meglio con alcuni esempi. Mi sono laureato a Dicembre con un buon voto ma avrei potuto prendere sicuramente di più. Durante i cinque anni d'università ho sempre preso 30 o 30L a tutte le prove scritte, ero preparato e quindi le trovavo facili, ma quando ho dovuto fare esami orali il mio voto non è mai stato superiore a 20, o se avevo preso un 30 allo scritto mi prendevo un 25 sulla fiducia (ma spesso ero da molto da meno).
Quando mi trovavo, e mi trovo, a parlare davanti a qualcuno e a esporre un qualcosa io non rendo, non riesco a comunicare tutto quello che so, sembra non abbia studiato niente e che sia uno arrivato da Marte. Divento rosso, inizio a sudare, la voce si fa rauca, tremante e bassa e questo ha condizionato il mio voto di laurea, così come la mia discussione della tesi, che mi ha visto discuterla in un'aula gremita di persone mentre sudavo in volto ed ero rosso come un peperone.
Una settimana fa è successa una cosa analoga. Sono stato chiamato da un importante azienda emiliana per un colloquio e davanti alla domanda dell'esaminatore "mi parli di lei" ho iniziato a sudare, diventare rosso e a parlare con voce bassa e rauca, tanto da fargli dire "alzi la voce non la sento, ha paura di me?" (già lì ero stato scartato), in più sono stato schiacciato dagli altri candidati nel colloquio di gruppo, che sono apparsi più spigliati e sicuri di me (nonostante fossi, secondo il mio parere, il più brillante e preparato).
Sono sicuro di me e delle mie capacità, ma quando mi trovo a parlare davanti a qualcuno che non conosco e a dover spiegare qualcosa vado in paranoia, e come le ho detto manifesto quei sintomi (che spariscono quando poi conosco le persone più a fondo).
Questo è un grosso problema. Specie per il futuro. Cosa potrei fare? Un corso di recitazione (aiuto!) potrebbe essere utile?
La ringrazio,
G.
vorrei manifestarle un problema che mi sta complicando la vita.
Sono un ragazzo di 26 anni molto brillante e anche simpatico. Il mio problema è che non riesco a parlare davanti agli sconosciuti, o comunque in situazioni in cui l'attenzione è su di me.
Le spiego meglio con alcuni esempi. Mi sono laureato a Dicembre con un buon voto ma avrei potuto prendere sicuramente di più. Durante i cinque anni d'università ho sempre preso 30 o 30L a tutte le prove scritte, ero preparato e quindi le trovavo facili, ma quando ho dovuto fare esami orali il mio voto non è mai stato superiore a 20, o se avevo preso un 30 allo scritto mi prendevo un 25 sulla fiducia (ma spesso ero da molto da meno).
Quando mi trovavo, e mi trovo, a parlare davanti a qualcuno e a esporre un qualcosa io non rendo, non riesco a comunicare tutto quello che so, sembra non abbia studiato niente e che sia uno arrivato da Marte. Divento rosso, inizio a sudare, la voce si fa rauca, tremante e bassa e questo ha condizionato il mio voto di laurea, così come la mia discussione della tesi, che mi ha visto discuterla in un'aula gremita di persone mentre sudavo in volto ed ero rosso come un peperone.
Una settimana fa è successa una cosa analoga. Sono stato chiamato da un importante azienda emiliana per un colloquio e davanti alla domanda dell'esaminatore "mi parli di lei" ho iniziato a sudare, diventare rosso e a parlare con voce bassa e rauca, tanto da fargli dire "alzi la voce non la sento, ha paura di me?" (già lì ero stato scartato), in più sono stato schiacciato dagli altri candidati nel colloquio di gruppo, che sono apparsi più spigliati e sicuri di me (nonostante fossi, secondo il mio parere, il più brillante e preparato).
Sono sicuro di me e delle mie capacità, ma quando mi trovo a parlare davanti a qualcuno che non conosco e a dover spiegare qualcosa vado in paranoia, e come le ho detto manifesto quei sintomi (che spariscono quando poi conosco le persone più a fondo).
Questo è un grosso problema. Specie per il futuro. Cosa potrei fare? Un corso di recitazione (aiuto!) potrebbe essere utile?
La ringrazio,
G.
[#1]
Attualmente è un problema, ma risolvibile. Parlare in pubblico e modulare l'ansia è imparabile.
Legga questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Saluti,
Legga questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Salve, da quanto lei stesso riferisce possiede spiccate capacità che le permettono di affermarsi, il problema mi sembra la relazione con gli altri, sembra emergere infatti una diffidenza di fondo nella relazione con le altre persobne tanto da avere bisogno di tempo per avere fiducia negli altri ed aprirsi .
Mi chiedo inoltre, e questa domanda sarebbe importante che la rivolgesse a sé stesso, se ha veramente fiducia in sé stesso, nelle sue capacità, o la sua è una sicurezza basata su dati oggettivi ( accumulo di 30 e 30 e lode) ? La fiducia in sé stessi infatti non dipende da fattori esterni ma soprattutto dall'essere in contatto con sé stessi e i risultati che si ottengono nella vita non sono altro che la conseguenza del nostro modo di essere che comprende anche la fiducia in sé. Dico questo perchè se fosse sicuro di sé affermerebbe pienamente sé stesso di fronte a tutti quanti (professore, gruppo , platea ecc) e invece riesce a farlo solamente nelle prove scritte - cioè da solo- mentre nella relazione con gli altri, sembra venir fuori una insicurezza di fondo. Un corso di recitazione/teatro credo proprio che possa aiutarla, ma riterrei molto utile un percorso psicologico con uno psicologo per le problematiche che ha riferito.
Sinceri auguri
Dott. Emanuela D'Amico
Psicologa e Psicoterapeuta
Mi chiedo inoltre, e questa domanda sarebbe importante che la rivolgesse a sé stesso, se ha veramente fiducia in sé stesso, nelle sue capacità, o la sua è una sicurezza basata su dati oggettivi ( accumulo di 30 e 30 e lode) ? La fiducia in sé stessi infatti non dipende da fattori esterni ma soprattutto dall'essere in contatto con sé stessi e i risultati che si ottengono nella vita non sono altro che la conseguenza del nostro modo di essere che comprende anche la fiducia in sé. Dico questo perchè se fosse sicuro di sé affermerebbe pienamente sé stesso di fronte a tutti quanti (professore, gruppo , platea ecc) e invece riesce a farlo solamente nelle prove scritte - cioè da solo- mentre nella relazione con gli altri, sembra venir fuori una insicurezza di fondo. Un corso di recitazione/teatro credo proprio che possa aiutarla, ma riterrei molto utile un percorso psicologico con uno psicologo per le problematiche che ha riferito.
Sinceri auguri
Dott. Emanuela D'Amico
Psicologa e Psicoterapeuta
Dott.ssa Emanuela D’Amico
Psicologa e Psicoterapeuta
[#3]
Un corso di recitazione ti potrà tornare molto utile a imparare a recitare, ma dopo sarai diventato un ansioso che sa recitare. Se invece vuoi far qualcosa per l'ansia e migliorare le tue capacità sociali/relazionali, dovresti rivolgerti a uno psicologo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Gentile Ragazzo,
sicuramente un corso di recitazione potrebbe aiutarla, ma un possibile percorso con uno psicologo sarebbe più indicato.
SAluti
sicuramente un corso di recitazione potrebbe aiutarla, ma un possibile percorso con uno psicologo sarebbe più indicato.
SAluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.6k visite dal 04/01/2012.
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