Insensibilità

Salve,
sono un ragazzo di 21 anni ed è gia da diverso tempo (circa 5-6 anni) che non provo più emozioni.. Non provo affetto, non sento la mancanza di familiari/amici (essendomi trasferito in un'altra città da 2 anni li vedo una volta ogni 2 settimane, quando torno il fine settimana a casa), non resto deluso/triste se non mi invitano a una festa o ad uscire, non ho nessun interesse a conoscere nuove persone, non provo nulla quando ricevo un regalo che desideravo da tempo.. e questi sono solamente alcuni esempi.

A cosa potrebbe essere dovuta questa "terribile" situazione? Non riesco a trovare nulla che sia collegabile, non ho avuto traumi di nessun genere... Se non ricordo male la mia insensibilità è nata dopo aver avuto conflitti con i miei due migliori amici che mi hanno portato ad allontanarmi dal gruppo con cui passavo il tempo e, dunque, a restare praticamente solo (e nonostante ciò, non ho sofferto particolarmente per questo evento).

Adesso non sono più disposto a sopportare questa situazione, vorrei superare il problema e ricominciare ad uscire, conoscere persone nuove (non è facile anche per via della mia infinità timidezza e incapacità di stare da solo con una persona, di intrattanere una conversazione senza imbarazzanti pause), iniziare a creare una famiglia per conto mio... Cosa dovrei fare?
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2019
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Ragazzo,

dovrebbe approfondire attraverso una consulenza psicologica di persona. Ci sono molti elementi da valutare e attraverso internet non è possibile ipotizzare nulla. Potrebbe trattarsi di una sintomatologia depressiva o qualcosa inerente la sua personalità, oppure tutt'altro.. come possiamo dirlo?..
Solo attraverso una visita di persona è possibile indagare e capire. Lo psicologo ha necessità di una serie di informazioni per potersi orientare nella diagnosi.
Non ha mai pensato di effettuare una consulenza vera e propria?
Cordialmente
saluti
[#2]
Utente
Utente
Si ci ho pensato, infatti il mio intento era anche capire se fosse necessario ricorrere ad uno psicologo oppure se il tutto fosse collegato alla mia personalità..
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
L'adolescenza è un capitolo a parte, durante il quale non è infrequente sentirsi "depressi" ma non rientriamo necessariamente nel campo della patologia. I tuoi genitori 5-6 anni fa si erano accorti di questo tuo cambiamento?

Oltre ad aspetti depressivi, potremmo ipotizzare alcuni comportamenti di evitamento in seguito ai conflitti non gestiti nel migliore dei modi: se si esce dal gruppo perchè (forse) non si è in grado di gestire i conflitti è chiaro che non si soffre, anzi si sta addirittura meglio perchè l'ansia legata alla questione diminuisce.

La timidezza ovviamente non è una malattia ma può crearti molti problemi nelle relazioni sociali. Esistono training di apprendimento delle abilità sociali https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

oppure, come ha già suggerito il Collega, un percorso psicologico (non necessariamente lungo), per comprendere come mai non hai per il momento imparato a fare delle cose, come per esempio sentirti a tuo agio nelle relazioni, nell'iniziare delle conversazioni, ecc...

Pensaci!

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
da quello che scrive di sè, il disagio sembra essere notevole, ma gli elementi da conoscere e da analizzare sono tanti e tali che una consulenza online, non è bastevole.
Valuti la possibilità in prima battuta di una consulenza psicologica, poi e ventualemnte di un percorso psicoterapico.
Cari saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se non senti davvero più emozioni, che cosa ti ha spinto, secondo te, a scriverci?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Probabilmente la consapevolezza di non essere a tutti gli effetti una persona "normale" e la voglia di poter provare qualcosa per le persone che mi sono vicine...

Ringrazio tutti per le risposte
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Bene, ma la motivazione a scrivere a degli esperti per sapere se si è "normali" è pur sempre un'emozione. Eccome se è un'emozione. Quindi il problema, forse, non è che non senti emozioni, ma che quelle che senti non ti piacciono e perciò le neghi a te stesso.

Cordiali saluti
[#8]
Utente
Utente
Se non ho capito male, mi sta dicendo che io provo emozioni ma, poichè non mi piacciono, le "nascondo" ed è come se non le sentissi??

Però per quale motivo non dovrebbero piacermi le emozioni che provo per i miei familiari? Io non sento nulla neanche verso loro e questo mi angoscia perchè mi reputo una sorto di mostro..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> e questo mi angoscia
>>>

E questa è un'altra emozione.

>>> mi reputo una sorto di mostro
>>>

E ovviamente anche questa.

Il vero insensibile non starebbe lì a chiedersi perché non sente niente, non gliene importerebbe nulla e basta.

Il motivo per cui ti precludi la capacità di riconoscere e vivere le tue emozioni però non è possibile dirtelo da qui, senza conoscerti. Ma non è che non senti emozioni, è che ti manca la capacità di viverle in modo spontaneo.

Anche provare emozioni negative è normale, ma alcune persone, perfezionisticamente e ossessivamente, credono che si debbano provare solo emozioni buone, altrimenti ci sarebbe qualcosa che non va. Potrebbe trattarsi del tuo caso, come appare anche qui:

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/252751-innamorarsi-di-una-persona.html

Perciò l'unico suggerimento sensato è, ovviamente, di rivolgerti a uno psicologo psicoterapeuta di persona.

Cordiali saluti