Sesso e amore

Buongiorno a tutti,
sono qui per presentare un problema che si è venuto a formare all'interno della coppia.

Premetto che sono insieme alla mia partner ormai da quasi un anno, e anche se per varie vicissitudini non siamo molto vicini sul piano fisico (ci vediamo circa 1/2 volte al mese) progetto già da tempo un futuro con lei.

Purtroppo dall'inizio della storia lei ha continuato a voler ripetere e sottolineare che ripudia il sesso in ogni sua forma, dato che a suo parere è vile, disgustoso, sprezzante a sue parole, tanto è vero che ad ora ci sono vari problemi anche solo per sfiorare il seno con la mano.

Di fronte alle mie richieste di analizzare e provare a trovare una soluzione a codesto problema mi trovo un muro frontalmente a me, mi vengono portate a visione da lei documenti che trattano di persone che "non sentono il bisogno del sesso", e di fronte a una mia risposta di un commento di uno di costoro che affermava che avrebbe comunque avuto rapporti col partner se per il partner era importante lei ha risposto che lei non è di certo lui.

Sinceramente questo atteggiamento di fronte a questo problema mi ferisce molto, più per il problema in sè è proprio il notare che oltre a combattere il problema devo anche combatter contro di lei che tenta di giustificarlo in tutti i modi, continuando a ripetere che "non ne sente il bisogno", e via di questo passo.

Ritengo che per una buona coppia l'intesa sessuale rimanga comunque importante, come diceva qualcuno non puoi conoscer la persona che ami solo per metà, e di fronte alla mia affermazione che avrei trovato un'altra ragazza solo per fare sesso, amando comunque solo lei (la mia partner) ella ha assolutamente negato la proposta proponendomi di essere solo amici (e non credo sia una proposta normale che verrebbe fatta da una persona che ama, oltremodo io non avrei mai preso un'altra partner solo per fare sesso, perchè amo lei appunto) e il ciò mi ha confermato che non è reale mancanza di desiderio (a mio parere) ma solo paura di tale atto e derivati.

Non so più cosa fare, questi suoi atteggiamenti che esprimono mancanza di fiducia e voglia dilaniano più la mia serenità e la mia voglia di lei (sapere di non dover fare determinate cose per non urtare la sua sensibilità, anche se comunque ad ora non le farei lo stesso, è un grosso peso che mi limita e impicca il mio desiderio anche sul lato delle effusioni amorose quali baci, strette, carezze etc., e l'atteggiamento mi fa venire in mente che non gli importi molto di me e di noi..)

Chiedo a voi consigli, perchè non sò più cosa fare...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Non ho capito come mai la Sua compagna ha questa idea del sesso: glielo ha mai chiesto?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Chiesto direttamente no, a quanto lascia trasparire credo sia solo una paura del lasciarti andare... ma a quanto ho capito nemmeno lei lo sa con esattezza.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Fermo restando che le diagnosi on line, per ovvie ragioni, non si possono fare, sarebbe molto importante in prima battuta escludere cause organiche, legate ad es. ad infezioni, ecc... che chiaramente scoraggiano la Sua compagna nell'intraprendere un rapporto sessuale o ha lasciato memorie di insuccessi. Quindi il primo passo è la visita specialistica dal ginecologo.

In seconda battuta potrebbero essere molto utile capire, con l'aiuto dello psicologo psicoterapeuta, che cosa ha determinato questo vissuto e la percezione del proprio corpo nella Sua compagna. Sembrerebbe una fobia molto molto radicata...

Saluti,
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Utente
Utente
Passati lo escludo ad ogni modo, dato che è ancora vergine (fortunatamente a livello medico non ha problemi a farsi vedere da me, ho infatti anche delle foto delle parti citate, che le ho fatto fare e ogni tanto faccio rifare appunto per farle prendere più confidenza col suo corpo), infezioni non ne ha mai avute, si è solo graffiata una volta all'interno della vagina dopo aver inserito un dito, tempo fà.

Per quanto riguarda la percezione del suo corpo, credo il problema sia proprio fondato su questo (ed è da quando eravamo solo amici che provo a farla lavorare in tal senso), ha anche provato per un paio di mesi la masturbazione (gli chiesi di provare e la guidai sperando prendesse più confidenza con sè, solita ragione precedentemente esposta) e tutt'ora le stò facendo fare saltuariamente degli esercizi di dilatazione vaginale.

Ricordo però che ha molti problemi anche con il suo seno, poichè quando sua madre (purtroppo morta all'età di 6 anni) aveva il cancro al seno, lei la ha vista e la aiutava a lavarsi (e penso di poter comprendere che effetto possa fare su una bambina di 6 anni vedere il seno della propria madre praticamente assente...), dopo mesi che cerco di farla avvicinare a queste problematiche, su cui peraltro parla e scherza senza problemi, inizio a cedere all'idea che il danno non sia risolvibile...

Quando le proposi l'aiuto di uno psicoterapeuta, ricordo lei la prese come se le avessi dato della pazza anormale, e tutt'ora a causa di problemi finanziari familiari non se lo può permettere.

Non so proprio più dove sbattere la testa, e vedendola così poco e potendoci sentire per la gran parte del tempo solo su messaggistica istantanea (facebook) ho anche un ridottissimo campo d'azione..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Quello della percezione del corpo e del rapporto con esso (in particolare i genitali femminili e la vagina, organo robusto che si presta a dilatazioni, e il seno, da sempre carico di significati legati alla femminilità e alla seduzione) è un problema da affrontare in un setting adeguato.

Esistono strutture nella Sua zona che sono convenzionate dove può incontrare psicologi psicoterapeuti che potranno certamente aiutare la Sua compagna. Magari può partire da sè, dicendo alla Sua ragazza quanto per Lei sia motivo di sofferenza questa distanza fisica.

Saluti,
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Utente
Utente
Per distanza fisica intendo che la mia compagna si trova a 1 ora e mezza di distanza di macchina da me, comunque
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Io invece intendevo la distanza legata all'astinenza e pertanto fonte di comprensibile disagio per Lei :)
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Utente
Utente
Dubito porterebbe a qualcosa, dato che per la mia compagna considera dei malati le persone che desiderano il sesso, e considera malata (e per certi versi purtroppo è vero) anche questa società che ella vede incentrata e basata sul sesso.. e mostrarmi come un'altro "malato" ai suoi occhi dubito produrrebbe qualcosa di positivo...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Comprendo la Sua idea, ma uno psicoterapeuta è capace e deve (perchè questo è il suo mandato e il suo lavoro) lavorare sulle credenze patologiche che creano un problema ("...ripudia il sesso in ogni sua forma, dato che a suo parere è vile, disgustoso, sprezzante... ").

Se per la Sua compagna andrebbe bene anche essere amici (e non anche amanti) il problema non si pone più e rimane solo un Suo problema.
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Utente
Utente
Considero questa affermazione inesatta, dato che il ciò è stato detto in un momento di rabbia dopo la mia affermazione provocatoria che le feci, lei continua a ripetere di amarmi e nelle difficoltà in parte lo dimostra, quindi non vedo in quale modo sia un mio problema sinceramente
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Chi è che sta soffrendo per questa situazione?
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Utente
Utente
Io, ma ciò non vuol dire che sia un mio problema, dato che la sofferenza è causata da un suo problema per l'appunto
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Quello che sto cercando di dirLe è che la sessualità è imprescindibile in una coppia, fatta eccezione per quelle coppie che di comune accordo (anche tacito) decidono di escludere la sessualità dalla propria vita. Diversamente la coppia è una coppia di amici, o di conoscenti, ma non una coppia. In tal senso, a questo punto, è probabile che il problema non si ponga affatto per la Sua compagna, nel senso che lei non sta soffrendo per questa situazione. Lei sì, ma questo non significa che Lei sia un soggetto patologico nè problematico.
Intendevo dire quindi che il problema è Suo, perchè è Lei che lo vive con sofferenza.
Inoltre dire e dimostrare di amare qualcuno è, per come lo ha descritto sopra, segno di amicizia. Che cosa differenzia questa relazione da una bella amicizia?
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Utente
Utente
Anche la mia compagna lo vive con sofferenza, intendendo che le dispiace tantissimo che io non sia felice per ciò, e come ho detto è un problema che penso sia disposta a curare

Ad ogni modo, amando le assicuro non si riesce a essere solo amici
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"Quando le proposi l'aiuto di uno psicoterapeuta, ricordo lei la prese come se le avessi dato della pazza anormale..."

"Dubito porterebbe a qualcosa, dato che per la mia compagna considera dei malati le persone che desiderano il sesso..."

"come ho detto è un problema che penso sia disposta a curare..."

Francamente credo ci sia parecchia confusione, come se la Sua ragazza dicesse una cosa e facesse l'esatto contrario. Se non è disposta ad affrontare seriamente questo disagio dubito si potrà uscire dalla situazione.

Saluti,



[#16]
Utente
Utente
Stiam parlando di tempi diversi, la prima e la seconda affermazione sono più vecchie rispetto all'ultima che invece è relativamente nuova, credo nella sua maturazione piano piano stia iniziando a farsi vedere un po' di libidine, che viene comunque repressa dalla sua logica e dalle sue paure, e lo noto durante le effusioni che piano piano il desiderio aumenta, credo sia disposta ad affrontare seriamente il problema, e lo spero per noi

Sinceramente non comprendo il fatto che i problemi quando sono della parte femminile della coppia è l'uomo che deve adattarsi, e quando sono dell'uomo è l'uomo che deve risolverli, ma questo è un'altro problema

Mi può dire quelle strutture che ha precedentemente citato che nome hanno, e dove posso reperirne informazioni?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Possiamo ritenere problematiche di questo tipo, se esclusivamente psicogene e quindi in assenza di patologie organiche (quindi come dicevamo se già fatta la visita specialistica dal ginecologo), della coppia più che del singolo, perchè le fobie (da diagnosticare di persona) sono a carico di una parte sola, ma le dinamiche relazionali che alimentano il disagio sono mantenute da entrambi i partners.

Quindi, in genere, problematiche di questo tipo coinvolgono la coppia.

In qualunque ospedale della Sua zona può prenotare un colloquio psicologico clinico individuale o di coppia (sarà il medico di base a prescirverlo) per una consultazione psicologica approfondita.

Le faccio tanti auguri e La saluto cordialmente,
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Utente
Utente
La ringrazio
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Sinceramente non comprendo il fatto che i problemi quando sono della parte femminile della coppia è l'uomo che deve adattarsi, e quando sono dell'uomo è l'uomo che deve risolverli, ma questo è un'altro problema
>>>

Questa è forse la sua visione del mondo, la "sua realtà", non "la realtà" in senso generale. A quanto pare anche lei, come la sua ragazza, ha dei punti di vista rigidi e schematici. Il che potrebbe spiegare in parte perché state insieme.

Comunque problemi come quello che ha descritto, se di origine psicologica, possono essere risolti anche velocemente con l'aiuto psicoterapeutico adatto. Dovete considerare la cosa non come un rivolgersi a chi cura i pazzi, ma semplicemente come il ricercare l'aiuto di un professionista qualsiasi, come potrebbe essere un medico, ma anche un avvocato o altro. E non siete tenuti a sbandierare ai quattro venti che vi state rivolgendo a uno psicologo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com