Paranoia
Mi chiamo Ivan e ho 20 anni. Scrivo canzoni e compongo musica, non sono disastrato mentalmente ma c'è qualcosa che non va': "se fossi ricco, avrei soltanto più soldi in tasca, ma sarei sdraiato nello stesso letto, alla stessa ora, con la stessa faccia".
Perchè? Penso che qualsiasi cosa io faccia nella vita non è importante, "scrivo canzoni ma non cerco la fama"...ad esempio, oppure "mi sveglio la mattina, e se non mi svegliassi?" cioè... non cambia nulla, ho perfino provato a credere in Dio ma, non vedo Dio, non lo trovo, e questo mi fa' INesistere ancor di più!
Nella mia mente si verificano veri e propri DIBATTITI in cui ogni concezione della realtà (ed io ho una concezione totale di tutto-niente) dice la sua, annullandosi a vicenda fino ad arrivare al preconcetto che "NIENTE ESISTE, E' TUTTO INVENTATO DA ME". Quindi niente prevale, come se io fossi Dio (ma cosciente di non esserlo affatto!)
Sono riuscito in queste poche parole ad esternare una tipica situazione "mentale", di pensiero, che vivo OGNI VOLTA CHE QUALCOSA NON MI DISTRAE.
Il mio pensiero vive, credo di avere una doppia personalità, litigo con me stesso perchè non sopporto l'idea di non controllare un qualsiasi pensiero che, magari, non voglio avere!
Dottore, lanciando i dadi, credo di essere paranoico...di essere forse depresso (ma cosciente perchè sono intelligente) ho studiato psicologia al liceo (fantastica), ma adesso sono qui che le domando "Sono malato?" vorrei essere Ivan in 1a persona, vivere le mie emozioni non elaborandole "contemporaneamente" cosi da perderle o vanificarle, Dottore, il mio pensiero mi sta consumando, il mio pensiero mi guarda dall'alto e mi suggerisce "Ivan, vai a conoscere quella ragazza" o "Ivan, a che serve tutto questo, lo sai che tanto è nella tua testa"...io non voglio vedere la mia vita, io voglio VIVERLA senza troppi pensieri (che, a mio parere, sono talvolta geniali, perchè magari spogliano la realtà e raggiungono altri confini, mi permettono di scrivere canzoni etc. ma, sto perdendo il senso della realtà), non c'è nulla nella mia vita di VERAMENTE IMPORTANTE, sicuramente c'è ma il mio pensiero non mi consente di vederla!
Concludo dicendo che: genitori divorziati (avevo 7 anni ora 20), ho amici, non riesco ad approcciare (come una volta) con le ragazze eppure una bella ragazza viene a letto con me (amici di letto); mi masturbo quando non ho rapporti per qualche giorno (non credo nell'amore, nel sesso si), dormo molto (appunto) perchè non lavoro al momento e "se mi sveglio o resto a letto che cambia?". Dottore, mi trovo da una settimana in Spagna, in una città bellissima, pensavo sarebbe finito tutto lasciando la mia città e invece NIENTE, sono qui a cercare di capire:
PERCHE' NON RIESCO A FERMARE IL MIO PENSIERO, SE QUESTO NON LO CONDIVIDO? E' assurdo...
Aspetto una sua risposta, con impazienza, e spero di avere accusato correttamente la mia questione, distinti saluti!
Perchè? Penso che qualsiasi cosa io faccia nella vita non è importante, "scrivo canzoni ma non cerco la fama"...ad esempio, oppure "mi sveglio la mattina, e se non mi svegliassi?" cioè... non cambia nulla, ho perfino provato a credere in Dio ma, non vedo Dio, non lo trovo, e questo mi fa' INesistere ancor di più!
Nella mia mente si verificano veri e propri DIBATTITI in cui ogni concezione della realtà (ed io ho una concezione totale di tutto-niente) dice la sua, annullandosi a vicenda fino ad arrivare al preconcetto che "NIENTE ESISTE, E' TUTTO INVENTATO DA ME". Quindi niente prevale, come se io fossi Dio (ma cosciente di non esserlo affatto!)
Sono riuscito in queste poche parole ad esternare una tipica situazione "mentale", di pensiero, che vivo OGNI VOLTA CHE QUALCOSA NON MI DISTRAE.
Il mio pensiero vive, credo di avere una doppia personalità, litigo con me stesso perchè non sopporto l'idea di non controllare un qualsiasi pensiero che, magari, non voglio avere!
Dottore, lanciando i dadi, credo di essere paranoico...di essere forse depresso (ma cosciente perchè sono intelligente) ho studiato psicologia al liceo (fantastica), ma adesso sono qui che le domando "Sono malato?" vorrei essere Ivan in 1a persona, vivere le mie emozioni non elaborandole "contemporaneamente" cosi da perderle o vanificarle, Dottore, il mio pensiero mi sta consumando, il mio pensiero mi guarda dall'alto e mi suggerisce "Ivan, vai a conoscere quella ragazza" o "Ivan, a che serve tutto questo, lo sai che tanto è nella tua testa"...io non voglio vedere la mia vita, io voglio VIVERLA senza troppi pensieri (che, a mio parere, sono talvolta geniali, perchè magari spogliano la realtà e raggiungono altri confini, mi permettono di scrivere canzoni etc. ma, sto perdendo il senso della realtà), non c'è nulla nella mia vita di VERAMENTE IMPORTANTE, sicuramente c'è ma il mio pensiero non mi consente di vederla!
Concludo dicendo che: genitori divorziati (avevo 7 anni ora 20), ho amici, non riesco ad approcciare (come una volta) con le ragazze eppure una bella ragazza viene a letto con me (amici di letto); mi masturbo quando non ho rapporti per qualche giorno (non credo nell'amore, nel sesso si), dormo molto (appunto) perchè non lavoro al momento e "se mi sveglio o resto a letto che cambia?". Dottore, mi trovo da una settimana in Spagna, in una città bellissima, pensavo sarebbe finito tutto lasciando la mia città e invece NIENTE, sono qui a cercare di capire:
PERCHE' NON RIESCO A FERMARE IL MIO PENSIERO, SE QUESTO NON LO CONDIVIDO? E' assurdo...
Aspetto una sua risposta, con impazienza, e spero di avere accusato correttamente la mia questione, distinti saluti!
[#1]
Non si può darti una risposta esaustiva senza conoscerti, ma a occhio e croce le tue sembrerebbero ideazioni non paranoiche ma, più semplicemente, ansioso-ossessive. Ti crei da solo le preoccupazioni che poi ti disturbano. Se il disagio è tanto, dovresti parlarne con uno psicologo psicoterapeuta esperto in disturbi d'ansia.
Comunque se vuoi puoi aggiungere altro.
Cordiali saluti
Comunque se vuoi puoi aggiungere altro.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Ivan,
come ha potuto verificare, non è possibile allontanarsi dai propri pensieri, nemmeno se ci sposta a centinaia di km....
In questa fase della sua vita è spesso dirompente la necessità di interrogarsi su se stessi e sul mondo, proprio come sta capitando a Lei. La capacità di pensiero e di ragionamento diventano più complesse e la ricerca di una propria identità si fa pressante. Nel suo scritto pone questioni (vita/morte, esistenza di Dio, potenzialità dell'essere umano, creatività, attività/passività....) su cui l'umanità nel corso della sua storia si è ricorrentemente interrogata e a cui ha dato risposte ovviamente parziali.
Il fatto che ora non lavori e che abbia molto tempo da dedicare ai suoi pensieri può forse effettivamente portare alla sensazione di esserne sopraffatto e di non riuscire ad "addomesticarli", un po' come se vivessero di vita propria.
Una sua affermazione in particolare mi ha colpito e mi spinge a domandarle che cosa le impedisca di vivere la sua vita da primo attore e non da spettatore. Cosa vorrebbe fare nella (o della) sua vita?
Saluti.
come ha potuto verificare, non è possibile allontanarsi dai propri pensieri, nemmeno se ci sposta a centinaia di km....
In questa fase della sua vita è spesso dirompente la necessità di interrogarsi su se stessi e sul mondo, proprio come sta capitando a Lei. La capacità di pensiero e di ragionamento diventano più complesse e la ricerca di una propria identità si fa pressante. Nel suo scritto pone questioni (vita/morte, esistenza di Dio, potenzialità dell'essere umano, creatività, attività/passività....) su cui l'umanità nel corso della sua storia si è ricorrentemente interrogata e a cui ha dato risposte ovviamente parziali.
Il fatto che ora non lavori e che abbia molto tempo da dedicare ai suoi pensieri può forse effettivamente portare alla sensazione di esserne sopraffatto e di non riuscire ad "addomesticarli", un po' come se vivessero di vita propria.
Una sua affermazione in particolare mi ha colpito e mi spinge a domandarle che cosa le impedisca di vivere la sua vita da primo attore e non da spettatore. Cosa vorrebbe fare nella (o della) sua vita?
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
Ex utente
Dott. Santonocito, condivido, il disagio non saprei classificarlo, tuttavia mi succede di pensare "troppo" quando appunto "non vorrei pensarci" ad esempio se sono solo, se non ho sonno, se non sto facendo niente...in questo momento, infatti, sono da solo, in un giorno qualunque di questo pezzo di vita in Spagna e...sto bene, non ci sto pensando...credo in me stesso e quant'altro! Ma alla prima occasione, non so il motivo, la mia testa inizia a rompere le scatole, in questo momento sono io in 1a persona a scrivere, pensare e riflettere.. cioè non percepisco il cambiamento, sembra nel carattere.
Molto interessante è l'affermazione della Dottoressa P. Scalco, la lontananza (come pensavo, vivere per capire) non cambia il pensiero e questo mi dispiace, credo molto nel pensiero universale e pensavo fosse la mia città a bruciare le mie fantasie.
Sono cosciente di quel che mi sta accadendo, sto crescendo, Winnicott dice “Crescere è un atto aggressivo"...verità pura, sto meglio in questo momento dove sto "parlando" con dei professionisti, sembra che parlarne mi consenta di esporre il problema e vederlo, io voglio fare cosi, oggi vivo e basta, vediamo che succede, vediamo se si ripresenta questo pensiero NEGATIVO-OSSESSIVO di cui parliamo... Sono le 12:30 e stasera tornerò a scrivervi quanto mi è accaduto, io mi accorgo di un dualismo caratteriale, non so voi...tuttavia credo sia meglio questo, che quello paranoico. Questo sta pensando di avere fame, di andare a cercare cibo, non alla mia esistenza e quant'altro mi faccia solo del male.
Infinite grazie, ad entrambi i Dottori :) :) :)
Molto interessante è l'affermazione della Dottoressa P. Scalco, la lontananza (come pensavo, vivere per capire) non cambia il pensiero e questo mi dispiace, credo molto nel pensiero universale e pensavo fosse la mia città a bruciare le mie fantasie.
Sono cosciente di quel che mi sta accadendo, sto crescendo, Winnicott dice “Crescere è un atto aggressivo"...verità pura, sto meglio in questo momento dove sto "parlando" con dei professionisti, sembra che parlarne mi consenta di esporre il problema e vederlo, io voglio fare cosi, oggi vivo e basta, vediamo che succede, vediamo se si ripresenta questo pensiero NEGATIVO-OSSESSIVO di cui parliamo... Sono le 12:30 e stasera tornerò a scrivervi quanto mi è accaduto, io mi accorgo di un dualismo caratteriale, non so voi...tuttavia credo sia meglio questo, che quello paranoico. Questo sta pensando di avere fame, di andare a cercare cibo, non alla mia esistenza e quant'altro mi faccia solo del male.
Infinite grazie, ad entrambi i Dottori :) :) :)
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Ex utente
Ah, nella mia vita voglio fare musica, mi piace molto la musica ed è tutto. Canto in una band, scrivo, compongo musichette :). Tuttavia anche la musica sembra non superare le alte mura che il mio pensiero instaura quando pensa "di non essere niente".
-Io sono carne da macello per questo tempo che mi sfracella.- (una cit. di un mio testo per rendere l'idea)... Ancora GRAZIE.
-Io sono carne da macello per questo tempo che mi sfracella.- (una cit. di un mio testo per rendere l'idea)... Ancora GRAZIE.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 28/12/2011.
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