Volevo sentire dei vostri pareri riguardo alla mia scelta di tornare ai farmaci
salve a tutti, vorrei esporvi il mio problema, da circa un anno ho preso coscienza del fatto che prima o poi non ci sarò piu', questa presa di coscienza mi ha portato ad una fortissima ansia , ipocondria, stress, paure, che o provato a eliminare in tutti i modi, psicoterapia, psicofarmaci, sport, distrazioni , eppure è qualcosa che ormai si è piantato nella mente e non riesco a elimarlo, vedo le altre persone che viviono tranquille la giornata, con quell'aspetto sereno come se sono immortali, sembra che vivono all'oscuro del fatto che prima o poi non ci saranno piu' e le invidio moltissimo perchè anche io prima ero cosi. Il non sapere se oggi ci sono e domani no mi tormenta, sta diventando letteralmente depressione la mia e forse già lo è, sono ancora sotto psicoterapia, con i farmaci la situazione era migliorata, riuscivano a rilassarmi, non mi facevano pensare a cose brutte, però non volevo diventare schiavo dei farmaci, allora ho interrotto in modo regolare scalando, inizialmente sembrava che stessi meglio, ma per come sto ora sto pensando di riprendere i farmaci e prenderli a vita, credo sia il mio prezzo da pagare per vivere una vita tranquilla come tutti gl'altri. Purtroppo credo che la mia fobia sia la peggiore... perchè la morte è davvero l'unica cosa a cui tutti vanno incontro, l'ansia della morte mi sta anche rovinando i rapporti sociali, non è bello stare in compagnia di una persona che è triste.
volevo sentire dei vostri pareri riguardo alla mia scelta di tornare ai farmaci, grazie.
volevo sentire dei vostri pareri riguardo alla mia scelta di tornare ai farmaci, grazie.
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Gentile Ragazzo,
non è possibile fornirle a distanza un parere di questo tipo: ne ha già parlato con lo psicoterapeuta che la segue? Si tratta della stessa persona che l'ha seguita dal punto di vista farmacologico?
non è possibile fornirle a distanza un parere di questo tipo: ne ha già parlato con lo psicoterapeuta che la segue? Si tratta della stessa persona che l'ha seguita dal punto di vista farmacologico?
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
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Utente
il tipo di percorso che sto seguendo non sò qual'è, posso solo dire che riguarda il disturbo di attacchi di panico, trattamento di argomenti di ansia per eliminare le paura (tipo la paura dell'infarto ecc), e a volte sto sdraiato su un lettino e seguendo la voce devo rilassare parti del corpo, braccia gambe e fronte, la farmacologia mi era stata asseganta dalla neurologa la psicoterapia la sto seguendo con la psicologa.
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Gentile ragazzo, forse l'approccio che stai seguendo per la psicoterapia non è quello più adatto, semplicemente perchè i disturbi d'ansia vengono trattati in modo efficace e in tempi ragionevoli da altri tipi di trattamento, come la terapia cognitivo-comportamentale.
Saluti,
Saluti,
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Per approfondimenti sull'ansia ti suggerisco questa lettura:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
La cosa importante per il trattamento dell'ansia e delle fobie è la psicoeducazione, la prescrizione di compiti tra le sedute e imparare a modulare emozioni.
Saluti,
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
La cosa importante per il trattamento dell'ansia e delle fobie è la psicoeducazione, la prescrizione di compiti tra le sedute e imparare a modulare emozioni.
Saluti,
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Gentile utente,
quali farmaci ha assunto e per quanto tempo? Sarebbe anche utile conoscere la diagnosi formulata dagli specialisti che la seguono.
Cordiali saluti
quali farmaci ha assunto e per quanto tempo? Sarebbe anche utile conoscere la diagnosi formulata dagli specialisti che la seguono.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
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Gentile Ragazzo,
solitamente l'approccio più funzionale, è quello combinato:farmacoterapia e psicoterapia, ma contemporaneamente dal punto di vista temporale.
Le suggerisco di non andare a casaccio o per prove ed errori, per le sue problematiche e sistono protocolli validi e risolutivi, ritorni dal medico che le aveva prescritto i farmaci e ne discuta con lui
Saluti
solitamente l'approccio più funzionale, è quello combinato:farmacoterapia e psicoterapia, ma contemporaneamente dal punto di vista temporale.
Le suggerisco di non andare a casaccio o per prove ed errori, per le sue problematiche e sistono protocolli validi e risolutivi, ritorni dal medico che le aveva prescritto i farmaci e ne discuta con lui
Saluti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.6k visite dal 31/12/2011.
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